Non avere coraggio

Buongiorno, ho cominciato a lavorare come pony pizza 3 anni fa e in tutto questo tempo il mio ex datore di lavoro non mi ha mai aiutato ad imparare seriamente il lavoro. Questo perché caratterialmente siamo molto diversi, lui è molto sbrigativo, richiede una certa rapidità nelle cose soprattutto in questo lavoro ed io invece sono riflessivo, più calmo e la maggior parte delle cose che mi diceva non le capivo per nulla quindi alla fine ha preferito avere ragazzi più svegli e ricettivi che uno buono bravo ma che sembra capire poco. Dico sembra perché con il passare del tempo la mia passione cresceva e vedere ragazzini passarmi avanti facendo le cose pure male prendendo come un gioco ciò in cui io credevo molto mi faceva arrabbiare. Ho mandato giù molti rospi in quel posto, ho dovuto lavorare a testa bassa per quasi nulla di compenso e infine dopo vari tentativi di convincerlo a tenermi in negozio al posto di uscire ho deciso di andarmene lasciando un lavoro sicuro a tempo indeterminato per seguire una scuola di pizza. Li ho conosciuto il mio maestro che non appena mi ha visto mettere le mani nella farina mi ha detto:" ma il tuo capo é scemo a non tenerti in negozio, sei molto bravo non ti serve il corso". Abbiamo collaborato 3 mesi assieme perché il corso è finito in 1 mese ma ha voluto aiutarmi cercando di formarmi al meglio per un lavoro che si è presentato. Si trattava di andare a lavorare come pizzaiolo autonomo seguendo l'apertura di un posto e così mi sono preparato. I ragazzi di questi posto erano "alla buona" non sapevano nulla di pizza, mi facevano domande su ogni cosa, ma piano piano dal mio maestro stavano venendo fuori i miei vecchi problemi. Ansia, distrazione, paura, irrigidimento. È questo che provavo, la mia domanda era: ho 3 mesi effettivi di lavoro perché prima poche volte avevo la possibilità di fare pizze, ma ce la farò completamente da solo? il mio maestro cercava di calmarmi, di farmi capire che andavano bene le cose che facevo che ce l'avri fatta invece, questi ragazzi hanno deciso l'apertura con largo anticipo rispetto a quanto stabilito, il giorno dell'apertura avevano ancora i muratori in cucina e mancava tutto l'occorrente per la pizza. Avevo suggerito di fare una serata di assaggio ed è andata bene poi i giorni seguenti un macello, la gente apprezzava la pizza e il mio impasto ma ho tirato 3 sere orari assurdi perché loro non mi ascoltavano e la gente aspettava. Oltre questo lavoravo dalle 14.30 fino all'1.00 perché i muratori certe volte erano ancora presenti e non mi lasciavano impastare così i tempi si prolungavano. Era diventato un incubo. La domenica sera mi sono presentato dicendo che non sarei venuto, ho mollato,loro al momento non mi hanno detto nulla ma i giorni seguenti con una scusa hanno cercato di farsi dire il mio impasto chiedendomi di presentarmi al lavoro ma avevano già trovato un altro ragazzo. Ora per un mio colpo di testa mi ritrovo senza lavoro e non so più dove andare a sbatterla.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
" Ansia, distrazione, paura, irrigidimento."

Gentile ragazzo,

questa problematica si affronta, non è necessario scappare, sebbene in prima battuta potrebbe darLe l'idea di sollievo e di pace.
Però mi rendo conto che probabilmente da solo non ce la fa: perchè non chiede aiuto ad uno psicologo di persona, così da capire come affrontare le Sue paure mentre le affronta e non scappa?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,

comprendo il suo "malessere", il disorientamento nel sentirsi sopraffatto dagli eventi e ritengo sia importante fermarsi e ascoltarsi: capire cosa mi sta succedendo e individuare il modo migliore per affrontare la situazione..

< ho 3 mesi effettivi di lavoro perché prima poche volte avevo la possibilità di fare pizze, ma ce la farò completamente da solo? >

La sua ansia appare legata alla fiducia, che lei ripone in sé e, quindi, a questa mancanza e scarsa autostima.

Bisognerebbe conoscere il suo storico personale e comprendere le situazioni, emozioni e bisogni, correlati a quegli eventi.

Un percorso di chiarificazione ed elaborazione che non è possibile fare on-line, ma in un setting strutturato di Psicoterapia, dove può trovare l'ascolto e l'accoglienza meritata, assieme alla possibilità di confronto e condivisione.

Può rivolgersi ad un Consultorio della sua città e iniziare a "prendersi cura" di sè e ristrutturare questo quotidiano doloroso e disfunzionale sia per la sfera personale che professionale.

PS forse è proprio questo aspetto di "insicurezza" che ha indotto il suo ex datore di lavoro alla sostituzione.

Provi a riflettere...

Siamo in ascolto.


Un caro saluto
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Come successe in altre circostanze sono fuggito evitando il problema, è un problema che mi accompagna da molti anni prima ancora ho lasciato l'università. I miei genitori sono molto preoccupati per il mio comportamento dicono che è come se mi mancasse "la fame", ho sempre iniziato e lasciato le cose a metà. Ringrazio entrambi per la gentile e rapida risposta. Prenderò il consiglio di contattare una psicoterapeuta per iniziare un percorso. Giacomo