Perdo il controllo di me e non riesco a gestire la rabbia.
Buongiorno,
vi scrivo perché penso di avere un serio problema di controllo della rabbia e con il mio fidanzato. Spesso, mentre discuto con il mio ragazzo su una qualsiasi stupidaggine mi sento salire un nervoso tale che inizio ad insultarlo, lanciargli oggetti, rompere le sue cose e a volte alzargli le mani. Lui ha il vizio di ripetere delle cose e fare polemiche infinite su questioni sciocche. Il problema vero però sono le mie reazioni, esco fuori di me, perdo il controllo totale e a volte ho paura di me stessa. Gli urlo gli insulti peggiori, insulto la sua famiglia e distruggo le sue cose e purtroppo tento di farmi del male. Per quanto lui possa avere un suo carattere io dovrei comprenderlo e lasciar correre a volte...invece mi succede questo. Nei momenti in cui stiamo bene non mi staccherei mai da lui e gli ripeto quanto lo amo, ma sono una mina e da un giorno all'altro potrei esplodere.
Queste esplosioni di rabbia mi sono capitate in passato 2 - 3 volte con mio fratello, sempre perché sono intollerante e intransigente.
Inoltre 7 anni fa ho sofferto di crisi di panico e sono andata in cura da uno psichiatra che ho visto solo due volte e ho preso delle pasticche di "entact" per due settimane. Mi sentivo vuota e impacciata con gli altri per cui le ho smesse e non ho visto più il dottore.
Ora non so che fare, voglio imparare da sola a controllarmi e capire che cosa ho e quali sono i motivi scatenanti, non so se le crisi di panico che ho avuto in passato sono un segnale di un problema che in realtà ho da anni.
Forse dovrei lasciare il mio ragazzo, ma non ci riesco perché quando stiamo bene siamo felici...al contrario ho chiuso ogni rapporto con mio fratello perché non gli perdono il fatto di avermi fatta arrivare a quel punto di esasperazione.
Infine il mio rapporto con il resto delle persone è buono, vado d'accordo con tutti e non credo che nessuno delle persone che mi conosce possa credere che arrivo a livelli tali di rabbia.
Secondo voi c'è un problema alla base che posso risolvere con l'aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta o soffro di un disturbo di cui dovrei parlare con uno psichiatra?
Cosa sono e che significano questi scatti di rabbia in genere?
Spero in un aiuto e un conforto perché inizio ad avere paura di me stessa. Grazie in anticipo.
vi scrivo perché penso di avere un serio problema di controllo della rabbia e con il mio fidanzato. Spesso, mentre discuto con il mio ragazzo su una qualsiasi stupidaggine mi sento salire un nervoso tale che inizio ad insultarlo, lanciargli oggetti, rompere le sue cose e a volte alzargli le mani. Lui ha il vizio di ripetere delle cose e fare polemiche infinite su questioni sciocche. Il problema vero però sono le mie reazioni, esco fuori di me, perdo il controllo totale e a volte ho paura di me stessa. Gli urlo gli insulti peggiori, insulto la sua famiglia e distruggo le sue cose e purtroppo tento di farmi del male. Per quanto lui possa avere un suo carattere io dovrei comprenderlo e lasciar correre a volte...invece mi succede questo. Nei momenti in cui stiamo bene non mi staccherei mai da lui e gli ripeto quanto lo amo, ma sono una mina e da un giorno all'altro potrei esplodere.
Queste esplosioni di rabbia mi sono capitate in passato 2 - 3 volte con mio fratello, sempre perché sono intollerante e intransigente.
Inoltre 7 anni fa ho sofferto di crisi di panico e sono andata in cura da uno psichiatra che ho visto solo due volte e ho preso delle pasticche di "entact" per due settimane. Mi sentivo vuota e impacciata con gli altri per cui le ho smesse e non ho visto più il dottore.
Ora non so che fare, voglio imparare da sola a controllarmi e capire che cosa ho e quali sono i motivi scatenanti, non so se le crisi di panico che ho avuto in passato sono un segnale di un problema che in realtà ho da anni.
Forse dovrei lasciare il mio ragazzo, ma non ci riesco perché quando stiamo bene siamo felici...al contrario ho chiuso ogni rapporto con mio fratello perché non gli perdono il fatto di avermi fatta arrivare a quel punto di esasperazione.
Infine il mio rapporto con il resto delle persone è buono, vado d'accordo con tutti e non credo che nessuno delle persone che mi conosce possa credere che arrivo a livelli tali di rabbia.
Secondo voi c'è un problema alla base che posso risolvere con l'aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta o soffro di un disturbo di cui dovrei parlare con uno psichiatra?
Cosa sono e che significano questi scatti di rabbia in genere?
Spero in un aiuto e un conforto perché inizio ad avere paura di me stessa. Grazie in anticipo.
[#1]
Cara Utente,
spesso sono le relazioni più strette e significative a sollecitare reazioni emotive intense: immagino che la relazione con il suo ragazzo sia per lei importante e sia quindi una fonte rilevante di emozioni sia in positivo, sia in negativo, oltre che di aspettative che, se deluse, possono provocare rabbia e delusione.
Non a caso ha avuto reazioni simili anche con suo fratello, che è un'altra persona strettamente legata a lei, ma non con persone che sente come meno importanti o meno vicine.
E' possibile che la difficoltà nel gestire la rabbia e gli attacchi di panico siano legati perchè a volte gli attacchi di panico sono in realtà momenti di ansia acuta provocati dalla rabbia, dalla contrarietà o dalla frustrazione e non dalla paura.
Le consiglio sicuramente di rivolgersi ad uno psicologo perchè il problema che espone è di natura relazionale/psicologica e nessun farmaco lo potrà risolvere, dal momento che è necessario un lavoro di elaborazione delle emozioni e di approfondimento delle cause del problema per poterlo superare.
Un caro saluto,
spesso sono le relazioni più strette e significative a sollecitare reazioni emotive intense: immagino che la relazione con il suo ragazzo sia per lei importante e sia quindi una fonte rilevante di emozioni sia in positivo, sia in negativo, oltre che di aspettative che, se deluse, possono provocare rabbia e delusione.
Non a caso ha avuto reazioni simili anche con suo fratello, che è un'altra persona strettamente legata a lei, ma non con persone che sente come meno importanti o meno vicine.
E' possibile che la difficoltà nel gestire la rabbia e gli attacchi di panico siano legati perchè a volte gli attacchi di panico sono in realtà momenti di ansia acuta provocati dalla rabbia, dalla contrarietà o dalla frustrazione e non dalla paura.
Le consiglio sicuramente di rivolgersi ad uno psicologo perchè il problema che espone è di natura relazionale/psicologica e nessun farmaco lo potrà risolvere, dal momento che è necessario un lavoro di elaborazione delle emozioni e di approfondimento delle cause del problema per poterlo superare.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,
Il suo racconto sprigiona un'emozione fondamentale della nostra vita:la rabbia.
Rappresenta un'emozione negativa di base, che si caratterizza per la sua caratteristica di essere sperimentata, prevalentemente, in due modi diversi: si può sopprimere l'espressione esterna della rabbia, ma ci si rimane intrappolati mentalmente (ruminazioni di ingiustizie subite ad es.); si può sperimentare un comportamento aggressivo verbale, fisico, contro oggetti o persone.
Sono questi due aspetti correlati tra loro.
L'individuo appare privo di controllo; si sente impulsivo e diventa difficile rendersi consapevole dei meccanismi che hanno generato questa risposta.
L'obiettivo sarebbe quello di acquisire una adeguata modalità di fornire risposte di fronte a stimoli, che generano rabbia.
Sottende un dialogo con se stessi...
Un confronto con uno psicoterapeuta lo accogliamo come possibilità di una elaborazione di questa emozione fondamentale ed una ristrutturazione di questo mio modo di essere...
Un caro saluto.
Il suo racconto sprigiona un'emozione fondamentale della nostra vita:la rabbia.
Rappresenta un'emozione negativa di base, che si caratterizza per la sua caratteristica di essere sperimentata, prevalentemente, in due modi diversi: si può sopprimere l'espressione esterna della rabbia, ma ci si rimane intrappolati mentalmente (ruminazioni di ingiustizie subite ad es.); si può sperimentare un comportamento aggressivo verbale, fisico, contro oggetti o persone.
Sono questi due aspetti correlati tra loro.
L'individuo appare privo di controllo; si sente impulsivo e diventa difficile rendersi consapevole dei meccanismi che hanno generato questa risposta.
L'obiettivo sarebbe quello di acquisire una adeguata modalità di fornire risposte di fronte a stimoli, che generano rabbia.
Sottende un dialogo con se stessi...
Un confronto con uno psicoterapeuta lo accogliamo come possibilità di una elaborazione di questa emozione fondamentale ed una ristrutturazione di questo mio modo di essere...
Un caro saluto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 32.5k visite dal 14/11/2014.
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