Non c'è niente che mi interessa

buongiorno, ho così tante cose da dire che non so nemmeno da dove iniziare.. Sono una ragazza di 18 anni e penso che ci sia qualcosa di sbagliato in me, non riesco a trovare niente che mi piaccia o mi interessi veramente, non ho alcun tipo di passione e tutto quello che faccio, lo faccio perché in un certo senso sono costretta a farlo. Questa cosa mi preoccupa parecchio e mi fa vivere in una situazione d'ansia perché, a differenza dei miei coetanei, che già sanno cosa vogliono o per lo meno hanno un'idea sul loro futuro, io non nessuna idea. Non riesco a vedermi in un futuro, non sono capace di far niente, sono insicura e ho sempre bisogno di essere rassicuta su tutto quello che faccio, anche le cose più banali e stupide e non so davvero dove andrò a finire se continuo così. Da qualche mese poi ho iniziato a tagliarmi, e non riesco più a smettere, è diventato il mio pensiero fisso. Certe volte cerco di resistere perché so che comunque è una cosa 'sbagliata' e farmi del male non risolverà niente, ma non sempre ci riesco, è più forte di me. Mi sento una stupida e me ne vergogno profondamente ma è forse l'unica cosa che mi procura un po' di piacere. Non faccio mai tagli troppo profondi, anche perché non voglio che qualcuno se ne accorga, e non lo faccio perché 'me lo merito o cose del genere', lo faccio semplicemente perché vedere il sangue uscire mi rilassa, per qualche minuto mi perdo a guardarlo e non penso più a niente. Inoltre non ho praticamente amici settimana scorsa il mio ragazzo, dopo 6 mesi di fidanzamento, mi ha lasciato e la cosa che più ha messo tristezza non è il fatto che lui mi abbia lasciato, ma che non avessi più nessun altro, dato che lui era letteralmente tutto quello che avevo. Ora sono completamente sola. E mi sento una persona orribile perché non mi manca lui, ma mi mancano le attenzioni che mi dava. Non l'ho mai amato, come non ho mai amato nessun altro, ma avrei tanto voluto amarlo. Vorrei tanto innamorarmi di qualcuno ed essere felice per una volta. Mi scuso per lo sfogo e grazie per l'attenzione..
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signorina,
La prima cosa che desidero chiederle e' il suo contesto familiare. I suoi lavorano? Da bambina chi si e' presa cura di lei?
La seconda cosa che vorrei consigliarle e' rivolgersi ad una Asl per una valurazione psicologica. Lei sembra essere preda di una demotivazione che potrebbe avere radici profonde. La sua solitudine, il suo disinteresse psr tutto dovrebbero essere indagati e sostenuti . A 18 anni dovrebbero esserci amici, passioni, interessi.
Ha fatto bene a scriverci ma non basta. Dovrebbe attivarsi in modo piu' individuale senza timori, con fiducia e speranza.
Ci faccia avere sue notizie

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazza,
non si scusi per lo sfogo, la ascoltiamo volentieri.

<Ora sono completamente sola.> Ben lo si comprende da quanto ci ha scritto... la sua sofferenza, la sua solitudine, la percezione che ha di sé, le sue insicurezze vengono probabilmente da lontano...se lei non si vuole bene, non si piace, non si stima, tutto diventa più difficile anche nel coltivare rapporti e amicizie.

.Tagliarsi la distoglie solo momentaneamente dal dolore psichico che necessita di essere ascoltato, accolto, compreso..le risorse e le potenzialità che ha dentro di sé ritrovate per riuscire a guardare in altro modo alla sua giovane vita e andare verso il sole...un nostro collega, direttamente la potrebbe accompagnare in questo percorso. Può rivolgersi ad esempio al Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani, non serve la prescrizione del medico e l'accesso è gratuito.

Quali sarebbero i suoi doveri e da dove arrivano?Cosa fa studia, lavora?

Come vanno le cose in famiglia? Che rapporto ha con i suoi genitori?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Per prima cosa vorrei ringraziarvi entrambe per la risposta.
Poi, per quanto riguardo il mio contesto familiare, i miei genitori si sono separati che non
Avevo neanche un anno e da allora mii ha cresciuto e ho sempre vissuto con la mia nonna paterna. , mio padre andava e veniva, non è mai stato molto presente e non lo è tutt'ora, Lo vedo circa una volta al mese. mia madre la vedo raramente, un paio di volte all'anno, durante le vacanze ma nonostante questo mi chiama quasi tutti i giorni. Entrambi si sono costruiti un'altra vita, hanno avuto altri figli con i loro nuovi compagni e sono felice per loro.

Rispondendo alla Dr.ssa Laura Rinella, attualmente studio, sono all'iultimo anno di un liceo che non ho mai voluto fare e i miei 'doveri' sono prevalentemente scolastici, cerco di andar bene a scuola, mi impegno perché so che mia nonna ci tiene e vorrei renderla felice per quel che posso.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

intanto grazie per averci aperto il cuore!

Dal suo racconto si evince tanto desiderio di essere amati e di essere "riconosciuti"...

Il fatto di aver vissuto solo con la nonna e di non avere al fianco i suoi genitori, deve rappresentare per lei un grande "fardello".. l'amore della nonna, purtroppo, non può sostituire quello genitoriale.

Il suo tentativo di autolesionismo si impersonifica, proprio, in quel "grido di aiuto" di essere vista e di esprimersi per come è!

Comprensibile la necessità di esserci per questa nonna, che simbolizza l'unico nucleo familiare che ho...

Ecco il disorientamento di non avere un principio, un obiettivo nella sua vita!

Iniziamo a prenderci cura di noi, ad aprire il nostro mondo emozionate agli altri e a confrontarci con un professionista che, immancabilmente, riuscirà a dare un "ordine" funzionale a questo suo complesso vissuto.

Potrebbe iniziare a confrontarsi con la Psicologa dello sportello ascolto della scuola e, insieme, programmare un percorso esterno di elaborazione e sostegno.

L'idea dello Spazio giovani è sicuramente ottima....

Provi a fidarsi e ad affidarsi...

La sua vita comincia adesso, con il suo desiderio di chiedere aiuto e dare un nome a questo importante turbinio emotivo.

Di cuore,

Ci tenga informati.


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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
La sua storia familiare dolorosa e complessa rende ragione del suo sentire, la nonna pare essere il suo unico affetto... i suoi genitori separatisi presto e così lontani affettivamente hanno lasciato vuoti affettivi da colmare...

Ma lei può ricominciare da se stessa, prendendosi cura di sé e della sua vita per farla sbocciare in pienezza e benessere, segua i nostri suggerimenti, cominci col chiedere un primo consulto allo Spazio Giovani ASL.

Cari auguri e se crede ci faccia poi sapere