La situazione mi sta sfuggendo di mano?cibo
Buonasera,
sono una ragazza di 18 anni e scrivo per chiedervi un consiglio. Fino ai 16 anni avevo qualche chilo di troppo, ma grazie a una dieta ora sono finalmente in pace con me stessa, essendo arrivata a pesare 50 kg. Io mi piaccio: sono magra il giusto (considerando la mia altezza modesta di 160 cm). Il problema sono le persone intorno a me: mi trattano come se fossi anoressica. Non fanno altro che dirmi ''devi mangiare di più'' ''sei troppo magra'' ''mangia!''...il punto è...che io MANGIO. E queste dicerie mi snervano ogni giorno di più. Io mi piaccio così e non devo rendere conto a nessuno di cosa mangio (certamente cose più sane di prima), quando e perché lo mangio.
Un pensiero sono consapevole di averlo però: non voglio tornare com'ero prima. A dirla tutta, non voglio riprendere neanche un etto. Per questo cerco di mantenermi. Ma da qui a dire che mi comporto da anoressica credo che ne passi di strada....non so più che pensare. Non sono bulimica, e anche se mi faccio venire un senso di colpa dopo un cioccolatino di troppo di certo non corro a vomitarlo e non resto a digiuno per il resto del giorno.
Credo che sia legale non volere ingrassare e piacersi.
E' assurdo che a 18 anni debba sentirmi dire ''metti lo zucchero nel caffè'' piuttosto che ''guarda che dopo la pasta c'è il secondo''
...questa situazione sta diventando pesante, mi innervosisce ogni volta che si presenta e non so più come fare per gestirla.
Sperando in un vostro consiglio, vi auguro buona serata.
sono una ragazza di 18 anni e scrivo per chiedervi un consiglio. Fino ai 16 anni avevo qualche chilo di troppo, ma grazie a una dieta ora sono finalmente in pace con me stessa, essendo arrivata a pesare 50 kg. Io mi piaccio: sono magra il giusto (considerando la mia altezza modesta di 160 cm). Il problema sono le persone intorno a me: mi trattano come se fossi anoressica. Non fanno altro che dirmi ''devi mangiare di più'' ''sei troppo magra'' ''mangia!''...il punto è...che io MANGIO. E queste dicerie mi snervano ogni giorno di più. Io mi piaccio così e non devo rendere conto a nessuno di cosa mangio (certamente cose più sane di prima), quando e perché lo mangio.
Un pensiero sono consapevole di averlo però: non voglio tornare com'ero prima. A dirla tutta, non voglio riprendere neanche un etto. Per questo cerco di mantenermi. Ma da qui a dire che mi comporto da anoressica credo che ne passi di strada....non so più che pensare. Non sono bulimica, e anche se mi faccio venire un senso di colpa dopo un cioccolatino di troppo di certo non corro a vomitarlo e non resto a digiuno per il resto del giorno.
Credo che sia legale non volere ingrassare e piacersi.
E' assurdo che a 18 anni debba sentirmi dire ''metti lo zucchero nel caffè'' piuttosto che ''guarda che dopo la pasta c'è il secondo''
...questa situazione sta diventando pesante, mi innervosisce ogni volta che si presenta e non so più come fare per gestirla.
Sperando in un vostro consiglio, vi auguro buona serata.
[#1]
Gentile ragazza,
Il mio consiglio per superare il.problema con i suoi familiari penso sia recarsi da un dietologo e farsi prescrivere una dieta bilanciata che le assicuri il. mantenimento del peso ideale ma anche della salute.
Alla sua eta' conta molto.la qualita' dell'alimentazione, piu' che la quantita'.
Non si parla di un cioccolatino, ma di un secondo..
Poiche' il desiderio si mantenere il.peso e l'incompetenza dietologica potrebbero inquinare la sua capacita' di gestire l'alimentazione, e' meglio affidsrsi ad uno specialista.
Ci faccia sapere come e' andata.
Il mio consiglio per superare il.problema con i suoi familiari penso sia recarsi da un dietologo e farsi prescrivere una dieta bilanciata che le assicuri il. mantenimento del peso ideale ma anche della salute.
Alla sua eta' conta molto.la qualita' dell'alimentazione, piu' che la quantita'.
Non si parla di un cioccolatino, ma di un secondo..
Poiche' il desiderio si mantenere il.peso e l'incompetenza dietologica potrebbero inquinare la sua capacita' di gestire l'alimentazione, e' meglio affidsrsi ad uno specialista.
Ci faccia sapere come e' andata.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
<Il problema sono le persone intorno a me: mi trattano come se fossi anoressica...questa situazione sta diventando pesante, mi innervosisce ogni volta che si presenta e non so più come fare per gestirla>
.Gentile Ragazza,
si tratta dei suoi familiari ?
Immagino come lei si possa risentire e innevorsire e comprensibile come voglia mantenere la linea conquistata, bisognerebbe capire meglio però se lei si alimenta in modo corretto , pur essendo il peso riferito nella norma.
Sembra che i suoi si preoccupino per la sua salute, probabilmente si tranquillizzerebbero se fossero certi che la sua alimentazione fosse corretta, forse la vedono un po' "rigorosa".
e magari troppo preoccupata di prendere peso. <A dirla tutta, non voglio riprendere neanche un etto.>
<io MANGIO (certamente cose più sane di prima) >
E' una dieta fai da te o le è stata prescritta da uno specialista?
Come si alimenta?
In che modo ha perso peso e quanto?
.Gentile Ragazza,
si tratta dei suoi familiari ?
Immagino come lei si possa risentire e innevorsire e comprensibile come voglia mantenere la linea conquistata, bisognerebbe capire meglio però se lei si alimenta in modo corretto , pur essendo il peso riferito nella norma.
Sembra che i suoi si preoccupino per la sua salute, probabilmente si tranquillizzerebbero se fossero certi che la sua alimentazione fosse corretta, forse la vedono un po' "rigorosa".
e magari troppo preoccupata di prendere peso. <A dirla tutta, non voglio riprendere neanche un etto.>
<io MANGIO (certamente cose più sane di prima) >
E' una dieta fai da te o le è stata prescritta da uno specialista?
Come si alimenta?
In che modo ha perso peso e quanto?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gentile ragazza,
come mai domanda se la situazione Le sta sfuggendo di mano?
Si riferisce al cibo o alla pazienza che deve mettere nelle relazioni con chi La invita a mangiare di più?
come mai domanda se la situazione Le sta sfuggendo di mano?
Si riferisce al cibo o alla pazienza che deve mettere nelle relazioni con chi La invita a mangiare di più?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
Grazie per le vostre risposte! Vado con ordine. Dottoressa Esposito: non penso proprio che i miei genitori sarebbero felici che io mantenessi questo peso, visto che mi vorrebbero almeno con un paio di chili in più... Dottoressa Rinella: in passato mi alimentavo in maniera scorretta: ingurgitavo qualsiasi cosa trovassi al distributore della mia scuola a metà mattina e una volta a casa facevo altrettanto a pranzo e a cena. Mi è sempre piaciuto mangiare, ma in passato lo facevo senza pensare a rischi e conseguenze. Crescendo sono diventata più consapevole: oggi mangio in maniera molto più sana. Se a pranzo so che mi aspetta un primo accompagnato da un secondo, modero le porzioni ed evito il pane, oppure mangio un contorno al posto del secondo...cose così insomma. Mangio molte verdure e a metà mattina mangio frutta o comunque un solo snack. A cena prediligo un solo piatto. A dire il vero, da un anno a questa parte, ho notato che il mio peso è stabilizzato: sempre tra i 50 e i 51 kg, e questo mi capita anche se ci sono periodi in cui per un motivo o per l'altro mangio di più. Insomma, da diciottenne quale sono adoro fast food e merendine, ma diciamo che ho imparato a regolarmi.
Dottoressa Pileci: credo che mi stiano sfuggendo di mano entrambe le cose. Ho paura di lasciarmi condizionare da dicerie di genitori e parenti vari con la conseguenza che potrei senza volerlo tornare a mangiare di più per mettere a tacere tutti, ingrassando. Ho paura di arrivare ad autoconvincermi che hanno ragione loro.
Ma da un altro lato, siccome è vero anche che non voglio più dimagrire, ho paura che il mio controllo dell'alimentazione possa diventare maniacale fino a rischiare davvero di arrivare davvero a conseguenze gravi.
Spero di essermi spiegata....
Dottoressa Pileci: credo che mi stiano sfuggendo di mano entrambe le cose. Ho paura di lasciarmi condizionare da dicerie di genitori e parenti vari con la conseguenza che potrei senza volerlo tornare a mangiare di più per mettere a tacere tutti, ingrassando. Ho paura di arrivare ad autoconvincermi che hanno ragione loro.
Ma da un altro lato, siccome è vero anche che non voglio più dimagrire, ho paura che il mio controllo dell'alimentazione possa diventare maniacale fino a rischiare davvero di arrivare davvero a conseguenze gravi.
Spero di essermi spiegata....
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,
il suo racconto è ricco di tenerezza...
Emergono tante paure e un forte disorientamento, perché non riesce a "detenere" il controllo su queste sue relazioni, mi sembra di comprendere....!
Un po' di chiarezza va fatta sui bisogni, che ho in questo momento!
Si dia ascolto e cerchi di comprendere, se decide di intraprendere una psicoterapia, le emozioni che sottendono i suoi comportamenti.
Spero in una riflessione costruttiva.
Di cuore
il suo racconto è ricco di tenerezza...
Emergono tante paure e un forte disorientamento, perché non riesce a "detenere" il controllo su queste sue relazioni, mi sembra di comprendere....!
Un po' di chiarezza va fatta sui bisogni, che ho in questo momento!
Si dia ascolto e cerchi di comprendere, se decide di intraprendere una psicoterapia, le emozioni che sottendono i suoi comportamenti.
Spero in una riflessione costruttiva.
Di cuore
[#6]
"ho paura che il mio controllo dell'alimentazione possa diventare maniacale fino a rischiare davvero di arrivare davvero a conseguenze gravi."
Gentile ragazza,
per capire meglio che cosa sta succedendo e per poter ritrovare, oltre al peso giusto, anche un sereno rapporto col cibo, è importante -come già suggerito- contattare il nutrizionista e, se crede, anche uno psicologo psicoterapeuta in quanto è opportuno chiarire questo aspetto.
Cordiali saluti,
Gentile ragazza,
per capire meglio che cosa sta succedendo e per poter ritrovare, oltre al peso giusto, anche un sereno rapporto col cibo, è importante -come già suggerito- contattare il nutrizionista e, se crede, anche uno psicologo psicoterapeuta in quanto è opportuno chiarire questo aspetto.
Cordiali saluti,
[#7]
Gentile Ragazza,
Uno storico di soprappeso, di disagio psico/corporeo e di alimentazione disordinata, non fa aumentare soltanto l'ago della bilancia, ma fa deflettere L 'umore, compromette l'autostima, danneggia la psiche ed ovviamente anche il corpo,sede del disagio.
Spesso il disagio però ha sede nel corpo, ma parte da lontano..da molto lontano:
Da quale significato ha avuto per lei il cibo..
Da come è stata amata e se è stata amata...
Dagli equilibri psichici raggiunti o non raggiunti...
Dalla sua immagine allo specchio....
Dal rapporto con la sessualità e l'affettivita ..
Attorno al cibo ruotano molte cose.
Il dimagrimento poi, gratifica, nutre il narcisismo...ma non cura le ferite dell'anima...ed il suo sguardo potrebbe rimanere compromesso, si attiva inoltre la "tematica del controllo", anche delle emzioni oltre che delle calorie ....
Controllo spesso ossessivo e nocivo.
Un suggerimento potrebbe essere quello di rivolgersi ad un medico, endocrinologo/ dietologo e ad uno psicologo
Uno storico di soprappeso, di disagio psico/corporeo e di alimentazione disordinata, non fa aumentare soltanto l'ago della bilancia, ma fa deflettere L 'umore, compromette l'autostima, danneggia la psiche ed ovviamente anche il corpo,sede del disagio.
Spesso il disagio però ha sede nel corpo, ma parte da lontano..da molto lontano:
Da quale significato ha avuto per lei il cibo..
Da come è stata amata e se è stata amata...
Dagli equilibri psichici raggiunti o non raggiunti...
Dalla sua immagine allo specchio....
Dal rapporto con la sessualità e l'affettivita ..
Attorno al cibo ruotano molte cose.
Il dimagrimento poi, gratifica, nutre il narcisismo...ma non cura le ferite dell'anima...ed il suo sguardo potrebbe rimanere compromesso, si attiva inoltre la "tematica del controllo", anche delle emzioni oltre che delle calorie ....
Controllo spesso ossessivo e nocivo.
Un suggerimento potrebbe essere quello di rivolgersi ad un medico, endocrinologo/ dietologo e ad uno psicologo
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3k visite dal 26/11/2014.
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