Incertezza sui sentimenti
Salve,
ho 35 anni e per fortuna ho un lavoro e sono soddisfatta professionalmente;
Vi scrivo perchè sto vivendo da ormai 3 anni una storia non facile con un ragazzo di 33 e lui, sin dall'inizio ha manifestato parecchia insicurezza su tutto ciò che riguarda la relazione uomo-donna in generale e di conseguenza anche con me.
Per farla breve lui dall'inizio e anche ora non sa definire cosa prova per me ma si comporta come un fidanzato innamorato, sta benissimo con me, mi vuole un mondo di bene e l'idea di separarsi da me lo fa disperare.....sta male perchè non sente di dirmi TI AMO e di voler costruire una famiglia, entra in crisi ogni 30 giorni (come il ciclo) piangiamo, ne parliamo, proviamo a lasciarci ma non riusciamo a separarci!!
Il suo passato: l'ho conosciuto a pezzi in seduta dallo psicologo da due anni perchè mentre stava da diversi anni con una ragazza, che pensava fosse l'amore della sua vita, ( a distanza) la tradiva sporadicamente finchè, dopo averle chiesto di sposarla ha iniziato ad avere l'amante ed è andato dallo psicologo per capire chi delle due volesse.....ovviamente essendo in crisi la promessa sposa ad un certo punto, dopo un anno, e proprio quando lui aveva deciso di scegliere lei, lo ha inevitabilmente piantato e, per motivi suoi, ha reso poi pubblica la sua nuova relazione sui social network ferendolo tantissimo e doppiamente per via della non curanza nei suoi sentimenti. La storia con l'amante è stata poi ripresa anche se con sofferenza, nel senso che lui ha riniziato a vederla per attrazione/dipendenza sessuale ma cerebralmente non era la persona con cui voleva condividere altro, sopratutto sentimenti.
Mente ancora lui aveva questa frequentazione sessuale con questa ragazza io e lui ci siamo conosciuti e, non immaginando in che guaio mi stavo cacciando, ci siamo presi molto cerebralmente, ma fisicamente no, forse io un po si, ma in quel momento mi interessava molto conoscere persone che mi prendessero mentalmente.
Dopo essere riuscita a fargli capire che una storia basata solo sul sesso ecc non avrebbe avuto seguito pian piano la persona da cui dipendeva sessualmente è svanita dalla sua mente e, con alti e bassi crisi di identità siamo insieme mah.....
Ovviamente io l'ho lasciato tante volte e dopo 2 settimane o 20 giorni lui è sempre tornato da me chiedendomi se poteva riprovare e dicendomi che senza di me non ha senso nulla....mi ringrazia spesso per averlo "salvato" ma non si capisce, dice chè non si sente tranquillo e felice sentimentalmente, si chiede se mi ama e perchè non gli viene voglia di dirmi ti amo e di costruire qualcosa.
Il nostro dialogo è profondo e, dato che io lo invito a sfogare cio che ha dentro, lui mi dice tutto quello che vi sto scrivendo...lo psicologo non è riuscito o ci volevano secoli
E' da precisare che lui ha fatto dei progressi in questi 3 anni, era pieno di sensi di colpa perchè aveva rovinato tutto e si sentiva il diavolo, si nascondeva nel lavoro ecc
grazie e scusate ma c'era tanto
ho 35 anni e per fortuna ho un lavoro e sono soddisfatta professionalmente;
Vi scrivo perchè sto vivendo da ormai 3 anni una storia non facile con un ragazzo di 33 e lui, sin dall'inizio ha manifestato parecchia insicurezza su tutto ciò che riguarda la relazione uomo-donna in generale e di conseguenza anche con me.
Per farla breve lui dall'inizio e anche ora non sa definire cosa prova per me ma si comporta come un fidanzato innamorato, sta benissimo con me, mi vuole un mondo di bene e l'idea di separarsi da me lo fa disperare.....sta male perchè non sente di dirmi TI AMO e di voler costruire una famiglia, entra in crisi ogni 30 giorni (come il ciclo) piangiamo, ne parliamo, proviamo a lasciarci ma non riusciamo a separarci!!
Il suo passato: l'ho conosciuto a pezzi in seduta dallo psicologo da due anni perchè mentre stava da diversi anni con una ragazza, che pensava fosse l'amore della sua vita, ( a distanza) la tradiva sporadicamente finchè, dopo averle chiesto di sposarla ha iniziato ad avere l'amante ed è andato dallo psicologo per capire chi delle due volesse.....ovviamente essendo in crisi la promessa sposa ad un certo punto, dopo un anno, e proprio quando lui aveva deciso di scegliere lei, lo ha inevitabilmente piantato e, per motivi suoi, ha reso poi pubblica la sua nuova relazione sui social network ferendolo tantissimo e doppiamente per via della non curanza nei suoi sentimenti. La storia con l'amante è stata poi ripresa anche se con sofferenza, nel senso che lui ha riniziato a vederla per attrazione/dipendenza sessuale ma cerebralmente non era la persona con cui voleva condividere altro, sopratutto sentimenti.
Mente ancora lui aveva questa frequentazione sessuale con questa ragazza io e lui ci siamo conosciuti e, non immaginando in che guaio mi stavo cacciando, ci siamo presi molto cerebralmente, ma fisicamente no, forse io un po si, ma in quel momento mi interessava molto conoscere persone che mi prendessero mentalmente.
Dopo essere riuscita a fargli capire che una storia basata solo sul sesso ecc non avrebbe avuto seguito pian piano la persona da cui dipendeva sessualmente è svanita dalla sua mente e, con alti e bassi crisi di identità siamo insieme mah.....
Ovviamente io l'ho lasciato tante volte e dopo 2 settimane o 20 giorni lui è sempre tornato da me chiedendomi se poteva riprovare e dicendomi che senza di me non ha senso nulla....mi ringrazia spesso per averlo "salvato" ma non si capisce, dice chè non si sente tranquillo e felice sentimentalmente, si chiede se mi ama e perchè non gli viene voglia di dirmi ti amo e di costruire qualcosa.
Il nostro dialogo è profondo e, dato che io lo invito a sfogare cio che ha dentro, lui mi dice tutto quello che vi sto scrivendo...lo psicologo non è riuscito o ci volevano secoli
E' da precisare che lui ha fatto dei progressi in questi 3 anni, era pieno di sensi di colpa perchè aveva rovinato tutto e si sentiva il diavolo, si nascondeva nel lavoro ecc
grazie e scusate ma c'era tanto
[#1]
Gentile Utente,
posso chiedere quale diagnosi è stata posta dallo psicologo?
Come mai Lei accetta di stare in una relazione così ballerina che pare non darLe ciò che Lei vorrebbe?
posso chiedere quale diagnosi è stata posta dallo psicologo?
Come mai Lei accetta di stare in una relazione così ballerina che pare non darLe ciò che Lei vorrebbe?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
>>> non immaginando in che guaio mi stavo cacciando
>>>
Diciamo che le persone non si scelgono per caso... di solito c'è qualcosa nell'altro che ci attira in modo complementare, e non sempre in modo del tutto sano.
>>> Il nostro dialogo è profondo e, dato che io lo invito a sfogare cio che ha dentro, lui mi dice tutto quello che vi sto scrivendo...lo psicologo non è riuscito o ci volevano secoli
>>>
Una relazione affettiva non può assomigliare primariamente a una relazione d'aiuto. Altrimenti vuol dire che non sta funzionando. Pensi che a noi psicologi è proibito per deontologia lavorare con persone vicine, parenti o amici. Chi ci dà affetto non può essere il nostro salvatore, se abbiamo delle situazioni psicopatologiche da risolvere. Quella che l'amore curerebbe tutto è una delle balle più grosse in circolazione.
Se questa persona ha bisogno d'aiuto, è nelle sedi opportune che dovrebbe cercarlo. E se lo psicologo precedente non è riuscito ad aiutarlo non significa che un altro professionista non potrebbe essere più adatto. Lo stesso vale per lei, naturalmente, dato che innamorarsi di una persona molto problematica può indicare che anche noi abbiamo qualcosa da cambiare.
>>>
Diciamo che le persone non si scelgono per caso... di solito c'è qualcosa nell'altro che ci attira in modo complementare, e non sempre in modo del tutto sano.
>>> Il nostro dialogo è profondo e, dato che io lo invito a sfogare cio che ha dentro, lui mi dice tutto quello che vi sto scrivendo...lo psicologo non è riuscito o ci volevano secoli
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Una relazione affettiva non può assomigliare primariamente a una relazione d'aiuto. Altrimenti vuol dire che non sta funzionando. Pensi che a noi psicologi è proibito per deontologia lavorare con persone vicine, parenti o amici. Chi ci dà affetto non può essere il nostro salvatore, se abbiamo delle situazioni psicopatologiche da risolvere. Quella che l'amore curerebbe tutto è una delle balle più grosse in circolazione.
Se questa persona ha bisogno d'aiuto, è nelle sedi opportune che dovrebbe cercarlo. E se lo psicologo precedente non è riuscito ad aiutarlo non significa che un altro professionista non potrebbe essere più adatto. Lo stesso vale per lei, naturalmente, dato che innamorarsi di una persona molto problematica può indicare che anche noi abbiamo qualcosa da cambiare.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile utente,
sembra che questa storia non sia del tutto soddisfacente non solo per questo ragazzo, ma anche per lei.
Ha provato ad andare da uno psicologo per chiarire a se stessa cosa la trattiene in questo rapporto problematico? E' lei la persona che forse rischia di essere maggiormente danneggiata da questa situazione incerta e perciò penso le convenga chiedere un aiuto professionale se da sola non trova una certa tranquillità.
Cordiali saluti
sembra che questa storia non sia del tutto soddisfacente non solo per questo ragazzo, ma anche per lei.
Ha provato ad andare da uno psicologo per chiarire a se stessa cosa la trattiene in questo rapporto problematico? E' lei la persona che forse rischia di essere maggiormente danneggiata da questa situazione incerta e perciò penso le convenga chiedere un aiuto professionale se da sola non trova una certa tranquillità.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,
lei ha vissuto e vive una "non relazione", perché questo ragazzo non sembra essere in grado di tessere alcun tipo di relazioni.
< mi ringrazia spesso per averlo "salvato ->
Salvato da cosa o da chi?
È questo forse il suo ruolo?
È solo un' "illusione" quella a cui questo ragazzo si ancora... un mondo a se', che non ha basi nella realtà.
A questo punto il focus va spostato su di lei, come già suggerito, perché la domanda spontanea è: come può accettare di vivere in un non-ruolo?
Perché si "invischia" in un simil rapporto?
Provi a riflettere...
Un caro saluto
lei ha vissuto e vive una "non relazione", perché questo ragazzo non sembra essere in grado di tessere alcun tipo di relazioni.
< mi ringrazia spesso per averlo "salvato ->
Salvato da cosa o da chi?
È questo forse il suo ruolo?
È solo un' "illusione" quella a cui questo ragazzo si ancora... un mondo a se', che non ha basi nella realtà.
A questo punto il focus va spostato su di lei, come già suggerito, perché la domanda spontanea è: come può accettare di vivere in un non-ruolo?
Perché si "invischia" in un simil rapporto?
Provi a riflettere...
Un caro saluto
[#5]
Utente
grazie a tutti.
si è vero io ho molta difficoltà ad uscire da questo rapporto, mi fa soffrire tantissimo l'idea di non vederlo più e di non trascorrere con lui le nostre bellissime giornate,giornate in cui si ride si gioca e ci si scambia continuamente gesti teneri e affettuosi,è come se lui fosse uno di famiglia.
Sicuramente se da sola non riesco dovrei farmi aiutare; certo è che in ogni caso mi piacerebbe capire perchè questo ragazzo non è in grado di tessere alcun tipo di relazioni.
Lo psicologo precedente aveva rilevato una forte differenziazione tra parte emozionale e parte razionale, una non accettazione di se stesso e delle azioni di suo padre (poco presente e ha avuto una relazione extra coniugale)
Certo, so che la strada giusta per me è interrompere questa relazione "non relazione", ho aspettato tantissimo perchè credevo che pian piano, passo dopo passo, lui avrebbe trovato le risposte che tanto cerca, ecco non so per quale motivo credevo che fosse possibile che lui raggiungesse una sua certezza interiore.
grazie ancora
un saluto
si è vero io ho molta difficoltà ad uscire da questo rapporto, mi fa soffrire tantissimo l'idea di non vederlo più e di non trascorrere con lui le nostre bellissime giornate,giornate in cui si ride si gioca e ci si scambia continuamente gesti teneri e affettuosi,è come se lui fosse uno di famiglia.
Sicuramente se da sola non riesco dovrei farmi aiutare; certo è che in ogni caso mi piacerebbe capire perchè questo ragazzo non è in grado di tessere alcun tipo di relazioni.
Lo psicologo precedente aveva rilevato una forte differenziazione tra parte emozionale e parte razionale, una non accettazione di se stesso e delle azioni di suo padre (poco presente e ha avuto una relazione extra coniugale)
Certo, so che la strada giusta per me è interrompere questa relazione "non relazione", ho aspettato tantissimo perchè credevo che pian piano, passo dopo passo, lui avrebbe trovato le risposte che tanto cerca, ecco non so per quale motivo credevo che fosse possibile che lui raggiungesse una sua certezza interiore.
grazie ancora
un saluto
[#6]
Gentile Utente,
di solito le persone con problematiche non cambiano se stanno in una relazione in cui il partner è paziente e amorevole, questa è una falsa credenza molto diffusa ma irrealistica.
Quindi metta da parte ora l'idea di trovare quelle risposte che vorrebbe avere su quel ragazzo e si occupi di se stessa.
Cordiali saluti,
di solito le persone con problematiche non cambiano se stanno in una relazione in cui il partner è paziente e amorevole, questa è una falsa credenza molto diffusa ma irrealistica.
Quindi metta da parte ora l'idea di trovare quelle risposte che vorrebbe avere su quel ragazzo e si occupi di se stessa.
Cordiali saluti,
[#8]
Gentile Utente,
Di concerto con quanto detto dal dr. Santonocito, l'amore non cura un bel niente..
Le relazioni poi, basate sul "bisogno" e non sulla dimensione del "piacere", sono zoppicanti e prima o poi faranno i conti con la realtà.
Idealità contro realtà?
Le scelte collusive, quando si sceglie l'altro per particolari radar inconsci e problemi irrisolti, portano a fare scelte come le sue, cariche di dolore e sofferenza....
Di concerto con quanto detto dal dr. Santonocito, l'amore non cura un bel niente..
Le relazioni poi, basate sul "bisogno" e non sulla dimensione del "piacere", sono zoppicanti e prima o poi faranno i conti con la realtà.
Idealità contro realtà?
Le scelte collusive, quando si sceglie l'altro per particolari radar inconsci e problemi irrisolti, portano a fare scelte come le sue, cariche di dolore e sofferenza....
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
>>> certo è che in ogni caso mi piacerebbe capire perchè questo ragazzo non è in grado di tessere alcun tipo di relazioni
>>>
E per farsene cosa? Per soddisfare un suo bisogno morboso, del tipo "io ti salverò", oppure perché realmente crede che scovando i perché sia possibile aiutare qualcuno?
Guardi che più di una corrente psicologica considera la seconda ipotesi come assolutamente indimostrata...
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E per farsene cosa? Per soddisfare un suo bisogno morboso, del tipo "io ti salverò", oppure perché realmente crede che scovando i perché sia possibile aiutare qualcuno?
Guardi che più di una corrente psicologica considera la seconda ipotesi come assolutamente indimostrata...
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Anche a me , non sembra una sana idea continuare questa relazione ostinata in cui lui la fa soffrire, veramente desidera per sè una vita salvifica senza sessualità e complicita' e senza futuro, a questo punto è opportuno riflettere sulla sua autostima e sulle sue aspettative, con lucidità e principio di realtà..
Sarà anche interessante , questo giovanotto, ma temo che non la porti da nessuna parte..
Ci pensi, restiamo in ascolto..
Sarà anche interessante , questo giovanotto, ma temo che non la porti da nessuna parte..
Ci pensi, restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.8k visite dal 13/12/2014.
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