Si tratta di psicosi?

Buon pomeriggio, premettendo che sono sotto cura psichiatrica, sto passando un periodo terribile da due settimane. Tutto è iniziato due mesi fa agli inizi di settembre, poichè nel periodo estivo (circa due mesi) ho fatto assunzione di cocaina in forti dosi, sia per via nasale che orale, più volte al giorno. Quello che mi ha fermato è stato un attacco di panico (così definito) previa assunzione orale in cui ingerendo cocaina mi si è paralizzata tutta la gola, non riuscivo a deglutire, e questo il giorno dopo mi ha slatentitizzato il panico (io ero un doc bipolare) e mi ha fermato da questa terribile pratica, la cosa strana è che dopo è come se le mie mucose erano impazzite, mi scoppiò un ascesso e ebbi nevralgie varie. Il problema è sorto dopo. Ero sempre stanco, strano, avevo continui attacchi e in più mi sono trovato in una avventura economica spiacevole. Nel frattempo sono andato tre volte al PS, ho fatto due TAC alla testa, risultate negative. L'ultimo episodio in cui ebbi un attacco di malessere terribile fu quando feci l'ultima TAC a ottobre: A causa della forte pressione e dello stato di panico in cui caddi ebbi anisocoria, nausea, malessere fisico continuo. Da quella volta si presentò una cefalea quasi cronica monolaterale a destra, disturbi visivi, nausea, sensazione di malessere continuo. Gli episodi peggiori che ricordo furono una sensazione come se mi scoppiasse la testa, un solletico che mi attraversava il cranio, sensazione fastidiosissima che mi portò poi a un dolore nevralgico sotto la scapola e in tutto il corpo, inizio di nausea perenne, tachicardia, che peggioravano sempre di più, dolori alla colonna vertebrale, dietro la testa,. Da li comunque iniziò il tracollo, l'ansia e i malesseri erano perenni, cominciai ad avere fobie nel cibo, ipocondria, e il peggio avvenne da due episodi salienti:
• Primo episodio fu durante una festa dove rividi le persone che mi iniziarono alla droga, uscii fuori e presi freddo allo stomaco. Da li pensavo si trattasse di congestione ma mi sentii male, andai in panico e volevo andare all'ospedale. Purtroppo i rapporti con mio padre non sono mai stati belli, alle mie fobie rispose (come sempre) urlandomi contro e rifiutandosi di aiutarmi, c'era stato anche un lutto in precedenza (morto il nonno paterno) e anche la nonna paterna mi ha solo urlato contro. Quella notte non dormii, il poco che passai sul divano in dormiveglia, mi fece levare con un attacco di panico fortissimo. Da li iniziò un intenso mal di stomaco che naturalmente portò il mio pensiero a fissarsi su quello. Il giorno seguente mi capitò la peggior tachicardia che ebbi mai avuto e mi spaventò. Quella sera andai al PS per lo stomaco ma non risolsi niente.. Ritornai tardi, accompagnato da un amico e li accadde qualcosa di ANOMALO e TERRIFICANTE ....

Ho esaurito i caratteri, so di essere stato prolisso ma spero in una risposta perchè ho necessità di terminare il racconto per far comprendere. Grazie nel frattempo per l'attenzione
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

lo psichiatra quale diagnosi ha posto?
Da quanto tempo è in cura?
Assume una terapia farmacologica? Se sì, quale?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissimo,

il suo corpo sembra proprio "gridare" a ... "Sono qui, voglio essere visto e riconosciuto"!

Il vissuto con il papà e con la nonna ci fanno riflettere sul bisogno, che ha di "esserci" per queste persone.

Importante, comunque, comprendere che diagnosi ha fatto lo Psichiatra e valutare un percorso di Psicoterapia, che possa essere in sincronia con quello farmacologico...
così da chiarificarle i vissuti che sottendono questo malessere e la conseguente elaborazione.

siamo in ascolto e in riflessione...


Un caro saluto
[#3]
Utente
Utente
Credo che il breakdown sia dovuto a quello. Comunque quella notte in dormiveglia ricevetti una manata sulla faccia da mio padre, per sbaglio, e li nel dormiveglia mi accorsi che stavo come cercando di "trattenere" un tipo di crisi, non saprei definirlo in altro modo. Al risveglio non mi sentii più il collo e il naso, tremavo, non so se per il freddo o altro, ero come paralizzato, e in quel mentre, non so spiegarlo in parole adeguate, è come se il mio stato di coscienza si alterasse, io non ho mai avuto una crisi epilettica ma potrei paragonarlo a quello, un disagio inesplicabile ed enorme, una sensazione perenne. Il giorno dopo andai dalla psichiatra che definì questa cosa "attacco di panico" e mi modificò la cura. Furono giorni terrificanti, quello stato alterato era perenne, la prima sera sentii qualcosa di indefinibile dentro la faccia che mi procurava ansia, ero in perenne movimento, e sentivo qualcosa nello sterno come se mi avessero dato una cannonata. Il giorno dopo cominciò a chiudersi lo stomaco, facevo fatica a deglutire, lo stato alterato era perenne, sentivo questa sensazione nella testa, i dolori che mi affliggevano e mi affliggono al lato destro del cranio passarono a quello sinistro, sentivo dolore alla mascella a deglutire, nevralgia dentale, offuscamento visivo, dolore dietro all'orecchio, nevralgia che mi prendeva persino i polmoni. Il giorno dopo ero in uno stato ancora peggiore, lo stato alterato era ormai cronico, il giorno in cui andai a fare la visita neurologica richiesta dalla psichiatra fu un inferno, in treno sentivo una maschera in faccia, i nervi mi bruciavano e schiacciavano, mi girava tutto, mi veniva il vomito, ho fatto la visita con il rigurgito in gola e tutto il giorno con quella sensazione terribile perennemente presente. la notte mi svegliai con una sensazione terribile, un angoscia orribile e ritenuta che mi durò almeno 30 minuti e poi si sciolse, il giorno dopo ebbi rigidità del collo, degli arti, mani sempre fredde, poi mi svegliavo sempre con mal di stomaco e una sensazione come se tutto il mio apparato digerente venisse compresso dallo stomaco alla laringe. Di li in poi vari altri episodi, con la cura sembra che lo stato alterato sia diminuito ma lo pavento terribilmente, anche ora che sono un po più lucido. Oltre a ciò è iniziata la mia inappetenza, ho una forte anginofobia, e ora soffro di una forte pressione nasale al lato sedtro e al cranio come se venisse compresso, anche dirtro la testa, una pressione molto forte, dolorosa, poi non ho più appetito, ho paura a mangiare, e quando rimango seduto mi fa male lo stomaco con fitte che mi salgono sino in gola
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Si confronti con il suo Psichiatra per un percorso di Psicoterapia...

ha davvero necessità di lavorare su questo corpo che, continuamente, le parla....



Provi ad affidarsi!!!

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