Aiuto per un cugino
buonasera sono un ragazzo di 23 anni con un grosso problema. Mio cugino, il cugino con cui ho stretto una solida e duratura amicizia ha un problema. Sono venuto a sapere da poco di questo problema che lo attanaglia da 10 anni. Io scrivo a voi perché mio cugino ha remore nel farsi visitare e non mi permette di parlarne con nessuno dei familiari. Vi spiego il problema: mio cugino dalla prima media afferma di dover fare degli strani giochi "immaginari" toccare delle persone, degli amici in numero pari per più volte al giorno, immaginava per varie volte al giorno noi cugini e le nostre case e ultimamente se un libro veniva toccato da qualcuno che disprezzava non lo apriva per un mese oppure non poteva lavarsi con una spugna perché la considerava infetta da una persona o buttava nella spazzatura vestiti che immaginava indossati da una persona. Inoltre ha detto che tutto questo era diventato nell'ordine delle cose senza chiedersi se fosse irrazionale o meno ma solo obbedendo a tutto ciò senza ribellarsi o le poche volte che provava a ribellarsi diveniva ansioso. Ho fatto qualche ricerca su internet e mi sono comparsi diversi risultati psicosi, doc, disturbi d'ansia, schizofrenia. Da premettere che mio cugino è una persona estroversa,sportiva, auto ironica con ottimi voti a scuola e incline alla socializzazione. Mi potete dare una mano che cosa è? Dovrei preoccuparmi?
[#2]
Psicologo
Gentile utente,
Nelle sue ricerche sembra aver trovato diverse possibili risposte che la fanno allarmare per la salute di suo cugino. I sintomi che elenca sembrano faticosi da sopportare, da come li descrive.
Senza un colloquio approfondito non le posso fornire una risposta adeguatamente accurata.
L'importanza e la durata dei sintomi di suo cugino mi fanno consigliare di spingerlo a cercare un aiuto presso un collega, che potrebbe aiutarlo con suoi dubbi e preoccupazioni.
Pensa che accetterebbe?
Nelle sue ricerche sembra aver trovato diverse possibili risposte che la fanno allarmare per la salute di suo cugino. I sintomi che elenca sembrano faticosi da sopportare, da come li descrive.
Senza un colloquio approfondito non le posso fornire una risposta adeguatamente accurata.
L'importanza e la durata dei sintomi di suo cugino mi fanno consigliare di spingerlo a cercare un aiuto presso un collega, che potrebbe aiutarlo con suoi dubbi e preoccupazioni.
Pensa che accetterebbe?
[#3]
Utente
Mio cugino ha 22 anni, tutto ciò capita da 10 anni. Non ha mai mostrato mai questi segni in pubblico né tanto meno in privato. Ora dopo un pò di stress dovuto all'università mi ha raccontato tutto ciò. Questa paura per il contagio. Per esempio questa storia mi ha colpito particolarmente non ha letto un libro dal 3 novembre al 3 dicembre perché il 3 novembre era il compleanno di una persona che considerava stupida. Ha provato a ribellarsi un pò ma ha iniziato a leggere dal 24 25 novembre dopo che anche lui è venuto a conoscenza di un possibile disturbo. Da quel giorno ha iniziato a leggere tutti i libri che per un motivo o per altri non leggeva. Oppure non ha mangiato per un anno i biscotti che gli venivano offerti a casa di una nostra amica e dopo aver appreso di avere un disturbo ha iniziato a mangiarli. Oppure sempre sulla stessa falsa riga non mangiava le banane perché un paio di anni fa come mi ha narrato le mangiava un suo amico per cosi dire meno intelligente e ora è ritornato a mangiarle. Che cosa è ? non ho trovato nulla di tutto ciò su internet ? questi problemi ?
[#4]
Gentile Utente,
come Lei sa su questo sito sono vietate le diagnosi perchè illegali, senza conoscere direttamente il pz.
Come mai questo ragazzo, se sta così male, non vuole accedere ad una consulenza psicologica? Per Suo cugino non è motivo di sofferenza tutto ciò?
come Lei sa su questo sito sono vietate le diagnosi perchè illegali, senza conoscere direttamente il pz.
Come mai questo ragazzo, se sta così male, non vuole accedere ad una consulenza psicologica? Per Suo cugino non è motivo di sofferenza tutto ciò?
[#5]
Gentile Utente,
da quanto riferisce suo cugino necessiterebbe di un consulto specialistico, non è possibile esprimersi on line su una terza persona.
Potrebbe però suggerirgli, per aiutarlo a compiere il primo passo, di scrivere qui a noi, che potremmo così con elementi di prima mano fornirgli una risposta atto ad orientarlo, pur nei limiti di un consulto on line.
Cordialità
da quanto riferisce suo cugino necessiterebbe di un consulto specialistico, non è possibile esprimersi on line su una terza persona.
Potrebbe però suggerirgli, per aiutarlo a compiere il primo passo, di scrivere qui a noi, che potremmo così con elementi di prima mano fornirgli una risposta atto ad orientarlo, pur nei limiti di un consulto on line.
Cordialità
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#6]
Utente
dr Albertinelli sono preoccupato perché mio cugino in tutti questi anni si è comportato in modo equilibrato, saggio, non ha mai avuto liti, un ragazzo che si divertiva con poco felice e sempre attento e bisognoso ai problemi altrui. Quando aveva problemi lui era sempre vicino a me, quando stava male comprava i medicinali per me. Una persona che ha numerosi amici e intelligente colta. Mai ho pensato che avesse tali problemi. Ora la situazione si è un pò ristabilita; mantiene sempre rapporti di amicizia con tutti sempre bisognoso, sorridente appassionato. Ha cancellato quasi tutte queste fobie anche se alcune sono rimaste. Come dovrei agire la situazione è allarmante ? è grave
[#7]
Utente
dr rinella può intervenire con il mio account o deve crearsene uno suo ?
dr pileci mio cugino non sta male, soltanto non si riesce a spiegare cosa sia questo suo problema, perché non l'ha mai combattuto, perché molte manifestazioni del problema sono scomparse immediatamente lasciandogli solo un pò d'ansia riuscendo a mantenere i contatti con le altre persone. Io mi chiedevo solo cosa erano queste paure, paura di essere contagiato se toccava libri che erano stati toccati in precedenza da altre persone ma nonostante ciò parlava con queste persone ci rideva,scherzava. Per lui erano un gioco che gli presentava la sorte senza aver paura di cosa fossero o cosa significassero. Per esempio una di queste che lui chiamava sfide era mentale: lui doveva immaginare non solo i volti di queste persone ma doveva anche immedesimarsi mentalmente in loro. Mi spiego meglio con nomi di fantasia: se marco una persona che mio cugino disprezzava lanciava una pallina o una pietra, lui mentalmente si immedesimava in marco mentre lanciava la pallina verso di lui, cioè si guardava dall'esterno con gli occhi di marco. Perchè fare queste cose senza chiedersi il perché
dr pileci mio cugino non sta male, soltanto non si riesce a spiegare cosa sia questo suo problema, perché non l'ha mai combattuto, perché molte manifestazioni del problema sono scomparse immediatamente lasciandogli solo un pò d'ansia riuscendo a mantenere i contatti con le altre persone. Io mi chiedevo solo cosa erano queste paure, paura di essere contagiato se toccava libri che erano stati toccati in precedenza da altre persone ma nonostante ciò parlava con queste persone ci rideva,scherzava. Per lui erano un gioco che gli presentava la sorte senza aver paura di cosa fossero o cosa significassero. Per esempio una di queste che lui chiamava sfide era mentale: lui doveva immaginare non solo i volti di queste persone ma doveva anche immedesimarsi mentalmente in loro. Mi spiego meglio con nomi di fantasia: se marco una persona che mio cugino disprezzava lanciava una pallina o una pietra, lui mentalmente si immedesimava in marco mentre lanciava la pallina verso di lui, cioè si guardava dall'esterno con gli occhi di marco. Perchè fare queste cose senza chiedersi il perché
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,
credo che l'aspetto più importante sia: come si sente questo cugino?
Non è dare un nome, una "etichetta" a questo suo disagio, che risolve il problema... anzi, potrebbe acuirlo ancora di più.
Se questo ragazzo sente la necessità (mi chiedo come mai abbia convissuto 10 anni senza prendere provvedimenti) di uscire da questo "tunnel", allora dovrebbe iniziare a riflettere e ad ascoltare questo suo corpo, che "grida" dolore!
È necessaria una diagnosi accurata, affinché si possa individuare il percorso di terapia più idoneo.
Potrebbe rivolgersi al Consultorio della sua città o ad un Centro di Salute Mentale, per essere preso in carico e condividere emozioni e pensieri che lo attanagliano da anni!
Anche una terapia farmacologica andrebbe e potrebbe essere valutata.
Ps come possono essere scomparsi alcuni sintomi così improvvisamente?
Provi a riflettere e nell'ascolto aiutarlo a prendere contatti con un professionista.
Un caro saluto
credo che l'aspetto più importante sia: come si sente questo cugino?
Non è dare un nome, una "etichetta" a questo suo disagio, che risolve il problema... anzi, potrebbe acuirlo ancora di più.
Se questo ragazzo sente la necessità (mi chiedo come mai abbia convissuto 10 anni senza prendere provvedimenti) di uscire da questo "tunnel", allora dovrebbe iniziare a riflettere e ad ascoltare questo suo corpo, che "grida" dolore!
È necessaria una diagnosi accurata, affinché si possa individuare il percorso di terapia più idoneo.
Potrebbe rivolgersi al Consultorio della sua città o ad un Centro di Salute Mentale, per essere preso in carico e condividere emozioni e pensieri che lo attanagliano da anni!
Anche una terapia farmacologica andrebbe e potrebbe essere valutata.
Ps come possono essere scomparsi alcuni sintomi così improvvisamente?
Provi a riflettere e nell'ascolto aiutarlo a prendere contatti con un professionista.
Un caro saluto
[#9]
Utente
Mio cugino in questi anni si è sentito bene, questi giochi come li chiama lui hanno convissuto per lui per tanti anni iniziando dalla 5 elementare apparendo-scomparendo-riapparendo. Questi giochi riguardano esclusivamente persone che lui considera inferiori o che persone accanto a lui hanno etichettato cosi finendo con il crederci e avere paura di loro. Questi sintomi si sono presentati 1 2 volte al giorno ma non tutti i giorni. Nonostante queste fisse mentali non ha mai smesso di parlare con loro, di giocare con loro, di ridere o aiutarli. Io l'ho informato che potrebbe avere un problema. Lui in questi giorni ha sentito tanta ansia e parecchi suoi dubbi si sono dissolti. Come ho scritto prima se una persona che considera inferiore lo tocca lui non si allontana o si sposta si fa toccare, i vestiti che immaginava indossati da un altra persona li utilizza non li butta più, non etichetta più le persone in gruppi mentali ma lascia scorrere queste persone da lui utilizzate per i suoi giochi mentali finché non se ne vanno, non ha più paura di essere toccato o di un eventuale contagio.
[#12]
Utente
Io l'ho appena chiamato, a mia insaputa una settimana fa è andato da uno psicoterapeuta che afferma che soffre di doc puro ma entrambi siamo dubbiosi. le domande che mi pongo sono numerose. mi chiedo che cosa ha ? questi sintomi a quale probabile disturbo (doc con scarso insight o qualcos'altro) possono essere associati? come ha fatto a resistere questi anni senza accorgersene, senza soffrire accettandoli cosi come venivano senza ripercussioni. è entrato in un collegio dove ha fatto un test psicologico mmpi 2 se non sbaglio non risultando affetto da questi disturbi. Quest' estate non ha avuto nemmeno un sintomo e sono riapparsi ora. Sintomi che appaiono e scompaiono, non riusciamo a capire cosa sono. Dopo che ne abbiamo discusso vivacemente, quasi tutti questi sintomi sono scomparsi, si concentrano su una o 2 tematiche oggi non ha provato ansia per questi sintomi, dimenticandoli subito.
[#13]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissimo,
suo cugino ha già avuto una diagnosi e questa è riferita al "qui ed ora"!
È sul presente che dovete concentrarvi...
in questo modo, con atteggiamenti e pensieri sperimentati assieme, lei si rende complice di suo cugino e diventa sempre più difficile uscire da questo vizioso "circolo" di "ossessioni"!
Un caro saluto
suo cugino ha già avuto una diagnosi e questa è riferita al "qui ed ora"!
È sul presente che dovete concentrarvi...
in questo modo, con atteggiamenti e pensieri sperimentati assieme, lei si rende complice di suo cugino e diventa sempre più difficile uscire da questo vizioso "circolo" di "ossessioni"!
Un caro saluto
[#14]
Utente
Gentilissima dr.albano la mia domanda è un'altra: può essere qualcosa di più grave o di meno grave? esiste il doc con scarso insight? io mi chiedo come mai in questi anni non ha mai risposto non si è mai ribellato ? questi sintomi cosi strani, di contagio quasi metafisico direi sono tipici del doc? mio cugino si chiede come mai questi sintomi sono scomparsi dalla mattina alla sera cosi facilmente tranne un paio? queste domande sono senza risposta vista la complessità dell'argomento o serve un'altra diagnosi? cerco di fare di tutto per aiutarlo
[#15]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Esiste un DOC e basta.
Può anche sentire lo Psichiatra, con diagnosi accurata e valutazione farmacologica.
Può rivolgersi ad un qualsiasi centro pubblico..
Il fatto di continuare a cercare un perché non fa altro che reiterare questi comportamenti, alimentandoli a dismisura e senza una soluzione.
Si fidi e si affidi.
Un caro saluto
Può anche sentire lo Psichiatra, con diagnosi accurata e valutazione farmacologica.
Può rivolgersi ad un qualsiasi centro pubblico..
Il fatto di continuare a cercare un perché non fa altro che reiterare questi comportamenti, alimentandoli a dismisura e senza una soluzione.
Si fidi e si affidi.
Un caro saluto
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Psicologo
È positivo che sia entrato in contatto con uno psicolterapeuta.
I vostri dubbi sulla diagnosi, sulla gravità e sul va e vieni dei sintomi, che mi sembra vi lascino tanto perplessi, hanno probabilmente bisogno di un un po' di tempo per esser inquadrati e compresi, sempre in sede di colloquio.
L'argomento è sicuramente complesso, ma suo cugino (come lei) riuscirà a formarsi un'idea personale della sua condizione, in un processo che si svolgerà parallelamente alla terapia.
Col tempo e il lavoro, insomma, tutti gli aspetti di cui parla dovrebbero diventare più chiari.
Saluti
I vostri dubbi sulla diagnosi, sulla gravità e sul va e vieni dei sintomi, che mi sembra vi lascino tanto perplessi, hanno probabilmente bisogno di un un po' di tempo per esser inquadrati e compresi, sempre in sede di colloquio.
L'argomento è sicuramente complesso, ma suo cugino (come lei) riuscirà a formarsi un'idea personale della sua condizione, in un processo che si svolgerà parallelamente alla terapia.
Col tempo e il lavoro, insomma, tutti gli aspetti di cui parla dovrebbero diventare più chiari.
Saluti
[#17]
Utente
ma sarebbe opportuno fare intervenire mio cugino qua in questo forum ? Mio cugino risiede presso un collegio con altri ragazzi deve informare il responsabile di questo posto o meno ? può essere di pericolo per gli altri? gli converrebbe oltre le vacanze di natale un periodo di pausa a casa ?
[#18]
Gentile Utente,
dal momento che Suo cugino ha già interpellato direttamente lo psicoterapeuta, potreste porre le domande al professionista, però mi sembra che tutte queste domande stiano tradendo molta ansia.
Inoltre, una volta che è stata posta diagnosi dallo specialista, non vedo perchè essere ancora dubbiosi: su che cosa?
dal momento che Suo cugino ha già interpellato direttamente lo psicoterapeuta, potreste porre le domande al professionista, però mi sembra che tutte queste domande stiano tradendo molta ansia.
Inoltre, una volta che è stata posta diagnosi dallo specialista, non vedo perchè essere ancora dubbiosi: su che cosa?
[#19]
Utente
poiché per ora è stata fatta la diagnosi, ma gli incontri incominciano a gennaio, quindi passerà del tempo per eventuali miglioramenti o peggioramenti. Mio cugino è molto ansioso, per 22 ha vissuto normalmente considerandoli solo giochi senza interrogarsi e ora ha paura di aver gettato al vento possibilità future, ha paura che questo disturbo lo possa limitare o frenare nei suoi progetti. La diagnosi è stata posta ma non sono stati approfonditi tutti i sintomi o gli aspetti di tale disturbo
Questo consulto ha ricevuto 20 risposte e 3.2k visite dal 12/12/2014.
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