Depressione e disturbi alimentari
Salve, ho deciso di scrivere a voi perché non sono sicura di ciò che mi sta succedendo. Ho 20 anni
É 2 mesi e mezzo che sono stata lasciata dal mio ragazzo per problemi suoi esterni al nostro rapporto perfetto, mi sono sentita crollare il mondo addosso, non riesco ad oggi ad accettare la cosa. Non mi sento più io: zero voglia di uscire, sempre debole, mi sento persa, abbandonata a me stessa(considerando anche lo sfaldamento del gruppo di amici di cui entrambi facevamo parte ). Ho iniziato a sfogarmi sul cibo vomitando subito dopo pranzo sebbene fossero pasti molto contenuti. Dopo il primo mese ho iniziato a saltare completamente i pasti ma non perché lo voglia, non ne sento la necessità. Arrivo a cena con una mela e qualche biscotto nello stomaco. Non so se sono dimagrita perché ho abolito la bilancia. Leggendo qualche sito internet per come mi sento e come mi comporto mi sono ritrovata in quelle tipologie di disturbi, devo preoccuparmi oppure è qualcosa di passeggero?
É 2 mesi e mezzo che sono stata lasciata dal mio ragazzo per problemi suoi esterni al nostro rapporto perfetto, mi sono sentita crollare il mondo addosso, non riesco ad oggi ad accettare la cosa. Non mi sento più io: zero voglia di uscire, sempre debole, mi sento persa, abbandonata a me stessa(considerando anche lo sfaldamento del gruppo di amici di cui entrambi facevamo parte ). Ho iniziato a sfogarmi sul cibo vomitando subito dopo pranzo sebbene fossero pasti molto contenuti. Dopo il primo mese ho iniziato a saltare completamente i pasti ma non perché lo voglia, non ne sento la necessità. Arrivo a cena con una mela e qualche biscotto nello stomaco. Non so se sono dimagrita perché ho abolito la bilancia. Leggendo qualche sito internet per come mi sento e come mi comporto mi sono ritrovata in quelle tipologie di disturbi, devo preoccuparmi oppure è qualcosa di passeggero?
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>>sono stata lasciata dal mio ragazzo per problemi suoi esterni al nostro rapporto perfetto..<<
cara ragazza i rapporti perfetti non esistono e credo sia importante per lei comprendere che quando una relazione finisce è per un motivo intrinseco alla coppia stessa, quindi non per qualcosa di esterno e indipendente da essa. Questo le permetterà in futuro di comprendere ciò che non ha funzionato ed evitare di fare i medesimi errori.
Rispetto alle sue problematiche alimentari, non credo sia utile andare a cercare subito una definizione o un disturbo, perché la sua reazione sembra strettamente legata ad una difficoltà nell'elaborare il lutto della separazione.
Si prenda del tempo e vedrà che più avanti le idee le sembreranno più chiare.
cara ragazza i rapporti perfetti non esistono e credo sia importante per lei comprendere che quando una relazione finisce è per un motivo intrinseco alla coppia stessa, quindi non per qualcosa di esterno e indipendente da essa. Questo le permetterà in futuro di comprendere ciò che non ha funzionato ed evitare di fare i medesimi errori.
Rispetto alle sue problematiche alimentari, non credo sia utile andare a cercare subito una definizione o un disturbo, perché la sua reazione sembra strettamente legata ad una difficoltà nell'elaborare il lutto della separazione.
Si prenda del tempo e vedrà che più avanti le idee le sembreranno più chiare.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,
Il suo dolore è "palpabile", nel senso che è riconosciuto come un fulmine a ciel sereno, scatenato senza un preavviso (?) no.... ogni chiusura di una storia ha le sue motivazioni e intrinseche alla coppia... Sempre!
Non è giustificabile un elemento " esterno" come causa, in quanto a volte potrebbe addirittura essere di sostegno la persona, che abbiano al nostro fianco.
Gli elementi disfunzionali, che ci hanno condotto alla risoluzione della storia, vanno ricercati nella nostra storia più intima e personale.
Questa sua reazione alla separazione dice molto di lei...
Disorientamento e timore di rimanere sola, associata alla percezione di sentirsi incapace di esserci da sola, senza la condivisione di sempre!
Ecco è su questi elementi che inizierei a riflettere e a dare, così, un nome al mio disagio.
Probabilmente in questo momento le serve un confronto con un professionista, che l'aiuti a fare un po' di chiarezza dentro al suo cuore..
Provi a rivolgersi allo Spazio Giovani della sua città, dove i consulti sono gratuiti e di semplice accesso.
Ci tenga informati, se le fa piacere.
Di cuore
Il suo dolore è "palpabile", nel senso che è riconosciuto come un fulmine a ciel sereno, scatenato senza un preavviso (?) no.... ogni chiusura di una storia ha le sue motivazioni e intrinseche alla coppia... Sempre!
Non è giustificabile un elemento " esterno" come causa, in quanto a volte potrebbe addirittura essere di sostegno la persona, che abbiano al nostro fianco.
Gli elementi disfunzionali, che ci hanno condotto alla risoluzione della storia, vanno ricercati nella nostra storia più intima e personale.
Questa sua reazione alla separazione dice molto di lei...
Disorientamento e timore di rimanere sola, associata alla percezione di sentirsi incapace di esserci da sola, senza la condivisione di sempre!
Ecco è su questi elementi che inizierei a riflettere e a dare, così, un nome al mio disagio.
Probabilmente in questo momento le serve un confronto con un professionista, che l'aiuti a fare un po' di chiarezza dentro al suo cuore..
Provi a rivolgersi allo Spazio Giovani della sua città, dove i consulti sono gratuiti e di semplice accesso.
Ci tenga informati, se le fa piacere.
Di cuore
[#3]
Cara ragazza,
d'accordo col collega,le dico che un rapporto non finisce "per problemi suoi esterni al nostro rapporto perfetto" o, se questi ci sono, il rapporto dovrebbe essere linfa vitale a cui attingere per aiutarsi le pare?
Detto questo anch'io le suggerirei di non "catalogarsi" in una patologia particolare ancor di più leggicchiando un pò qui, un pò là. L'autoetichettarsi talvolta è deleterio e non potrebbe far altro che creare una condizione dove, naturalmente, magari non sarebbe sorta.
La fine di un amore non è facile per nessuno. La sua ferita è ancora fresca ed ognuno di noi affronta il lutto della separazione a modo suo, certo talvolta anche con la mancanza di appetito. Ma amplificare queste normalissime reazioni come sta facendo lei non è la cosa migliore.
Mi associo alla collega nel consigliarle un consulto dal vivo. Ciò l'aiuterà a fare chierezza su che cosa le risuona il senso abbandonico, la separazione, la parola fine.
Ci faccia sapere se lo desidera.
Saluti
d'accordo col collega,le dico che un rapporto non finisce "per problemi suoi esterni al nostro rapporto perfetto" o, se questi ci sono, il rapporto dovrebbe essere linfa vitale a cui attingere per aiutarsi le pare?
Detto questo anch'io le suggerirei di non "catalogarsi" in una patologia particolare ancor di più leggicchiando un pò qui, un pò là. L'autoetichettarsi talvolta è deleterio e non potrebbe far altro che creare una condizione dove, naturalmente, magari non sarebbe sorta.
La fine di un amore non è facile per nessuno. La sua ferita è ancora fresca ed ognuno di noi affronta il lutto della separazione a modo suo, certo talvolta anche con la mancanza di appetito. Ma amplificare queste normalissime reazioni come sta facendo lei non è la cosa migliore.
Mi associo alla collega nel consigliarle un consulto dal vivo. Ciò l'aiuterà a fare chierezza su che cosa le risuona il senso abbandonico, la separazione, la parola fine.
Ci faccia sapere se lo desidera.
Saluti
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#6]
Cara Ragazza,
Legga queste letture sulla fine di un amore ....senza morire di dolore...
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5038-le-menzogne-del-cuore-eros-e-ferite-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5169-come-dirsi-addio-senza-morire-di-dolore.html
Spero l'aiutino, ma il tempo con i suoi balsami ed eventualmente un nostro collega potrà aiutarla a venire fuori dalle sabbie mobili della sofferenza
Legga queste letture sulla fine di un amore ....senza morire di dolore...
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5038-le-menzogne-del-cuore-eros-e-ferite-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5169-come-dirsi-addio-senza-morire-di-dolore.html
Spero l'aiutino, ma il tempo con i suoi balsami ed eventualmente un nostro collega potrà aiutarla a venire fuori dalle sabbie mobili della sofferenza
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.3k visite dal 09/12/2014.
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