Momento per preoccuparsi

Buongiorno

soffro di occasionale ansia generalizzata e di un costringimento alla gola.

ho predisposto un "momento per preoccuparmi" ogni giorno a mezzogiorno per quindici minuti esatti, dopo aver letto qualche libro di terapia strategica.

il problema è che ogni volta che mi dedico a "preoccuparmi" non mi vengono in mente grosse preoccupazioni. cosa che quando invece non faccio, anche se attualmente in misura minore, le preoccupazioni fanno capolino sotto forma di pensieri e "flash" istantanei.

Sono io che svolgo male l'esercizio?

Grazie mille in anticipo a tutti voi.



[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente, non ho capito se Lei è in terapia o se fa "autoterapia": in ogni caso solo il terapeuta di persona può eventualmente correggere che cosa non va, dopo aver fatto la diagnosi e impostato un trattamento adeguato.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
ma ha già ricevuto una diagnosi in merito ai suoi disagi?
Diagnosi fai da te e tentativi di autocura portano fuori strada anziché benefici.

Dunque occorre prima una valutazione diretta e poi l'eventuale trattamento terapeutico.

Anche per la TBS occorre la guida di un terapeuta, previa diagnosi.
Nulla può essere generalizzabile.

Come mai ha optato per una soluzione simile anziché rivolgersi direttamente a un nostro collega?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,
a volte non riusciamo a "vedere" quello di cui veramente necessitiamo...

Il timore di mettersi in gioco, l'investimento affettivo, il riconoscersi "inadeguato" in qualche modo... può indurre a perdere di vista i propri bisogni.

Una diagnosi accurata, come sollecitato, è necessaria: vedere la persona, osservarla, ascoltarla e cercare di comprendere l'origine dei suoi disagi. Creare una alleanza terapeutica, affinché ci sia cambiamento.

Si rivolga ad un professionista psicoterapeuta, che l'aiuti ad identificare, comprendere ed elaborare questi suoi momenti "difficili"!

Non è "sano" il fai da te... può, realmente, nuocere!

Si rivolga, tranquillamente, ai centri pubblici...

Un caro saluto