Dismorfofobia e paura,un consulto

Buongiorno e buona domenica,
sono un ragazzo di 26 anni,
perdonatemi io ero già iscritto in questo sito ed avevo chiesto dei consulti,poi mi sono cancellato e iscritto di nuovo.Vorrei partire a raccontare la mia storia
Sono 15 anni che sono in psicoterapia,ed anche sotto cura framacologica anche se a dosaggi minimi perchè è un piccolo disturbo e molte cose piano piano le stò superando (disperdal e ziprexa)per problemi che riguardano la dismorfofobia,paranoie che mi causano depressione.In questi 15 anni alcune cose il mio psicanalista me le ha risolte,altre no.Fino a poco tempo,parliamo di 4 anni fa,sono stato chiuso a casa,senza frequentare nulla,non uscivo la sera,non avevo amici perchè avevo paura della gente,ora faccio molte più cose e sono molto più rilassato,parlo con le persone,scherzo,ho alcuni conoscenti e due grandi amici.Mi è stato anche detto dai miei migliori amici che non sono più la "mummia"che conoscevano,ma parlo con tutti,ho fatto grossi progressi.Purtroppo però,ancora non ho risolto del tutto i miei problemi,non sono molto ben accettatp,perchè vengo trattato dalla gente sempre come un mostro,nel senso che quando esco o da solo o con qualcuno,le ragazze,le donne in generale si voltano dall'altro lato,i maschi mi fissano tipo fenomeno da baraccone,almeno io credo.Tutti quelli che mi stanno accanto,mi dicono che sono solo mie fisse mentali,paranoie,anzi quando chiedo se sono un brutto ragazzo,mi dicono che sono carino,normale,anche lo psicanalista,non sono questa gran bellezza,ma neanche bruttezza.Ma lo sò che il non avere una ragazza,non dipende da questo.Io certe volte credo di essere stato etichettato,oppure si accorgono dal mio linguaggio corporeo,sinceramente non lo sò più,stò molto male e nessuno mi capisce,perchè credo di essere una schifezza di persona interiormente,perchè non sono sicuro di me,sono timido,non sono un maschio dominante,sono troppo emotivo,sensibile,molto buono .In questi mesi ho avuto modo di conoscere una ragazza,di cui mi ero innamorato,siamo usciti assieme,stavamo bene assieme,io credevo potesse andare,perchè i segnali erano tutti favorevoli,ed anche lei mi lasciava speranze,l'ho corteggiata,mai mi ero spinto così oltre in vita mia,però mi ha detto che non provava gli stessi sentimenti,ma solo da amico.E questo mi sta facendo soffrire parecchio,non credo più nelle mie capacità,non sò dove ho sbagliato,ne ho parlato anche con lei,e dice che non ho sbagliato nulla,forse lei non mi ha visto per come realmente sono,non mi sono aperto certe volte penso che mi abbia rifiutato perchè sono brutto,perchè non l'ho saputa sedurre,perchè ho sbagliato.Ho perso anche fiducia nel mio terapeuta,perchè in 15 anni è riuscito a fare poco,forse non ha saputo gestire la situazione,non lo capisco quando parla,quando esco dalla seduta sono sereno,ma poi punto e daccapo.forse non mi ha mai capito,ormai mi tratta come un amico,certe volte si permette di prendermi in giro
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Sarebbe importante riflettere sulla durata del trattamento, perché 15 anni sono sono un tempo quantomeno lungo, eccessivo, soprattutto se non porta risultati e sarebbe "discutibile" pensare ne possa portare in seguito.

Lei è in terapia dall'età di 11 anni?
Le sedute sono a cadenza settimanale?
Vengono fatte vis à vis o sul lettino?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

non mi è chiara tutta la problematica che l'ha portata in analisi, ma 15 anni di trattamento sono tantissimi e quindi sarebbe opportuno fare il punto della situazione.

Di solito le psicoterapie devono produrre una cambiamenti in tempi piuttosto stretti, non dopo 15 anni.

Lei scrive: "E questo mi sta facendo soffrire parecchio,non credo più nelle mie capacità,non sò dove ho sbagliato,ne ho parlato anche con lei,e dice che non ho sbagliato nulla,forse lei non mi ha visto per come realmente sono,non mi sono aperto certe volte penso che mi abbia rifiutato perchè sono brutto,perchè non l'ho saputa sedurre,perchè ho sbagliato£
Non crede, più semplicemente, che queste cose accadono e che se Lei, fino a poco tempo fa era chiuso in casa e, quando ha iniziato ad uscire, andava in giro con una bassa stima di sè, senza credere davvero in se stesso, senza pensare di potercela fare, si mette nelle condizioni di ottenere un insuccesso?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,

il suo racconto è intriso di emozioni, anche se fatica a riconoscerle...

La vergogna, ad es., emozione negativa perché ha a che fare con la nostra autostima, in quanto ci impedisce di "fare", per il timore di sbagliare e, quindi, di "essere giudicati".. rappresenta un'esperienza importante di crescita.

Nella vita dobbiamo, continuamente, confrontarci con esperienze positive, ma soprattutto negative.

Lei inizia in questo momento ad "aprirsi" alla vita e, di conseguenza, a sperimentare vissuti importanti come quello della relazione a due.

Quasi scontato si sia innamorato di questa ragazza, perché iniziando a "fidarsi" ha riconosciuto in lei "ascolto ed accoglienza", che le hanno permesso di condividere e di confrontarsi.

Certo, non possiamo pretendere di "essere amati", ma dobbiamo anche provare a trovare in questa esperienza l'aspetto positivo: siamo riusciti a creare una relazione.

La Psicoterapia è importante, ma reputo sia anche importante ad un certo punto riflettere e chiedersi "dove sto io"?

Proviamo a mettere la Persona al centro e proviamo a tirare fuori la nostra "tendenza attualizzante", che è la nostra forza di crescita e di "essere"... Attività e propositivita'!

Questo sento manca in lei e, forse, in questo lungo percorso sperimentato.

Proverei a confrontarmi con l'analista e a dare credito ai miei dubbi e perplessità, per volgere altrove, eventualmente, lo sguardo.


Provi a riflettere, mentre rimaniamo in ascolto.

Di cuore
[#4]
Utente
Utente
Grazie
rispondendo alle due ripsoste,forse ho esagerato per quanto riguarda gli anni,io sono in terapia da quando avevo 16 anni
Io non credo più nel mio terapeuta,non ho più fiducia,lui prende le cose a gioco a scherzo,certe volte o non lo comprendo o non si fa comprendere,lui è daccordo nel cambiare terapeuta,il problema sono i miei genitori che non vogliono,lo credono Dio sceso in terra
tra l'altro non posso dire chi è se non se è possibile in privato.
Mi accorgo che in questo momento,soprattutto a casa sono molto ma molto depresso,stò male.Anche perchè se non cerco io i miei amici o amiche non mi cerca mai nessuno.Ho tanta paura di non farcela.Ho alcuni migliori amici con cui mi confido,ma non serve a nulla.Mi è stato detto anche da una mia amica che se continuo così arriverò al suicidio o a vivere un esistenza così tormentata,ho paura.
Vi linko un mio post di giorni fa
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/445269-relazione-sentimentale.html
[#5]
Utente
Utente
Grazie dottoressa,
Io non posso dire che progressi non ne ho fatti,anche molti,rispetto a prima,non è neanche un obbligo avere una ragazza
però guardando più vole il film a beautiful mind,ho sempre sperato di trovare una ragazza che mi voglia bene e di cui io sia innamorato,forse mi darebbe una spinta in più,anche da un punto di vista di autostima.Io non sò e neanche voi potete sapere se un giorno questa ragazza possa ricredersi,o quanto meno io aprirmi con lei quanto non ho saputo fare.Fattostà che nonostante i progressi continuo ad avere tante difficoltà,tanto malessere,soprattutto quando stò a casa.Senirei tanto il bisogno di piangere al telefono con questa ragazza.Io non capisco perchè questo psicoterapeuta si sia incentrato su altri aspetti,invece di aiutarmi ad uscirne,forse è inespediente in materia,non gli si era mia prensentato un caso simile?
Io credo non mi abbia mai saputo indirizzare,complice anche la sua lunaticità e vanitosità,ma soprattutto il suo narcisismo ed io credo la poca serietà messa nell'ambito terapeutico.Ora io non stò dicendo che è un pessimo psichiatra,anzi dicono che sia uno dei più bravi.Ma io credo abbia sbagliato,non nella cura farmacologica per carità,ma in tante altre cose.Vedo tante persone,anche amici stretti,gli stessi miei genitori in passato,hanno avuto delle relazioni sentimentali,chi poche,chi molte e sono felici.Io in tutti questi anni non ho mai trovato nessuna che provasse un interesse particolare per me,se non sempre io a cercare e mai essere cercato,se non da quest'ultima ragazza,che un pò aveva manifestato interesse.Vorrei tanto essere accettato,voluto bene.Non ho mai saputo se per gli altri è cosi' come per me,nel senso che anche gli altri sono soli in fondo.Certe volte mi sento dipinto come un mostro da evitare.Spero con tutto il cuore di poterne uscire da tutto questo,che mi si è presentato dall'età di 16 anni,vittima anche di bullismo e di violenza psicologica da parte dei miei ex compagni
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Se lei "sente" il cambiamento, allora deve poterlo fare, a prescindere che lui sia un "luminare"...

Non tutti possiamo essere "in sintonia" con tutti...


Segua, pure il suo mondo emozionate!!


Un augurio di cuore.
[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..lui è d'accordo nel cambiare terapeuta,il problema sono i miei genitori che non vogliono..<<
lei è maggiorenne quindi potrebbe anche decidere in maniera autonoma rispetto ai suoi genitori, dopo tutto la vita è la sua e se la relazione terapeutica non funziona, non è evolutiva e crea dipendenza, come nel suo caso, entriamo in un paradosso: lei va in terapia per curarsi, ma in realtà si creano situazioni che non fanno altro che "bloccare" e incistare questo processo.

Nel suo caso non lo i genitori alimentano il problema, ma anche il Collega, che seppur rendendosi conto dell'inefficacia della terapia, continua la stessa senza prendere una decisione.

>>lo credono Dio sceso in terra..<<
questo non garantisce l'efficacia del trattamento, anzi talvolta evoca aspettative salvifiche di delega che non sono utili.





[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

nella psicoterapia lo psicoterapeuta deve essere utilizzato a proprio vantaggio dal pz e se Lei dice "certe volte o non lo comprendo o non si fa comprendere" viene il dubbio che lei forse non domanda abbastanza quando qualcosa non è chiaro.

Per quanto riguarda il rapporto con gli altri, è probabile che debba riguardare qualcosa in terapia: è curioso che accada sempre la stessa cosa con tutti. Di solito, quando certi schemi relazionali si ripetono, ciò avviene perché siamo noi a mettere in atto inconsapevolmente e quindi automaticamente alcuni comportamenti che derivano dalle nostre convinzioni.

Le faccio un esempio per spiegarmi meglio. Se una persona ha la convinzione di non essere all'altezza e si aspetta di essere sempre rifiutato, tenderà a comportarsi con maggior freddezza come se si aspettasse un rifiuto. Ciò che poi accade è che la persona trasmette agli altri freddezza e questo circolo vizioso deve essere spezzato proprio con la psicoterapia.

Cordiali saluti,
[#9]
Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore
Io ho già preso in considerazione un altro specialista
magari dopo le vacanze di natale o se possibile anche prima chiederò un consulto.Il problema del maggiorenne è che non ho un lavoro,io studio e non ho i soldi per pagarlo,sono sempre i miei che sovvenzionano.Il mio terapeuta,è sempre stato dell'idea di andare da un altro,ma non è deciso.Tra l'altro ultimamente da un annetto circa mi ha affiancato ad una persona,un terapeuta,che mi ha aiutato un pochino ad uscire da questa situazione,ad uscire,a proseguire negli studi,infatti se ora esco e faccio molte cose che prima non facevo lo devo a questa persona cui sono stato affiancato.
[#10]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Percepisco parecchia confusione in questa "relazione terapeutica"...

Potrebbe rivolgersi, anche, ai Centri Pubblici della sua città che, con un modesto ticket, potrebbe iniziare a prendersi cura di se', come oggi realmente "sente" di fare!


Rifletta, anche in merito, a ciò che viene sollecitato qui dai colleghi.


Un caro saluto
[#11]
Utente
Utente
Ma in caso posso chiedere a voi uno psichiatra,bravo nella mia città?
[#12]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Noi non possiamo consigliare alcuno specialista in particolare.

Provi a confrontarsi con il suo medico di famiglia...


Perché non uno Psicoterapeuta? Assume ancora farmaci?



Un caro saluto
[#13]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Ma in caso posso chiedere a voi uno psichiatra,bravo nella mia città? <<
lei è già in cura da uno psichiatra, quindi ciò che dovrebbe cambiare è il suo psicoterapeuta. Comunque non possiamo suggerire un nominativo in questa sede.







[#14]
Utente
Utente
Il mio è già psicoterapeuta,si come ho scritto prima assumo farmaci
[#15]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Per capire meglio, lei fa una psicoterapia con uno psichiatra che le prescrive anche farmaci?








[#16]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Allora,

Lo Psichiatra le serve per monitorare e valutare l'approccio farmacologico. Lo Psicoterapeuta per un percorso di conoscenza di se'..

Se ho ben capito vorrebbe poter confrontarsi con un nuovo Psichiatra-Psicoterapeuta, in modo che abbia la possibilità di "accompagnarla" in toto"!?

Questo è un suo diritto.

Può provare a rivolgersi alla sez. Di Psichiatria della sua Azienda Ospedaliera o al Centro di Salute Mentale.


Di cuore
[#17]
Utente
Utente
È specializzato in neurologia, psichiatria e psicologia. Egli è un docente universitario,questa è la sua specializzazione
[#18]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Bene,

a prescindere da tutto questo è lei che deve capire se ci sono le "basi", i presupposti, per poter continuare o interrompere una Psicoterapia.


Provi a riflettere su ciò che abbiamo condiviso.


Un caro saluto.
[#19]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"È specializzato in neurologia, psichiatria e psicologia. Egli è un docente universitario,questa è la sua specializzazione "

Gentile Utente,

per evitare confusione, al di là del caso specifico di cui Lei ci sta parlando, la specializzazione in psicologia non esiste. Esiste il corso di laurea in psicologia e la successiva specializzazione in psicoterapia. Oppure la laurea in medicina e la specializzazione in psicoterapia.

Quindi presumo che il Suo curante non sia uno psicologo, ma un medico con la specializzazione in neurologia e psichiatria.

Di solito è opportuno che il prescrittore della terapia farmacologica sia un professionista diverso da quello col quale si svolge la psicoterapia.

Cordiali saluti,
[#20]
Utente
Utente
Scusate volevo porvi uan domanda...Ma non è che per caso,che tutti si comportano così,soprattutto gli sconosciuti e non genitori,amici,parenti,psichiatra,che mi dicono che sono un ragazzo normale anche carino,ed anche io guardandomi allo specchio mi vedo normale,carino,perchè la gente mi vede un mostro,ed io non riesco a vederlo ne nelle foto ne allo specchio,scusate ma non riesco più a capirci nulla da ben 11 anni.La settimana scorsa sono stato dal professore,mio psichiatra e ho fatto la seduta chiarendo vari punti,ma non ci riesco,vorrei trovare una ragazza che mi voglia bene,di cui sono innamorato,ma non solo anche avendo amici,sono molto solo
[#21]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

sembra che Lei si stia avvitando su inutili dubbi che deve chiarire in terapia...

Cordiali saluti,
[#22]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Bene,

Il confronto con il suo Psichiatra è molto importante...

Provi a "portare" in seduta, anche, questo continuo malessere di "solitudine"... con il tempo riuscirà ad elaborare questo vissuto in modo più equilibrato.

Tanti cari auguri
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