Perdo entusiasmo a fare alcune cose da solo. e' normale?
E' uno dei rari periodi della mia vita in cui non ho una compagna. Pur avendo diversi amici, non ne ho nessuno a cui piaccia andare a teatro o alle mostre per cui vi sto rinunciando. Mi rendo conto, ma magari sbaglio, che da single alcune passioni come andare a teatro o a una mostra mi parrebbero un po' "tristi" da farsi da solo. Che consigli mi date? A volte leggo sul web che il bello di essere single è poter disporre al meglio del proprio tempo, però alcuni hobby come il teatro e le mostre o anche fare un piccolo viaggio non risultano imbarazzanti se fatti da soli? Dell'essere sigle apprezzo al momento potermi dare del tempo per ciò che mi piace senza trovare subito una nuova donna, però dall'altro mi sembra che alcune cose se non condivise abbiano meno senso. Ho ragione o dovrei seguire cmq e sempre questi miei interessi e perché no pensando di poter fare nuovi incontri anche a teatro o a una mostra anche se la cosa mi sembra strana? Le uniche cose che mi riesce di fare da solo sono ascoltare musica e leggere. Poi le altre attività (trekking, sport, cenare fuori, fare due passi, andare a una conferenza, viaggiare) non riesco a farle se non in compagnia di qualcuno/a. Come si può trovare entusiasmo a fare quasiasi cosa che si ami ma facendola da soli? Buon lavoro
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, vorrei chiederle una precisazione.
Quando lei ci scrive:
>>Mi rendo conto, ma magari sbaglio, che da single alcune passioni come andare a teatro o a una mostra mi parrebbero un po' "tristi" da farsi da solo.
è perchè lei le ha FATTE da solo e si è sentito triste o perchè PENSA che far queste cose da solo sia triste, ma magari non le ha mai fatte?
Quando lei ci scrive:
>>Mi rendo conto, ma magari sbaglio, che da single alcune passioni come andare a teatro o a una mostra mi parrebbero un po' "tristi" da farsi da solo.
è perchè lei le ha FATTE da solo e si è sentito triste o perchè PENSA che far queste cose da solo sia triste, ma magari non le ha mai fatte?
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Ex utente
Sì, in effetti non ho mai fatto da solo attività culturali di questo tipo. Temo che a ritrovarmi intorno persone a gruppi di 2 o 3 che condividono quell'interesse mi rattristi visto che io ci andrei da solo e poi non avrei modo prima e dopo di scambiare opioni sul quanto visto. E' un timore mal posto?
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Ex utente
Forse l'unica cosa sarebbe provare. La mia domanda era più in generale volta a capire se è un sentimento normale sentire meno voglia di fare alcune cose quando si è da soli o se invece io dovrei "sforzarmi" di fare tutto ciò che mi piace indipendentemente dall'aver accanto (compagna o amico che sia) quancuno/a con cui condividere quel momento.
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Psicologo, Psicoterapeuta
>>La mia domanda era più in generale volta a capire se è un sentimento normale sentire meno voglia di fare alcune cose quando si è da soli o se invece io dovrei "sforzarmi" di fare tutto ciò che mi piace indipendentemente dall'aver accanto (compagna o amico che sia) quancuno/a con cui condividere quel momento.
Tutti i sentimenti umani sono "normali". Piuttosto che rispondere alla sua domanda direttamente, posso chiederle che valore ha per lei l'essere da solo? Cosa significa per lei "essere solo"?
Tutti i sentimenti umani sono "normali". Piuttosto che rispondere alla sua domanda direttamente, posso chiederle che valore ha per lei l'essere da solo? Cosa significa per lei "essere solo"?
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Ex utente
Per me essere solo significa non poter condividere con nessuno/a ciò che mi piace fare. Io non ho mai creduto a chi sostiene che bisogna prima star bene con stessi che con gli atrli. Io credo che il rapporto con gli altri, il confronto e la condivisione (amichevoli e/o sentimentali) siano indispensabili per star bene, ma magari è un mio difetto: non so stare da solo e infatti per "sfuggirmi" cerco sempre di fare mille attività e di uscire con persone.
[#7]
Appunto, dipende da come lei vive l'essere solo, male, mi pare, però andare a una mostra dove ci sono persone sole, che non aspettano altro che parlare con gente nuova, cinicamente, può essere una chance..giri pagina rispetto al passato..!!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Io credo che il rapporto con gli altri, il confronto e la condivisione (amichevoli e/o sentimentali) siano indispensabili per star bene, ma magari è un mio difetto: non so stare da solo e infatti per "sfuggirmi" cerco sempre di fare mille attività e di uscire con persone.
Forse, più che un suo "difetto", è il modo in cui lei ha imparato ad impostare il suo rapporto con sè stesso e con gli altri, ricavando benessere e sicurezza dall'avere qualcuno accanto.
E' possibile che si dia dato poche occasioni per scoprire se sa "farcela" (intendo emotivamente) anche da solo?
Forse, più che un suo "difetto", è il modo in cui lei ha imparato ad impostare il suo rapporto con sè stesso e con gli altri, ricavando benessere e sicurezza dall'avere qualcuno accanto.
E' possibile che si dia dato poche occasioni per scoprire se sa "farcela" (intendo emotivamente) anche da solo?
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
il suo "modo di essere", acquisito o meno, si esplicita con queste difficoltà... con questi timori e comprendo l'idea di non sentirsi a proprio agio, se dovesse decidere ad es. di andare solo a cena fuori...
Ci provi, almeno, perché le capiterà di incontrare diverse persone sole!
A volte il passaggio più complesso sta proprio nell'azione, nella spinta a...
Non escludo una riflessione sul significato che lei attribuisce alla "solitudine", quasi un "non valore" a stare da soli!
Io sono solo attraverso l'altro... Invece, corretto sarebbe "io sono" e mi completo con l'altro...
Sottende bisogni arcaici?
Una chiarificazione, che potrebbe essere esaustiva nel momento in cui decide di confrontarsi con un professionista, se proprio nessun passo riesce ad attivare autonomamente...
Un caro saluto
il suo "modo di essere", acquisito o meno, si esplicita con queste difficoltà... con questi timori e comprendo l'idea di non sentirsi a proprio agio, se dovesse decidere ad es. di andare solo a cena fuori...
Ci provi, almeno, perché le capiterà di incontrare diverse persone sole!
A volte il passaggio più complesso sta proprio nell'azione, nella spinta a...
Non escludo una riflessione sul significato che lei attribuisce alla "solitudine", quasi un "non valore" a stare da soli!
Io sono solo attraverso l'altro... Invece, corretto sarebbe "io sono" e mi completo con l'altro...
Sottende bisogni arcaici?
Una chiarificazione, che potrebbe essere esaustiva nel momento in cui decide di confrontarsi con un professionista, se proprio nessun passo riesce ad attivare autonomamente...
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2k visite dal 27/11/2014.
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