Dopo quanto tempo è opportuno rivolgersi a specialista?

Buongiorno...

8 mesi fa sono stata tradita dal mio compagno, dopo una relazione "perfetta" di 14 anni, iniziata durante l'adolescenza. Non abbiamo avuto relazioni precedenti e il mio compagno è stato l'unico uomo della mia vita. Io sono stata l'unica donna fino a 8 mesi fa.
L'interesse per l'altra (che non mi era stato tenuto nascosto, ma a cui non ho dato il giusto peso, avendo 14 anni di esperienza positiva alle spalle),è nato -come da clichè- durante un periodo di crisi di coppia che perdurava da mesi, ma che avevamo dovuto ignorare a causa di altri problemi individuali e delle rispettive famiglie di origine. Dalla conoscenza al consumo sono trascorsi 20 giorni e il consumo è avvenuto proprio quando stavamo cercando le soluzioni per riparare ai problemi di coppia (non vivevamo insieme da tempo, non c'era possibilità di comunicare adeguatamente, ecc).
La prima volta che è successo, lui sostiene di non aver realizzato appieno cosa stava succedendo fintanto che non si sono baciati (possibile?). Dopo il bacio, fisicamente già eccitato e convinto che quel bacio decretasse cmq la fine del nostro rapporto, ha fatto tutto il resto. Precisando però all'altra che era innamorato di me (????). La loro relazione è durata 18 giorni, di cui 6 si sono incontrati fisicamente e gli altri sentiti per telefono. Dopo di che me lo ha confessato, ha rotto con l'altra (anche se lei tutt'oggi cerca degli approcci) e sta tentando di ricostruire con me.
1) io da sempre ho detto che se mi avesse tradita lo avrei lasciato se non altro perchè avrei provato schifo nella componente sessuale del rapporto. Ora, nonostante questo schifo io effettivamente lo provi (ed è palesato dal fatto che non riesco più a fare cose che prima erano parte normale della nostra sessualità), non l'ho lasciato. E mi sento un'idiota.
2)ormai sono passati 8 mesi. Il ricordo del tradimento è un pensiero di background che mi accompagna tutto il giorno. Ho attacchi di pianto praticamente giornalieri e picchi di rabbia che sfogo con l'autolesionismo, non trovando giusto tartassare ancora il mio compagno dopo così tanto tempo (anche perchè anche lui ha i suoi sensi di colpa). Ammetto anche di avere pensieri ossessivi (ma solo pensieri!) di morte mia e per l'altra. 8 mesi fa, 6 mesi fa, 4 mesi fa, speravo che il tempo avrebbe sistemato un poco le cose. Invece, semplicemente più passa il tempo, più mi rendo conto che la sua azione è inefficace e quindi aumenta la rabbia. credo di star vivendo la cosa come un trauma, la componente maggiore del quale è la perdita di unicità del rapporto, unicità che ora è evidentemente persa per sempre. Ora, 8 mesi a me sembrano un'enormità, eppure ci sono persone che dicono che il tradimento è ancora fresco per sperare di averlo già superato. La congiuntura economica non è delle più favorevoli, per cui eviterei di vedere qualcuno proprio ora, specie se è vero che il tempo risolve e che 8 mesi sono, di media, pochi per l'elaborazione del problema.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
come ha già compreso da sé, non esistono regole generali valide per tutti, ma ogni situazione va valutata singolarmente in base alle caratteristiche personali, di coppia, di storia di vita di ciascuno.
Per questo 8 mesi possono essere tanti o pochi allo stesso modo.

Dal suo racconto, a me pare che sarebbe davvero utile un confronto con un Collega della sua zona per cercare di fare chiarezza da un lato sulle sue emozioni e i suoi stati d'animo e, dall'altro, su come vuol gestire il rapporto con suo marito.
Eventualmente, potrebbe anche trattarsi di due momenti distinti, uno individuale e l'altro di coppia.

Comprendo bene le difficoltà oggettive che ci potrebbero essere nell'intraprendere una via di questo genere, ma se l'automobile avesse necessità di una riparazione o se avesse mal di denti, porrebbe il medesimo quesito rispetto al procrastinare un intervento?
Il suo attuale disagio non è sufficientemente profondo da meritare attenzione?

Tenga conto del fatto che non esistono solamente professionisti privati, ma anche eccellenti psicologi che lavorano in strutture pubbliche a cui potersi rivolgere con un esiguo esborso di denaro.

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Psicologo attivo dal 2012 al 2021
Psicologo
Gentile signora, concordo appieno con la collega sull'utilità di rivolgersi ad un professionista tanto per gli aspetti individuali quanto per quelli di coppia. Quello che state vivendo oramai da diverso tempo tocca ambiti molto profondi ed il rischio è, trascurando il malessere che lei prova, di trascinarli con sè e trasportarli in tutti gli ambiti della vostra relazione (non solo quello affettivo e sessuale) finendo per fare ancora peggio.
Certamente l'aspetto economico la preoccupa in questo periodo. Sappia che esistono percorsi differenti per aiutare le coppie a superare un tradimento: può scegliere di rivolgersi ad un professionista quale uno psicoterapeuta privato o del servizio pubblico, non trascuri neppure le possibilità offerte da alcuni centri di ascolto o associazioni a sostegno della famiglia ove con piccoli contributi si può accedere a diverse forme di sostegno psicologico.
Esistono poi alcuni percorsi ad orientamento spirituale ma aperti a tutti in maniera laica che si occupano specificatamente di situazioni simili o al pari della vostra e dove sia lei che suo marito potrete sentirvi compresi in tutto poichè coppie che hanno già superato la vostra fase di oggi vi saranno al fianco e dove la molteplicità degli aspetti viene ampiamente tenuta in conto.
Le auguro di poter prendere in mano la situazione con serenità e fermezza qualunque sia la formula che intraprenderà.

Cordialmente
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile signora,
intanto grazie per averci "aperto" il suo cuore, nonostante il dolore e la disperazione che si evince dalle sue parole.

I rapporti di coppia sono di difficile gestione, perché ci troviamo a che fare con due "IO" distinti che debbono formare un "NOI", tenendo presente l'unicità e la particolarità di ognuno.

A volte si sottovalutano le situazioni, si danno per scontato altre, etc...

Ci sono, poi, le aspettative... Quelle che ci fanno pensare, credere in determinati eventi...

A volte traspare la necessità di non volere "vedere", "credere", apprendere... eppure i segnali dei cambiamenti, spesso, ci sono...

Per questo motivo risulta difficile dare una risposta alla sua domanda: quando rivolgersi ad un professionista?

Potrei dire... nel momento in cui inizio a non sentirmi "adeguata"... Quando sento il BISOGNO di ....

Nella sua attuale condizione, accoglierei il confronto con un professionista e cercherei di iniziare a stare sui miei bisogni; comprendere il dolore che mi lacera e il perché della mia reazione....

Un percorso non semplice, ma sicuramente, importante e costruttivo anche per la sua vita futura e sarà, poi, da questo confronto che ne conseguirà anche, l'eventuale, confronto in coppia, di coppia e per la coppia.

Spero in una riflessione costruttiva.

Di cuore...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
La invito a leggere queste letture sul complesso tema del tradimento e della sua elaborazione, unitamente alle riflessioni delle colleghe.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2460-coppie-e-tradimento-chi-tradisce-chi-ma-il-tradimento-e-utile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2251-come-superare-un-tradimento.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2231-amo-un-uomo-sposato-ma-lui-non-lascia-la-moglie.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2287-insieme-per-i-figli-alibi-o-realta.html-

La parola perdono, contiene la parola "danno" e "dono" , quindi dovrà fare i conti con il danno subito e la sua elaborazione e la capacità di donarsi ancora ...

Un rapporto che parte così da lontano è possibile che nel tempo vada incontro a difficoltà come queste

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it