Mio marito rifiuta di fare sesso da quando ci siamo sposati
Buonasera. So che purtroppo la situazione è grave ma vorrei porvi il mio grosso problema con mio marito: da 1 anno e 4 mesi, cioè da quando ci siamo sposati, lui non vuole più fare l'amore con me. Ha provato anche ad andare da una psicologa che, però, sembrava stesse peggiorando la situazione. Diciamo anche che non stiamo vivendo una bellissima situazione perché siamo entrambi senza lavoro e con un mutuo da pagare. Ma purtroppo credo che la cosa vada oltre questi problemi. I miei tentativi di sedurlo e stimolarlo sono risultati vani e, da qualche mese a questa parte, ho mollato. Non so se il problema possa essere legato alla differenza di etá tra noi: io 33 e lui 44. Non conosciamo nessuno che possa aiutarci, tanto meno possiamo permetterci di andare in analisi per problemi economici. Non so davvero cosa fare. Lo amo e non voglio perderlo ma la cosa mi sta davvero lacerando.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile signora,
comprendo il suo senso di frustrazione, la sua reale " impotenza" di fronte a questa mancanza di energia e di passionalità.
Il fatto che vi troviate a vivere un momento di crisi economica così importante, non aiuta la psiche ad essere "aperti" al mondo e alle sue gioie... come il piacere ludico e sessuale.
Vista la condizione complessa, sarebbe opportuna una valutazione psichiatrica per una accurata diagnosi clinica (potrebbe trattarsi di uno stato depressivo in cui è fiondato il marito) e terapia farmacologica, da associare immancabilmente ad una psicoterapia.
Il primo consulto potrebbe anche essere preso in considerazione da uno psicoterapeuta della coppia che, dopo un'accurata diagnosi, può individuare la strategia terapeutica di coppia, individuale e, immancabilmente, l'invio per la valutazione farmacologica.
Si può rivolgere, quindi, ad un consultorio familiarie dove i colloqui, spesso, possono essere gratuiti e o, in alternativa ad un Centro di Salute Mentale... anche qui colloqui gratuiti se soggetti ad esenzione per la disoccupazione.
Si confronti con il suo medico di famiglia e si faccia orientare a debito modo.
Dietro ad un rifiuto sessuale così importante, ci possono essere altrettanto importanti vissuti ed emozioni irruenti ed irrisolti.
Siamo in ascolto e ci informi, se le fa piacere...
Un augurio di cuore ...
per un po' di luce di coppia!
comprendo il suo senso di frustrazione, la sua reale " impotenza" di fronte a questa mancanza di energia e di passionalità.
Il fatto che vi troviate a vivere un momento di crisi economica così importante, non aiuta la psiche ad essere "aperti" al mondo e alle sue gioie... come il piacere ludico e sessuale.
Vista la condizione complessa, sarebbe opportuna una valutazione psichiatrica per una accurata diagnosi clinica (potrebbe trattarsi di uno stato depressivo in cui è fiondato il marito) e terapia farmacologica, da associare immancabilmente ad una psicoterapia.
Il primo consulto potrebbe anche essere preso in considerazione da uno psicoterapeuta della coppia che, dopo un'accurata diagnosi, può individuare la strategia terapeutica di coppia, individuale e, immancabilmente, l'invio per la valutazione farmacologica.
Si può rivolgere, quindi, ad un consultorio familiarie dove i colloqui, spesso, possono essere gratuiti e o, in alternativa ad un Centro di Salute Mentale... anche qui colloqui gratuiti se soggetti ad esenzione per la disoccupazione.
Si confronti con il suo medico di famiglia e si faccia orientare a debito modo.
Dietro ad un rifiuto sessuale così importante, ci possono essere altrettanto importanti vissuti ed emozioni irruenti ed irrisolti.
Siamo in ascolto e ci informi, se le fa piacere...
Un augurio di cuore ...
per un po' di luce di coppia!
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Gentile Signora,
mi unisco alle indicazioni fornite dalla collega, aggiungendo però anche l'invito ad effettuare (se non l'ha ancora fatto dall'esordio della problematica) parallelamente una consulenza andrologica per valutare se siano opportuni approfondimenti clinici anche in tale direzione.
Cordialità.
mi unisco alle indicazioni fornite dalla collega, aggiungendo però anche l'invito ad effettuare (se non l'ha ancora fatto dall'esordio della problematica) parallelamente una consulenza andrologica per valutare se siano opportuni approfondimenti clinici anche in tale direzione.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#5]
Utente
Buongiorno Dott.ssa Scalco.
Innanzitutto La ringrazio per il Suo intervento ma escluderei questo problema perché lui rifiuta qualsiasi tipo d'approccio con me. Non è un problema di erezione ma è proprio un rifiuto nell'avere qualsiasi tipo di rapporto intimo che vada oltre il cosiddetto "bacio a timbro".
Poi mi ha fatto capire, in qualche modo, di masturbarsi.
Mi rendo conto che il problema è molto grave, anche perché mi sembra di capire che ci sia anche un rifiuto da parte sua nel risolvere il problema: come se si fosse adagiato.
Forse dovrei mollare ma prima cercherò di fare qualsiasi cosa per salvare questo matrimonio.
Innanzitutto La ringrazio per il Suo intervento ma escluderei questo problema perché lui rifiuta qualsiasi tipo d'approccio con me. Non è un problema di erezione ma è proprio un rifiuto nell'avere qualsiasi tipo di rapporto intimo che vada oltre il cosiddetto "bacio a timbro".
Poi mi ha fatto capire, in qualche modo, di masturbarsi.
Mi rendo conto che il problema è molto grave, anche perché mi sembra di capire che ci sia anche un rifiuto da parte sua nel risolvere il problema: come se si fosse adagiato.
Forse dovrei mollare ma prima cercherò di fare qualsiasi cosa per salvare questo matrimonio.
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Gentile Signora,
in effetti non avevo in mente un problema di erezione, ma proprio di desiderio, che potrebbe essere influenzato, ad esempio, da un'alterazione del quadro ormonale. A livello teorico, a mio avviso, non sarebbe da escludere una valutazione in tal senso, ma se lui si rifiuta di "vedere" il problema, dubito che sarebbe disposto a farla...
Se, come scrive, lui ricorre all'autoerotismo, sarebbe interessante conoscere le motivazioni che lo inducono a farlo: al di là del raggiungimento dell'orgasmo, ci possono essere altre finalità (come testare la propria funzionalità, o escludere gli aspetti relazionali). Altro elemento importante da tenere in considerazione è, inoltre, l'eventuale ricorso alla pornografia, come qui ben indicato:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1616-il-porno-causa-disfunzioni-sessuali.html
Le rinnovo i miei saluti.
in effetti non avevo in mente un problema di erezione, ma proprio di desiderio, che potrebbe essere influenzato, ad esempio, da un'alterazione del quadro ormonale. A livello teorico, a mio avviso, non sarebbe da escludere una valutazione in tal senso, ma se lui si rifiuta di "vedere" il problema, dubito che sarebbe disposto a farla...
Se, come scrive, lui ricorre all'autoerotismo, sarebbe interessante conoscere le motivazioni che lo inducono a farlo: al di là del raggiungimento dell'orgasmo, ci possono essere altre finalità (come testare la propria funzionalità, o escludere gli aspetti relazionali). Altro elemento importante da tenere in considerazione è, inoltre, l'eventuale ricorso alla pornografia, come qui ben indicato:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1616-il-porno-causa-disfunzioni-sessuali.html
Le rinnovo i miei saluti.
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Con la Collega Scalco, anche per aver visto molti casi simili, ci potrebbe essere una componente depressiva , e la masturbazione un modo per appunto testare la propria funzionalità,inutile dire che perdere il lavoro è terribile per tutti e per un neo marito di più .. prima, però com'era.. c'era complicità tra voi, e rapporti affettivi sessuali ? ne parli almeno col medico di base , tanto per orizzontarsi, certo che l'andrologo è indispensabile. provi a scrivere qui in ANDROLOGIA..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#8]
Gentile Signora,
Alle indicazioni rivecute le allego delle letture su amici e nemici del desiderio sessuale
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3767-calo-del-desiderio-sessuale-monogamia-o-tradimento-pornografia-o-erotismo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4916-alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio.html
Una scrupolosa diagnosi clinica deve però essere effettuata, a quattro mani, con l'andrologo
Alle indicazioni rivecute le allego delle letture su amici e nemici del desiderio sessuale
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3767-calo-del-desiderio-sessuale-monogamia-o-tradimento-pornografia-o-erotismo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4916-alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio.html
Una scrupolosa diagnosi clinica deve però essere effettuata, a quattro mani, con l'andrologo
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
Utente
Mi scusi dott.ssa Scalco se ho dato per scontato che lei si riferisse solo ad un problema erettile. In effetti solo un consulto specialistico potrebbe aiutarci ma dovrà convincersene lui.
Non avevo minimamente idea dei danni che potesse causare l'eccesso di pornografia ma non so con certezza se lui ne abusi oppure no. Anche quì servirebbe un consulto per capirlo.
Buongiorno dott.ssa Fregonese. Ringrazio anche Lei per il Suo interessamento al mio caso: il nostro fidanzamento non è durato tanto perchè abbiamo deciso di sposarci dopo circa 1 anno. In quel periodo i rapporti sessuali non sono stati tanto frequenti (sempre a causa sua) ma io, sbagliando terribilmente, non ho dato troppo peso a questa cosa perchè l'attribuivo al fatto che lui fosse molto religioso e che quindi non fosse tanto d'accordo con i rapporti prematrimoniali. Pensavo, così, che dopo il matrimonio le cose sarebbero cambiate ma, ahimè, la cosa è addirittura peggiorata: non abbiamo mai avuto rapporti sessuali dal giorno del matrimonio.
Vi ringrazio davvero di cuore dei preziosi consigli che mi date e vi terrò aggiornate su eventuali sviluppi che spero ci saranno presto perchè oltre a vivere sempre la paura di perderlo, sto avendo anche seri problemi col relazionarmi con gli altri: questo mio disagio si ripercuote sulla vita di tutti i giorni, impedendomi di avere autostima e provando tanta insicurezza. Mi sta davvero portando ad un crollo psicologico.
Non avevo minimamente idea dei danni che potesse causare l'eccesso di pornografia ma non so con certezza se lui ne abusi oppure no. Anche quì servirebbe un consulto per capirlo.
Buongiorno dott.ssa Fregonese. Ringrazio anche Lei per il Suo interessamento al mio caso: il nostro fidanzamento non è durato tanto perchè abbiamo deciso di sposarci dopo circa 1 anno. In quel periodo i rapporti sessuali non sono stati tanto frequenti (sempre a causa sua) ma io, sbagliando terribilmente, non ho dato troppo peso a questa cosa perchè l'attribuivo al fatto che lui fosse molto religioso e che quindi non fosse tanto d'accordo con i rapporti prematrimoniali. Pensavo, così, che dopo il matrimonio le cose sarebbero cambiate ma, ahimè, la cosa è addirittura peggiorata: non abbiamo mai avuto rapporti sessuali dal giorno del matrimonio.
Vi ringrazio davvero di cuore dei preziosi consigli che mi date e vi terrò aggiornate su eventuali sviluppi che spero ci saranno presto perchè oltre a vivere sempre la paura di perderlo, sto avendo anche seri problemi col relazionarmi con gli altri: questo mio disagio si ripercuote sulla vita di tutti i giorni, impedendomi di avere autostima e provando tanta insicurezza. Mi sta davvero portando ad un crollo psicologico.
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Utente
Buonasera dott.ssa Randone. Ho letto con grande interesse ciò che mi ha postato: di tutto ciò mi ha colpito il fatto, e mi corregga se sbaglio, che Lei pensa che praticamente non può esserci amore se non c'è sesso. Questo lo penso anch'io e mi spaventa il fatto che possa essere vero. Ne ho spesso parlato a mio marito di questa cosa, accusandolo spesso di non amarmi e che quella situazione fosse una conseguenza ma lui ha sempre negato ed è convinto che possa esistere anche l'amore senza il sesso (forse un rapporto tipo quello della Madonna con san Giuseppe...).
Non so davvero cosa pensare, anche perchè, ribadisco, che lui non ha la minima intenzione di risolvere il problema.
Grazie per l'attenzione e l'interesse dimostrato.
Non so davvero cosa pensare, anche perchè, ribadisco, che lui non ha la minima intenzione di risolvere il problema.
Grazie per l'attenzione e l'interesse dimostrato.
[#11]
Le allego un'ulteriore lettura, probabilmente utile per fornirle altri spunti di riflessione e di confronto con suo marito:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
Cordiali saluti.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
Cordiali saluti.
[#13]
Gentile utente,
ribadisco anche io, come già alcuni hanno fatto, la necessità di un corretto inquadramento diagnostico che a mio modo di vedere dovrebbe prendere in considerazione una valutazione psichiatrica del marito all'interno della quale valutare anche i marcatori biologici del caso (tiroide, ipofisi, ecc.).
Come già sottolineato dalla collega occorre in primis escludere che la difficoltà sessuale sia "sintomo" di altre problematiche (che in tal caso andrebbero affrontate per prime).
ribadisco anche io, come già alcuni hanno fatto, la necessità di un corretto inquadramento diagnostico che a mio modo di vedere dovrebbe prendere in considerazione una valutazione psichiatrica del marito all'interno della quale valutare anche i marcatori biologici del caso (tiroide, ipofisi, ecc.).
Come già sottolineato dalla collega occorre in primis escludere che la difficoltà sessuale sia "sintomo" di altre problematiche (che in tal caso andrebbero affrontate per prime).
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#14]
Utente
Buongiorno Dott. Garbolino. Ringrazio anche lei per i consigli che mi ha dato.
Cercherò di convincerlo a fare qualcosa, anche se la vedo dura visto che ormai gli è stato inculcato dalla psicologa che l'ha seguito che non c'è rimedio.
Comunque vorrei capire come sia possibile per un uomo astenersi così tanto dal sesso avendo comunque una donna accanto. So per certo che non mi tradisce e che non va con prostitute perché è sempre con me. Non lavorando entrambi viviamo praticamente 24/24.
A questo punto mi sono chiesta e continuo a chiedermi se non sia gay. Ovviamente ne ho parlato con lui che nega di esserlo.
Non so più cosa pensare! Sto vivendo un inferno!
Cercherò di convincerlo a fare qualcosa, anche se la vedo dura visto che ormai gli è stato inculcato dalla psicologa che l'ha seguito che non c'è rimedio.
Comunque vorrei capire come sia possibile per un uomo astenersi così tanto dal sesso avendo comunque una donna accanto. So per certo che non mi tradisce e che non va con prostitute perché è sempre con me. Non lavorando entrambi viviamo praticamente 24/24.
A questo punto mi sono chiesta e continuo a chiedermi se non sia gay. Ovviamente ne ho parlato con lui che nega di esserlo.
Non so più cosa pensare! Sto vivendo un inferno!
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Cercherò di convincerlo a fare qualcosa, anche se la vedo dura visto che ormai gli è stato inculcato dalla psicologa che l'ha seguito che non c'è rimedio...>
Gentile Signora,
mi sembra improbabile da parte di un professionista!
La sollecito a confrontarsi con il medico di famiglia, così da orientarlo verso un'accurata diagnosi e in primis una valutazione psichiatrica, come già sollecitato, per escludere cause importanti sottostanti il sintomo.
Un caro saluto
Gentile Signora,
mi sembra improbabile da parte di un professionista!
La sollecito a confrontarsi con il medico di famiglia, così da orientarlo verso un'accurata diagnosi e in primis una valutazione psichiatrica, come già sollecitato, per escludere cause importanti sottostanti il sintomo.
Un caro saluto
[#16]
Gentile Signora,
Come già ribadito dai Colleghi e me e come avrà letto nelle letture che le ho allegato, la cura segue la diagnosi
La diagnosi del calo del desiderio sessuale o desiderio sessuale ipoattivo passa da tanti step, inclusa la fondamentale vissuta andrologica con il dosaggio degli ormoni sessuali
In psico/ sessuologia- così come in medicina- la prima tappa è porre una diagnosi, poi una prognosi ed infine un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.
Sarebbe un grave errore, amplificato da una miopia clinica, andare a tentoni o per prove ed errori, se non si rispetta la scaletta diagnostico-terapeutica.
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" e diadici( cioè di coppia)sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Come già ribadito dai Colleghi e me e come avrà letto nelle letture che le ho allegato, la cura segue la diagnosi
La diagnosi del calo del desiderio sessuale o desiderio sessuale ipoattivo passa da tanti step, inclusa la fondamentale vissuta andrologica con il dosaggio degli ormoni sessuali
In psico/ sessuologia- così come in medicina- la prima tappa è porre una diagnosi, poi una prognosi ed infine un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.
Sarebbe un grave errore, amplificato da una miopia clinica, andare a tentoni o per prove ed errori, se non si rispetta la scaletta diagnostico-terapeutica.
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" e diadici( cioè di coppia)sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 7.4k visite dal 03/12/2014.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?