Non capisco se esagero

Salve,
Sono un po' confusa e per questo sono qui a scrivervi. Vi spiego cosa mi è successo..l'altra sera, pensando a un viaggio imminente mi è tornato in mente un episodio rsuccesso in quel luogo quando ero adolescente. Praticamente mi sono ricordata di una flirt avvenuto in discoteca, in cui io ero ubriaca, e di mani addosso su di me..non del ragazzo che stavo baciando. Mi è venuto da piangere e mi sono graffiata. Non sapevo se fosse un ricordo vero e così sono andata a rileggere un vecchoo diario segreto in cui effettivamente c'è questo racconto con io che quando Mi riprendo un po'e me ne accorgo prendo e vado via.
Sono molto turbata, ho letto sempre nel mio diario cge in quella stessa vacanza un altro ragazzo che mi piaceva con cui ho avuto una storia, sempre sa ubriaca,mi ha toccata..ma io lo so solo perché l'ho letto scritto nel diario e l'ho scritto nnel diario perché i miei compagmi di classe alk'epoca me lo raccontarono.
Ho paura non capisco piu cosa è vero e cosa no e se è possibile dimenticare così. .
[#1]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Mia cara, lasci perdere i diari adolescenziali, è passato tanto tempo, sono cose senza importanza e lei appunto le ha rimosse, che vuol dire cancellate, resettate, la sconsiglio di tormentarsi, lei ora è un'altra persona e non sappiamo se ai tempi abbia scritto ciò che allora era vero o se abbia anche fatto un pò un film , un'epica tanto per darsi un'immagine.. ad uso delle amiche.. tipico atteggiamento adolescenziale..
Stia serena e viva tranquilla la sua vita..!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

Lei dice che era ubriaca in quelle occasioni, quindi è chiaro che ci fosse un restringimento della coscienza.
Posso chiederLe se Le capita ancora oggi di ubriacarsi frequentemente?
Posso chiederLe di riformulare la Sua richiesta per favore?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile signora,

mi sembra di comprendere che il suo timore sia quello di non ricordare...

O meglio di non entrare in contatto con la realtà, che ha di fronte.... Vista la frequenza a ricorrere all'alcol!?

Anche se mi sembra un episodio circoscritto alla sua adolescenza?

Percepisco un senso di disorientamento nella sua richiesta...


Provi a riflettere e ad ascoltarsi, così da comprendere realmente i suoi bisogni!



Di cuore
[#4]
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Grazie per le solerti risposte.
Per la Dott. Muscarà: non credo che il punto sia il voler dare un'immagine alle amiche, il mio diario lo leggeva solo un'amica ma lì ci sono solo riportati i "fatti" senza commenti proprio perché tra le due l'immagine che volevo dare era quella "non c'è problema". Ma mi sono ricordata la sensazione provata allora di stupore, impotenza e vergogna. Le mani che avevo addosso erano dei suoi amici . Chiaro, eravamo in luogo pubblico per cui la cosa non si sarà spinta oltre un certo livello.

Per Dott. Pileci e Dott. Albanesei: si mi capita tuttora, però non mi trovo più in situazioni sociali a rischio, ma in passato sì, parecchie, e spesso mi son trovata in situazioni simili ma direi meno forti. Certo come dice lei il restringimento della coscienza indotto dall'alcol mi spaventa perché tante volte non mi ricordo neanche cosa ho fatto. Non capisco se ho vissuto una sorta di molestia o se è colpa mia e sono "ragazzate" .
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

forse non ha colto il senso della risposta della dott.ssa Muscarà, perchè quel passato non possiamo cancellarlo, nè modificarlo e quindi ha poco senso spaccarsi la testa per capire che cosa sia accaduto o se davvero sia successo qualcosa di grave.

Ha decisamente più senso adesso comprendere le ragioni per cui ha bisogno di bere o di eccedere. Il rischio, altrimenti, diventa quello di creare problemi anche dove non ci sono: potrebbe essere un sogno, un falso ricordo, ecc...

Cordiali saluti,
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile Signora,

credo, e concordo, con la necessità di focalizzarmi sul perché sento il bisogno, la necessità di bere...

Le motivazioni possono essere diverse.. atteggiamento fortemente "condizionato" da fattori culturali, ad es.

Per quanto concerne i fattori psicologici individuali che, interagendo con quelli biologici e socioculturali, predispongono a sviluppare comportamenti di dipendenza da sostanze, alcuni autori sottolineano l'importanza del ruolo dei tratti di personalità: impulsività, instabilità affettiva e dell’identità; sentimenti cronici di vuoto, tendenze autolesionistiche (personalità di tipo borderline), etc.

Una specifica struttura di personalità sembra caratterizzarsi da atteggiamenti di distacco e di isolamento, vissuti depressivi e tratti di dipendenza, di immaturità sessuale e di aggressività.

Caratteristiche di personalità come l’immaturità, i sentimenti di inadeguatezza, il bisogno di dipendenza e l’incapacità di instaurare significativi rapporti interpersonali sono state ricondotte ad una relazione disturbata con le figure genitoriali secondo questo schema : madre iperprotettiva, padre severo, contraddittorio o assente.

Ansia e depressione, inoltre, possono predisporre all’abuso di alcool.

Da un punto di vista psicodinamico, invece, Freud ha posto l’accento sull’utilizzo dell’alcool come possibile strumento di regressione e di gratificazione fantasmatica di bisogni infantili insoddisfatti (il senso di calore, di pienezza gastrica, che esso determina ricorda il soddisfacimento dell’allattamento dei primi anni di vita) e il suo carattere sostitutivo rispetto ad attività autoerotiche. L'alcol, alla pari della masturbazione, può sviluppare un effetto anestetizzante sull’ansia e sui sentimenti di colpa; a livello cognitivo le preoccupazioni si affievoliscono e i desideri possono essere soddisfatti.

Questo spunto solo per sollecitare una riflessione!

Rimaniamo, comunque, in ascolto per qualsiasi dubbio e confronto.

Un caro saluto
[#7]
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Non è un sogno o un falso ricordo. È successo e basta ma evidentemente anche voi pensate che esagero. Io non ci pensavo più ma va detto che nella vita ho avuto un unico rapporto sessuale, sempre da ubriaca. Quello lo so che non è stata molestia ma l'altra non so. Forse colpa mia che mi sono messa in quella situazione.
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Dal mio punto di vista, ho provato a sollecitare delle riflessioni, per capire realmente cosa succede e quali sono i suoi bisogni.

Non si tratta di aver fatto un sogno e nemmeno di esagerare: se questi eventi la destabilizzano, allora risulta necessario comprendere il perché si verificano e il perché ci toccano così tanto.

Potrebbe confrontarsi, per questo, con un terapeuta.. cosi da individuare l'origine di questo disagio, elaborarne i vissuti e ristrutturare questo suo quotidiano, affinchè possa iniziare a vivere serenamente la sua quotidianità e le sue relazioni sessuali..

dice di aver avuto un solo rapporto e circoscritto all'assunzione di alcool... questo è significativo, perché ci fa comprendere le difficoltà, che possiamo sperimentare nel momento in cui dobbiamo fidarci e affidarci all'altro!

Prenda in mano la sua vita, si ascolti e cerchi un aiuto professionale, che la possa "accompagnare" verso il cambiamento!

Di cuore
[#9]
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Gentile Dott. Albano,
La ringrazio per gli spunti di riflessione . Ci può stare tutto quello che ha scritto ansia, vuoto, personalità borderline..però la mia domanda era un'altra..
Nel suo non rispondermi inferisco che io stia solo esagerando una sciocchezza. E quindi il mio pianto e senso di impotenza e schifezza me li sono creata da sola. Me li sono creata allora perché allora ricordo queste sensazioni e poi di averle messe da parte. Forse è normale che la gente ti tocchi mentre sei semi incosciente. Lo so che non dovrei mettermici Io in quelle situazioni, Non mi ci metto più infatti e lo so che c'è di peggio. Senza alcol non riesco a farmi toccare, da ubriaca riuscivo ma non mi va più di farmi usare e ho paura di non potermi difendere e/o di non ricordare cosa succede. Rispetto a quell'episodio mi ricordo però! Ma sii vede che gli do troppo peso e che è normale succeda così
[#10]
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Gentile Dott. Albano,
La ringrazio per gli spunti di riflessione . Ci può stare tutto quello che ha scritto ansia, vuoto, personalità borderline..però la mia domanda era un'altra..
Nel suo non rispondermi inferisco che io stia solo esagerando una sciocchezza. E quindi il mio pianto e senso di impotenza e schifezza me li sono creata da sola. Me li sono creata allora perché allora ricordo queste sensazioni e poi di averle messe da parte. Forse è normale che la gente ti tocchi mentre sei semi incosciente. Lo so che non dovrei mettermici Io in quelle situazioni, Non mi ci metto più infatti e lo so che c'è di peggio. Senza alcol non riesco a farmi toccare, da ubriaca riuscivo ma non mi va più di farmi usare e ho paura di non potermi difendere e/o di non ricordare cosa succede. Rispetto a quell'episodio mi ricordo però! Ma sii vede che gli do troppo peso e che è normale succeda così

Il messaggio precedente era per la Dott pileci, questo prr la Dott. Albano, si vede che si sono incrociati
[#11]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,

è questo che mi colpisce: non riesco a relazionarmi se non sotto effetto di alcool.

È questo il focus su cui dobbiamo riflettere e su cui sarebbe utile farsi "accompagnare"...


Ci pensi!


Se c'è però una domanda specifica, sono qui ad ascoltarla...

A dopo
[#12]
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
La domanda specifica è se secondo voi ho subito molestie (in quell'episodio) oppure no. SE essendo ubriaca me sono cercata e quindi è colpa mia.
[#13]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

il problema può essere quello di mettersi in situazioni spiacevoli, sgradevoli, pericolose perfino e quindi è del tutto lecito porsi delle domande: come posso evitare di mettermi nei guai?

Se nel passato Lei ha subito delle molestie non lo sappiamo, ma il punto cruciale non è questo. O meglio, se Lei vuole avvitarsi su questo dubbio, alimenterà solo un problema che non porta da nessuna parte e che La farà soffrire nel dubbio e nel dolore, nel sentirsi impotente, sporca, esposta agli altri, ecc...

Ma se, come Le stiamo suggerendo qui, si focalizzasse su un aspetto prioritario e cioè: come mai ho bisogno di bere e di infilarmi in situazioni pericolose?
Come posso fare per relazionarmi in maniera diversa con gli altri?
[#14]
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
ì, ha ragione. È vero finisco per avvitarmi su me stessa però mi succede anche rispondendo alle domande che lei mi fa e che capisco abbiano un senso,come quelle della Dott. Albano ma finisco srmpre per ritrovarmi in un vicolo cieco.
Per evitare di mettermi nei guai evito situazioni sociali e a forza di evitarle non c'è neanche più bisogno che mi sforzi..non ci sono proprio :)
Ho bisogno di bere perché mi sento a disagio, non mi piaccio e il mio corpo mi fa schifo e senza bere non riesco a lasciarmi andare, è impensabile con la mente che giudica ..devo silenziarla in qualche modo. Ho provato da sobria ma non riesco proprio. .quindi come faccio? Sono di nuovo avvitata :((
[#15]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,

quello che lei delinea è un quadro di sofferenza, che le impedisce non solo di essere se stessa, ma anche di relazionarsi al mondo circostante!

Deve vivere... Iniziare a prendere in mano la sua vita... Ascoltare i suoi bisogni...

Se ci sta chiedendo, in qualche modo, aiuto... vuol dire che inizia già ad ascoltare qualche suo bisogno: non ci sta più o non vuole più stare a patti con una situazione di comodo o finzione che sia.

Ora vuole iniziare a capire come poter essere se stessa e iniziare a fidarsi degli altri.

La fuga nell'alcol rappresenta solo un momento di rimozione e null'altro..
per un momento abbandono tutto, dimentico e lascio agli altri il "potere"!

No, il "potere personale" è quello che ci permette di essere e di viverci la vita!


Credo sia arrivato il momento di condividere questi vissuti con un terapeuta, che l'aiuterebbe a comprendere e a delineare le "fila" del suo futuro... un futuro ancora tutto da scoprire e in attesa ...

non si perda d'animo, perché rivolgendosi anche ai centri pubblici, potrà iniziare a riflettere sul suo storico personale e dare un nome a questo suo immenso dolore!

A Modena, oltretutto, sono molto "attrezzati" anche in Azienda Ospedaliera, oltre che nei consultori familiari...

Si fidi e si affidi... almeno, ci provi e ci tenga informati, se le fa piacere!


Di cuore, le auguro davvero un po' di luce in questo buio immenso.
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