Controllo delle emozioni

Buona sera,
il consulto che volevo rivolgere oggi era rivolto alla possibilità di controllare le emozioni. Mi spiego meglio, nella vita quotidiana mi considero un ragazzo normale, solare, disponibile e che sa ridere e relazionarsi con la gente pero in questi ultimi anni mi è capitato poi di non sapermi controllare di fronte a emozioni forti come puo essere la rabbia e finire per fare scenate assurde te ed offendere continuamente le persone che me la scatenato anche se per motivazioni che poi ripensandoci sono veramente futili e anche se mi passa tutto dopo mezz'ora il danno a volte è fatto.
Ho sempre pensato di essere in grado di cambiare da solo, avevo ricevuto degli ultimatum dalla mia ragazza stanca di questo mio comportamento e di sentirsi "umiliata" (parole sue), le avevo più volte promesso di cambiare per poi ricascarci finche la storia non è finita.
L'ultimo evento che mi ha fatto preoccupare è stato qualche settimana fa quando vedendola parlare in disparte con un mio amico mi sono subito innervosito e sono partito in 4a contro di lui, sono stato fermato da altra gente ma mi sono girato e ho dato un pugno al muro e mi sono fratturato il metacarpo. solamente i giorni dopo ho capito che avevo interpretato tutto male e che non c'era nulla di male tra loro.
Ho paura di sfogare questa rabbia sempre sulla gente che mi sta più vicino e con la quale ho più confidenza e ciò mi fa paura perché è un controsenso trattare male le persone a cui teniamo di più e alla fine, come è successo con la mia ex-ragazza posso perderle perché stanche di come vengono trattate.
Vorrei sapere se in questi casi mi sarebbe utile andare da uno psicologo e in che maniera quest'ultimo potrebbe essermi di aiuto.
grazie in anticipo
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
In casi del genere sarebbe molto utile interpellare uno psicologo che sia anche psicoterapeuta per lasciarsi aiutare.
Le emozioni hanno un'attivazione che certamente è utile, ma devono essere riconosciute e modulate in modo tale da evitare quanto Le è accaduto: "solamente i giorni dopo ho capito che avevo interpretato tutto male e che non c'era nulla di male tra loro."
Bisogna anche dire che la rabbia ha un'attivazione molto veloce, ma è importante capire quali significati Lei personalmente attribuisce all'evento (anche quello fatto sopra).
In psicoterapia cognitivo-comportamentale ad es. si aiuta il pz a riconoscere e comprendere il legame bidirezionale tra emozioni, pensieri e comportamenti. Questo mi pare il primo passo.
Spero che la Sua frattura guarisca presto, ma... ci pensi bene la prossima volta! :-)

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,

La rabbia e' un'emozione fondamentale e come tale è filogeneticamente determinata.... ossia ha una base innata e una funzione che permette all’individuo di adattarsi e di sopravvivere all’ambiente!

Solitamente viene utilizzata come sinonimo di aggressività e di violenza, assumendo così una connotazione prettamente negativa, ma la rabbia assolve anche un ruolo molto importante nella vita, poiché ad es. segnala la presenza di un ostacolo al raggiungimento di obiettivi personali.

Va intesa, inoltre, come un campanello di allarme che avvisa chi la sperimenta, che qualcosa o qualcuno potrebbe arrecargli un danno, bloccare un obiettivo o esporlo ad una ingiustizia.

La rabbia ha anche la funzione di preparare all’azione, attivando una serie di modificazioni fisiologiche, che dispongono l’individuo ad organizzare una serie di comportamenti, che gli permettono di evitare il "danno"!
Infatti anche la sola comunicazione verbale e non-verbale della propria rabbia esercita una certa influenza sul comportamento degli altri.

Alcune persone possono presentare una dis-regolazione emotiva, cioè la difficoltà a modulare i propri stati emotivi e si possono, cosi, sperimentare comportami e reazioni di rabbia disfunzionali e poco adattivi come ad es. la violenza e l’aggressività da una parte, oppure l’inibizione e l’evitamento di situazioni conflittuali dall’altra.

Queste reazioni disfunzionali e la disregolazione emotiva possono indicare la presenza di alcuni ostacoli all’interno delle diverse fasi del processo, che genera la rabbia.

Imparare, quindi, a riconoscerne le finalità, il valore adattivo e il processo di attivazione delle emozioni, favorisce lo sviluppo delle capacità di regolazione della rabbia.

Ci sono diversi interventi psicologici, sia di gruppo che individuali, che possono essere considerati un valido aiuto per favorire e potenziare la gestione della rabbia.

Il percorso di Psicoterapia potrebbe aiutare, proprio, a comprendere tutte le dinamiche inconsce, che vi sottendono... Come il desiderio di "essere visiti e riconosciuti" da una figura importante della nostra famiglia.

Occorre, per cui, un lavoro di "introspezione" e di riflessione, elaborazione dei propri vissuti...

Tempo e motivazione.



Nella speranza di una riflessione costruttiva...



Di cuore,

auguro un po' di serenità!