Lasciare un lavoro che crea malessere

Salve Medici,
vi scrivo perchè sono combattuta su una scelta molto importante per me.
Ho 26 anni, laurea triennale e 3 esperienze lavorative stagionali (lavoro solo per 5 mesi d'estate). Quest'anno ho pensato più e più volte di lasciare questo lavoro precario ma sicuro, dato che mi riconfermerebbero anche per la prossima stagione, per cercare un nuovo lavoro in Italia o all'estero o per intraprendere la magistrale.
Vi spiego in breve la situazione: il lavoro è stagionale, ma durante l'inverno viene richiesta disponibilità a lavorare da casa. A me piace molto il mio lavoro, credo di lavorare bene e credo di poter migliorare sempre, perchè a me piace imparare e vado molto d'accordo anche con i colleghi. Dalla prima stagione ho ricoperto un ruolo di responsabilità e, essendo una perfezionista, spesso mi sentivo carica di questa responsabilità, ma mi sono sempre impegnata e sono andata avanti. Dopo quest'ultima stagione però è tutto cambiato, perchè mi aspettavo un trattamento diverso da parte del titolare. Non pretendevo grandi stipendi, perchè penso che ognuno debba essere umile e accettare periodi di gavetta, però anche solo una buona parola ogni tanto mi avrebbe fatto piacere, non ho praticamente ricevuto nessuna gratificazione. Quest'anno anzi ho solo ricevuto critiche tra le righe e sono stata letteralmente sfruttata. Nonostante il mio impegno, c'era sempre qualcosa che non andava.
Ora sono in crisi. Seppure in cuor mio so che se continuo a lavorare lì avrò solo ripercussioni negative sulla salute (nell'ultimo anno ho un ansia tremenda, che non mi abbandona quasi mai), la realtà mi dice che è meglio tener stretto ciò che già si ha.
Devo dire che i miei genitori mi stanno incitando a cambiare e a lasciare questo lavoro (soprattutto mia madre).
Cosa mi consigliate? E' vero, io soffro d'ansia, soprattutto in questo periodo sono inquieta, però sento anche come se questo lavoro mi avesse bloccato, mi avesse reso fragile, nervosa e troppo insicura e mi avesse creato paura verso un probabile futuro migliore. Voi cosa pensate? Devo solo essere più serena e continuare questo lavoro, oppure devo a me stessa un cambiamento?
Grazie a chi mi vorrà rispondere.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Forse sarebbe il caso di comprendere quanto la sua difficoltà nella gestione dell'ansia sta incidendo sia sul suo benessere lavorativo attuale sia sulla possibilità di fare una scelta diversa, ossia cambiare lavoro.

Le persone ansiose, soprattutto se tendo al controllo (perfezionismo ecc.), possono trovare difficoltà nel cambiamento e magari continuano a "sopportare" la loro condizione per il timore di trovarsi in una condizione peggiore.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara ragazza, dove potrebbe cambiare lavoro, ha già delle proposte.. e che tipo di lavoro farebbe, prima di scegliere bisogna informarsi bene a diversi livelli, anche mettere in conto un certo spaesamento iniziale..insieme alla gioia di darsi una seconda possibilità.
Ha mai pensato alla possibilità di parlare con calma al suo datore di lavoro attuale'?Magari questi sono sbrigativi e non sospettano neanche che lei si aspetti delle " buone parole"..
Insomma ci pensi ,,ed abbia fiducia nelle sue intuizioni..
Restiamo in ascolto

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Genrile Ragazza,
L'ansia andrebbe curata in ogni caso....

Spianato il campo per possibili cambiamenti, richieda le informazioni necessarie- come saggiamente suggerito dalla dott. Mascarà- e valuti secondo il suo sentire più profondo.

A volte il lavoro sicuro, è una trappola....tarpa le ali....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

Lei ci sta manifestando un malessere, che si ripercuote su un campo di vita molto importante sia per la nostra autostima che per il nostro "essere" in quel luogo e per quel tipo di professione.

Parla di un lavoro che le piace e colleghi con cui riesce a condividere e forse le aspettative del dirigente proprio non sono state comprese.

La riflessione di confrontarsi con questa persona la accolgo appieno, proprio per cercare di comprendere, chiarire ed individuare una modalità di incontro.

La difficoltà ed esprimere questo suo bisogno, attanagliato dall'ansia, andrebbe ricercato nel suo storico personale e, di conseguenza, individuare la capacità comunicativa più adeguata, che ci permetta di "essere" con l'altro e per l'altro nel rispetto e nella comprensione.

Ecco, prima di un "drastico" cambiamento, forse... provare a comprendere.

Certamente è lei e solo lei, sulla base dei suoi bisogni, che può indirizzarsi (magari con l'aiuto di un professionista, se proprio sente difficile questo passaggio di confronto) verso un cambiamento, una direzione di vita!


Di cuore...
[#5]
Utente
Utente
Gentili medici,

scusate il ritardo con cui vi rispondo. Sto mettendomi in gioco grazie ad altre proposte lavorative e a breve parlerò con il mio ultimo datore di lavoro. Non appena avrò novita, vi aggiornerò. Vi ringrazio di cuore.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Bene,

rimaniamo in ascolto!


In bocca al lupo,

di cuore....
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Anche se le ulteriori proposte lavorative che sta mettendo in campo dovessero soddisfarla, almeno in prospettiva, tenga presente che se soffre d'ansia ciò potrebbe avvelenare la bontà di qualunque lavoro svolgesse o quasi.

In altre parole metta in conto che potrebbe aver bisogno per prima cosa di curare la sua ansia e solo DOPO decidere cosa fare della sua vita professionale.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#8]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Concordo col Collega Santonocito, prima di tutto cerchi di risolvere il problema dell'ansia e dopo decidere cosa fare della sua vita, altrimenti un fondo di inquietudine le resta, comunque..
Coraggio , bisogna che il motore funzioni bene prima di partire !!
Non crede ??