Desensibilizzazione sistematica in immaginazione

Gentile Utente,

se è in Terapia Cognitivo-Comportamentale e la sua terapeuta ritiene utile per lei la tecnica delle desensibilizzazione sistematica immagino che le abbia spiegato cosa deve fare, se avete concordato degli esercizi da svolgere al di fuori della seduta.

Come mai si rivolge a noi per dei suggerimenti sulle modalità di svolgimento di questi esercizi?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

"sapreste darmi dei suggerimenti per effettuare al meglio la d.s. in immaginazione?"

Gentile Utente,

di solito la desensibilizzazione si può fare con il pz in seduta.
La Sua terapeuta ha già effettuato con Lei la desensibilizzazione?

Che cosa vuol dire "al meglio"? Ha paura di non riuscire a fare bene la desensibilizzazione e ha ansia anche su questo aspetto?

Ha chiesto lumi alla terapeuta, prima di rivolgersi a noi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

Gentile utente,

il suo racconto è un po' confuso...

Parla di Training Autogeno e di Desensibilizzazione...

Forse intende, di sua iniziativa, implementare con questi ultimi?


Ricordi, sempre di affidarsi al professionista che la segue... È importante che si crei una buona alleanza terapeutica, affinché ci possa essere cambiamento!


Un caro saluto

Gentili dottori,
la mia richiesta è nata dal fatto che ormai è quasi un anno che seguo questa terapia e sono piuttosto scontenta dei metodi utilizzati dalla mia terapeuta: parla della sua vita privata e degli altri suoi pazienti, riducendo la seduta vera e propria a 30 minuti al massimo, senza contare i due mesi di pausa estiva e i continui spostamenti di studio.
Quindi vorrei impegnarmi nel modo più proficuo possibile fuori dalle sedute.
Grazie a tutti.

Perfetto.

Ne parli apertamente, dichiarando proprio questa sua insoddisfazione...

Suo diritto chiedere un confronto e cambiare, anche, professionista.

Il processo di cambiamento avviene solo se cliente e terapeuta riesco ad instaurare una buona alleanza terapeutica; se c'è fiducia e rispetto.... che in questo caso, appare, siano venuti meno!


Riflettiamo e diamoci credito per mettere la nostra persona al centro... ascoltando i nostri bisogni.


Un caro saluto

Gentile Utente,

il metodo di cui Lei parla non va per niente bene.
Posso chiederLe come mai non ha ancora cambiato terapeuta, se è così scontenta e se le modalità della terapia sono queste?

Avete perfettamente ragione,
diciamo che ho peccato di ingenuità e debolezza; inoltre ho già cambiato diversi terapeuti e quindi a un certo punto ho pensato di essere io il problema. Va detto poi che io sono un "caso" particolare, nel senso che non presento sintomi fisici, ma ormai sono del tutto intrappolata nell'evitamento fobico. Gradirei avere da Voi delle delucidazioni sulla durata media di una TCC condotta in modo serio e metodico.
Grazie di nuovo a tutti.

I sintomi di un disturbo d'ansia possono non essere fisici, ma anche cognitivi (es rimuginare).
In che cosa consiste esattamente l'evitamento fobico? Che cosa non riesce a fare?
Ha messo a fuoco le situazioni problematiche per lei con il terapeuta?

La durata di una psicoterapia dipende datanti fattori, in primis dall'entità del disturbo o patologia e dal suo radicamento nella vita del paziente.

Come mai ha fatto tanti tentativi di terapia?
Tralasciando per un attimo il percorso attuale, cosa non ha funzionato le altre volte?

L'evitamento fobico può essere risolto benissimo con una psicoterapia focale e mirata, come può esserlo una "vera" TCC (sì, perché purtroppo riceviamo notizia di molte sedicenti terapie TCC che a un esame anche superficiale non sembrerebbero tali).

Un altro tipo di terapia adatta a questo tipo di problemi è la breve strategica, di cui può leggere qui:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Occorre però notare che chi evita può avere la tentazione di evitare anche la terapia vera e propria, illudendosi di poter guarire ricevendo indicazioni su internet, cosa che comunque non ci è permesso fare:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

Perciò il suggerimento è che valuti attentamente la terapia che sta seguendo e, se non ne è convinta, cambi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

RingraziandoVi tutti per i preziosissimi suggerimenti,
volevo precisare che sarei tentata dal cambiare terapeuta, ma l'idea di ricominciare da capo non mi entusiasma molto; senza contare poi i soldi, tanti, spesi finora.
Infine volevo chiarire il motivo per cui ho visto diversi terapeuti: la prima specialista a cui mi sono rivolta era di orientamento psicanalitico, per cui zero pratica ma solo parole, parole ecc... Il secondo pretendeva di risolvere il tutto in sei incontri con la mindfulness. La terza voleva farmi esporre alle mie paure (metropolitana, ascensore, treni ecc...) senza alcuna preparazione. Quindi sono approdata alla psicoterapeuta attuale che, a onor del vero, mi ha convinto per la preparazione e la disponibilità ma si perde troppo in chiacchiere. Ecco perché vorrei lavorare in modo proficuo anche al di fuori delle sedute per accelerare i tempi.
Buona domenica a tutti.

Gentile signora,

comprendo la sua fretta, ma in ambito psicoterapeutico la fretta è nemica..

Occorre tempo, un tempo debito per poter attivare un processo di cambiamento.

Se ritiene di aver creato una buona alleanza terapeutica, allora continui nel suo percorso...

Attenzione ai suoi bisogni e a ciò che, invece, riesce a raggiungere con questi incontri!


Il lavoro che ha portato avanti fino adesso rappresenta, comunque, una conquista...


Ascolti i suoi bisogni e non si lasci influenzare dal tempo passato e dai soldi spesi.

La psicoterapia rappresenta un investimento emotivo, per cui è il suo benessere che deve primeggiare!

Rimaniamo in ascolto.


Di cuore

Gentile Utente,

di solito si cambia terapeuta se il lavoro intrapreso non sta funzionando. Quindi potrebbe valutare se ha raggiunto dli obiettivi fissati (anche solo alcuni) oppure no. Capisco che non deve essere facile cambiare, ma Lei non butterà via il lavoro svolto fin qui.
Se però la terapeuta parla della propria vita, ecc... allora lo faccia presente, anche se sono fermamente convinta che un terapeuta dovrebbe già sapere che tutto ciò non giova al pz e non è quello il focus della terapia.

Però vorrei anche che Lei si soffermasse su un altro aspetto: pare che tutto ciò che ha provato a fare nei diversi percorsi in qualche modo non vada bene e che Lei sia sempre scontenta. Ha provato a riflettere sul perchè?

Gentilissmie d.sse,
Vi ringrazio di cuore per il sostegno e la disponibilità dimostratami.
Vi terrò aggiornate sugli sviluppi futuri.
Cordialmente