Paura della morte

Salve sono un ragazzo di 26 anni, normalissimo, ma con un problema che non mi fa vivere, ho un'ossessione che mi porta ansia per la paura di morire.Il problema nasce da quando ho immaginato una data nella mia mente e la ho creduta come la data della mia morte. Passata la data la mia paura si è placata ma è ritornata avvicinandosi la stessa data un mese dopo che sarebbe il 25/11/2014 e a causa di questo non riesco piu a vivere. Sento un forte disagio e ho la paura di compromettere il mio bellissimo rapporto con la mia ragazza, con cui ho un bellissimo rapporto. Vado da una psichiatra che mi sta curando con sedute 1 volta al mese e 1 compressa di sereupin. Come devo fare per ritornare un po piu normale
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazzo,
quando avrà il prossimo incontro con lo psichiatra?
Si tratta di visite esclusivamente in funzione della terapia farmacologica o ha modo di effettuare un colloquio con una durata significativa?
Ha mai pensato, magari confrontandosi con lo psichiatra che già la segue, di rivolgersi anche ad uno psicologo psicoterapeuta per un parallelo supporto psicologico?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Utente
Utente
Il prossimo incontro lo avrò lunedì pomeriggio, e non ci limitiamo solo all'uso dei farmaci ma facciamo una terapia cognitiva di 1 ora.
Il mio problema vero è il fatto della data che mi ritorna in mente ogni giorno e spesso e al quale ho dato concezione veritiera e questo mi provoca ansia
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
provi a parlarne con il suo Psichiatra di queste difficoltà e si confronti con lui, visto che è già in corso una psicoterapia.

Il rapporto deve essere di fiducia, per cui non abbia timori.

Un caro saluto
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Utente
Utente
Gentilissima dott.sa Albano io ne ho parlato con lei, ma lei ritiene le mie "visioni" infondate e questo xò non mi tranquilizza.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<questo xò non mi tranquillizza>>

Certo che no.
Il "lavoro" andrebbe, a mio avviso, svolto non tanto sui contenuti di questi pensieri che si ripresentano periodicamente, ma piuttosto sulla loro forma e modalità ossessiva, in modo da riuscire con il tempo a trovare le strategie che le consentano di non diventarne prigioniero.

Cordialità,

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,
lei ha tutto il diritto di un percorso psicoterapeutico "adeguato" ai suoi bisogni e alle sue necessità.

Nel momento in cui sente di "non esserci" in questa relazione, allora può rivolgersi ad un altro professionista e iniziare un percorso di psicoterapia, che sia impostato su cadenza settimanale, in modo da iniziare a sentirsi "accompagnato" in un percorso di individuazione ed elaborazione di vissuti così importanti per lei...

Un caro saluto.