questa paura che non se ne và! sono ipocondriaca?

Buongiorno gentili dottori,sono una ragazza di 30 anni e chiedo un vostro consulto in merito ad una situazione che mi disturba particolarmente. Premetto che fino a circa 6 mesi fà non ho mai avuto problemi di pensieri brutti,paure ecc. Tutto è iniziato la notte del 3 luglio diquest'anno,quando mi sono svegliata di colpo perché avvertivo un forte dolore al petto e al braccio,da lì sono corsa all'ospedale per lA paura di un infarto,dopo un rx torace enzimi e ecg mi hanno rimandato a casa con 10 gocce di lexotan e diagnosi di dolore toracico per natura non di cuore. Da lì tutto ok fino al 17 agosto,quando di nuovo si è presentato questo disturbo . Per un pri.mo periodo ancora una volta sono aandata al ps. Enzimi,. . ecg rx torace tutto ok,diagnosi,probabile problema legato allo stomaco. Il giorno successivo di nuovo questi dolori più forte giramenti di testa,nausea,sensazione di avere un coltello nel setto,tachicardia,e parestesie. In ambulanza.questa volta ho avuto il mio primo e unico attacco di panico. Diagnosi,ansia! Da lì mi sono recata ancora 2 volte in ospedale tra agosto e la metà di settembre e ogni volta dopo gli enzimi cardiaci ok e l'ecg nella norma sono stata rimandata a casa con diagnosi di ansia e problemi allo stomaco. Per un primo periodo ormai con l'ansia e la convinzione che fosse comunque il cuore ho preso X un breve periodo en gocce,che m' sono tolta subito perché stavo peggio di prima. Così ho iniziato,ad usare rimedi naturali e omeopatici,quali iperico,Rodiola,fiori di Bach e datif pc. Nel corso del tempo il mie umore è migliorato tantissimo,ho trovato anche lavoro,ho smesso di piangere. Ho chiesto comunque alla mia dottoressa se potevo fare degli esami dal cardiologo come Ecocardio e altre cose ma lei dice che alla miA età dopo vari esami del sangue e vari ecg nel corso di poco esclude problemi di natura cardiaca,mentre invece mi ha fatto fare visita gastroeterologa dove è risultato il mio problema vero di stomaco legato a ernia Iatale e reflusso. Il che spiegherebbe tutti i miei sintomi,probabilmente amplificati da una lieve ansia. Dal momento in cui ho saputo e mi sono resa conto che effettivamente è tutto legato aallo stomaco,da persona razionale quale sono ho iniziato a stare meglio in tutto. Quel che non sopporto è rendermi conto che però la mia paura legataa a problemi di cuore non è andata via del tutto. Spesso mi fissò e mi soffermo su questa cosa,poi cerco di ragionare e mi convinco che non ho nulla,però tanto è che sto pensiero fa capolino. Ora chiedo,sono diventata ipocondriaca? Perché nonostante l'ansia non sia più ai livelli di prima,la mia vita sia tornata un pò più simile a come era prima,perché questo pensiero rimane,insieme alla paura che ogni dolore un pò più forte all'interno del mio torace sia chiaramente il cuore e quindi da lì mi spavento,ho solo voglia di arrivare a casa e andare aa dormire perché so che se dormo sto meglio.?!riuscirò mai a tornare quella che ero prima senza bisogno di ansiolitici?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..) Tutto è iniziato la notte del 3 luglio diquest'anno,quando mi sono svegliata di colpo perché avvertivo un forte dolore al petto e al braccio,da lì sono corsa all'ospedale per lA paura di un infarto (..)

gentile utente quando una paura si impianta diventa una vera trappola. occorrono strategie mirate a depotenziarla onde evitare che essa doventi, così come sembra, il perno della propria vita. Può uscirne di certo senza ansiolitici ma deve fare qualcosa in merito come ad esempio un lavoro psicologico.
le consiglio queste letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
Utente
Gentile dottore,la ringrazio infinitamente per lA tempestiva risposta e per il suo interesse. Leggerò quando prima quel che mi ha postato. Per ora grazie ancora. E buon lavoro.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,

dopo gli ulteriori chiarimenti (di letture al riguardo), provi a riflettere sulla necessità di capire, perché questa paura alberga in me in modo persistente, nonostante le continue visite e rassicurazioni da un punto di vista organico.

La diagnosi, ed eventualmente di ipocondria, va demandata ad uno Psicoterapeuta in un setting strutturato, dove potrà essere ascoltata senza giudizio e con empatia, per comprendere il percorso più idoneo da intraprendere.

La valutazione farmacologica, invece, in caso di necessità va fatta dallo Psichiatra, perché ha gli strumenti più consoni, per associare i farmaci alla diagnosi accurata che è in grado di definire.


Un caro saluto
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Utente
Utente
Gentilissima dottoressa,intanto la ringrazio per l'interessamento e per lA risposta. Il fAtto di cercare di capire da cosa è scatenata questa "mania e paura"verso l'infarto o comunque malattiè al cuore è proprio ciò che effettivamente non riesco a spiegarmi. Come già detto e spero anche si sia capito,il periodo più "tremendo" è iniziato così,senza apparente motivo e ho comunque cercato partendo dal mio cervello e con la razionalità che mi è rimasta di metterlo a bada. Ad oggi non posso dire certo di vivere nella costante ossessione di questa paura,ma ogni tanto dopo due o tre giorni che non ci penso eccoli lì questi pensieri malsani e fastidiosi che spuntano. La prima cosa che faccio è una veloce autoanalisi aie i dolori che sento sono legati ad altre patologie non estremamente gravi e curabili,mi tranquillizzo e cerco di continuare a fare quello che stavo facendo. 8 volte su 10 ci riesco,le altre 2 mi prendo qualche calmante e aspetto che faccia effetto. Posso azzardare a dire che da sola ho fatto passi da gigante,e sono soddisfatta di questo. Quel che spero di riuscire afare è tornare a vivere come prima dove nessun momento e nessun dolorino mi portava ad andare in allarme per una cosa piuttosto improbabile alla mia età e dopo l'esito positivo ei tutti gli èsami effettuati. Grazie per tutto e buon lavoro.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,

questa sua continua tensione di "tenere a bada" questi pensieri ossessivi ed intrusivi, le impedisce di vivere serenamente il quotidiano, per cui sarebbe davvero necessario confrontarsi con uno Psicoterapeuta, che l'accompagni in questo viaggio di "rappacificazione" con il suo corpo e la sua mente...


Un caro saluto
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Utente
Utente
Certo,è quello che farò. Purtroppo non ho molte possibilità economiche ma troverò una soluzione. Passate queste feste natalizie che passerò dopo molti mesi con la mia famiglia inizierò una terapia. Grazie ancora e buona serata...
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