Ansia, ossessioni
Ho 24 anni, scrivo per raccontare la mia situazione: ho avuto sin da piccolo (alle medie) sporadici episodi di derealizzazione, mi spiego: percepivo una realtà "strana" a livello visivo, tuttavia non capivo cosa fosse quella sensazione ma la vivevo bene, ero quasi divertito e il tutto aveva una durata di minuti o ore, comunque ero io a decidere l'interruzione del tutto. Gli episodi sparirono quasi del tutto alle superiori. Con l'inizio dell'università mi capitava qualche volta di provare inadeguatezza, di percepire una lievissima derealizzazione continua e in qualche caso lievi attacchi di panico. Li chiamo "lievi" perché avevo piena consapevolezza di che cosa si trattasse, sapevo che non mi sarebbe successo niente e stavo bene e infatti nel giro di 10 secondi i sintomi svanivano. In un caso ho provato tachicardia visione distorta e confusione per tutta la durata di un esame orale, sopportandola comunque e non dando a vedere assolutamente niente (compagni e professore non si sono accorti di nulla). Ho finito brillantemente gli studi e ora lavoro. Ad agosto un episodio (riguardo una vecchia relazione) mi ha scosso pesantemente. Da quel giorno ho provato prima rabbia e nervosismo, poi pensieri opprimenti, mi sentivo angosciato e nei momenti peggiori provavo quella sensazione di tensione che si prova un attimo prima di fare un incidente (chi l'ha provato la conosce). Il tutto accompagnato da libido diminuita, poco appetito, sonno disturbato, costante nodo alla gola. In più la mia vicina di casa in quei giorni tentò il suicidio, da lì la paura di suicidarmi o di cadere in depressione. Sono sempre stato molto consapevole e perfettamente a conoscenza del mio stato d'animo e dei sintomi, il che avrà aiutato, fatto sta che un giorno, dopo tre settimane mi svegliai e i sintomi erano quasi spariti senza motivo. Appetito, sonno regolare, energia. Ho capito che lo sport per me è fondamentale per tenere a bada questi stati ansiosi e ne pratico tutti i giorni. Tuttavia continuo a sentirmi psicologicamente tormentato, continuo a ricercare storie di persone che hanno tentato o si sono suicidate cercando conferme o disconferme (es. Pessotto), mi chiedo se lo volessi fare. Come scaccio questi pensieri se ne insinuano altri a cui non riesco a dare soluzione, mi faccio domande esistenziali "chi siamo?che senso ha la vita?serve fare tutto ciò che faccio in una giornata?" A sua volta subentrano sensazioni di derealizzazione che fino a un secondo prima avevo "dimenticato". E il circolo si ripete all'infinito, non capisco se ho voglia o meno di fare qualcosa, perché nel momento in cui la faccio mi chiedo ma ne ho voglia? A cosa serve? E nel contempo sono perfettamente cosciente e consapevole della incongruenza di questi pensieri. Chiarisco che nella mia vita ho e ho avuto sempre molti amici, molte ragazze, ho un'enorme autostima, mi ritengo sempre fisicamente più prestante di chiunque e generalmente più interessante, capace di fare qualsiasi cosa se mettendoci impegno
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<Come scaccio questi pensieri se ne insinuano altri a cui non riesco a dare soluzione, mi faccio domande esistenziali "chi siamo?che senso ha la vita...E il circolo si ripete all'infinito,>
Gentile Utenmte,
un circolo vizioso che occorrerebbe spezzare con l'aiuto di uno specialista.
Da quanto ci riferisce sembra che l'ansia abbia iniziato a farle compagnia da molto tempo, sebbene non le abbia comunque impedito di raggiungere i suoi obiettivi.
Ottimo praticare sport, ma occorrerebbe fare di più per conquistare un migliore e più duraturo benessere.
E' probabile che gli episodi riferiti abbiano slatentizzato/amplificato un malessere precedente, mai attenzionato a livello specialistico.
Intanto smetta di fare ricerche sui temi che la preoccupano, altro non fanno che alimentare il circolo vizioso che descrive.
Scacciare i pensieri intrusivi non è la soluzione,
consulti dfirettamente un nostro collega per una valutazione diretta e per essere accompagnato ad affrontare in modo proprio i suoi disagi.
L'ansia patologica se non curata, rischia con il tempo di cronicizzarsi o peggiorare.
Legga qui intanto
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Restiamo in ascolto
Gentile Utenmte,
un circolo vizioso che occorrerebbe spezzare con l'aiuto di uno specialista.
Da quanto ci riferisce sembra che l'ansia abbia iniziato a farle compagnia da molto tempo, sebbene non le abbia comunque impedito di raggiungere i suoi obiettivi.
Ottimo praticare sport, ma occorrerebbe fare di più per conquistare un migliore e più duraturo benessere.
E' probabile che gli episodi riferiti abbiano slatentizzato/amplificato un malessere precedente, mai attenzionato a livello specialistico.
Intanto smetta di fare ricerche sui temi che la preoccupano, altro non fanno che alimentare il circolo vizioso che descrive.
Scacciare i pensieri intrusivi non è la soluzione,
consulti dfirettamente un nostro collega per una valutazione diretta e per essere accompagnato ad affrontare in modo proprio i suoi disagi.
L'ansia patologica se non curata, rischia con il tempo di cronicizzarsi o peggiorare.
Legga qui intanto
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente.
Comprensibile la difficoltà a chiedere aiuto ad un professionista, perché ci induce a metterci in gioco, a dover investire emotivamente ed anche economicamente.... Ma sembra proprio che ne sia arrivato il momento.
Deve prendersi cura di se'... Deve cercare di dare "ascolto" a questi sintomi e trovare la strada, per poter vivere serenamente la sua giovinezza.
Rischia di perdere di vista se stesso e il turbine di emozioni che ne consegue...
Può rivolgersi ad un centro pubblico: consultorio, centro di salute mentale, etc...
In questo modo potrà comprendere la modalità più adeguata, per riuscire a gestire questo suo tormento..
Un caro saluto
Comprensibile la difficoltà a chiedere aiuto ad un professionista, perché ci induce a metterci in gioco, a dover investire emotivamente ed anche economicamente.... Ma sembra proprio che ne sia arrivato il momento.
Deve prendersi cura di se'... Deve cercare di dare "ascolto" a questi sintomi e trovare la strada, per poter vivere serenamente la sua giovinezza.
Rischia di perdere di vista se stesso e il turbine di emozioni che ne consegue...
Può rivolgersi ad un centro pubblico: consultorio, centro di salute mentale, etc...
In questo modo potrà comprendere la modalità più adeguata, per riuscire a gestire questo suo tormento..
Un caro saluto
[#3]
Ex utente
Sono convinto anch'io di dover chiedere aiuto ad uno specialista, non nego di sentirmi a volte quasi elettrizzato al pensiero di farmi aiutare e risolvere il problema...mi resta solo l'incertezza sul fatto di parlarne con i miei genitori, più magari con mio padre (con cui ho più "feeling" nell'affrontare un certo tipo di discorsi) che con mia madre, o se parlarne anche con amici (i più cari), e se l'andare da uno specialista di questo tipo possa pesarmi, come un tassello negativo, io che sono sempre stato molto orgoglioso. Vi ringrazio per le risposte!
[#4]
Ex utente
Inoltre non saprei bene a chi affidarmi, se a uno psichiatra, o ad uno psicologo psicoterapeuta. Non ho problemi economicamente, ma sono dubbioso anche sulla scelta dello specialista, cioè come sceglierne uno competente veramente. Ammetto che negli ultimi giorni spesso penso "ma no dai, non ci vado" anche se una parte di me sa che ce ne sarebbe bisogno.
[#5]
Gentile ragazzo,
Le consiglio di rivolgersi al Suo medico di base, il quale vedendola e conoscendola personalmente, potrà consigliarLe eventuali approfondimenti da fare ed indirizzarla verso il professionista più adatto alle sue necessità.
Cari saluti
Le consiglio di rivolgersi al Suo medico di base, il quale vedendola e conoscendola personalmente, potrà consigliarLe eventuali approfondimenti da fare ed indirizzarla verso il professionista più adatto alle sue necessità.
Cari saluti
Dr.ssa Francesca Macaluso
[#7]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro utente,
Nella sua città può trovare consultori pubblici/ospedalieri, a cui rivolgersi in tutta fiducia, per poter iniziare ad intraprendere un percorso...
Dal primo colloquio può capire se ci può essere "intesa" con il professionista e decidere, così, di conseguenza.
Provi a fidarsi e ad affidarsi... solo in questo modo ci potrà essere la svolta al cambiamento.
Un caro saluto.
Nella sua città può trovare consultori pubblici/ospedalieri, a cui rivolgersi in tutta fiducia, per poter iniziare ad intraprendere un percorso...
Dal primo colloquio può capire se ci può essere "intesa" con il professionista e decidere, così, di conseguenza.
Provi a fidarsi e ad affidarsi... solo in questo modo ci potrà essere la svolta al cambiamento.
Un caro saluto.
[#8]
Ex utente
Gentili dr.i,
Mi sono finalmente recato da una psicologa tramite il consultorio, mi ha reindirizzato da uno psichiatra dopo avermi ascoltato un po', è del parere che io debba assumere qualche farmaco (io non molto, ma l'esperto non sono io). Ho un altro piccolo problema per cui mi rivolgo a Voi, giovedì sarò sottoposto ad un intervento chirurgico in artroscopia al ginocchio (credo mi verrà fatta l'epidurale) e non so bene come pormi per l'intervento, nel senso che mi verranno sicuramente somministrati sedativi ed ho paura che accentuino la mia lieve derealizzazione e percezione della realtà creandomi disagio. Grazie
Mi sono finalmente recato da una psicologa tramite il consultorio, mi ha reindirizzato da uno psichiatra dopo avermi ascoltato un po', è del parere che io debba assumere qualche farmaco (io non molto, ma l'esperto non sono io). Ho un altro piccolo problema per cui mi rivolgo a Voi, giovedì sarò sottoposto ad un intervento chirurgico in artroscopia al ginocchio (credo mi verrà fatta l'epidurale) e non so bene come pormi per l'intervento, nel senso che mi verranno sicuramente somministrati sedativi ed ho paura che accentuino la mia lieve derealizzazione e percezione della realtà creandomi disagio. Grazie
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissimo,
intanto incontri lo Psichiatra e si confronti su questi dubbi, non solo da un punto di vista della valutazione farmacologica... saprà, sicuramente, chiarificarle il tutto.
In merito all'intervento è opportuno riferire all'anestesista, che le somministrerà il farmaco, le sue sofferenze e i suoi dubbi, perché l'anamnesi è fondamentale, anche, negli interventi chirurgici... questo per apportare un aiuto efficace alla persona.
Credito per questo grande passo.
Un augurio,
di cuore.
intanto incontri lo Psichiatra e si confronti su questi dubbi, non solo da un punto di vista della valutazione farmacologica... saprà, sicuramente, chiarificarle il tutto.
In merito all'intervento è opportuno riferire all'anestesista, che le somministrerà il farmaco, le sue sofferenze e i suoi dubbi, perché l'anamnesi è fondamentale, anche, negli interventi chirurgici... questo per apportare un aiuto efficace alla persona.
Credito per questo grande passo.
Un augurio,
di cuore.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.2k visite dal 07/11/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.