Ansia insostenibile

Gentili dottori,
chiedo un nuovo consulto. Anzitutto volevo aggiornarvi sui miei progressi rispetto alla mia richiesta di consulto precedente. Mesi fa mi sentivo immobile e bloccata nella mia situazione lavorativa e perchè che non sapevo cosa volevo dalla mia vita. Ho deciso quindi di affrontare una terapia breve strategica. Sono riuscita a propormi in diverse aziende senza purtroppo avere ottenuto, al momento, alcun colloquio vista la crisi che imperversa nel mio settore. Tuttavia mi sento comunque soddisfatta dei risultati ottenuti dalla terapia, forse per me era più importante sapere di essere in grado di mettermi in gioco più di ottenere un nuovo lavoro. Mi sentivo talmente fiera di me che avevo ripreso con un certo slancio a disegnare e sono riuscita perfino a divertirmi (cosa impensabile fino a qualche mese fa).

Purtroppo in queste ultime settimane è accaduto un evento che mi ha destabilizzata e mi ha fatto cadere nell'ansia.
Premessa: io vivo con mio marito in un appartamento che mio papà ha ristrutturato per noi, mio padre invece abita con mia madre e mia sorella.
Mio padre mesi fa ha fatto una vendita immobiliare e al momento non ha ancora percepito il saldo. Visto che la situazione sembrava stagnarsi sono andata a informarmi su come si era svolta la vendita e mi sono resa conto che purtroppo mio padre ha firmato il contratto senza rendersi conto di aver rinunciato all'unica garanzia di ottenere il resto dei soldi. L'unica strada da percorrere è quella di andare per avvocati ma mio padre non vuole perchè è fiducioso di prendere il resto dei soldi (anche se sta aspettando da più di due anni).
Quello che mi fa star male è che mio padre assolutamente non reagisce di fronte a questa situazione. Non vuole imbarcarsi in un avventura legale e spera che l'altra persona rispetti l'accordo.
Mio padre è indebitato con le banche per via della ristrutturazione, confidando di ripagare i lavori con questa vendita. Sarà per quello che mi sento enormemente in debito con lui e così in dovere di aiutarlo. Oltre a questo suo modo di "non affrontare" il problema sono stata informata da parenti che i pochi soldi che ha mio padre se li giochi in slot machines. Ho controllato il suo estratto conto e sembra confermata la cosa visto le numerose uscite dal conto corrente
Mio padre è sempre più taciturno e più lo invito a prendersi a cuore della questione più afferma che sono io che vedo problemi dove non ci sono. Mia sorella e mia madre, più di spronare mio padre a farsi valere, non fanno altro. Sono io l'unica che gira per sentire commercialista, associazione consumatori e pubblica amministrazione. Mio marito mi sostiene come può ma mi invita a distaccarmi emotivamente dalla situazione perchè noi siamo una famiglia a parte e se mio padre vuole continuare così è libero di farlo.
Mi sento in colpa perchè mio padre si è indebitato per me, allo stesso tempo provo profonda rabbia nei suoi confronti perchè si fida più di un estraneo che di me.
Cosa dovrei fare?
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

mi pare che i problemi di Suo papà sono due: il primo è il modo di affrontare il problema della vendita della casa, ma il secondo è il gioco d'azzardo.

Credo che lei farebbe benissimo a parlare con Sua mamma e Suo papà per esporre come si sente e magari suggerire loro una consulenza psicologica per affrontare insieme queste difficoltà.

In presenza di gioco patologico è importante coinvolgere anche Sua mamma nel trattamento.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile signora,

comprensibile il suo stato d'animo e la preoccupazione per un padre, che sta "ponendo le armi"... annichilito ed impotente di fronte ad un "baratro" dopo una vita di sacrifici.

Questo, forse, bisognerebbe provare a verbalizzare: i sacrifici fatti e l'amore per la vita!

Ha davvero bisogno di essere aiutato ad uscire da questo "vortice", da cui travolto da tempo...

Provi a confrontarsi, anche, con il medico di famiglia, per cercare di comprendere strategie adeguate, affinché possa essere preso in carico da un esperto...


Continui a lottare...


Un caro saluto
[#3]
Dr.ssa Serena Vallana Psicologo, Psicoterapeuta 9
Buonasera.

I suoi sentimenti nei confronti di suo padre mi sembrano del tutto comprensibili.
Il senso di colpa per averlo messo in difficoltà, pur senza nessuna intenzione.
La rabbia, perché da un padre ci si aspetta che sappia come agire.
Aggiungerei anche la preoccupazione, perché se davvero gioca d'azzardo in modo patologico, ciò non può essere ignorato. Purtroppo, quando i genitori sono fonte di preoccupazione, una parte di noi, anche se è difficile rendersene conto e ammetterlo, si arrabbia per il "fallimento" di una figura di riferimento fondamentale.
Forse sarebbe utile spostare il piano della comunicazione con lui, per cercare di capire se sta male, se si rende conto che qualcosa non va. é possibile che abbia bisogno di un sostegno professionale.

Cordialmente

Dr.ssa Serena Vallana

[#4]
Utente
Utente
Gentili dottoresse,
grazie per i Vs riscontri. In merito al gioco d'azzardo io ho solo come riscontri le ipotesi avanzate dai miei zii e il fatto di aver visto diverse uscite del conto corrente... Non ho mai colto mio padre sul fatto e mia madre sembrava caduta dalle nuvole quando le ho parlato in proposito, anche se questo non fa escludere a priori che non ci sia il problema. I miei genitori sono anziani e posso assicurarvi che non prenderanno in considerazione un'eventuale terapia psicologica, a meno che questo eventuale problema emerga alla luce del sole e comporti delle pesanti complicazioni.

Per quel che riguarda l'affare andato male ho avvisato più volte mio papà degli aspetti poco chiari della vicenda, ho pure organizzato un incontro con un avvocato affinchè potesse ascoltare le parole di un esperto. Inoltre ho avvisato a riguardo i miei zii perchè erano coinvolti anche loro nella vendita dell'appartamento. Ho pregato loro di informarsi al fine di essere consapevoli della situazione, per tutta risposta mi hanno detto di starmene buona perchè non sono affari miei. Probabilmente mi sono posta male, volevo solo essere di aiuto e invece sono passata per una persona affarista e complottista.
A questo punto dovrò farmi da parte.
Saluti
[#5]
Utente
Utente
Gentili professionisti,
Vi riscrivo perché vorrei avere dei chiarimenti. Come posso capire se mio papà è un giocatore compulsivo?
A parte quanto riferito dai miei parenti, i numerosi prelievi in banca e il conto in rosso non ho altri indizi. Mio padre è sempre stato poco presente in casa, ha sempre seguito le sue passioni trascurando la famiglia, sicché io personalmente ma anche di sicuro mia mamma lo conosciamo poco al di fuori dell'ambito familiare. Ho fatto presente a mia madre che la dipendenza da gioco può spiegare gli ammanchi di denaro ma mia madre cade dalle nuvole perché ha sempre delegato a mio padre le questioni economiche. Le ho chiesto se lo vedeva diverso o preoccupato e lei dice che ultimamente lo vede ossessionato dai suoi hobby ed è sempre in giro per questo.

La settimana scorsa ho parlato con calma a mio padre, chiedendo se avesse qualche problema, che se ha di bisogno la sua famiglia c'è, che io gli davo una mano, che non è da solo. Mi sarei aspettata, se non avesse sul serio questa dipendenza, che si sentisse offeso chiudendo il discorso di netto (come peraltro già successo quando gli ho parlato a riguardo la prima volta ma forse mi sono posta io in tono troppo accusatorio) e invece ridacchiava dicendomi che io vedo problemi dove non ci sono e che è tutto sotto controllo... E questo suo atteggiamento, così insolitamente pacato e poco sanguigno, mi ha alquanto lasciato perplessa..

[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
il problema sta proprio nel non riconoscerlo....

anche la difficoltà di riconoscimento della mamma, di fronte a queste "mancanze", lascia un po' perplessi!

Almeno lei, se il disagio persiste, dovrebbe riflettere sulla possibilità di un confronto con uno specialista, che sia in grado di darle delle "dritte", ma va fatto de visu e, probabilmente, un supporto di équipe specializzate.

Rimaniamo, comunque, in ascolto...


Un caro saluto
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