Ansia perenne e depressione

Egregi Dottori, vi scrivo perchè ho un grande problema che mi tormenta da anni e magari avrò un'aiuto su questo forum.

Ho 22 anni, ma da circa 7-8 anni soffro di disturbi d'ansia. Negli ultimi tempi la situazione poi si è aggravata.
Ormai questi problemi li vivo nel quotidiano. Il problema più grande è la totale assenza di sicurezza in me stesso. Prima di fare o di dire qualsiasi cosa, penso e ripenso ossessivamente alle possibili conseguenze che avrebbero le varie cose da dire o fare, cercando sempre la via piu tranquilla, rischiando il meno possibile.
Purtroppo addosso ho anni di rabbia repressa e questo si è concretizzato con la mia situazione fisica attuale. in sovrappeso di 40 chili, forte perdita di capelli e perenne senso di malcontento.

Ho paura. Sempre. Paura di fare tutto, paura di reagire ad una presa in giro o ad un'aggressione verbale, paura di reagire a chi mi vuole mettere i piedi in testa ( chiunque esso sia ), paura di farmi valere. In situazioni del genere, la mia mente si offusca, perdo lucidità e non so più cosa dire. In quel momento non ho il controllo di me, non so cosa dire, mi sale il batticuore e già mi vedo morto o pestato a sangue in caso di reazione. Ho anche paura che lo stesso trattamento possa essere riservato ai miei cari,

Credo che questo sia dovuto anche ad una continua ricerca di approvazione di mio padre, che non è mai arrivata ( ho perso i capelli proprio nell'arco di tempo che ho vissuto da solo con lui ). Col lui non ci sono mai andato d'accordo, ci ho sempre discusso e tutte le volte che mi ha mortificato, mi sono sempre fatto mettere i piedi in testa perchè non volevo reagire, per paura di peggiorare quella che già era una brutta situazione familiare ( continui litigi dei miei genitori, fino a che si sono separati).

In testa ho una grande confusione. Non so più cosa fare e vivo con un'ansia addosso che mi blocca la vita.
E questo "peso" che mi accompagna da anni ormai, mi ha anche portato a fare cose brutte, di cui me ne pento tutti i giorni.

Chiederei un consulto psicologico, ma ora come ora, non posso permettermelo.

Cosa ne pensate?

Grazie
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

premetto che il consulto psicologico on line non può sostituire quello di persona con il professionista.
Per questa ragione, vorrei sapere che cosa intende dire con "non posso permettermelo.". In che senso? In termini emotivi? Economici? Tempo? Altro?

E' importante, soprattutto davanti a tale sofferenza, trovare tempo per se stessi e la propria salute. Potrebbe ad esempio rivolgersi all'ASL della Sua zona...

Quanto a tutte le Sue paure... sono comprensibili e la paura è un'emozione preziosa, che ci aiuta ad orientarci e a costruire relazioni significative nelle quali possiamo trovare la rassicurazione e la fiducia di cui abbiamo bisogno.
Ma poi, da grandi, impariamo a superarle, le paure.

Anzichè restare così paralizzato nelle Sue paure, un aiuto specialistico farebbe al caso Suo, altrimenti quale prospettiva vede?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Chiederei un consulto psicologico, ma ora come ora, non posso permettermelo.<<
se la difficoltà è economica può rivolgersi al Consultorio della sua ASL di appartenenza, oppure in un Centro di Salute Mentale.

Lei è un ragazzo giovane e dovrebbe entrare nell'ottica del cambiamento, chiedere aiuto e iniziare un percorso per risolvere le sue problematiche (insicurezza, bassa autostima, immagine corporea, relazioni affettive-sessuali ecc.).






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#3]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Dot.ssa Pileci La ringrazio per la Sua risposta.

Purtroppo, in questo momento il motivo è proprio quello economico.

Certo è che in questa situazione di stallo non posso restare.

Più che trovare una "risposta magica", vorrei capire quale potrebbe essere il disturbo ( qualora lo fosse) sul quale dovrei indirizzarmi.
[#4]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Dr. Del Signore La ringrazio per il consiglio.

Mi informerò su un consulto offerto dalla ASL, ma vorrei prima capire di cosa si tratta ( se è qualcosa di specifico)
[#5]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Lei descrive delle problematiche pervasive e un disagio che va al di là di un disturbo, che può essere (eventualmente) diagnosticato solo con una valutazione di persona.





[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Dirle qual è il disturbo o se c'è vuol dire porre una diagnosi che qui non possiamo porre perchè vietato e perchè senza un colloquio di persona è impossibile sbilanciarsi.

Mi chiedo se la Sua reticenza a rivolgersi all'ASL non facccia già parte del problema...

Cordiali saluti,
[#7]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Ho capito.

Grazie ad entrambe per il consulto.

Saluti
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,

provo a comprendere la sua difficoltà a "mettersi in gioco" in un setting di psicoterapia...

l'investimento e ' in particolar modo emotivo oltre che economico (nei centri pubblici, gratuiti di solito alla sua eta', potrebbe, almeno, provare a fare un colloquio per sondare un po' il terreno e comprendere se può sperimentarsi!).

Se, invece, il suo bisogno in questo momento è solo quello di conoscere il "nome" di un ipotetico disturbo, l'etichetta... allora diventa difficile trovare la motivazione al cambiamento...

Il mettersi in gioco non dipende dal tipo di disturbo, ma dal disagio che si prova....

Il desiderio ad una risoluzione o ad una modalità di equilibrio quotidiano.


Le sue riflessioni, intanto, si sono fatte sentire e questo è già un inizio....

Provi a fidarsi e ad affidarsi....

Un caro saluto.
Ansia

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