Ansia e dubbi ossessivi
Buonasera a tutti,
sono una ragazza di 25 anni con un disperato bisogno si aiuto. Due premesse veloci al mio problema. Da sempre sono molto insicura e perfezionista a livello maniacale. Due anni fa mi sono laureata e da lì è iniziato il periodo più brutto della mia vita. VIvo da 4 anni una storia d'amore bellissima con un ragazzo speciale. SIn da quando l'ho visto la prima volta ho pensato fosse l'uomo della mia vita. In vista della.laurea ho insistito perché andassimo a convivere, convinta come.non mai si quello che stavo facendo.
Lui vive al.nord per lavoro e non ha qui la sua famiglia. A poche settimane dal trasferimento mi è crollato il mondo addosso. All:improvviso ho iniziato a chiedermi aerei lo amavo ancora oppure no. Dubbi su dubbi. Ho intrapreso una cura con zoloft a seguito di una diagnosi di depressione ansiosa ma non ho mai intrapreso un percorso di psicoterapia serio. Ad oggi dopo due anni i dubbi ci sono ancora, mi ossessionano. Io ho un solo grande desiderio cioè quello di stare con lui serenamente dovrebbe essere ma ho paura continuamente attacchi di panico e ansia. MI chiedo come mai io abbia questi dubbi se voglio stare con lui, analizzo ogni mia emozione al.punto da non sentire niente. mi pongo domande su domande tipo: se non mi sento pronta al matrimonio è perché non lo amo? se ho paura è perché qualcosa non va?
è come se le mie paure dicessero il contrario dei miei desideri.ci penso tutto il giorno tanto c'è non riesco a godermi neppure un film. Lo amo con tutta.me stessa e non voglio che finisca ma allora perché questi dubbi e tutto queste paure. poi vedo gli altri che fanno progetti, si sposano e mi sento ancora peggio. Non voglio.perdere il mio compagno. aiutatemi. premetto che da sola ho interrotto zoloft eincontri con la psichiatra.
grazie a tutti coloro che vorranno aiutarmi
sono una ragazza di 25 anni con un disperato bisogno si aiuto. Due premesse veloci al mio problema. Da sempre sono molto insicura e perfezionista a livello maniacale. Due anni fa mi sono laureata e da lì è iniziato il periodo più brutto della mia vita. VIvo da 4 anni una storia d'amore bellissima con un ragazzo speciale. SIn da quando l'ho visto la prima volta ho pensato fosse l'uomo della mia vita. In vista della.laurea ho insistito perché andassimo a convivere, convinta come.non mai si quello che stavo facendo.
Lui vive al.nord per lavoro e non ha qui la sua famiglia. A poche settimane dal trasferimento mi è crollato il mondo addosso. All:improvviso ho iniziato a chiedermi aerei lo amavo ancora oppure no. Dubbi su dubbi. Ho intrapreso una cura con zoloft a seguito di una diagnosi di depressione ansiosa ma non ho mai intrapreso un percorso di psicoterapia serio. Ad oggi dopo due anni i dubbi ci sono ancora, mi ossessionano. Io ho un solo grande desiderio cioè quello di stare con lui serenamente dovrebbe essere ma ho paura continuamente attacchi di panico e ansia. MI chiedo come mai io abbia questi dubbi se voglio stare con lui, analizzo ogni mia emozione al.punto da non sentire niente. mi pongo domande su domande tipo: se non mi sento pronta al matrimonio è perché non lo amo? se ho paura è perché qualcosa non va?
è come se le mie paure dicessero il contrario dei miei desideri.ci penso tutto il giorno tanto c'è non riesco a godermi neppure un film. Lo amo con tutta.me stessa e non voglio che finisca ma allora perché questi dubbi e tutto queste paure. poi vedo gli altri che fanno progetti, si sposano e mi sento ancora peggio. Non voglio.perdere il mio compagno. aiutatemi. premetto che da sola ho interrotto zoloft eincontri con la psichiatra.
grazie a tutti coloro che vorranno aiutarmi
[#1]
Quelle che descrive sembrano ossessioni e sarebbe il caso a mio avviso di fare una valutazione psicologica completa per vagliare bene questa ipotesi e soprattutto per iniziare un percorso mirato.
Come mai non ha intrapreso un percorso di psicoterapia in parallelo ai farmaci?
Perché ha deciso di interrompere autonomamente la cura farmacologica?
Come mai non ha intrapreso un percorso di psicoterapia in parallelo ai farmaci?
Perché ha deciso di interrompere autonomamente la cura farmacologica?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,
comprendo il disorientamento...
... credito per essersi confrontata con noi...
un segnale di bisogno che, probabilmente, è arrivato il momento di riflettere su un percorso di Psicoterapia, dopo una attenta ed accurata diagnosi.
La terapia farmacologica è stata prescritta da uno Psichiatra?
I farmaci non vanno mai interrotti senza un consulto medico, mi raccomando... potrebbe essere, particolarmente, pericoloso!
La sua consapevolezza di sperimentare dei comportamenti disfunzionali e di una ricerca di benessere, ci fanno pensare ad una motivazione al cambiamento.
On-line non abbiamo gli strumenti per poter intervenire come puo' accadere in un setting strutturato alla Psicoterapia. Possiamo solo orientarla verso una scelta e mi chiedevo se fosse maturata, già, l'idea di un "accompagnamento" alla scoperta di questo turbinio di emozioni..!
Una motivazione al cambiamento, che deve avere l'obiettivo di trovare una modalità di mettere in atto comportamenti, che siano funzionali al suo benessere... non esclusivamente per il timore di perdere il fidanzato!
... questo viene da se', nel momento in cui si acquisisce serenità e fiducia in se stessa.
Proviamo a riflettere..
Un caro saluto
comprendo il disorientamento...
... credito per essersi confrontata con noi...
un segnale di bisogno che, probabilmente, è arrivato il momento di riflettere su un percorso di Psicoterapia, dopo una attenta ed accurata diagnosi.
La terapia farmacologica è stata prescritta da uno Psichiatra?
I farmaci non vanno mai interrotti senza un consulto medico, mi raccomando... potrebbe essere, particolarmente, pericoloso!
La sua consapevolezza di sperimentare dei comportamenti disfunzionali e di una ricerca di benessere, ci fanno pensare ad una motivazione al cambiamento.
On-line non abbiamo gli strumenti per poter intervenire come puo' accadere in un setting strutturato alla Psicoterapia. Possiamo solo orientarla verso una scelta e mi chiedevo se fosse maturata, già, l'idea di un "accompagnamento" alla scoperta di questo turbinio di emozioni..!
Una motivazione al cambiamento, che deve avere l'obiettivo di trovare una modalità di mettere in atto comportamenti, che siano funzionali al suo benessere... non esclusivamente per il timore di perdere il fidanzato!
... questo viene da se', nel momento in cui si acquisisce serenità e fiducia in se stessa.
Proviamo a riflettere..
Un caro saluto
[#3]
" se non mi sento pronta al matrimonio è perché non lo amo? se ho paura è perché qualcosa non va? "
Questo sembra un dubbio ossessivo che non si placa, anzi viene esasperato dalle risposte e dai test che lei cerca di dare.
La cura farmacologica non Le è stata d'aiuto?
Questo sembra un dubbio ossessivo che non si placa, anzi viene esasperato dalle risposte e dai test che lei cerca di dare.
La cura farmacologica non Le è stata d'aiuto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
grazie a tutti per le risposte. ho commesso l'enorme sbaglio di interrompere la cura probabilmente per la paura di diventare dipendente dai farmaci anche se la mia psichiatra mi aveva rassicurato. ora però ho davvero bisogno di serenità. più mi pongo domande più me ne porrei. cerco risposte sul web continuamente in una ricerca affannosa di calmare l'ansia che questi brutti pensieri mi provocano. ho sempre avuto problemi di autostima legati brutte esperienze del passato e purtroppo non riesco a vivere la mia vita ed in particolare la mia storia senza paragonarmi agli altri di cui temo profondamente il giudizio.
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,
sarebbe opportuno iniziare a prendersi cura di se'...
L'autostima rispecchia le fondamenta della nostra vista... Se non si ha fiducia in se', se non ci si sente accettati per come siamo, allora diventa difficile viverci il quotidiano.
Si tratta di un vissuto esperienziale "antico", in quanto nel bambino il senso di autostima viene alimentato da due esperienze:
- "essere visto" dalle persone importanti ed essere identificato per ciò che è.
- "Essere riconosciuto" ed apprezzato dagli altri per quello che è...
Un atteggiamento di non accettazione critica distrugge l'autostima e la fiducia in se' del bimbo!
Per questo motivo l'elaborazione di vissuti "ancestrali" attraverso un percorso di psicoterapia, è particolarmente indicato!
Di cuore...
sarebbe opportuno iniziare a prendersi cura di se'...
L'autostima rispecchia le fondamenta della nostra vista... Se non si ha fiducia in se', se non ci si sente accettati per come siamo, allora diventa difficile viverci il quotidiano.
Si tratta di un vissuto esperienziale "antico", in quanto nel bambino il senso di autostima viene alimentato da due esperienze:
- "essere visto" dalle persone importanti ed essere identificato per ciò che è.
- "Essere riconosciuto" ed apprezzato dagli altri per quello che è...
Un atteggiamento di non accettazione critica distrugge l'autostima e la fiducia in se' del bimbo!
Per questo motivo l'elaborazione di vissuti "ancestrali" attraverso un percorso di psicoterapia, è particolarmente indicato!
Di cuore...
[#7]
Utente
Grazie di nuovo a tutti. Purtroppo so si avere molti problemi di autostima che mi porto dietro da anni ed ora che vedo le cose con occhi diversi tante delle.cose del mio passato appaionocore vere e proprie ossessioni. riti che io facevo ripetutamente nel.tentativo di calmare l'ansia. le ossessioni sui sentimenti però sono molto.più inabilitanti perché coinvolgono.anche il mio compagno a cui io sono.legata da un sentimento molto profondo. questo suo coinvolgimento porta dunque con sé un vagone di.sensi di colpa ed una forte sensaZione di inadeguatezza. Potrò mai guarire?
[#8]
"riti che io facevo ripetutamente nel.tentativo di calmare l'ansia."
Nell'ottica cognitivo-comportamentale, più Lei compie questi rituali con il fine di calmare l'ansia, più l'amplifica perchè tali rituali sedano l'ansia solo per poco tempo, ma poi il dubbio diventa ancora più forte e martellante.
E' da qui che si potrebbe partire per la cura del disturbo.
Si rivolga allo psicologo psicoterapeuta di persona.
Cordiali saluti,
Nell'ottica cognitivo-comportamentale, più Lei compie questi rituali con il fine di calmare l'ansia, più l'amplifica perchè tali rituali sedano l'ansia solo per poco tempo, ma poi il dubbio diventa ancora più forte e martellante.
E' da qui che si potrebbe partire per la cura del disturbo.
Si rivolga allo psicologo psicoterapeuta di persona.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.7k visite dal 24/11/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.