Trasferimento bimbo

Buongiorno Dottori, sono una mamma di 33 anni sposata con due bimbi..di 7 anni e 20 mesi. Vi scrivo perché davvero ho bisogno di un consiglio. 6 anni fa io e mio marito ci siamo trasferiti nella sua città di origine che dista 200 km da dove vivevamo prima (la mia città dove ci siamo conosciuti). All'epoca il nostro primogenito aveva solo 1 anno quindi non ha sofferto il cambiamento. Ora per varie problematiche vorrei tornare a casa, la mia azienda mi ha concesso il trasferimento (arco temporale di un anno)....ma il mio bimbo grande non ne vuole sapere. Inizialmente andrei su da sola coi bimbi perché mio marito avrebbe il trasferimento dopo di me...quindi vorrei capire come bisogna gestire la situazione...ho paura di creargli un trauma...potrebbero sorgere dei problemi di adattamento? È giusto che mi senta così in colpa verso di lui? I motivi che mi hanno portato a questa scelta non sono futili ma sono motivi seri che hanno davvero scosso la mia vita e che mi stanno portando a diventare una persona apatica verso tutto ciò che faccio...perché mi sono resa conto che essere venuta qua è stato l'errore più grande e ora ne sto pagando le conseguenze.
Vorrei solo capire come poter gestire il cambiamento del mio piccolo.
Grazie mille se vorrete consigliarmi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

gli esseri umani sono pieni di risorse e anche il Suo bimbo più grande. Certamente sta protestando ed è legittimo, ma Lei può fare la differenza nell'aiutare Suo figlio a considerare anche tutti gli aspetti positivi di questo trasferimento.

In genere i traumi sono cosa ben diversa, questo è uno stress che coinvolge tutta la famiglia. Posso chiederLe come mai si sente in colpa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile signora,
ascoltiamo i bisogni di questo bambino e, insieme, provate a trovare un modo per poter andare incontro alle vostre necessità.

Intanto in caso di trasferimento meglio se si sposta tutta la famiglia, altrimenti si rischia di vivere anche un'esperienza a metà oltre non desiderata.

Provi a confrontarsi con le maestra a scuola, in modo da osservare anche il suo comportamento in questo contesto.

Un caro saluto.
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Utente
Utente
Grazie per le tempestive risposte. Rispondo alla prima domanda del Dottore: mi sento in colpa perchè vedo mio figlio stare male quando gli parlo di questa storia e quindi mi sento egoista. Lui mi dice che non vuole perdere i suoi amici, e anche se cerco di fargli vedere tutti i lati positivi lui mi da sempre risposta negativa.Mi sento in colpa perchè 6 anni si poteva anche non fare questa scelta che si pensava all'epoca fosse la più giusta. Non vorrei che venisse traumatizzato. Ho paura che potrebbe nascere qualche problema comportamentale. Mi sento come se lo volessi sradicare da questa città. So che non è ne il primo e neanche l'ultimo però se mi guardo come mamma non me ne andrei per farlo stare bene...se mi guardo come donna so che è l'unica cosa che posso fare per ritrovare un pò di serenità e tranquiliità.
Grazie mille
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

ribadisco che un trasferimento (a qualunque età) non è un trauma, ma un evento che ci sottopone a stress. Comprensibilissima l'obiezione di Suo figlio, ma alla fine è Lei che è l'adulto e che deve prendere le decisioni per Suo figlio.
Lei teme problemi di adattamento, ma alla fine un bimbo di sette anni non farà altro che essere immediatamente immesso in ambienti in cui non può non socializzare (es a scuola).
Certamente è importantissimo che sia Lei a gestire le obiezioni del bimbo, che possono esprimersi sotto forma di capricci e proteste accese.
Per quanto riguarda il Suo senso di colpa perchè vede Suo figlio stare male... approfitti dell'occasione per aiutare Suo figlio a riconoscere queste emozioni di tristezza, rabbia ecc... e a normalizzare la situazione: "Anche io mi sento triste quando...", in modo da condividere con lui uno stato mentale che non appartiene solo al bimbo, ma anche ad altre persone e aiutarlo così a gestire meglio ciò che prova.
Non sarà l'unico evento stressante della vita di Suo figlio, ed è giusto che venga aiutato a viverlo bene.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Grazie Dottoressa...queste parole mi sollevano. C'è solo un altro problema...a mio marito il trasferimento non glielo daranno entro fine anno prossimo insieme al mio...quindi ci sarà un periodo dove i bimbi non riusciranno a vederlo tutti i giorni. Si vivrà un rapporto a distanza e tutti e due i bambini soprattutto il grande sono attaccatissimi a lui in quanto è un papà eccezionale e molto presente...una seconda mamma!! Mi chiedo se soffrirà per il distacco e come potrò gestirlo. Grazie mille e scusate le mille domande ma temo parecchio per la psiche del mio bimbo.
Grazie
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Come espresso nella mia sopra riflessione, sarebbe opportuno un trasferimento di tutta la famiglia insieme, così da non viversi (da parte del bambino) un'altra mancanza importante.

Ci rifletta... Sarebbe solo un anno di attesa.

Un caro slauto
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

nell'impossibilità di effettuare il trasferimento tutti insieme, è chiaro che qualche sacrificio in più sarà richiesto a voi genitori.
Mi riferisco al trascorrere i week end insieme e quindi ad un numero di spostamenti notevoli che richiedono molte energie.
Però è anche vero che oggi ci sono molti modi per accorciare le distanze: sarà possibile ogni giorno per il papà sentire i bimbi al telefono, attraverso skype, ecc... e quindi direi che le soluzioni per accorciare le distanze ci sono.
Chiaramente non sostituiscono l'avere il papà in casa la sera e negli altri momenti dedicati alla famiglia, ma può aiutare nella gestione della situazione.

Cordiali saluti,
[#8]
Utente
Utente
Grazie mille a tutti per i consigli..purtroppo la tempistica del mio trasferimento non coincidera' con quello di mio marito e se io rifiuto per aspettarlo non ci sarà poi più posto per me. Cercheremo di gestire nel migliore dei modi la distanza. Grazie ancora davvero.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Cercheremo di gestire nel migliore dei modi la distanza."

Ne sono certa. Stia serena per i Suoi figli, vedrà che si ambienteranno subito: per fortuna i bimbi sono molto aperti alle novità :-)

Cordiali saluti,