Amica che non mi vuole parlare e mi tiene lontana?
Salve,
vorrei richiedervi gentilmente un consiglio per una situazione per me poco comprensibile.
Questa primavera ho conosciuto una ragazza sul web, ci siamo parlate tanto, confidate cose molto personali e alla fine ci siamo incontrate. I primi incontri sono stati qualcosa di un po' imbarazzante ma motlo positivo, del resto la comunicazione andava mutata dal piano "asettico" della rete a quello reale. Pian piano ho conosciuto anche tutte le cose che non mi aveva detto ed è diventato subito chiaro che ha attraversato e sta attraversando molti problemi personali e ha dentro una grande sofferenza. Ha qualche anno meno di me e siamo motlo diverse su alcuni punti, ma ho scoperto che abbiamo anche tante cose in comune. Anch'io sono passata per le stesse sofferenze per cui sta passando lei, perciò fin da subito le ho dimostrato tutta la mia tenerezza, lealtà e impegno.
E' una delle pochissime amicizie vere che ho, e nonostante abbia quasi sempre fatto io la parte "forte" del legame, a volte è capitato che fosse lei a consolarmi e consigliarmi.
Sono passati i mesi e ci siamo viste spesso, ci siamo parlate praticamente ogni giorno. Questo legame mi dava forza e mi nutriva, e al contempo pareva fare bene anche a lei. A volte si sentiva in qualche modo sminuita da me perchè nella vita ho fatto tante cose e ho un buon bagaglio culturale, ma io ho fatto davvero tutto il possibile per dimostrarle che ognuno ha le sue qualità e non deve invidiarmi; che la accetto sia quando sta bene che quando sta male, che non la giudico e se la rimbrotto un po' è perchè le voglio bene e vorrei solo che potesse tornare a essere la persona forte e solare che è.
Poi all'improvviso è successo qualcosa.
Non so se sia imputabile solamente al fatto che le è stata diagnosticata una forma depressiva (e quindi si comporta con me come fa con tutti); oppure se c'entri anche il fatto che ho conosciuto un ragazzo che forse in passato interessava anche a lei (fra l'altro sottolineo che con questo ragazzo non ho una relazione per ora, siamo solo amici); o se semplicemente abbia deciso che la nostra amicizia per lei non significava quanto significava per me.
Sta di fatto che praticamente non mi parla più. Mi tiene a distanza, non mi vuole più incontrare (dice che "potrei spaventarmi"), nei messaggi è scostante, fredda; le sue frasi sono costruite.
Io non so più chi sia questa persona e ci sto malissimo, e a questo punto mi chiedo se il problema non sia mio (eccessivo investimento su qualcuno che ha disagi psicologici che non gli permettono di costruire relazioni mature). Però anche fosse, rimane in me questo senso di disperazione per una persona per cui provo affetto e che di colpo mi ha tranciato ogni possibilità di poterle stare accanto e aiutarla in questo suo momento così difficile.
Vorrei chiedervi cosa ne pensate e cosa potrei fare per stare meglio io e, possibilmente, recuperare qualcosa di questa amicizia.
Grazie...
vorrei richiedervi gentilmente un consiglio per una situazione per me poco comprensibile.
Questa primavera ho conosciuto una ragazza sul web, ci siamo parlate tanto, confidate cose molto personali e alla fine ci siamo incontrate. I primi incontri sono stati qualcosa di un po' imbarazzante ma motlo positivo, del resto la comunicazione andava mutata dal piano "asettico" della rete a quello reale. Pian piano ho conosciuto anche tutte le cose che non mi aveva detto ed è diventato subito chiaro che ha attraversato e sta attraversando molti problemi personali e ha dentro una grande sofferenza. Ha qualche anno meno di me e siamo motlo diverse su alcuni punti, ma ho scoperto che abbiamo anche tante cose in comune. Anch'io sono passata per le stesse sofferenze per cui sta passando lei, perciò fin da subito le ho dimostrato tutta la mia tenerezza, lealtà e impegno.
E' una delle pochissime amicizie vere che ho, e nonostante abbia quasi sempre fatto io la parte "forte" del legame, a volte è capitato che fosse lei a consolarmi e consigliarmi.
Sono passati i mesi e ci siamo viste spesso, ci siamo parlate praticamente ogni giorno. Questo legame mi dava forza e mi nutriva, e al contempo pareva fare bene anche a lei. A volte si sentiva in qualche modo sminuita da me perchè nella vita ho fatto tante cose e ho un buon bagaglio culturale, ma io ho fatto davvero tutto il possibile per dimostrarle che ognuno ha le sue qualità e non deve invidiarmi; che la accetto sia quando sta bene che quando sta male, che non la giudico e se la rimbrotto un po' è perchè le voglio bene e vorrei solo che potesse tornare a essere la persona forte e solare che è.
Poi all'improvviso è successo qualcosa.
Non so se sia imputabile solamente al fatto che le è stata diagnosticata una forma depressiva (e quindi si comporta con me come fa con tutti); oppure se c'entri anche il fatto che ho conosciuto un ragazzo che forse in passato interessava anche a lei (fra l'altro sottolineo che con questo ragazzo non ho una relazione per ora, siamo solo amici); o se semplicemente abbia deciso che la nostra amicizia per lei non significava quanto significava per me.
Sta di fatto che praticamente non mi parla più. Mi tiene a distanza, non mi vuole più incontrare (dice che "potrei spaventarmi"), nei messaggi è scostante, fredda; le sue frasi sono costruite.
Io non so più chi sia questa persona e ci sto malissimo, e a questo punto mi chiedo se il problema non sia mio (eccessivo investimento su qualcuno che ha disagi psicologici che non gli permettono di costruire relazioni mature). Però anche fosse, rimane in me questo senso di disperazione per una persona per cui provo affetto e che di colpo mi ha tranciato ogni possibilità di poterle stare accanto e aiutarla in questo suo momento così difficile.
Vorrei chiedervi cosa ne pensate e cosa potrei fare per stare meglio io e, possibilmente, recuperare qualcosa di questa amicizia.
Grazie...
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,
provo a comprendere il suo disappunto, ma ... chissà, forse è proprio questa forma depressiva, che le hanno diagnosticato, che la rende inerme e chiusa al mondo...!
Non possiamo, così, indirettamente analizzare e comprendere lo storico personale di questa ragazza e i disagi che, realmente, affliggono il suo cuore in questo momento della sua vita.
Lei può darle tutto il sostegno emotivo e la presenza, ma devono essere accolti e desiderati...
Non può fare altro che " stare in attesa " e attendere che abbia desiderio di esprimersi e di condividere questo " dolore " , demotivazione, che l' ha attanaglia.
Sarebbe opportuno che fosse presa in carico da un professionista, che l' aiuti in questo momento difficile, buio della sua vita.
Una valutazione psicologica e farmacologica da non sottovalutare.
Potrebbe, serenamente, darle il suo appoggio e il suo " fianco ", anche attraverso la sollecitazione di rivolgersi, in primis, al suo medico di famiglia e allo Spazio Giovani della sua città, dove in modo gratuito e professionale, potrebbe essere presa in carico e iniziare un percorso di riconoscimento e amore per la vita.
Lasciarle, comunque, il tempo di " esserci " e di reagire!
Siamo in ascolto.
Un caro saluto.
provo a comprendere il suo disappunto, ma ... chissà, forse è proprio questa forma depressiva, che le hanno diagnosticato, che la rende inerme e chiusa al mondo...!
Non possiamo, così, indirettamente analizzare e comprendere lo storico personale di questa ragazza e i disagi che, realmente, affliggono il suo cuore in questo momento della sua vita.
Lei può darle tutto il sostegno emotivo e la presenza, ma devono essere accolti e desiderati...
Non può fare altro che " stare in attesa " e attendere che abbia desiderio di esprimersi e di condividere questo " dolore " , demotivazione, che l' ha attanaglia.
Sarebbe opportuno che fosse presa in carico da un professionista, che l' aiuti in questo momento difficile, buio della sua vita.
Una valutazione psicologica e farmacologica da non sottovalutare.
Potrebbe, serenamente, darle il suo appoggio e il suo " fianco ", anche attraverso la sollecitazione di rivolgersi, in primis, al suo medico di famiglia e allo Spazio Giovani della sua città, dove in modo gratuito e professionale, potrebbe essere presa in carico e iniziare un percorso di riconoscimento e amore per la vita.
Lasciarle, comunque, il tempo di " esserci " e di reagire!
Siamo in ascolto.
Un caro saluto.
[#2]
Gentile ragazza,
Leggendo quanto ci ha scritto ho avuto la sensazione che il.vostro sia stato un rapporto.molto intenso, forse troppo, in cui avete condiviso contenuti affettivi molto intimi
Purtroppo questi rapporti vivono e si nutrono di esclusivita'. Con tutto cio' che questo comporta.
Quando tale esclusivita' si rompe il rapporto va in crisi. C'e un discoscimento, un lutto. Forse rancore.
Che dire? Non dovrebbe accadere, ma gli esseri.umani sono fragili e spesso si mettono nella condizione di soffrire anche quando cercano al contrario gioia e felicita'.
Leggendo quanto ci ha scritto ho avuto la sensazione che il.vostro sia stato un rapporto.molto intenso, forse troppo, in cui avete condiviso contenuti affettivi molto intimi
Purtroppo questi rapporti vivono e si nutrono di esclusivita'. Con tutto cio' che questo comporta.
Quando tale esclusivita' si rompe il rapporto va in crisi. C'e un discoscimento, un lutto. Forse rancore.
Che dire? Non dovrebbe accadere, ma gli esseri.umani sono fragili e spesso si mettono nella condizione di soffrire anche quando cercano al contrario gioia e felicita'.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Gentile Utente,
L'etere scalda, fa compagnia e seduce...ma continente rischi e sofferenza postuma.
I legami amicali necessitano di esclusività,di condivisione, di quotidiano, non solo di affinità elettive..
Tra l'altro le eliche non "curano..." I parrorti basati sul bisogno e non sul piacere, che siano amicali o amorosi, sono sempre zoppicanti...
L'etere scalda, fa compagnia e seduce...ma continente rischi e sofferenza postuma.
I legami amicali necessitano di esclusività,di condivisione, di quotidiano, non solo di affinità elettive..
Tra l'altro le eliche non "curano..." I parrorti basati sul bisogno e non sul piacere, che siano amicali o amorosi, sono sempre zoppicanti...
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Gentili dottoresse,
grazie infinite per le risposte.
Contengono degli argomenti interessanti che mi fanno riflettere sia su dove questo legame possa aver avuto delle lacune o degli eccessi; sia su come gestire la situazione dati i presupposti della salute della mia amica.
Faccio presente che ha già iniziato un percorso psicoterapeutico abbinato a terapia farmacologica, ma per i risultati naturalmente bisognerà pazientare.
In ogni caso ancora grazie per gli ottimi spunti.
grazie infinite per le risposte.
Contengono degli argomenti interessanti che mi fanno riflettere sia su dove questo legame possa aver avuto delle lacune o degli eccessi; sia su come gestire la situazione dati i presupposti della salute della mia amica.
Faccio presente che ha già iniziato un percorso psicoterapeutico abbinato a terapia farmacologica, ma per i risultati naturalmente bisognerà pazientare.
In ogni caso ancora grazie per gli ottimi spunti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.4k visite dal 12/12/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.