Un po ho deciso insieme al medico
Ciao a tutti mi chiamo Dario in passato ho avuto problemi di ansia per 4 anni che ho curato con psicoterapia e nell'ultimo anno con ansiolitici e antidepressivi dopo un po ho deciso insieme al medico di toglierli perche non volevo diventare dipendente ogni qual volta che avevo un problema prendevo e buttavo giù le gocce. Detto questo volevo dire che è qualche tempo che mi sento un vuoto dentro che non so come riempire cioè come se mi sentissi triste e non riuscissi a essere felice in nessuna maniera... Con le ragazze per esempio dopo i primi periodi inizio a chiudermi e dopo poco mi lascio forse è una cavolata ma mi sembra che il mondo mi cada addosso e non riesco a fermarlo. In famiglia non mi fanno mancare nulla quello che possono darmi me lo danno ma a volte sembra che l'abbiano con me per qualsiasi cavolata. In certi casi ho pensato pure di andarmene. Vorrei sapere come potrei fare a colmare questo vuoto perche veramente non riesco a vivere una vita degna di questo nome in questo momento.
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Caro ragazzo, lei sta ponendo una domanda molto importante che non può trovare una soluzione semplice, soprattutto on-line.
Ha trovato giovamento dalla psicoterapia che ha fatto?
Come mai è stata interrotta?
Forse sarebbe il caso di riprenderla o iniziare un altro percorso.
Ha trovato giovamento dalla psicoterapia che ha fatto?
Come mai è stata interrotta?
Forse sarebbe il caso di riprenderla o iniziare un altro percorso.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Gentile ragazzo,
al fine di comprendere meglio la situazione, posso chiederti quale diagnosi è stata posta?
Hai interrotto la terapia farmacologica di tua iniziativa o in accordo col medico?
Adesso sei ancora seguito dal medico per la parte farmacologica?
Che cosa succede con le ragazze, ad esempio, cosa vuol dire che ti chiudi?
al fine di comprendere meglio la situazione, posso chiederti quale diagnosi è stata posta?
Hai interrotto la terapia farmacologica di tua iniziativa o in accordo col medico?
Adesso sei ancora seguito dal medico per la parte farmacologica?
Che cosa succede con le ragazze, ad esempio, cosa vuol dire che ti chiudi?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
Beh io ho chiesto di sospendere la terapia farmacologica e in accordo con il medico abbiamo iniziato a diminuire le dosi piano piano. Adesso non sono seguito da nessun medico e con le ragazze intendo che dopo un po diciamo che divento scontroso e non mi viene in mente il termine cioè inizio a ignorarla e non prendere più contatti con loro
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,
il disagio, la sofferenza, il dolore e soprattutto il senso di "vuoto" di cui ci rende partecipe necessitano di un setting adeguato, per poter sentirsi accolto, compreso e non giudicato.
Un confronto che deve instaurarsi sulla fiducia ed una buona alleanza terapeutica.
Credo, al momento, occorra definire una diagnosi accurata e, soprattutto, si necessita a prescindere dalla valutazione farmacologica, un percorso di psicoterapia... un luogo protetto in cui lei possa realmente venire a contatto con le sue emozioni e i suoi bisogni.
Identificare l'origine del suo malessere e dare un nome a questo senso di "vuoto", che le appartiene indistintamente.
Accolga queste riflessioni e inizi a prendersi cura, realmente, di se' e del suo mondo emozionate!
Rimaniamo in ascolto, per ogni suo dubbio.
Di cuore
il disagio, la sofferenza, il dolore e soprattutto il senso di "vuoto" di cui ci rende partecipe necessitano di un setting adeguato, per poter sentirsi accolto, compreso e non giudicato.
Un confronto che deve instaurarsi sulla fiducia ed una buona alleanza terapeutica.
Credo, al momento, occorra definire una diagnosi accurata e, soprattutto, si necessita a prescindere dalla valutazione farmacologica, un percorso di psicoterapia... un luogo protetto in cui lei possa realmente venire a contatto con le sue emozioni e i suoi bisogni.
Identificare l'origine del suo malessere e dare un nome a questo senso di "vuoto", che le appartiene indistintamente.
Accolga queste riflessioni e inizi a prendersi cura, realmente, di se' e del suo mondo emozionate!
Rimaniamo in ascolto, per ogni suo dubbio.
Di cuore
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.1k visite dal 20/11/2014.
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