Crisi sentimentale

salve, sono fidanzata da circa 8 anni e convivo ormai da 2.come in tutte le coppie ci sono stati alti e bassi che abbiamo sempre superato.ora eravamo arrivati al punto di dover fare quel decisivo passo in più per creare una famiglia e prendere una casa nostra. il mio fidanzato un giorno alla domanda iniziamo a vedere casa, mi risponde che non è più sicuro dei suoi sentimenti, vede che ci siamo allontanati e che non c'è più il trasporto di prima. avevo notato anche io delle cose negative, a volte era distante, dimenticava le cose che gli chiedevo di fare, silenzi, ma forse ingenuamente ho voluto dare la colpa alla stanchezza dal lavoro (fa un lavoro che lo tiene fuori casa per tutto il giorno e gli crea uno stato d'ansia non indifferente). mi chiede di dargli tempo per chiarirsi le idee, perchè lui vuole stare con me ma si sente un senso di vuoto dentro che non riesce a controllare. questo un mese fa, in questo tempo io ho cercato di stargli vicino ho messo da parte i miei malumori e sono andata avanti. ieri abbiamo riparlato e mi ha detto che non vuole buttare al vento questi anni passati insieme, da solo non riesce ad affrontare questa cosa, che dobbiamo parlarne di più. che vuole provare a ricostruire il nostro rapporto cercando di fare le cose che facevamo prima, che ci facevano stare bene e che vuole superare questa crisi con tutto se stesso. io gli ho chiesto se prova ancora sentimenti per me e se vuole davvero stare con me, la sua risposta è stata si e sembrava sincera. ora io dal mio punto di vista avevo pensato di tornare dai miei e vedere se il distacco provocasse uno scossone, però ho paura che questo possa portare ad una rottura definitiva. così per ora siamo arrivati alla conclusione di provare a ricostruire il nostro rapporto da capo diciamo cercando di fare le cose che ci fanno stare meglio e dedicarci più a noi stessi, senza illusioni e senza progettare il futuro. abbiamo preso la strada giusta? faccio bene a restare con lui anche se non ho più le certezze di qualche mese fa? vi ringrazio in anticipo
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
per prima cosa dovreste capire cosa vi stia succedendo. Potreste farlo con l'aiuto di uno psicoterapeuta, che vi aiuti a "leggere" i segnali .
Da soli e' difficile. Se ci sono dei meccanismi disfunzionali e non vengono decodificati torneranno ad agire.
Da lontano piu' di cosi' non posso dire. Occorrono dei colloqui a cui partecipiate entrambi.
Mi faccia sapere e auguri

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
La relazione di coppia implica impegno e dedizione e, spesso, diventa difficile riuscire ad aprirsi all'altro totalmente e a mettersi in ascolto.

A volte si danno per scontati diversi bisogni e aspettative.. senza consapevolezza.

Si sperimenta, cosi, una crisi di coppia, che non è mai determinata da un solo evento, quando il disvelarsi di un elemento getta luce di criticità sulla vita stessa della coppia in generale.

La consapevolezza della disfunzionalita' di relazione è accompagnata da senso di disagio e pesantezza.
La variabile tempo è importante: riuscire a mantenere le diversità...; ricontrattare la parità nella relazione (in riferimento alle decisioni, ad es.); apertura al contesto esterno (es. gli amici); disponibilità al cambiamento delle dinamiche e degli affetti; presenza di progettualità; complicità nelle relazioni e nell'intimità; mantenimento delle diversità...

Uno degli aspetti preponderanti, che necessitano di ristrutturazione, è la mancanza di alternanza delle posizioni relazionali e brio della coppia... per es.

Ancora tanto altro ci sarebbe da definire...
Un percorso, probabilmente, di lavoro in coppia e per la coppia.

Riflettiamo.

Un caro saluto..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara Ragazza,
Quando una coppia va in contro ad una crisi coniugale, questa solitamente non insorge come un fulmine a ciel sereno, ma tutta una serie di "preliminari della separazione" erano già chiari e visibili, anche se non adeguatamente decodificati ed attenzionati.

Il futuro spaventa, forse la dimensione ludica del presente seduce e rassicura....ma non credo sia questo quello che lei desidera ...


Spesso, l’unica strada per poter fare chiarezza, è rappresentata dalla possibilità di una consultazione psicologica:
setting protetto, riservato ed in totale assenza di giudizio, deputato all’ascolto ed alla decodifica delle problematiche, conflittualità e pieghe psichiche della coppia, che se non adeguatamente elaborate, si riproporranno i modificate e pericolose....

La psicoterapia di coppia, nel caso in cui la coppia lo desiderasse e ne comprendesse l' utilità, rappresenta la strada verso la chiarezza e magari una possibile riconciliazione o serena separazione.

Il "tempo' non è curativo, se non ben impiegato.

Coppie immobili nel silenzio, spesso- dopo le consultazioni- decidono di guardarsi dentro e quando trovano margini per un possibile recupero, con gli aiuti dovuti, riprendono a sperare e ad amare ancora .....


Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio per le Vostre risposte..stavamo già pensando di rivolgerci ad uno psicoterapeuta..e ci impegneremo affinchè le cose funzionino.
grazie infinite