Ansia e attacco di panico
Salve a tutti, è da circa 2 mesi che soffro di ansia e attacchi di panico.
Tutto è successo a fine Settembre, ero all'università (in quel periodo studiavo e lavoravo).
Comunque mentre studiavo in biblioteca con un mio collega, mi sentì male, tachicardia, mi mancava il fiato e mi sembrava di impazzire e di morire. Andai in ospedale e mi diedero delle gocce, il dottore mi disse di prendere delle gocce a base di erbe e vitamine nel caso in cui abbia ansia, comunque poco dopo mi seintiì meglio. Nei giorni successivi ero ansioso, ma pensavo fosse normale magari lo stress. Qualche giorno dopo andai ad una festa e poco prima di uscire da casa mi venne un'ansia pazzesca, quando ero fuori mi saliva la tachicardia e volevo solo tornare a casa, arrivato lì presi le gocce e mi senti meglio e ho passato una serata piacevole tutto sommato. Da quel giorno praticamente non sono più uscito a parte vicino casa presumo per paura di stare male. Per qualche settimana sono stato anche abbastanza bene, mi sono concentrato nello studio. Però adesso da una settimana o poco più che mi è tornata quest'ansia continua che a volte sfocia in attacco di panico, e sono confuso non so più cosa voglio dalla vita non so se l'università è il percorso giusto oppure devo fare altro nella mia vita. E mi sale una tristezza angosciante e spesso non ho voglia di fare niente. Per fortuna la mia famiglia mi ascolta e alcune e alcuni amici ci soffrono anche quindi ho con chi parlarne. Non capisco cosa voglia dirmi il mio cervello. A volte sto molte ore a pensare a farmi segne mentali sul fututo e sui doveri e se sarò mai all'altezza. Quando mi distraggo però riesco a non pensare e senza rendermene conto sto bene. Ieri sera mi sono sforzato ad uscire con i miei amici, poco prima di scendere mi stava venendo un'attacco di panico mi sono controllato e sono sceso. Però c'è l'ho fatta e mi sono anche divertito, ma sempre con questo nodo alla gola. Ecco, il nodo alla gola è costante e mi fa passare la voglia di mangiare, infatti non ho tanta fame.
La mia paura è quella di non uscirne più. Perchè sono stato sempre un ragazzo solare, mi piace stare fuori, viaggiare. Adesso mi sembra qualcosa di irrangiungibile.
Però non voglio mollare, voglio lottare, ho pensato di andare dallo psicologo/a per capire qual'è stata la causa o le cause di tutto, così da risolvere il problema.C'è da dire che non ho avuto traumi di lutti, ho solo subito un pò di bullismo da adolescente a causa della mia acne, ho passato brutti momenti da adolscente e mi ha causato poca fiducia in me e non ho nessuna autostima, non so se questo possa essere un fattore scatenante.
Comunque la mia tristezza non è continua è ad attimi. Però ho la voglia di uscirne, soprattutto senza uso di ansiolitici e psicofarmaci il loro uso mi fa paura, perchè ho visto gente dipendere da questi farmaci e che ha avuto allucinazione non voglio entrare in questo altro vortice.
Voi medici che mi consigliate?
E soprattutto posso uscirne?
Grazie mille.
Tutto è successo a fine Settembre, ero all'università (in quel periodo studiavo e lavoravo).
Comunque mentre studiavo in biblioteca con un mio collega, mi sentì male, tachicardia, mi mancava il fiato e mi sembrava di impazzire e di morire. Andai in ospedale e mi diedero delle gocce, il dottore mi disse di prendere delle gocce a base di erbe e vitamine nel caso in cui abbia ansia, comunque poco dopo mi seintiì meglio. Nei giorni successivi ero ansioso, ma pensavo fosse normale magari lo stress. Qualche giorno dopo andai ad una festa e poco prima di uscire da casa mi venne un'ansia pazzesca, quando ero fuori mi saliva la tachicardia e volevo solo tornare a casa, arrivato lì presi le gocce e mi senti meglio e ho passato una serata piacevole tutto sommato. Da quel giorno praticamente non sono più uscito a parte vicino casa presumo per paura di stare male. Per qualche settimana sono stato anche abbastanza bene, mi sono concentrato nello studio. Però adesso da una settimana o poco più che mi è tornata quest'ansia continua che a volte sfocia in attacco di panico, e sono confuso non so più cosa voglio dalla vita non so se l'università è il percorso giusto oppure devo fare altro nella mia vita. E mi sale una tristezza angosciante e spesso non ho voglia di fare niente. Per fortuna la mia famiglia mi ascolta e alcune e alcuni amici ci soffrono anche quindi ho con chi parlarne. Non capisco cosa voglia dirmi il mio cervello. A volte sto molte ore a pensare a farmi segne mentali sul fututo e sui doveri e se sarò mai all'altezza. Quando mi distraggo però riesco a non pensare e senza rendermene conto sto bene. Ieri sera mi sono sforzato ad uscire con i miei amici, poco prima di scendere mi stava venendo un'attacco di panico mi sono controllato e sono sceso. Però c'è l'ho fatta e mi sono anche divertito, ma sempre con questo nodo alla gola. Ecco, il nodo alla gola è costante e mi fa passare la voglia di mangiare, infatti non ho tanta fame.
La mia paura è quella di non uscirne più. Perchè sono stato sempre un ragazzo solare, mi piace stare fuori, viaggiare. Adesso mi sembra qualcosa di irrangiungibile.
Però non voglio mollare, voglio lottare, ho pensato di andare dallo psicologo/a per capire qual'è stata la causa o le cause di tutto, così da risolvere il problema.C'è da dire che non ho avuto traumi di lutti, ho solo subito un pò di bullismo da adolescente a causa della mia acne, ho passato brutti momenti da adolscente e mi ha causato poca fiducia in me e non ho nessuna autostima, non so se questo possa essere un fattore scatenante.
Comunque la mia tristezza non è continua è ad attimi. Però ho la voglia di uscirne, soprattutto senza uso di ansiolitici e psicofarmaci il loro uso mi fa paura, perchè ho visto gente dipendere da questi farmaci e che ha avuto allucinazione non voglio entrare in questo altro vortice.
Voi medici che mi consigliate?
E soprattutto posso uscirne?
Grazie mille.
[#1]
>>ho pensato di andare dallo psicologo/a per capire qual'è stata la causa o le cause di tutto, così da risolvere il problema.<<
questa è probabilmente la soluzione più utile per affrontare il suo disagio, soprattutto se non ha intenzione di prendere farmaci.
I disturbi d'ansia, ammesso che questa diagnosi venga confermata, posso essere curati anche in tempi ragionevoli, ma è importante intervenire presto per evitare cronicizzazioni.
questa è probabilmente la soluzione più utile per affrontare il suo disagio, soprattutto se non ha intenzione di prendere farmaci.
I disturbi d'ansia, ammesso che questa diagnosi venga confermata, posso essere curati anche in tempi ragionevoli, ma è importante intervenire presto per evitare cronicizzazioni.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 06/12/2014.
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