Solitudine

Buonasera,
vi contatto per avere un vostro parere.
mi trovo in un periodo buio della mia vita, ho 25 anni, sono fidanzata da 5 anni, disoccupata.
da quando sono fidanzata non ho più avuto amiche e questo mi causa parecchia tristezza. Inoltre sono disoccupata da più di due anni. Queste due differenti situazioni mi causano un grande vuoto ( non voglio definirla depressione ) , e a pagarne le conseguenze è anche la mia relazione. Non riesco più ad essere felice, neanche quando sono con il mio fidanzato che una volta era la mia ancora di salvezza.
due anni fa si è verificato in fatto molto grave con il mio fidanzato, io avevo deciso di perdonarlo ma ora quella situazione mi ritorna contro e non riesco a vivere serenamente la mia storia. Vivo in un paese molto piccolo e fatico a trovare amiche, ho provato a cercarle anche on line ma non ho avuto risultati. Sento che non sto vivendo la vita che vorrei ma non riesco ad uscirne. Forse trovassi un lavoro il mio umore migliorerebbe e anche la situazione con il mio fidanzato ne gioverebbe. Ora non ci stiamo quasi più sentendo, e la cosa mi fa male perché era la persona con cui pensavo sarei rimasta per sempre. Purtroppo penso che anche la nostra routine abbia influenzato questa situazione, ci vedevamo sempre a casa sua, uscivamo poco anche perché lui nel week end lavora sempre.
penso che a 25 anni non dovrei stare così male ma godermi la vita, ma faccio davvero difficoltà.
Spero in un vostro aiuto.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
forse in passato si è chiusa nel suo rapporto di coppia, tralasciando spazi personali come amicizie, interessi...

<quando sono con il mio fidanzato che una volta era la mia ancora di salvezza.> sembra appunto si sia aggrappata al suo rapporto, quasi non avesse altro che riempisse la sua vita o su cui contare...

La perdita del lavoro l'ha privata di ulteriori spazi altri, occasioni sociali, autonomia oltre che riempire il tempo che ora appare vuoto e che le dà modo di rimuginare sul fatto accaduto (che non specifica ulteriormente).tra lei e il suo fidanzato

< Ora non ci stiamo quasi più sentendo,> Una decisione presa insieme quella di diradare o cosa? Ha a che vedere con quanto accaduto due anni fa e le sue conseguenze? Avete provato a confrontarvi su quanto sta accadendo?

Come passa ora le sue giornate?
E' attiva nel cercare un'occupazione?
Come vanno le cose in famiglia, che rapporti ha con i suoi?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Il mio fidanzato ha visto che ultimamente ero distante così gli ho spiegato le motivazioni. Purtroppo pensavamo che il tempo potesse essere una cura ma così non è stato, ci siamo visti e abbiamo chiarito la situazione: entrambi siamo innamorati ma per ora non riesco a vivere felicemente la nostra storia. Adesso ci sentiamo raramente e tra noi non c'è assolutamente astio. Ma ogni volta che lo sento ho un vuoto nello stomaco.. cerco di occupare al massimo le mie giornate in modo da avere pochi momenti in cui mi perdo nei miei pensieri: pratico ciclismo quasi quotidianamente da sola o con mio padre, cucino per la mia famiglia con la quale ho un ottimo rapporto.
Cerco costantemente lavoro, sono una maestra di asilo nido. Ogni mese rimando i curricula nelle varie sedi e nel frattempo faccio dei corsi per ampliare il mio curriculum. Ho anche dei dubbi sui miei sentimenti: perché riesco a stare giorni senza sentirlo ne vederlo ma quando ci siamo visti l'ultima volta mi sono ritrovata a piangere disperatamente? È solo mancanza dei momenti felici? Questa situazione aveva anche influito sulla nostra vita sessuale in quanto da parte mia c'è stato un calo del desiderio. Se ripenso ai momenti in cui eravamo felici mi sento persa, e il pensiero d'essere disoccupata alla mia età mi deprime parecchio. A tutto questo si aggiunge la mia paura di guidare a causa di un incidente passato e ciò mi limita ulteriormente. Non nascondo che mi vedo quasi come un caso disperato
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,
provo a comprendere questo suo tormento... perché l'amicizia e il lavoro rappresentano fulcri importanti della nostra esistenza.

Intanto la relazione di coppia non deve escludere quella di amicizia... anzi ogni componente deve potersi realizzare e mantenere il suo spazio vitale al di fuori di essa.

Ognuno mantenere il suo ruolo e vivacità, brio nella relazione.

Una fluttuazione dell'umore e' prevedibile in queste situazioni di stallo, dove inevitabilmente la vita sessuale e relazione ne risente.

Il calo del desiderio sessuale, infatti, rappresenta proprio una sorta di disinteresse per tutto lo spazio di vita intorno a me.

Proverei a confrontarmi con uno psicoterapeuta, presso un centro pubblico, cercando di focalizzarmi sulle origini di questo malessere e, di conseguenza, una buona elaborazione per iniziare a riprendere in mano la vita...

Si fidi e si affidi...

Di cuore.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
l'amore non dovrebbe inficiare la sfera amicale, altrimenti diventa depauperante e prosciugante e prima o poi si pagano le conseguenze…


le allego due citazioni che trova in due miei articoli, spero che l'aiutino a riflettere.

“Datevi il cuore, ma l’uno non sia rifugio dell’altro, soltanto la mano della Vita può contenere i vostri cuori. Emergetevi insieme, ma mai troppo vicini: il tempio ha colonne distanti e la quercia ed il cipresso non crescono mai l’una all’ombra dell’altro….”

Gibran 1923.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html.

“Io cerco la persona che sia capace di amare l’altro senza per questo punirlo, senza renderlo prigioniero o dissanguarlo; cerco questa persona del futuro che sappia realizzare un amore indipendente dai vantaggi o svantaggi sociali, affinché l’amore sia sempre fine a se stesso e non solo un mezzo in vista di uno scopo”

Jung; lettera a Sabina Spielrain (4 dicembre 1908)

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Utente
Utente
Vi ringrazio per la risposta,
mi rattrista molto non riuscire a trovare ne amicizia ne lavoro.. e temo di non riuscire ad uscire da questa situazione, ora ho diverse conoscenti ma il tutto non evolve in una vera amicizia..
purtroppo il fatto che ha drasticamente cambiato la visione che avevo del mio fidanzato è stato un episodio di violenza, al culmine di una discussione mi ha tirato uno schiaffo cosa che fino a quel momento avrei giurato che lui non avrebbe mai potuto farmi. I miei sanno dell'accaduto e da allora lui non li ha più incontrati, cosa che non voglio neanch'io vista la situazione delicata.