Autostima

Salve a tutti, innanzitutto ringrazio quanti vorranno rispondermi.

Sono un ragazzo di 27 anni, questa è la prima volta che mi apro in maniera seria cercando di esporre per quanto sia possibile "vista la telematica" i miei problemi.
Come si evince dal titolo di questo post, purtroppo soffro di problemi legati all'autostima, che probabilmente sono da ricercarsi nella mia infanzia e dal contesto familiare in cui sono cresciuto. Questo ha negativamente influenzato la mia vita sin da quando ero adolescente ad oggi, sia nelle relazioni sociali, lavorative che sentimentali.. insomma nell'intero contesto di vita quotidiana che un soggetto è portato ad affrontare. Nei rapporti sociali nonostante sia una persona molto estroversa la quale tende a stringere amicizia abbastanza facilmente tendo sempre a nascondere le mie debolezze cercando di apparire una persona forte e risoluta... ovviamente come si usa dire "gli scheletri nell'armadio prima o poi vengono fuori" quando questo avviene a causa di un litigio o per altre motivazioni tendo a chiudermi stroncando di netto qualsiasi rapporto poichè non sono in grado di gestire quella determinata situazione! Questo in passato (a 19 anni) mi ha causato una fortissima depressione durata circa 2 anni perchè a causa di una disputa avvenuta con un coetaneo sconosciuto di fronte ai miei amici di lunga data, per paura di essere giudicato un debole stroncai ogni rapporto. Anche nella vita sentimentale ho avuto non pochi problemi, nonostante le molte ragazze ed una vita sessuale nel sunto normale e soddisfacente, tendo a crearmi complessi nei rapporti sessuali, ovvero la paura di essere mal giudicati dalla propria donna/ragazza... questo alla lunga mi ha portato ad instaurare relazioni con ragazze delle quali non mi sento appagato dal profilo fisico, cercando quindi di concentrarmi solo sul lato caratteriale e sentimentale dell'altra persona... anche da qui si evince che mi creo complessi sull'aspetto fisico... nonostante sia un ragazzo (nella media, quindi che può piacere così come non può piacere) tendo a fissarmi eccessivamente sul mio aspetto.. magari se trovo una ragazza che realmente mi piace divento improvvisamente timido, così da non far trasparire la parte migliore di me, oppure semplicemente tendo a demotivarmi poichè non mi sento in grado di..
Ho scritto questo messaggio piu che altro per sfogo personale e ringrazio quanti avranno dei buoni suggerimenti,ovviamente non sono soltanto questi i miei problemi ci sarebbe tanto di dire.. ma di certo la vita di una persona non può essere riassunta in 4 righe.. in questo momento purtroppo non posso avvalermi di uno psicologo (anche se credo che quello servirebbe) poichè nonostante abbia un lavoro a carattere stabile e continuativo non sono nelle condizioni economiche per supportare tale spesa, l'unica cosa che vorrei è uscire da questa gabbia mentale che mi sono creato che mi impedisce di vivere una vita serena e felice.

Grazie a Tutti.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro lettore,
grazie per averci aperto il suo cuore...

Le sue riflessioni fanno percepire una certa consapevolezza su questo disagio..

L'autostima è una qualità esistenziale... fa parte delle fondamenta della nostra esperienza psicologica e determina in modo radicale la nostra vita.

Se ben sviluppata siamo più sereni, meno vulnerabili e possiamo sperimentare la capacità di intrattenere relazioni più soddisfacenti ed una migliore qualità della vita.

La fiducia in se', inoltre, è la misura di ciò che riteniamo essere in grado di fare; di quanto pensiamo di essere validi e capaci o maldestri o inefficienti.

Il senso di autostima, inoltre, nel bambino viene alimentato sia dall'esperienza di "essere visto" dalle persone importanti ed essere identificato per ciò che è ... sia essere riconosciuto ed apprezzato dagli altri per quello che si è...

Come ben si può comprendere riguarda un complesso tessuto familiare e personale: se i genitori sono sufficientemente realizzati, allora nel bambino si sviluppa questa capacità.

È l'atteggiamento di non accettazione critica che distrugge l'autostima e la fiducia in se' del bambino.

Provi a riflettere per un consulto da uno psicoterapeuta in ambito pubblico.

In questo modo potrà confrontarsi in un contesto accogliente e non giudicante, dove potrà portare alla luce tutte le sue emozioni e, attraverso la chiarificazione e l'elaborazione, riuscire a trovare un equilibrio in questo mare di tormento...

Rimaniamo comunque in ascolto...

Un caro saluto.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Mi chiedo come è se è stato amato?

Ha dei bei ricordi della sua famiglia?
È stato accudito, toccato, rinforzato?
Le hanno mai detto " bravo" e " bello"

Solitamente le,lacune partono da lontano ed è priprio dai qui luoghi che bisognerebbe partire ......

Se desidera nel mio sito e blog, troverà tarnti materiale sulla sessualità maschile

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente
Vorrei innanzitutto ringraziare voi gentilissime dottoresse per le vostre considerazioni in merito all'argomento in essere.

Rispondendo alle domande della dottoressa Randone in merito ai rapporti con il mio nucleo familiare, posso dire che tutto il periodo delle scuole elementari ho vissuto a casa dei miei nonni , andando dai miei genitori soltanto nei fine settimana (a causa del loro lavoro), nel complesso mi sento molto legato alla mia famiglia , tuttavia nonostante i miei genitori mi vogliano molto bene, credo di aver subito diverse mancanze sia da parte di mia madre (in alcuni aspetti) sia da parte di mio padre.. con quest'ultimo devo dire che sopratutto in età infantile e adolescenziale non ho avuto un grandissimo rapporto a causa della sua "chiusura".. difatti non è mai stato un uomo di tante parole, alle volte molto scontroso , il quale mi seguiva poco, sia per farmi fare i compiti sia per portarmi a fare una semplice passeggiata o andare in bicicletta.. o insegnarmi a fare cose come ad esempio "giocare a calcio"... Dall'altra parte c'è mia madre, donna molto attaccata ai figli , affettuosa , ma che di fatto è stata poco presente sopratutto nella fase di crescita poichè impegnata nella sua carriera di dirigente.. lei stessa ha un idea di me di persona "forte e risoluta" di fatto non si è mai resa conto di quale sia la realtà , molto probabilmente a causa della sua sbadataggine.
Ecco quindi credo di poter dire che le mie problematiche iniziano appunto da questi episodi vissuti nell'infanzia e nell'adolescenza i quali poi si sono evoluti nell'arco degli anni creandomi un forte senso di disagio ed infelicità a livello generale, ovvero la mancanza di appagamento e di soddisfazione della propria vita, da considerare inoltre che io tendo ad interiorizzare molto , pertanto posso parlare di tutto ma non dei miei problemi, preferisco risolvere quegli degli altri ascoltandoli e dandogli consigli.

Riguardo alle relazioni sentimentali , non so dire con certezza se sono mai stato amato da una mia partner, posso però dire di essermi innamorato e di aver amato una sola ragazza fino ad oggi (avevo 23 anni), una storia durata relativamente poco (12 mesi), nonostante sia stato lasciato (non a causa del sottoscritto), ancora oggi alle volte c'è un forte rimpianto per quella persona.. (rimpianto del tutto immotivato visto che sono stato tradito).... anche questa situazione mi creò sopratutto nei mesi successivi non pochi problemi, sentendomi rifiutato , respinto e accantonato lascio immaginare la mia mente quanto ha viaggiato.