Insicurezza relazioni e conseguente blocco
Buongiorno, dottori. Vi scrivo perché è da anni che non riesco a instaurare una relazione decente. Anzi, una relazione, stop. Ho 25 anni. Fino ai venti ho fatto terra bruciata attorno a me. Poi un amico di sempre si è dichiarato e io, forte della sua convinzione nei miei confronti, ho accettato di frequentarlo. Ho detto "proviamoci". E così siamo stati assieme per 2 anni e mezzo. Poi, ci siamo trasformati nel tutto l'uno dell'altra. Avevo bisogno di sentirlo ogni minuto e lui non aveva bisogno di coltivare altri legami/interessi. In questa bolla, stavo soffocando dolcemente. Così, confusa come sempre, ho ceduto alle attenzioni di un altro ragazzo. E' finita una storia tenerissima ma troppo totalizzante in un tradimento (dichiarato). Ho sofferto fino a rischiare. Come anche lui, il mio ex. Poi ho fatto la cosa peggiore: mi sono attaccata, dopo qualche mese, ad un altro ragazzo. Ambiguo, ecco che ho ricevuto la rivincita del karma: 2 anni persa per lui, per nulla. Finalmente mi sembra di liberarmi del suo fantasma... finalmente provo interesse per una persona reale. MA... mi sento insicura. Ho provato a frequentare qualche ragazzo, di solito mi fermavo al secondo incontro, nessun bacio, nulla, io nervosissima o disinteressatissima. Questo ragazzo forse può piacermi proprio perché lo vedo in compagnia... Ma altrimenti non riuscirei a sostenere un tete-à-tete e questa cosa mi preoccupa. Ci ho provato e non ci riesco. Con questo ragazzo potrebbe andare male, e allora sarei di nuovo sola col vuoto intorno a me. Ora mi sento come se dipendesse tutto da me, come se dovessi conquistare questo ragazzo in qualche modo e come se non riuscissi ad essere me stessa per questi motivi. Questa è la cosa che odio: non essere me stessa, tranquilla, aperta.
Con qualsiasi ragazzo, non mi sento abbastanza, non mi sento interessante, non mi sento bella. Non mi sento me stessa. Divento solo un cumulo di ansia. I ragazzi sono come degli invasori e io cerco di debellarli manco fossero dei virus o dei batteri, eppure ovviamente ne sento la mancanza e ho la voglia di iniziare qualcosa di nuovo e grande con una persona che mi piaccia davvero. E già sono poche.
Non dico che vorrei comportarmi con i ragazzi come mi comporto con le amiche... ma c'è l'abisso in mezzo, eppure facciamo parte della stessa specie!!!
Capisco che non c'è una parola magica in grado di sbloccarmi... ma qualsiasi parere sono certa mi aiuterà, perché non capisco il perché.
Con qualsiasi ragazzo, non mi sento abbastanza, non mi sento interessante, non mi sento bella. Non mi sento me stessa. Divento solo un cumulo di ansia. I ragazzi sono come degli invasori e io cerco di debellarli manco fossero dei virus o dei batteri, eppure ovviamente ne sento la mancanza e ho la voglia di iniziare qualcosa di nuovo e grande con una persona che mi piaccia davvero. E già sono poche.
Non dico che vorrei comportarmi con i ragazzi come mi comporto con le amiche... ma c'è l'abisso in mezzo, eppure facciamo parte della stessa specie!!!
Capisco che non c'è una parola magica in grado di sbloccarmi... ma qualsiasi parere sono certa mi aiuterà, perché non capisco il perché.
[#1]
Gentile Utente,
credo debba partire da se stessa per poter essere più a Suo agio nelle relazioni con gli uomini; mi pare che Lei abbia anche una scarsa stima di sè, requisito fondamentale per stare bene, anche con gli altri.
Perchè non ne parla di persona con uno psicologo?
credo debba partire da se stessa per poter essere più a Suo agio nelle relazioni con gli uomini; mi pare che Lei abbia anche una scarsa stima di sè, requisito fondamentale per stare bene, anche con gli altri.
Perchè non ne parla di persona con uno psicologo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile Ragazza,
quanto espone qui non sembra avulso dalle problematiche esposte in precedenza che andrebbero affrontate con la sua curante.
E' ancora seguita dalla terapeuta di cui ci parlava nel precedente consulto?
E se sì, come sta procedendo il percors, quali benefici ha finora ottenuto?
Come va con i problemi alimentari e con quelli in famiglia (il rapporto con la mamma in particolare) ?
quanto espone qui non sembra avulso dalle problematiche esposte in precedenza che andrebbero affrontate con la sua curante.
E' ancora seguita dalla terapeuta di cui ci parlava nel precedente consulto?
E se sì, come sta procedendo il percors, quali benefici ha finora ottenuto?
Come va con i problemi alimentari e con quelli in famiglia (il rapporto con la mamma in particolare) ?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara lettrice ,
dal suo racconto si evince una sorta di "crisi esistenziale" amorosa... che può manifestarsi quando le risposte alle domande sul significato e lo scopo della vita (così il nostro ruolo), non ci danno più soddisfazioni, direzioni e serenita' interiore.
Nel momento in cui ci troviamo a riflettere sulla vita, senza sapere quale adempimento illusorio stiamo cercando, per la mente può diventare un processo frenetico.
... con un po' di determinazione e motivazione possiamo iniziare a mettere "ordine" nella trama del nostro se', prendendo coscienza di come il nostro passato (a volte doloroso), su cui si costruisce poi la nostra personalità, pesi ancora sul vissuto attuale e lo condiziona.
Proviamo ad essere noi stesse, intanto....
Rischiamo nella relazione ... Perché se non si rischia non si sperimenta.
Ascoltiamo sempre i nostri bisogni, perché ci "guidano" nel nostro quotidiano e se oggi il suo bisogno è di comprendere dove "sta" e "dove vuole andare", allora forse iniziamo a prendere una direzione...
Spero di essere stata utile, almeno, per una riflessione costruttiva.
Un caro saluto.
dal suo racconto si evince una sorta di "crisi esistenziale" amorosa... che può manifestarsi quando le risposte alle domande sul significato e lo scopo della vita (così il nostro ruolo), non ci danno più soddisfazioni, direzioni e serenita' interiore.
Nel momento in cui ci troviamo a riflettere sulla vita, senza sapere quale adempimento illusorio stiamo cercando, per la mente può diventare un processo frenetico.
... con un po' di determinazione e motivazione possiamo iniziare a mettere "ordine" nella trama del nostro se', prendendo coscienza di come il nostro passato (a volte doloroso), su cui si costruisce poi la nostra personalità, pesi ancora sul vissuto attuale e lo condiziona.
Proviamo ad essere noi stesse, intanto....
Rischiamo nella relazione ... Perché se non si rischia non si sperimenta.
Ascoltiamo sempre i nostri bisogni, perché ci "guidano" nel nostro quotidiano e se oggi il suo bisogno è di comprendere dove "sta" e "dove vuole andare", allora forse iniziamo a prendere una direzione...
Spero di essere stata utile, almeno, per una riflessione costruttiva.
Un caro saluto.
[#4]
Utente
Buonasera, dottoresse, e grazie infinite per le vostre risposte alla mia richiesta di aiuto.
Dottoressa Pileci, io sono già seguita da 2 anni e mezzo da una psicoterapeuta, da quanto insomma mi sono lasciata in modo così disastroso con il mio unico ex. Piano piano mi sono resa conto che davvero ho un blocco sentimentale, ce l'ho da sempre o quasi, e che la psicologa stava provando a farmelo capire e a schiudermi un pò ma io ho fatto sempre resistenza, veramente troppa resistenza.
Dottoressa Rinella, da quando ho scritto qui a proposito delle mie "ultime" difficoltà sono riuscita ad aprirmi di più con la psicologa. Perciò grazie davvero. Ho sempre bisogno di tante sane spintarelle. Non mi sento più forte, sul fronte ragazzi, per ora. Non riesco ad immaginarmi ad un appuntamento, uno in cui ci si deve conoscere dal nulla. Sembra uno scenario così surreale, per me, purtroppo.
I problemi alimentari invece vanno e vengono. Forse dovrei solo abituarmi all'idea che probabilmente sarà così. Che sono io. Ho iniziato a mangiare di meno anzi pochetto quando era l'infatuazione a riempirmi e ora che non c'è più (questo ragazzo non è interessato a me, a quanto pare... che novità eheh) ho ripreso a sfogarmi sul cibo, con tanto di gastrite.
Con la mamma va meglio, la vedo più di rado perché mi sono parzialmente trasferita per motivi di studio. Da qualche settimana il nostro rapporto è affettuoso e non altalenante.
Dottoressa Albano, molto affascinante la sua riflessione. :) Mi ci trovo in parte, perché ha descritto con esattezza quello che tendo ad essere ma ultimamente ho preso una direzione precisa. A livello di realizzazione personale. Finalmente mi sono messa in gioco. Non so dove tutto questo mi porterà, ma almeno sto seguendo le mie inclinazioni e mi sento come un pesce pescato quando viene rigettato nella sua amata acqua :)
Dottoressa Pileci, io sono già seguita da 2 anni e mezzo da una psicoterapeuta, da quanto insomma mi sono lasciata in modo così disastroso con il mio unico ex. Piano piano mi sono resa conto che davvero ho un blocco sentimentale, ce l'ho da sempre o quasi, e che la psicologa stava provando a farmelo capire e a schiudermi un pò ma io ho fatto sempre resistenza, veramente troppa resistenza.
Dottoressa Rinella, da quando ho scritto qui a proposito delle mie "ultime" difficoltà sono riuscita ad aprirmi di più con la psicologa. Perciò grazie davvero. Ho sempre bisogno di tante sane spintarelle. Non mi sento più forte, sul fronte ragazzi, per ora. Non riesco ad immaginarmi ad un appuntamento, uno in cui ci si deve conoscere dal nulla. Sembra uno scenario così surreale, per me, purtroppo.
I problemi alimentari invece vanno e vengono. Forse dovrei solo abituarmi all'idea che probabilmente sarà così. Che sono io. Ho iniziato a mangiare di meno anzi pochetto quando era l'infatuazione a riempirmi e ora che non c'è più (questo ragazzo non è interessato a me, a quanto pare... che novità eheh) ho ripreso a sfogarmi sul cibo, con tanto di gastrite.
Con la mamma va meglio, la vedo più di rado perché mi sono parzialmente trasferita per motivi di studio. Da qualche settimana il nostro rapporto è affettuoso e non altalenante.
Dottoressa Albano, molto affascinante la sua riflessione. :) Mi ci trovo in parte, perché ha descritto con esattezza quello che tendo ad essere ma ultimamente ho preso una direzione precisa. A livello di realizzazione personale. Finalmente mi sono messa in gioco. Non so dove tutto questo mi porterà, ma almeno sto seguendo le mie inclinazioni e mi sento come un pesce pescato quando viene rigettato nella sua amata acqua :)
[#5]
Utente
Ho sofferto tanto perché non avevo uno scopo. Mi aggrovigliavo in pensieri senza respiro e angoscianti. Non ascoltavo i miei bisogni, bensì quelli di chiunque mi circondasse. Ora è già diverso: sono me stessa. Con amiche e addirittura estranei! Ma con i ragazzi... no. E' come se sentissi che mi manca un gene, quello che sembra così naturale in tante persone, che si conoscono, si innamorano, costruiscono assieme un rifugio e tanto amore...
Una canzone non particolarmente bella dice però una cosa in cui mi ritrovo: "sono stanco di amare con nessuno da amare".
Una canzone non particolarmente bella dice però una cosa in cui mi ritrovo: "sono stanco di amare con nessuno da amare".
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 06/11/2014.
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