Attacchi d'ansia

Salve, circa 3 settimane fa mi e venuto senza motivo un attacco d'ansia a scuola e da quel giorno faccio fatica ad uscire di casa perché come esco mi viene subito un male come per uno spavento allo stomaco che non sene va da quel giorno non dormo piu bene faccio sempre degli incubi e da qualche giorno oltre al peso allo stomaco mi viene anche male al torace come se non respirassi bene seguito da nausea e giramenti di testa e tachicardia. Non riesco piu a uscire di casa tranquilla neanche per andare a scuola non riesco piu mi viene paura di poter stare male . Il dottore mi aveva dato della valerian dispert e mi aveva detto di bere delle gran camomille ma nonostante questo l'ansia continua a rimanere .. E mi ricordo che circa un anno fa avevo fatto un incidente in scooter con un mio amico ma non ero neanche andata all ospedale perchee avevo qualche graffio e basta ,, apparte il fatto che pero non mi ricordo niente , e quando tornavo a casa da scuola a piedi mi venivano dei giramenti di testa ma non ci davo neanche tanto valore dato che sono magra credevo fosse perche non facendo colazione potesse essere un calo di zuccheri e da li ho cominciato a fare regolarmente merenda e colazione ma continuavano a venire ma non sempre quindi non gli davo tanta importanza.Cosa dovrei fare ? Da cosa potrebbe essere causata tutta quest ansia che ogni giorno mi assale ? Ora mi alzo anche al mattino già agitata von il peso sullo stomaco ?
Sono sempre stata una persona che esce tutti i giorni senza problemi sempre sorridente e positiva in tutto e questo mi sta buttando a terra ma comunque sia non mollo sono forte e voglio fare di tutto per tornare come prima . ed e da aprile che hanno diagosticato un tumore a mio padre e lo stesso giorno ho scoperto di essere incinta e ho dovuto abbortire sto con un ragazzo che nonostante essere un po nervoso abbiamo una relazione molto tranquilla e normale. Prima facevo uso regolarmente di marjuana mentre ora solo a volte . Cosa devo fare?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Una diagnosi nefasta ed un aborto: due morti.
Una consulenza psicologica sarebbe utile in questa fase della sua vita


Nei disturbi d'ansia bisognerebbe escludere le cause organiche mediante visita medica, poi la loro esclusione non esclude però automaticamente la presenza di quelle psichiche, che non hanno sede nel corpo, ma si esprimono "tramite" il corpo.

Il corpo non mente mai, sarebbe utile che mediante un aiuto specialistico che investigasse i suoi disagi e desse un mome ed un volto al suo malessere, al fine di non comunicarlo più tramite il corpo.

Il suo corpo le sta parlando e le sta dovendo di scaldarsi e che qualcosa non va più bene dentro o fuori da lei, il suo mondo interiore, la sua famiglia, l'universo dei suoi affetti, i suoi sogni nel cassetto, la dimensione relazionali e di coppia, il lutto dell'aborto, il fumo pregresso e così via...

L'ansia è un campanello d'allarme.....non va sedata, ma scontata e decodificata, solo dopo tacitata

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<da aprile che hanno diagosticato un tumore a mio padre e lo stesso giorno ho scoperto di essere incinta e ho dovuto abbortire >

Cara Ragazza,
due eventi critici così emotivamente pregnanti e per giunta così vicini tra loro sono un carico pesante da affrontare a livello psichico e in grado di per sé di generare preoccupazione, tensione, stress, vissuti interiori dolorosi.
La malattia oncologica infatti non mette a dura prova solo la persona colpita, ma anche i suoi familiari che ne sono inevitabilmente coinvolti a livello emotivo oltre che pratico.

L'IVG poi è un evento traumatico e fortemente stressante per la donna che spesso genera sentimenti di colpa e conflittuallità interiori, comunque un lutto da elaborare. Non so se abbia potuto condividere la sua decisione con i suoi affetti più cari, se qualcuno le sia stato di sostegno nell'affrontare un momento così difficile oppure se si sia sentita sola e magari costretta a farsi forte e a tenere l'accaduto per sé:

In linea generale le conseguenze psichiche relative ad entrambi gli eventi beneficerebbero di un supporto psicologico.

Non ci dice poi come lei abbia reagito al momento e successivamente per entrambi gli eventi, anche per quanto concerne la malattia di suo padre, come vadano ora le cose, come la stessa venga vissuta in famiglia.

<Prima facevo uso regolarmente di marjuana mentre ora solo a volte > Inoltre l'uso della sostanza, può di per sé scatenare, slatentizzare, amplificare l'ansia, pur se l'uso non è costante.

Dati i fatti accaduti che non sembrano avulsi dalla sintomatologia riferita, le ricadute sulla sua quotidianità e le limitazioni sulla sua qualità di vita, sarebbe davvero opportuno si rivolgesse .direttamente a un nostro collega per valutazione diretta e un eventuale percorso che la accompagni ad affrontare in modo efficace il suo malessere.

Può rivolgersi anche al servizio pubblico, ad esempio al Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani del suo territorio, non occorre la prescrizione del medico e l'accesso è gratuito.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Utente
Utente
L'aborto di mia spontanea volontà pensavo fosse necessario perché sono giovane e quindi non se ne poteva parlare stessa cosa per i miei genitori anche se poi non sapevo sarebbe stato cosi pesante un intervento e ho dovuto rifarne un altro dopo neanche un mese perché non mi avevano pulito bene a casa di un emorragia e sono stati entrambi molto pesanti . Mentre da quando mio padre ha scoperto di avere un tumore hi cambiato totalmente la mia vita perché dato che i miei genitori sono separati ho dovuto cominciare a fare da mangiare,lavare i piatti e tenere a dietro mia nonna che e sulla sedia a rotelle e prima ci pensava lui essendo in pensione, ho cominciato a uscire meno per paura di lasciarlo solo .. Non potevo scordarmi niente perché se poi lo facevo stare piu triste di quello che era forse la sua malattia poteva peggiorare. pero da quando lui sta male mia madre, la sua ex moglie viene sempre a casa sua ad aiutarlo nelle faccende di casa e con sua madre. Ma ora lui sta già cominciando a stare meglio e reagito a tutte le chemioterapie bene tanto che sta diminuendo il tumore. Lui inizialmente aveva smesso di uscire solo dopo due mesi ha ricominciato perché si vergognava della malattia e vederlo sempre sul divano mia metteva molta tristezza. Pero sono sempre stata forte davanti a tutto cercando di far andare sempre tutto bene in modo che lui stesse bene . Non posso mai farmi vedere triste davanti a lui perche peggiorerebbe la sua malattia e di fatti ha funzionato perche e diminuito.. E ora che tutto sta tornando alla normalità i sto cominciando a stare "male"..
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

L’esperienza del “dono” è quella che immediatamente mi sovviene nel leggerla…

quel “beneficio”, inteso in senso spirituale da Seneca, in quanto riguarda, prevalentemente, una predisposizione d’animo.
Beneficio non è ciò che salta agli occhi, ma la sua orma, la sua traccia… Un’azione di benevolenza, che arreca gioia e la riceve procurandola...

Lei aveva avuto la possibilità di questo “dono d’amore”, che per una donna assume un significato particolarmente importante: l’incarnazione di una femminilità e sessualità massima e questa esperienza di maternità unica.

“Dono di accoglienza” in quanto si esprime con forza nel perdono: perdonare significa andare al di là del dono e del donare… e mi chiedo se si sia mai perdonata questa decisione: è stata costretta a perdere il suo bambino.

C'è anche tutto il lutto sulla progettualità: la malattia che cambia la vita.
Mi ritrovo ragazza adultizzata; metto da parte la mia gioventù e mi dono a questi due malati...

Le emozioni che trapelano e che lei ha sempre soffocato, ora prendono il loro spazio attraverso il suo corpo.
Il momento di farsi aiutare da un terapeuta, per cercare di identificare tutto questo dolore ed elaborarlo con una accorta consapevolezza.

L'ambito pubblico può esserle molto di aiuto, perchè ci sono equipè specializzate ed è tutto gratuito, come le è già stato sollecitato.

Si fidi e si affidi... ancora una volta a se stessa, ma questa volta per un "dono" che solo lei può farsi..

Di cuore...
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Utente
Utente
Quindi sembra sia causato dall aborto e della matllattia di mio padre? Ma ho bisogno di uno psicologo o di un psichiatra ?
E potrò ricominciare ad andare a scuola e uscire con il mio ragazzo tranquillamente senza avere quel peso sullo stomaco che mi soffoca quell ansia che non mi fa comportare normalmente? Non avrò quindi piu paura di uscire ? Ma come riusciro a passare questa paura? Avevo pensato di andare dalla psicologa della scuola che sembra molto brava potrebbe aiutarmi?
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