Ansia, paranoia, ipocondria, (e... disturbo istrionico?)
buonasera gentili medici,
per me è un argomento molto delicato ed intimo, per fortuna che qui sono anonima. Ho 20 anni e davvero tanti, tanti problemi (accumulati). Vi giuro, io ho davvero bisogno di capire se sono io sbagliata o sono gli altri. La mia natura è tranquilla, pacata, e non dico mai di no: ecco il primo problema, la mia incapacità totale nel dire un semplice 'no' a qualcuno. Io ho paura del rifiuto, dell'abbandono, della solitudine. Vado all'università, mentre seguo le lezioni inizio a sentire caldo, ansia, mi giro e rigiro nei pensieri, non riesco a stare serena (soprattutto dopo un caffè, a quanto pare) torno a casa - specialmente d'inverno - ed è totalmente buio. Il buio mi mette paura, angoscia, non voglio fare nulla, inizio a diventare apatica e mi salgono le paranoie. Premetto che non ho mai avuto libera scelta nell'università... mio padre ha sempre deciso tutto per me, ho abbastanza paura di lui e del suo giudizio. Ora non so se è davvero giusto seguire ciò che mi ha detto di fare oppure posso davvero fare quello che mi piace (mi piace l'accademia di disegno) e posso fare lo stesso anche se 'non si guadagna subito'. Mi faccio condizionare molto dal giudizio altrui su alcuni argomenti e cambio idea; riconosco le persone 'più forti' di me. Sono drammaticamente ipocondriaca e nasconderlo mi provoca ansia (es. non mi permetto di andare a letto liberamente con qualcuno perché ho nella testa la paura di varie malattie)... Ho degli amici meravigliosi che mi amano per quello che sono e sono anche preoccupati per me. L'altro giorno ho fatto un test sulla personalità abbastanza accurato e sono uscita con probabili sintomi di disturbo istrionico. Vi giuro, la mia testa è un caos totale. Da piccola sono sempre stata trattata male, sono il classico brutto anatroccolo. Ho frequentato un ragazzo, ci tengo davvero tanto a lui e lui a me; e mi ha lasciata libera perché mio padre (e mia madre condizionata) mi ha vietato di vederlo e sono stata così terrorizzata da far diventare l'argomento un tabù. (non vuole vedermi ancora soffrire a causa sua ma continua a starmi intorno per vedere se sto bene, dopotutto) Insomma, ho il classico complesso di Zeno; ho il terrore di diventare una cattiva persona, mi preoccupo sempre degli altri, anche se non li conosco, mi basta poco per distruggere tutta l'autostima che ho creato (e non ne ho comunque). Ho rabbia accumulata, ho tanti sogni che non posso realizzare perché non so perché; sono così invidiosa degli altri perché non hanno queste ansie, paure, fobie. [Vi dico soltanto che adesso ho mal di schiena e credevo di avere l'hiv (assurdo?!)] Non so se ho dei reali attacchi di panico (dovuti all'ipocondria): ansia, ho la sensazione di avere il viso bollente, mani fredde (quindi temperatura normale ma mi sento un fuoco) panico e ho lo stimolo di andare in bagno immediatamente perché mi prende la pancia ma non sono dolori. Tutto ciò anche con una tazzina di caffè il pomeriggio. Aiutatemi, scusate il disturbo.
per me è un argomento molto delicato ed intimo, per fortuna che qui sono anonima. Ho 20 anni e davvero tanti, tanti problemi (accumulati). Vi giuro, io ho davvero bisogno di capire se sono io sbagliata o sono gli altri. La mia natura è tranquilla, pacata, e non dico mai di no: ecco il primo problema, la mia incapacità totale nel dire un semplice 'no' a qualcuno. Io ho paura del rifiuto, dell'abbandono, della solitudine. Vado all'università, mentre seguo le lezioni inizio a sentire caldo, ansia, mi giro e rigiro nei pensieri, non riesco a stare serena (soprattutto dopo un caffè, a quanto pare) torno a casa - specialmente d'inverno - ed è totalmente buio. Il buio mi mette paura, angoscia, non voglio fare nulla, inizio a diventare apatica e mi salgono le paranoie. Premetto che non ho mai avuto libera scelta nell'università... mio padre ha sempre deciso tutto per me, ho abbastanza paura di lui e del suo giudizio. Ora non so se è davvero giusto seguire ciò che mi ha detto di fare oppure posso davvero fare quello che mi piace (mi piace l'accademia di disegno) e posso fare lo stesso anche se 'non si guadagna subito'. Mi faccio condizionare molto dal giudizio altrui su alcuni argomenti e cambio idea; riconosco le persone 'più forti' di me. Sono drammaticamente ipocondriaca e nasconderlo mi provoca ansia (es. non mi permetto di andare a letto liberamente con qualcuno perché ho nella testa la paura di varie malattie)... Ho degli amici meravigliosi che mi amano per quello che sono e sono anche preoccupati per me. L'altro giorno ho fatto un test sulla personalità abbastanza accurato e sono uscita con probabili sintomi di disturbo istrionico. Vi giuro, la mia testa è un caos totale. Da piccola sono sempre stata trattata male, sono il classico brutto anatroccolo. Ho frequentato un ragazzo, ci tengo davvero tanto a lui e lui a me; e mi ha lasciata libera perché mio padre (e mia madre condizionata) mi ha vietato di vederlo e sono stata così terrorizzata da far diventare l'argomento un tabù. (non vuole vedermi ancora soffrire a causa sua ma continua a starmi intorno per vedere se sto bene, dopotutto) Insomma, ho il classico complesso di Zeno; ho il terrore di diventare una cattiva persona, mi preoccupo sempre degli altri, anche se non li conosco, mi basta poco per distruggere tutta l'autostima che ho creato (e non ne ho comunque). Ho rabbia accumulata, ho tanti sogni che non posso realizzare perché non so perché; sono così invidiosa degli altri perché non hanno queste ansie, paure, fobie. [Vi dico soltanto che adesso ho mal di schiena e credevo di avere l'hiv (assurdo?!)] Non so se ho dei reali attacchi di panico (dovuti all'ipocondria): ansia, ho la sensazione di avere il viso bollente, mani fredde (quindi temperatura normale ma mi sento un fuoco) panico e ho lo stimolo di andare in bagno immediatamente perché mi prende la pancia ma non sono dolori. Tutto ciò anche con una tazzina di caffè il pomeriggio. Aiutatemi, scusate il disturbo.
[#1]
Gentile ragazza,
dove e con chi hai fatto il test psicologico?
Attualmente sei seguita da uno psicologo?
Mi pare che tu abbia ben spiegato il problema: se il papà ha deciso tutto per te, da una parte ti riesce difficile dire la tua, ma forse non riesci neppure a capire che cosa vuoi davvero, se gli altri hanno sempre deciso per te.
Per questa ragione, se già sei seguita da uno psicologo, sarebbe importante continuare e imparare a discernere meglio che cosa tu vuoi fare e che non vuoi fare, ecc... in modo tale da essere libera di effettuare le tue scelte.
L'ansia potrebbe essere una conseguenza di tutto ciò, ma una valutazione accurata di persona è imprescindibile.
Cordiali saluti,
dove e con chi hai fatto il test psicologico?
Attualmente sei seguita da uno psicologo?
Mi pare che tu abbia ben spiegato il problema: se il papà ha deciso tutto per te, da una parte ti riesce difficile dire la tua, ma forse non riesci neppure a capire che cosa vuoi davvero, se gli altri hanno sempre deciso per te.
Per questa ragione, se già sei seguita da uno psicologo, sarebbe importante continuare e imparare a discernere meglio che cosa tu vuoi fare e che non vuoi fare, ecc... in modo tale da essere libera di effettuare le tue scelte.
L'ansia potrebbe essere una conseguenza di tutto ciò, ma una valutazione accurata di persona è imprescindibile.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,
Provo a comprendere questo senso di disorientamento, stato d'animo e timore della solitudine e del l'abbandono...
quasi come se fosse sempre stata sotto una "campana di vetro" protetta e custodita.
La paura dell'abbandono crea diversi disagi, in quanto condiziona, spesso, la vita affettiva e relazionale.
Il timore di perde chi si prende cura di noi...
Forse potremmo iniziare noi a prenderci cura di noi stessi... Iniziamo a vederci come persona adulta, che è meritevole di ciò che fa autonomamente.
Iniziamo a fidarci di noi stessi e ad osare... ad alimentare anche la famosa autostima, che tanto regge le nostra fondamenta psicologiche.
Certo, i genitori, se non realizzati, impediscono ai loro figli di sviluppare questo senso di fiducia in se stessi e di riconoscerli per come realmente sono.
Spero in una riflessione costruttiva.
Un grosso in bocca al lupo.
Provo a comprendere questo senso di disorientamento, stato d'animo e timore della solitudine e del l'abbandono...
quasi come se fosse sempre stata sotto una "campana di vetro" protetta e custodita.
La paura dell'abbandono crea diversi disagi, in quanto condiziona, spesso, la vita affettiva e relazionale.
Il timore di perde chi si prende cura di noi...
Forse potremmo iniziare noi a prenderci cura di noi stessi... Iniziamo a vederci come persona adulta, che è meritevole di ciò che fa autonomamente.
Iniziamo a fidarci di noi stessi e ad osare... ad alimentare anche la famosa autostima, che tanto regge le nostra fondamenta psicologiche.
Certo, i genitori, se non realizzati, impediscono ai loro figli di sviluppare questo senso di fiducia in se stessi e di riconoscerli per come realmente sono.
Spero in una riflessione costruttiva.
Un grosso in bocca al lupo.
[#3]
Ex utente
per la dottoressa Angela Pileci: No, non sono seguita da nessuno, e non ho soldi per andare, a meno che non mi finanzino i miei genitori. Tendo a tenermi tutto dentro, quindi con i miei sono sempre tranquilla e sorridente, diciamo che questo bipolarismo è surreale anche per me perché non so proprio come faccio. Il test, me lo ha fatto fare una ragazza, una sciocchezza online (http://similarminds.com/personality_disorder.html) ma ho avuto un risultato alto sul disturbo istrionico e mi ero documentata per curiosità (a quanto pare alcuni 'sintomi' li trovavo familiari). Ha ragione sul fatto di mio padre, me lo ripeto in continuazione e mai ho trovato il coraggio di affrontarlo.
Per la dottoressa Antonietta Albano: Mi è piaciuta l'idea di dovermi considerare come un'adulta; per i miei genitori sono sempre il pagliaccio o la bambina, e non vengo mai presa sul serio. Così ho perso i miei sogni, le mie idee (se penso ad una cosa, giusta o sbagliata, loro ci mettono lo zampino ed io cambio idea immediatamente) ed ho perso anche l'unico ragazzo che mi piaceva (anche perché sapeva farmi da padre - è strano da dire)
Grazie comunque ad entrambe, davvero gentilissime, con tanta pazienza, grazie di cuore. Vi giuro che quando ho letto la mail di risposta mi sono scese le lacrime, grazie!
Per la dottoressa Antonietta Albano: Mi è piaciuta l'idea di dovermi considerare come un'adulta; per i miei genitori sono sempre il pagliaccio o la bambina, e non vengo mai presa sul serio. Così ho perso i miei sogni, le mie idee (se penso ad una cosa, giusta o sbagliata, loro ci mettono lo zampino ed io cambio idea immediatamente) ed ho perso anche l'unico ragazzo che mi piaceva (anche perché sapeva farmi da padre - è strano da dire)
Grazie comunque ad entrambe, davvero gentilissime, con tanta pazienza, grazie di cuore. Vi giuro che quando ho letto la mail di risposta mi sono scese le lacrime, grazie!
[#4]
Gentile ragazza,
i test li somministra solo lo psicologo che è iscritto all'albo degli psicologi.
In rete non si trovano test...
Quindi non darei peso a quel risultato.
Per quanto riguarda lo psicologo, può rivolgersi ad una struttura pubblica della Sua zona, accedendo con l'impegnativa del medico, oppure al Consultorio.
Dal momento che sta soffrendo, mi pare una scelta sensata, perchè da qui non possiamo aiutarLa ma solo dare indicazioni per orientare l'Utenza.
Cordiali saluti,
i test li somministra solo lo psicologo che è iscritto all'albo degli psicologi.
In rete non si trovano test...
Quindi non darei peso a quel risultato.
Per quanto riguarda lo psicologo, può rivolgersi ad una struttura pubblica della Sua zona, accedendo con l'impegnativa del medico, oppure al Consultorio.
Dal momento che sta soffrendo, mi pare una scelta sensata, perchè da qui non possiamo aiutarLa ma solo dare indicazioni per orientare l'Utenza.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.9k visite dal 11/11/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.