Shock culturale, come affrontarlo?
Gent.
Fra tre mesi o 2 sarò in procinto di partire per un nuovo paese. Altra lingua, cultura etc. La mia domanda è: è possibile gestire lo shock culturale se mi recassi da uno psicologo?
A dir il vero, già ho iniziato nuovamente gli incontri, ma è possibile avere un aiuto ad affrontare la prima fase del distacco dalla propria terra?
Grazie
Fra tre mesi o 2 sarò in procinto di partire per un nuovo paese. Altra lingua, cultura etc. La mia domanda è: è possibile gestire lo shock culturale se mi recassi da uno psicologo?
A dir il vero, già ho iniziato nuovamente gli incontri, ma è possibile avere un aiuto ad affrontare la prima fase del distacco dalla propria terra?
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
ben ritrovato.
ha fatto bene a seguire il consiglio che le è stato dato in precedenza e a rivolgersi ad uno psicologo, vista l'intensa ansia che accompagna l'idea del trasferimento.
E' ritornato dallo psicologo da cui era stato già seguito tempo fa?
ben ritrovato.
ha fatto bene a seguire il consiglio che le è stato dato in precedenza e a rivolgersi ad uno psicologo, vista l'intensa ansia che accompagna l'idea del trasferimento.
E' ritornato dallo psicologo da cui era stato già seguito tempo fa?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Direi proprio di sì, e soprattutto la può aiutare a vedere le cose sotto un'altra luce perchè non è affatto detto che lei debba affrontare un vero e proprio "shock".
E' l'ansia anticipatoria a farle immaginare che sarà difficilissimo ambientarsi, ma ansia è un tipo di reazione emotiva che può essere ridimensionata, se è eccessiva come nel suo caso.
Il mio Collega cosa pensa della situazione?
E' l'ansia anticipatoria a farle immaginare che sarà difficilissimo ambientarsi, ma ansia è un tipo di reazione emotiva che può essere ridimensionata, se è eccessiva come nel suo caso.
Il mio Collega cosa pensa della situazione?
[#4]
Ex utente
Pensa che ho una voglia di vivere incredibile, e che l'ansia sia la vera parte di me quella che mi vuole fare affrontare tutto, che ancora tossisce (ho tosse nei momenti di grande tensione). Ancora però, dice che la vera parte di me è piccolissima mentre quella dei miei genitori e degli altri sia maggiore. Adesso vivo un periodo alternato tra entusiasmo per il nuovo e paura per il nuovo.
[#6]
Ex utente
Cioè che la parte di me che dice: non ci riuscirò, sbaglierò, non sarò all'altezza etc sono le voci dei miei genitori che mi hanno sempre tappato le ali, che mi hanno sempre giudicato e che hanno sempre sminuito tutto quello che di bello so fare... in un certo senso è la parte più forte in questo momento
[#7]
Mi sembra una valutazione sicuramente condivisibile: le figure genitoriali introiettate negli anni della crescita svolgono un ruolo fondamentale nell'economia della vita psichica (soprattutto inconscia) e condizionano sia gli stati d'animo, sia la valutazione che una persona dà di sè stessa e delle proprie capacità e possibilità.
[#14]
Il tempo che avete a disposizione non è così poco per ottenere dei risultati, considerando anche che avete già fatto assieme una parte di lavoro in precedenza.
In ogni caso di questo deve parlare con il suo psicologo, che potrà rassicurarla e fornirle il proprio punto di vista.
In ogni caso di questo deve parlare con il suo psicologo, che potrà rassicurarla e fornirle il proprio punto di vista.
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Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 1.5k visite dal 05/11/2014.
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