Doc o altro ?

Buongiorno,
sono un ragazzo di 22 anni, che soffre di doc da 10 anni ma ne è venuto a conoscenza solo ultimamente da un mese. Il doc in questi anni per me è stata una sfida contro il mio cervello, non pensando minimamente di soffrire di un disturbo né tanto meno di dargli un nome preciso. Il mio doc si è presentato come un gioco alla 5a elementare, sbirciando tra gli occhiali dei miei compagni che consideravo inferiori per un numero dispari di volte, oppure di sfida alle scuole medie quando dovevo toccare in numero dispari i miei compagni che consideravo inferiori (perché secondo me brutti,poco intelligenti, poco simpatici) oppure come competizione quando riunivo in gruppi di tre e di cinque queste persone inferiori o dovevo toccarle più volte secondo sempre gli stessi criteri. Tutto questo era poco importante per me fino a un mese fa,(infatti queste ossessioni venivano 2 3 volte al giorno, non tutti i giorni e scomparivano per qualche mese o per qualche anno) fino a quando un semplice giro, un semplice cornetto mi ha rivelato l'esistenza del doc. I primi giorni sono stati tragici ma mi sono ripreso con alcune ricadute per un paio di giorni ma il mio quesito è un altro. Tutti i miei pensieri si sono volatilizzati (infatti sin dal primo giorno ho smesso di fare rituali, ho ripreso a leggere libri che consideravo contaminati, immagini di ragazzi che consideravo inferiori le scaccio subito) immediatamente con una certa facilità tranne uno: che riguarda un ragazzo suicida e i suoi familiari, immagini che nei primi due anni dalla sua morte non si sono mai manifestate iniziando ad apparire da ottobre. ( i miei pensieri ricorrenti sono il poter diventare o essere lui o ricordando i suoi genitori poterli confondere con i miei). Ho paura che questi pensieri possano cambiare la mia vita facendomi perdere i punti di riferimento fissi dell'esistenza. Io sto tentando di combattere strenuamente ignorandoli,catalogandoli come falsi messaggi, leggendo frasi ispiratrici. Ho svolto dei test presso un centro psicoterapeutico che mi ha diagnosticato un doc puro. La mia domanda è questa: soffro solo di doc o dietro c'è qualcos'altro come un disturbo post traumatico da stress?
Quale terapia è più adatta per scoprire le cause di questo disturbo (sapendo che forse è imputabile a un legame troppo forte con mia madre e la mia paura di perderla) ? Il mio ultimo quesito è una rassicurazione ma di profonda importanza per me, per aiutarmi a combattere e a vincere questo male: ripensando ai genitori del ragazzo suicida talvolta associo la parola mamma con l'immagine della madre del ragazzo, questa associazione mi angoscia poiché ho paura che in un futuro ripetendosi più e più volte questo pensiero,quest' immagine, essa possa sostituirsi alle immagini, ai ricordi, alla faccia di mia madre. Questa rassicurazione è importante poiché sono fiducioso di superare questo problema, tentando con tutti i mezzi e di sconfiggerlo ritornando a una vita normale.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Ho svolto dei test presso un centro psicoterapeutico che mi ha diagnosticato un doc puro.>

Gentile Ragazzo,
e cosa le è stato suggerito?

<La mia domanda è questa: soffro solo di doc o dietro c'è qualcos'altro come un disturbo post traumatico da stress?>
La diagnosi può essere fatta solo in presenza, non da qui, tra l'altro già una l'ha ricevuta, ora dovrebbe pensare a curarsi in modo adeguato, si dovrebbe rivolgere a uno psicologo psicoterapeuta.

Dai disturbi d'ansia si può uscire anche in tempi non necessariamente lunghi con i trattamenti adeguati, come quelli psicoterapici.

Per farsi un'idea dei vari approcci e orientarsi nella scelta legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

e qui sulle ossessioni
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,

da solo non può riuscire a "ristrutturare" un quotidiano, che fa ormai parte del suo "essere"!

Nel Centro, a cui si è rivolto per la testistica, dovrebbero averle prospettato anche un percorso terapeutico... quindi faccia tesoro di quanto e inizi a "lavorare" su questo percorso importante e costruttivo per la sua vita sia personale che professionale.

Non possiamo elargire consigli al riguardo...
non cerchi con "insistenza" risposte a dubbi sul portale, ma provi a comprendere la necessità di iniziare a prendersi cura di se'!


Un caro saluto
[#3]
Utente
Utente
La risposta che ho avuto dai test è intraprendere una terapia cognitivo-comportamentale. Il mio unico dubbio era il perché i miei sintomi sono scomparsi tutti tranne quelli su questo ragazzo e la sua famiglia forse c'è qualcos'altro sotto. Il perché questi disturbi in 10 anni non mi hanno mai preoccupato, non mi hanno mai intimorito. Io sono pronto a fare qualsiasi cosa pur di vincere questo problema.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Anche il DPTS ha dei sintomi che possono assomigliare al DOC, ad esempio per quanto riguarda il rimuginio, ma sarà poi lo psicologo psicoterapeuta a porre diagnosi. Di solito deve esserci anche un evento ritenuto traumatico per il pz.

In ogni caso non è chiaro quale sia la diagnosi nel Suo caso: non Le è stata comunicata? Dopo i test non Le è stata rilasciata una relazione finale?

Se la diagnosi posta fosse quella di DOC, allora è particolarmente indicata la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
si mi è stato diagnosticato il doc. A gennaio dovrei iniziare la terapia, la domanda che mi pongo un'eventuale terapia può entrare in contrasto con lo studio universitario ? io sto già tentando di espormi ai pensieri che mi affliggono, catalogandoli come inutili e concentrandomi su altro in attesa della terapia. Svolgendo un pò di meditazione e mindfulness
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
In che modo secondo Lei la psicoterapia potrebbe entrare in contrasto con i Suoi studi?
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Utente
Utente
uno sforzo impegnativo della psicoterapia. Ma è una domanda senza senso scusatemi
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
La psicoterapia potrebbe essere impegnativa e può richiedere degli sforzi da parte del pz, ma ciò non significa non poter più studiare o fare ciò che faceva prima.

Ad es, se farà una TCC è possibile che Lei abbia delle difficoltà a mettere in pratica alcune prescrizioni comportamentali che il terapeuta Le darà, ma di questo o di qualunque altra difficoltà o problema deve parlarne con lo psicoterapeuta direttamente in modo tale da farsi aiutare a superare le difficoltà.

Cordiali saluti,
[#9]
Utente
Utente
ho capito grazie mille ma il fatto di non aver mai dubitato di avere un disturbo a cosa è imputabile ?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

è probabile che questa domanda faccia parte del problema e dell'avvitamento su dubbi ossessivi: la ricerca eccessiva di rassicurazioni in realtà alimenta l'ansia.
Parli di questa modalità con il terapeuta quando inizierà la psicoterapia.

Cordiali saluti,