Sono un disastro..che c'è che non va in me?
Salve,mi chiamo Sara e ho 22 anni. Sto con Martina da 3 anni ma ultimamente non so più cosa voglio. Più di una volta mi è capitato di dire 'è perfetta per me' ma non sono più sicura di questo. Mi fa stare bene,mi da tutto ciò che voglio e mi ama più di chiunque altro,ma non so se l'amore è abbastanza.So bene che all'inizio di una storia è tutto bellissimo e che poi con passare del tempo diventa tutto più statico,ma molte volte mi capita di chiedermi 'io sono ancora innamorata?'.Da un anno si è stabilita a casa mia e col passare del tempo i miei genitori hanno cominciato a vederla come una figlia.Solo adesso capisco l'errore che ho commesso.Una volta le ho chiesto una pausa,ero piena di dubbi, quindi è tornata a casa sua e i miei continuavano a soffocarmi, a chiedermi cosa fosse successo.Parliamo spesso del futuro,spesso capita anche di comprare qualcosa per una futura casa insieme. Il punto è,io voglio ancora quel futuro? Ripeto,io so che lei mi ama e che mi darà sempre tutto l'amore del mondo, ma spesso quando immagino una vita con lei ho paura. Lei è timidissima e molto fragile, quindi sono sempre io che la devo trascinare (mentre molte volte sono io che ho bisogno di essere trascinata). Farle trovare un lavoro è stata un'impresa perchè tutti i datori le dicevano che era troppo timida (è un'estetista). Spesso quando sono a cena con delle amiche o dei parenti vorrei che lei interagisse con loro, ma non lo fa mai e mi rendo conto che questo spesso mi fa sentire a disagio. Parla a malapena con i miei genitori.Ricordo bene che quando ci siamo fidanzate la mia psicologa di allora mi aveva detto 'lascia perdere' in quanto ritenesse che io avessi bisogno di una persona forte, dinamica, l'esatto opposto di Martina. Ma io mi sono innamorata, e non ho dato retta a nessuno. Abbiamo attraversato dei periodi poco piacevoli,come credo sia normale dato che siamo insieme da 3 anni ed entrambe abbiamo dei difetti, ma solo da qualche mese inizio a pensare di allontanarci. Per di più solo poche persone sanno che sto con una ragazza e dirlo mi fa sentire ancora a disagio. Sogno di sposarmi, sogno di avere dei figli, ma poi quando penso a questo con lei ho paura. Sarà in grado? e io?Sarò in grado di essere una mamma lesbica? sarò abbastanza forte? Con lei a casa sto bene, parliamo di tutto e mi sento ascoltata, ma mi sono resa conto che ultimamente non mi va quasi mai di fare l'amore, non la desidero. Perchè?Sono una persona particolare, vado sempre a cercare il meglio, non mi accontento mai. Se fosse proprio questo un caso? Se io fossi sicura del suo amore e in qualche modo mi fossi 'stufata' e volessi qualcosa di più? E se poi dovessi lasciarla e poi me ne pentissi?Per di più ultimamente non faccio altro che pensare ad un mio collega che conosco da un annetto e mi chiedo se sia solamente una cosa passeggera o se davvero provi qualcosa per lui.Continuo a pensare a lui, ad un futuro insieme, faccio persino pensieri erotici!
Ho bisogno di consigli. Grazie in anticip
Ho bisogno di consigli. Grazie in anticip
[#1]
Gentile Sara,
Lei scrive: " ma spesso quando immagino una vita con lei ho paura."
Ha provato a mettere a fuoco tutte le Sue paure?
Lei ha elencato delle perplessità che nascono dalla relazione con Martina e che La fanno riflettere, ma come mai sembra spaventata da tutto ciò?
Può accadere di non provare più attrazione sessuale né amore per una persona con cui abbiamo condiviso un pezzo del nostro cammino, ed è legittimo che questo possa generare dei turbamenti.
Tuttavia è importante aprire una riflessione in una sede opportuna anche perchè Lei è molto giovane e mi pare -a quanto dice- che la storia con Martina sia stata da subito piuttosto burrascosa.
Come mai in passato aveva chiesto una consulenza psicologica?
Lei concorda con l'opinione della psicologa su Martina?
Lei scrive: " ma spesso quando immagino una vita con lei ho paura."
Ha provato a mettere a fuoco tutte le Sue paure?
Lei ha elencato delle perplessità che nascono dalla relazione con Martina e che La fanno riflettere, ma come mai sembra spaventata da tutto ciò?
Può accadere di non provare più attrazione sessuale né amore per una persona con cui abbiamo condiviso un pezzo del nostro cammino, ed è legittimo che questo possa generare dei turbamenti.
Tuttavia è importante aprire una riflessione in una sede opportuna anche perchè Lei è molto giovane e mi pare -a quanto dice- che la storia con Martina sia stata da subito piuttosto burrascosa.
Come mai in passato aveva chiesto una consulenza psicologica?
Lei concorda con l'opinione della psicologa su Martina?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara Sara,
intanto credito per aver deciso DA SOLA di viversi questa storia !
Se nel tempo si è resa conto che non c'è più "sintonia", che qualcosa manca in questa coppia, allora non bisogna temere di esprimere le proprie emozioni e i propri bisogni!
Il calo del desiderio sessuale in una coppia è significativo... ci sono, spesso, molte dinamiche inconsce, che sottendono il distacco, la diffidenza.
Il fatto che, nel frattempo, il suo desidero, il suo pensiero e le sue fantasie siano "ancorate" ad una figura diversa, deve farla riflettere.
Ha bisogno di chiarirsi... di comprendere la direzionalita' del suo desiderio e dell'affettività e, di conseguenza, riuscire a viversi il presente attimo dopo attimo.
Il primo passo potrebbe essere quello di contattare uno Psicoterapeuta e iniziare un percorso di riconoscimento del proprio "sentire" e, così, iniziare il processo di elaborazione.
Solo in questo modo si sentirà serena e consapevole di scegliere la sua "via maestra"!
Provi a riflettere.
Di cuore
intanto credito per aver deciso DA SOLA di viversi questa storia !
Se nel tempo si è resa conto che non c'è più "sintonia", che qualcosa manca in questa coppia, allora non bisogna temere di esprimere le proprie emozioni e i propri bisogni!
Il calo del desiderio sessuale in una coppia è significativo... ci sono, spesso, molte dinamiche inconsce, che sottendono il distacco, la diffidenza.
Il fatto che, nel frattempo, il suo desidero, il suo pensiero e le sue fantasie siano "ancorate" ad una figura diversa, deve farla riflettere.
Ha bisogno di chiarirsi... di comprendere la direzionalita' del suo desiderio e dell'affettività e, di conseguenza, riuscire a viversi il presente attimo dopo attimo.
Il primo passo potrebbe essere quello di contattare uno Psicoterapeuta e iniziare un percorso di riconoscimento del proprio "sentire" e, così, iniziare il processo di elaborazione.
Solo in questo modo si sentirà serena e consapevole di scegliere la sua "via maestra"!
Provi a riflettere.
Di cuore
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 04/12/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.