Non riesco ad allontanarmi da lui

Ho 22 anni,lui 28. L ho conosciuto nella città in cui studiavamo entrambi,poi lui è dovuto andare via. Abbiamo vissuto qualche mese la storia a distanza,poi è tornato,un po per me,un po perché non era pronto ad andarsene e abbiamo vissuto un anno stupendo insieme. Poi si è laureato e ha dovuto lasciare di nuovo la città,abbiamo continuato la storia a distanza per altri 7 mesi finché mi ha detto che non riusciva più a sopportare la distanza,che era troppo complicato, che doveva concentrarsi su di sé, trovare lavoro e costruire la sua vita e la distanza rischiava di non finire mai e lui non sopportava di non riuscire a darmi quello che merito. È successo 5 mesi fa. Non mi sono mai arresa,ho continuato a vederlo e cercarlo. L ho trovato sempre confuso e disperato,piangendo mi diceva che mi amava ma che non potevamo continuare. Ma io non gli ho mai veramente detto addio...ho continuato a cercarlo,spesso lho ritrovato,non abbiamo mai veramente chiuso i contatti. Appena si allontanava lui ero io a ricercare, se mi allontanaVo io era lui a cercarmi. Da un mese ha trovaro lavoro,sempre in un altra città rispetto alla mia ma più vicina. È partito da me ma abbiamo ricominciato a sentirci tutti i giorni,non ha mai dimenticato un buongiorno nessun giorno. Ci siamo visti,dopo 3 mesi,abbiamo passato 3 giorni stupendi e pieni di amore,notavo la sua paura di darmi troppo ma ho cercato di fargli capire che poteva rilassarsi. Dopo 3 giorni ho affrontato il discorso. Volevo solo parlare e capire le cose come stavamo ma abbiamo finito per litigare e urlarci contro. Lacrime agli occhi, urlando mi ha detto che nulla è cambiato. "Sono troppo concentrato su di me,se dovessi darti un consiglio ti direi di dimenticarmi, sei libera di fare quello che vuoi,anche stare con altri poi io agiro di conseguenza e non so come. Non puoi pretendere nulla,le cose non sono cambiate. Quello che io provo per te non sono affari tuoi,i miei sentimenti li gestisco io come voglio...". Impulsivamente ho fatto il biglietto per partire il giorno dopo,il giorno dopo mi sono pentita,chiedendogli se a lui andava bene gli ho chiesto se polevo rimanere. Mi ha detto di si e poi si è arrabbiato perché sono rimasta perché non riesco mai a prendere una posizione e meritavo le conseguenze della mia scelta impulsiva. Ma ormai era troppo tardi...e quando si è calmato abbiamo passato una serata stupenda a ridere rilassati. E stiamo vivendo questi ultimi due giorni che siamo costretti a stare insieme con serenità.(ho cambiato il biglietto al giorno stabilito dall'inizio e cioè 3 giorni dopo). Ho deciso di rimanere perché egoisticamente sapevo sarei stata troppo male,perché so che devo allontanarmi e dopo quel.litigio non ce lavrei fatta. Lui vuole solo "vedere le cose come vanno" senza impegni e a me va bene perché non ho fretta ma razionalmente so che devo dimenticarlo...ma è così difficile. Non riesco a uscirne...
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

comprendo la difficoltà a viversi una storia, dove sembra di avere chiaro quello che si vuole, mentre dall'altra parte non non è affatto così...

Cosa possiamo fare?

Solo riflettere su come stiamo noi:che sensazioni ci sono e che emozioni nel vivere in questo modo, che sembra non appartenerci ....

Le emozioni mi appaiono significative e tumultuose: voglio stare a qualsiasi costo con te, perché ci tengo, ma non ci riesco... perché i miei bisogni sono diversi dai tuoi.

Lui è stato chiaro sia esplicitando la sua difficoltà che vivendola, per cui...
... se io decido di accogliere la sua necessità di viverla "qui ed ora", allora devo provare ad "adattarmi" , ossia a ristrutturare (attraverso un processo di cambiamento) la mia immagine di coppia, la mia immagine del Se' e il mio processo interiore, affinché io possa vivere la relazione senza il dolore e l'inadeguatezza di essere "scomoda"....

Proviamo a riflettere...

Di cuore...
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Utente
Utente
Gentile dottoressa,
la ringrazio innanzitutto per la celere risposta.

Io sono pronta ad adattarmi e a vivere la storia senza storia,sentirci e basta senza essere o pretendere "nulla" e poi vedere cosa succederà. Ma quanto è giusto? Non lo sto aspettando abbassandomi a lui?
Sa dovessi dar retta alle sue parole,non merita nulla,e dovrei dimenticarlo,come daltronte mi dicono tutte le perdone che mi stanno intorno,ma poi guardo come mi guarda e mi accarezza quando è rilassato e riconosco il suo amore. Se solo mi dicesse quello che prova...ma non vuole. "Non sono affari tuoi"dice...
Sono così confusa...