Eccessivo amore
Salve a tutti,
scrivo per avere alcune delucidazioni in merito ad un mio comportamento nelle relazioni sentimentali. Sono una ragazza di 24 anni, laureata, con una vita normale, come tante. Ho un fidanzato che amo molto ma non sono completamente serena. Ho un grande amore per mio padre. Sin da piccola sono sempre stata interessata al suo giudizio su vari aspetti. Ho paura però di presentargli un ragazzo, il mio, che magari non potrebbe piacergli. Temo un giudizio negativo. Io lo so che le scelte sono mie e che la vita è mia. Lui non mi ha mai proibito nulla, mi ha sempre lasciata libera di scegliere, pur comunque dandomi consigli che io ho tenuto a mente. Cosa devo fare? Perché non riesco a liberare la mia mente, a svincolarmi dalla gente?
Cordiali saluti
scrivo per avere alcune delucidazioni in merito ad un mio comportamento nelle relazioni sentimentali. Sono una ragazza di 24 anni, laureata, con una vita normale, come tante. Ho un fidanzato che amo molto ma non sono completamente serena. Ho un grande amore per mio padre. Sin da piccola sono sempre stata interessata al suo giudizio su vari aspetti. Ho paura però di presentargli un ragazzo, il mio, che magari non potrebbe piacergli. Temo un giudizio negativo. Io lo so che le scelte sono mie e che la vita è mia. Lui non mi ha mai proibito nulla, mi ha sempre lasciata libera di scegliere, pur comunque dandomi consigli che io ho tenuto a mente. Cosa devo fare? Perché non riesco a liberare la mia mente, a svincolarmi dalla gente?
Cordiali saluti
[#1]
Gentile ragazza,
Da un punto di vista psicodinamico lei si trova nella necessità' di "tradire" affettivamente Suo padre, che costituisce il modello di amore. E' al padre che fara' sempre inconscio riferimento dell'approcciarsi a qualunque rapporto affettivo della Sua vita.
E' quindi fisiliogico quanto lei sta provando.
La vita la portera' ad "amare un altro uomo", il Suo, quello con cui dividera' la Sua vita.
Se poi in questo distacco dovessero sorgere dei problemi forse dovra' farsi aiutare da uno psicoterapeuta, elaborando il rapporto con Suo padre.
Ci faccia sapere!
Da un punto di vista psicodinamico lei si trova nella necessità' di "tradire" affettivamente Suo padre, che costituisce il modello di amore. E' al padre che fara' sempre inconscio riferimento dell'approcciarsi a qualunque rapporto affettivo della Sua vita.
E' quindi fisiliogico quanto lei sta provando.
La vita la portera' ad "amare un altro uomo", il Suo, quello con cui dividera' la Sua vita.
Se poi in questo distacco dovessero sorgere dei problemi forse dovra' farsi aiutare da uno psicoterapeuta, elaborando il rapporto con Suo padre.
Ci faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,
il suo comportamento nei confronti del papà, in relazione alle sue storie sentimentali, può farci ipotizzare un forte legame non risolto, poiché le sue aspettative sono e continuano ad essere alte in riferimento al suo giudizio: per essere amata ed apprezzata devo essere la più brava, la più brillante, e così via.
< Ho un grande amore per mio padre. Sin da piccola sono sempre stata interessata al suo giudizio su vari aspetti. Ho paura però di presentargli un ragazzo, il mio, che magari non potrebbe piacergli. Temo un giudizio negativo. >
Mi chiedo come la farebbe "sentire" un suo giudizio "negativo" ?
Realmente questo fidanzato non potrebbe piacergli?
Provi ad ascoltarsi e a riflettere sulla possibilità di un confronto con questo papà che, probabilmente, accetterebbe la sua scelta, proprio perchè ragazza responsabile e amabile!
Ognuno di noi viene rappresentato dal proprio "modo di essere" e la nostra relazione/interrelazione si esplicita attraverso il modo in cui noi percepiamo la realtà che, spesso, si differisce dalla percezione dell'altro...
Perchè si vive questa discongruenza?
Probabilmente percepisce il significato dell'esperienza, ma il suo Sé conscio si aggrappa rigidamente ad un altro, poiché è in questo modo che ha conosciuto l'amore e l'accettazione degli altri.
Siamo di fronte ad un meccanismo difensivo, che si sperimenta durante l'infanzia con l'affermazione della "valutazione condizionata" (a discapito della propria valutazione interiore), che è sottoposta a valori esterni all'esperienza organismica della Persona.
Un vissuto che inficia, anche, la fiducia che ho in me e, di conseguenza, la bassa autostima: fondamenta del nostro percorso di vita.
Proviamo a riflettere..
Un caro saluto
il suo comportamento nei confronti del papà, in relazione alle sue storie sentimentali, può farci ipotizzare un forte legame non risolto, poiché le sue aspettative sono e continuano ad essere alte in riferimento al suo giudizio: per essere amata ed apprezzata devo essere la più brava, la più brillante, e così via.
< Ho un grande amore per mio padre. Sin da piccola sono sempre stata interessata al suo giudizio su vari aspetti. Ho paura però di presentargli un ragazzo, il mio, che magari non potrebbe piacergli. Temo un giudizio negativo. >
Mi chiedo come la farebbe "sentire" un suo giudizio "negativo" ?
Realmente questo fidanzato non potrebbe piacergli?
Provi ad ascoltarsi e a riflettere sulla possibilità di un confronto con questo papà che, probabilmente, accetterebbe la sua scelta, proprio perchè ragazza responsabile e amabile!
Ognuno di noi viene rappresentato dal proprio "modo di essere" e la nostra relazione/interrelazione si esplicita attraverso il modo in cui noi percepiamo la realtà che, spesso, si differisce dalla percezione dell'altro...
Perchè si vive questa discongruenza?
Probabilmente percepisce il significato dell'esperienza, ma il suo Sé conscio si aggrappa rigidamente ad un altro, poiché è in questo modo che ha conosciuto l'amore e l'accettazione degli altri.
Siamo di fronte ad un meccanismo difensivo, che si sperimenta durante l'infanzia con l'affermazione della "valutazione condizionata" (a discapito della propria valutazione interiore), che è sottoposta a valori esterni all'esperienza organismica della Persona.
Un vissuto che inficia, anche, la fiducia che ho in me e, di conseguenza, la bassa autostima: fondamenta del nostro percorso di vita.
Proviamo a riflettere..
Un caro saluto
[#3]
Gentile Utente,
La scelta dell'uomo da amare o da non amare, passa sempre dai "copioni affettivi" ricevuti.
Da come siamo stati amati..
Da quella segreta geografia interiore..
Dai modelli di riferimento...
Dalle figure introiettate e così via...
L'amore adulto ed il coraggio che impone per viverlo, passa dal'"uccisione simbolica" dei genitori, tappa adolescenziale che serve per differenziarsi dai giudizi e dai modelli genitoriali
L'amore per suo padre è una risorsa ..., lo elabori adeguatamente, non una palla al piede.
La scelta dell'uomo da amare o da non amare, passa sempre dai "copioni affettivi" ricevuti.
Da come siamo stati amati..
Da quella segreta geografia interiore..
Dai modelli di riferimento...
Dalle figure introiettate e così via...
L'amore adulto ed il coraggio che impone per viverlo, passa dal'"uccisione simbolica" dei genitori, tappa adolescenziale che serve per differenziarsi dai giudizi e dai modelli genitoriali
L'amore per suo padre è una risorsa ..., lo elabori adeguatamente, non una palla al piede.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 13/12/2014.
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