Fidanzato troppo mammone

Gentilissimi dottori,
non ho mai scritto in un forum di psicologia, ma ho davvero bisogno di un parere/aiuto.
Mi chiamo Cristina, ho 22 anni appena compiuti e sono fidanzata da circa un anno e mezzo con Daniele che a gennaio compie 31 anni. Conviviamo da alcuni mese e il prossimo anno (giugno 2015) ci sposiamo. Lui è molto carino e buono con me, molto romantico (mi ha chiesto di sposarlo a Parigi sulla Tour Eiffel), in casa mi aiuta con i lavori domestici e quando gli chiedo qualcosa non mi dice mai di no. Non litighiamo mai se non per colpa….di sua mamma! Ora, che il mio fidanzato fosse mammone, lo sapevo, ma non credevo fino a questi punti. Sono successe tante cose che adesso, tutte insieme, non mi stanno più bene. Il primo episodio è successo a giugno di quest’anno. Eravamo a pranzo a casa dei miei genitori e mia suocera se n’è uscita dicendo che io in casa nostra non facevo nulla!!! Malgrado lei abiti a 70 km di distanza da casa nostra. Ha detto questo perché, essendo che Daniele fa i turni di lavoro, ha sempre il mattino o il pomeriggio liberi, quindi, quando è a casa a volte fa qualcosa. Io sono impiegata a tempo pieno e le pulizie domestiche posso farle solo di sabato. Quel giorno sono stata malissimo, non le ho più parlato. Lei se n’è accorta e, siccome era in torto e per far si che l’attenzione cadesse nuovamente su di lei, si è messa a piangere! Ovviamente io sono passata dalla vittima alla belva, malgrado non le avessi detto nulla. Dopo di che ho detto a Daniele di prendere una posizione, altrimenti non andava bene così. Lui ha detto alla madre di non intromettersi nella nostra vita e abbiamo fatto pace.
Un altro episodio è stato quando Daniele aveva una cena con i suoi ex collegi di lavoro. Lui ha detto subito che non voleva andare (malgrado io non ho nulla in contrario se lui va, anzi non mi permetterei mai di dirgli di non andare ad una cena!!!) e la mamma l’ha saputo. Davanti a me gli ha detto testuali parole: “Daniele, ma vai a cena che Cristina te la teniamo noi”. Quel teniamo mi è stato lì, io non sono un pacco postale e poi non ho paura di restare un paio d’ore a casa da sola (quando Daniele fa la notte io dormo da sola e mica ho paura!!!).
Un’altra volta è stato per i primo novembre, il giorno dei Santi. Siccome le nostre famiglie sono distanti 100 km per questo noi abbiamo deciso di andare a convivere “vicino” ai nostri lavori. I suoi distano a 70 km circa e i miei a 35 km. Siccome il giorno dopo c’era la messa di anniversario di morte di mia nonna abbiamo deciso di andare al mattino al cimitero dai suoi nonni, scendere giù nel primo pomeriggio e andare al cimitero dai miei nonni e poi dormire a casa mia in modo tale che il giorno dopo eravamo già lì per andare a messa… la mamma di Daniele ha detto che il prossimo anno dobbiamo andare assolutamente al pomeriggio da loro al cimitero!!! Malgrado ci sarà di nuovo messa di mia nonna.
Una settimana fa invece Daniele è andato a scegliere l’abito da sposo con sua mamma e suo sorella. Dopo di che quando io sono arrivata a casa da lavoro c’erano anche loro e mi hanno detto che Daniele era bellissimo ecc… io gli ho detto a tutti e tre che ero felice che aveva scelto l’abito (anche lui come me primo abito e primo atelier), ma non ho fatto chissà che salti di gioia dato che non l’ho visto e lo giudicherò quel giorno. Mia suocera poi ha detto “Eh Cristina non è proprio contenta che Daniele ha scelto l’abito”, ma si può dire una cosa simile???!!! Io non dovrei essere felice che io mio futuro marito ha scelto l’abito?? E da lì non ho più parlato molto, difatti dopo un po’ se ne sono andate. L’indomani ha chiamato Daniele dicendogli che io non ero felice di vederle. Pazzesco. Ovvio che dopo che dice frasi senza senso io non ho più voglia di parlarci insieme.
L’ultimo episodio è successo due giorni fa. La mamma di Daniele si sente con la mia, telefonicamente. Malgrado abbia visto il figlio tre giorni prima (in atelier) si mette a strillare per telefono dicendo a mia mamma “Chissà quando vedo Daniele!!!” Malgrado mia mamma non mi vedeva da sette giorni!!! Comunque ci sentiamo tutti i giorni e quando riusciamo ci vediamo, ma abitando tutti distanti a volte non è possibile. Mentre lei fa sempre ste scene. Malgrado suo figlio ha quasi 31 anni non riesce a starsi da lui e lui da lei.
Voglio bene a mia suocera e amo il mio “quasi marito”, ma questo loro legame ossessivo sta distruggendo il nostro e io, emotivamente mi sento stanca, stanca di essere la sola a difendere il nostro amore.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora,
leggendo le sue parole da una posizione "esterna" mi è sorto un dubbio.

Ovvero, che magari sua suocera possa fare qualche commento un pò fuori posto, che il suo "quasi marito" possa essere anche un pò mammone, ma forse lei tende molto ad interpretare negativamente i toni, i significati, le implicazioni delle parole di sua suocera, a rimuginarci su ed a soffrire.

Mi spiego meglio. Prendiamo uno degli episodi che lei ci racconta:

>>Davanti a me gli ha detto testuali parole: “Daniele, ma vai a cena che Cristina te la teniamo noi”

Lei ha reagito male per LE PAROLE di sua suocera, o per la sua interpretazione (tipo "Che pensa, che sono un pacco postale? Che non posso dormire da sola? Che ho bisogno che loro mi tengano, come un cane o un bambino?", etc.)?

Lei che ne pensa?
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Utente
Utente
Per le parole. Perchè non è necessario che lei dica al figlio cosa fare, Daniele è grande e vaccinato, ha quasi 31 anni e se vuole fare una cosa, se ne parla insieme, ma io e lui. Non io, lui e sua mamma.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
si è confrontata con sincerità e chiarezza con il suo compagno sul malessere che causano in Lei queste situazioni?
Al di là di sporadici (e, a quanto scrive non troppo efficaci) interventi, che cosa ne pensa lui?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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[#4]
Utente
Utente
Si si certo che mi sono confidata, ma lui intanto non ne prende mai posizione. Pure ieri ha ammesso che vede sua mamma come un Dio. Mi ha detto che prima di conoscere me la persona più importante della sua vita era la mamma. Ora dice appunto che sono io, ma alla luce degli ultimi avvenimenti non pare proprio che sia così. Io mi sento sempre inferiore a lei, sempre.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Io mi sento sempre inferiore a lei, sempre

Difficile posizione... Vorrei però invitarla a riflettere su un passaggio.

Le chiedo:

>>Lei ha reagito male per LE PAROLE di sua suocera, o per la sua interpretazione?

Lei mi risponde:

>>Per le parole. Perchè non è necessario che lei dica al figlio cosa fare, Daniele è grande e vaccinato, ha quasi 31 anni e se vuole fare una cosa, se ne parla insieme, ma io e lui. Non io, lui e sua mamma.

Ovvero, mi fornisce un'altra INTERPRETAZIONE, ovvero RILETTURA degli eventi, alla luce dei SUOI principi, dei SUOI modelli e dei SUOI modi di vedere.

Tutto questo è assolutamente legittimo: ognuno di noi vede il mondo dalla sua prospettiva, che non è mai casuale, ma frutto delle nostre esperienze, di quello che abbiamo appreso, della nostra storia personale e relazionale.

Ma vorrei, nei limiti di un consulto online, che le fosse chiara una differenza per me molto importante.

Se una persona mi sferra un pugno in pieno volto, io posso ad esempio:
- soffrire il dolore fisico di quel pugno, magari secondario ai danni che mi procura
- soffrire il dolore psicologico legato al mio modo di interpretare quell'evento.

Secondo lei, se pensassi:

- "Ma come si è permesso, ora gli faccio vedere io, mi vendicherò!"
- "Me la sono cercata, è sempre colpa mia"
- "Oddio, e se lo incontro di nuovo? E se mi picchierà ancora?"
- "E' tutto inutile, sono destinato a subire..."

proverei le stesse emozioni?
[#6]
Utente
Utente
Ma che io mio fidanzato è mammone lo dice pure mia madre e suo padre. Quindi non sono io quella che ha dei problemi. Io interpreto come mi vengono dette quelle parole e da li traggo le mie conclusioni.
Anche perchè telefonare a mia mamma, piangere e chiedere quando vede il figlio dopo che l'ha visto tre giorni prima, mi pare esagerato!
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Non credo si tratti di dover scegliere chi delle due è più importante, perché entrambe lo siete per aspetti differenti, in virtù dei diversi ruoli che ricoprite (e ricoprirete in futuro) nella vita di quest'uomo.
Lui non dovrebbe, a mio avviso, schierarsi dalla parte di una, a scapito dell'altra: stiamo parlando della futura moglie e della madre!
Sarebbe invece opportuno arrivare a conciliare e ristrutturare i legami e le relazioni in conseguenza ad un avvicendarsi delle fasi della propria vita.
Prima di Lei, il suo compagno ha avuto altri rapporti duraturi?



[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Quindi non sono io quella che ha dei problemi.

Beh, è lei che ci scrive, quindi immagino che per lei siano certamente aspetti dolorosi, o fastidiosi, o comunque fonte di disagio.

>>Io interpreto come mi vengono dette quelle parole e da li traggo le mie conclusioni.

Esatto, lei interpreta le parole, come le vengono dette, e ne trae delle conclusioni. Questo è quello che facciamo TUTTI, non solo lei.

Lei ritiene che le sue interpretazioni (come le mie, e quelle di tutti noi!) siamo obiettive o siano influenzate, da innumerevoli fattori, come ad esempio le nostre aspettative sugli altri, il nostro stato d'animo di quel momento, i nostri valori, le nostre convinzioni, le nostre regole etc.? Altre persone potrebbero interpretare il comportamento della mamma del suo fidanzato in modo diverso da lei?
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

comprensibile la sua frustrazione legata a questi vissuti...

Credo sia importante accogliere le riflessioni di cui sopra...

Provare, quindi, ad ascoltare le emozioni che si sprigionano quando pensa, ricorda ed interagisce con la suocera.

Ascoltare i suoi bisogni e agire in tale funzione: prima del matrimonio bisognerebbe trovare una "strategia" adeguata, per mettere equilibrio in questo doloroso stallo... sarebbe, davvero, rischioso non farlo a tempo debito.

Proviamo, quindi, a stare su di noi e non sull'altro...

Perché sento, provo, determinate emozioni?!

Rimaniamo in ascolto...

Un caro saluto.
[#10]
Utente
Utente
No il mio compagno non ha mai avuto rapporti duratori, io sono la prima che ha presentato alla famiglia.

Dottoressa infatti siamo due donne diverse e distinte nella sua vita, ma lui dovrebbe imparare a ragionare con la sua testa e non con quella della mamma!
[#11]
Utente
Utente
Sia io, il padre del mio fidanzato e mia mamma vediamo molto bene il legame morboso che c'è tra il mio fidanzato e la mamma. Non sono solo io Dott. Calì. Altrimenti nessuno lo vedrebbe. Telefonare a mia mamma e piangere per quando vedrà il figlio le pare normale?? E' una donna del 1960 non una bambina. Il figlio lo vede una volta a settimana e lo sente tutti i giorni a volte più volte al giorno.
[#12]
Utente
Utente
Dott. Albano infatti sono d'accordo con lei sul fatto che bisogna trovare un compromesso... io sento e vedo che mia suocera è troppo invadente. Le rotture di molti matrimoni sono infatti a causa di altri, e spesso sono le mamme dei figli maschi che hanno questo attaccamento morboso verso i figli.
[#13]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Mi associo ai colleghi e la invito a leggere un mio articolo

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4405-genitori-e-figli-maschi-istruzioni-per-l-uso.html

La madre, secondo il pensiero di Sigmund Freud è la prima seduttrice, la prima generatrice d’amore e di futura nostalgia per il legame “speciale” che la lega al figlio.


Consideri che se un uomo ha avuto un buon rapporto con la madre, probabilmente sarà capace di stabilire un buon rapporto anche con la moglie.

Il tempo, la tolleranza ed i confini che saprete mettere a questa coppia, renderà serena la vostra navigazione familiare .......

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#14]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Telefonare a mia mamma e piangere per quando vedrà il figlio le pare normale??"

Gentile Utente,

il punto non è se questo comportamento sia normale o meno, ma il nocciolo della questione mi pare il Suo (di Lei che scrive) comportamento, e cioè il fatto di lasciarsi condizionare, manipolare, irritare, ecc.. da ciò che fa questa signora.
Invece a mio avviso dovrebbe imparare a prendere le distanze da ciò che fa Sua suocera, perchè è molto probabile che questa donna sarà così anche in futuro e nè Lei nè il figlio potrete cambiarla, ma certamente Lei può modificare il Suo (sempre di Lei che sta scrivendo) atteggiamento nei riguardi di Sua suocera, in modo tale da attribuire un peso diverso a quanto dice e fa.
Se poi anche gli altri ritengono che questa persona sia "particolare" o "esagerata" o altro, mi pare che Lei sia in buona compagnia, ma allora come mai solo per Lei tutto ciò diventa un problema e La irrita così tanto? E' su questo che dovrebbe riflettere, perchè il problema sembra essere il Suo e non di altri, nè di Sua suocera...
Non si semplifica la vita (Sua e del Suo compagno, che prima o poi potrebbe anche esserne infastidito, non si sa mai, perchè è giusto che un figlio voglia bene alla mamma) se prova a ridimensionare la questione, dando il giusto peso alle parole e alle modalità della signora?
Tenga presente che di solito nelle dinamiche relazionali c'è anche il rischio di lasciare un grande potere agli altri (in questo caso Sua suocera) se enfatizziamo tutto ciò che dice e che fa e reagiamo di conseguenza... Ha provato ad immaginarsi in futuro in una situazione del genere e le conseguenze di tutto ciò?
[#15]
Utente
Utente
Il problema lo vedo io perchè sono i che vivo col mio uomo e non gli altri. Questi comportamenti della mamma sono iniziati da quando siamo andati a convivere, prima lei era tranquilla.
Io poi non sto dicendo che un figlio non deve voler bene alla madre, ci mancherebbe, solamente avere più il pugno di ferro quando serve.. e dire di no.
[#16]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

il problema allora riguarderebbe il Suo compagno che vive con Lei e che è poco protettivo con Lei e che non dice di no (in quali situazioni, esattamente?) e non usa il pugno di ferro (quando, di preciso?) e non Sua suocera?

Oppure Lei è irritata perchè Sua suocera a volte fa delle "sparate" e probabilmente Lei si sente invasa dalle uscite di Sua suocera e dalle sue parole che giudica inopportune e insensibili?

Perchè se il problema riguarda Sua suocera che talvolta è inopportuna, forse conviene dare il giusto peso per evitare di rovinare un rapporto importante come quello con il Suo fidanzato. E in questo caso, è sufficiente precisare ad esempio che non ha detto di non essere felice per la scelta dell'abito e poi chiuderla lì. Se uno non capisce, non capisce, ma non facciamoci il sangue acido!


"prima lei era tranquilla."
Capita. Quando inizia una convivenza cambiano gli equilibri per tutti, anche per i genitori che magari si sentono privati del proprio figlio e quindi vogliono accorciare le distanze...

In tutti gli episodi che ci ha narrato, Lei userebbe il pugno di ferro o vorrebbe che lo usasse il Suo compagno, oppure ci sono soluzioni più morbide che La farebbero vivere meglio e gustarsi i preparativi per il Suo matrimonio?



[#17]
Utente
Utente
Pugno di ferro ovviamente era una metafora, un modo di dire.... quando la mamma se n'è uscita la prima volta dicendo che io non facevo nulla, il mio compagno non ha detto "No mamma, Cristina in casa fa i lavori" oppure "Ma come puoi insinuare ciò, mica vivi con noi". Lui è andato comtro la mamma solo quando ha visto che io mi sono arrabbiata.
Io non voglio essere antipatica o cosa, non lo sono affatto... forse sono sotto stress per i preparativi al matrimonio, io vorrei solo che il mio compagno non mettesse la mamma davanti a tutto e tutti perchè dovrà passare la vita con me e non con lei.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

mi pareva anche fin troppo chiaro che si trattava di una metafora, di un modo di dire, vorrei ben vedere! :-)

Però La invito per il Suo bene e per la Sua serenità a ridimensionare il problema, che si può riassumere così:

- Sua suocera dice la Sua;
- Lei non risponde, ma smette di parlare e si arrabbia, volendo che sia il Suo fidanzato a rispondere alla mamma...
- il Suo fidanzato non lo fa (Lei sa perchè non lo fa? Magari il Suo fidanzato dà un peso diverso alle parole della mamma, oppure è abituato a queste uscite, o altro, ecc... e sa che non ne vale la pena?) ma si oppone alla mamma solo se vede Lei arrabbiata;
- Lei si porta a casa il malumore generato da questi eventi

Cosa Le fa pensare che il Suo fidanzato abbia messo prima la mamma e non Lei?
Le pare una soluzione al problema?
Come mai vuole mettere di mezzo lui e non risolve in maniera garbata con la signora, in modo che possa smetterla con tali uscite per Lei fastidiose?
[#19]
Utente
Utente
Infatti io non voglio litigare con mia suocera, le voglio bene, per me è come una mamma. Queste sue uscite però mi hanno fatto alterare molto, ma probalmente sono anche io che ingigantisco le cose... lo so.
Adoro i rapporti civili ed umani ed arrabbairmi come ho fatto in sti giorni sicuramente non fa bene ne a me e neanche al mio rapporto amoroso.
[#20]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Quando si sentirà più serena, potrà provare a parlarle.
Per il resto, per non rimanerci male, conceda il beneficio del dubbio: in fondo di gente indelicata il mondo è pieno e talvolta capita a tutti di fare uscite poco carine, ma forse inconsapevolmente e senza conoscere l'effetto che può avere sull'altro...

Soprattutto metta al primo posto la Sua felicità e il Suo matrimonio; in fondo Sua suocera è lontana ed è facile arginarla! :-)

Le auguro di essere molto felice :-)
[#21]
Utente
Utente
La ringrazio Dottoressa e ringrazio anche tutti gli altri dottori che, gratuitamente, mi avete ascontata e dato consigli più che saggi :)

e poi già la vita porta problemie malesseri da sè, inutile averne altri "gratuitamente" :)

Grazie ancora a tutti :)
Cristina.