Perdonarla o lasciarla con il rimorso?
Ho bisogno di un consiglio per un perdono che non so se fare o no.
Ho 44 anni e ho avuto una bella relazione di dieci mesi con una persona coetanea che come me si è lasciata qualche anno fa alle spalle un matrimonio senza figli proprio come me.
Questa persona stravedeva per me, abbiamo anche provato ad avere un figlio (forse incoscenti così presto dopo pochi mesi ma lei insisteva e non era riuscita col precedente partner).
Durante la vacanze estive l'ultima volta in cui abbiamo fatto l'amore lei è pure rimasta sdraiata un po nel letto dicendomi sorridendo che questo aumentava le sue probabilità di rimanere incinta.
Tornati dalle vacanze mi ha lasciato senza spiegazioni, ma dicendomi che sono una bella persona, che lei ha sempre diffidato della gente e che vuol restare sola.
Non aveva mai detto nulla a suoi di noi, perché l'avrebbero giudicata, non ha un buon rapporto con la madre e col fratello, ama gli animali e pensa che tutta l'umanità potrebbe morire per quello che fa agli animali. Ha pochissime amicizie e dopo aver comprato casa da un anno già non le piace più. Sentendo anche sue due amiche con cui sono restato in amicizia, è sempre stata una con bassa autostima e pessimista. Un'amica che l'ha vista ultimamente mi ha detto di averla trovata parecchio giù di corda. A me lei non interessa più vista la persona problematica. Io sbaglio a trascinarmi nelle relazioni per paura di restare solo e poi la pago.
Arrivo alla mia domanda. Io per come si è comportata così all'improvviso in concomitanza anche con la mia prima cassa integrazione, le ho risposto veramente male ma lei è rimasta impassibile le è spiaciuto non restare in amicizia.
Ora a distanza di quasi due mesi io lavoro di nuovo, ho fatto nuove amicizie e faccio un sacco di cose come semrpe (sono uno attivo e positivo). Sono in dubbio se prima o poi contattarla per scusarmi della mia reazione (io non ho mai odiato nessuno e persino con la mia ex moglie siamo rimasti in buoni rapporti) e quindi fare in modo che abbia un buon ricordo di me oppure non so se lasciare stare: in fondo perché debbo sempre perdonare le persone? Lei pur avendo evidentemente dei problemi si è comportata veramente male con me e allora si merita un ultimo contatto diverso? Aiutatemi in questa decisione.
Grazie mille
Ho 44 anni e ho avuto una bella relazione di dieci mesi con una persona coetanea che come me si è lasciata qualche anno fa alle spalle un matrimonio senza figli proprio come me.
Questa persona stravedeva per me, abbiamo anche provato ad avere un figlio (forse incoscenti così presto dopo pochi mesi ma lei insisteva e non era riuscita col precedente partner).
Durante la vacanze estive l'ultima volta in cui abbiamo fatto l'amore lei è pure rimasta sdraiata un po nel letto dicendomi sorridendo che questo aumentava le sue probabilità di rimanere incinta.
Tornati dalle vacanze mi ha lasciato senza spiegazioni, ma dicendomi che sono una bella persona, che lei ha sempre diffidato della gente e che vuol restare sola.
Non aveva mai detto nulla a suoi di noi, perché l'avrebbero giudicata, non ha un buon rapporto con la madre e col fratello, ama gli animali e pensa che tutta l'umanità potrebbe morire per quello che fa agli animali. Ha pochissime amicizie e dopo aver comprato casa da un anno già non le piace più. Sentendo anche sue due amiche con cui sono restato in amicizia, è sempre stata una con bassa autostima e pessimista. Un'amica che l'ha vista ultimamente mi ha detto di averla trovata parecchio giù di corda. A me lei non interessa più vista la persona problematica. Io sbaglio a trascinarmi nelle relazioni per paura di restare solo e poi la pago.
Arrivo alla mia domanda. Io per come si è comportata così all'improvviso in concomitanza anche con la mia prima cassa integrazione, le ho risposto veramente male ma lei è rimasta impassibile le è spiaciuto non restare in amicizia.
Ora a distanza di quasi due mesi io lavoro di nuovo, ho fatto nuove amicizie e faccio un sacco di cose come semrpe (sono uno attivo e positivo). Sono in dubbio se prima o poi contattarla per scusarmi della mia reazione (io non ho mai odiato nessuno e persino con la mia ex moglie siamo rimasti in buoni rapporti) e quindi fare in modo che abbia un buon ricordo di me oppure non so se lasciare stare: in fondo perché debbo sempre perdonare le persone? Lei pur avendo evidentemente dei problemi si è comportata veramente male con me e allora si merita un ultimo contatto diverso? Aiutatemi in questa decisione.
Grazie mille
[#1]
Lei voleva un figlio da questa donna?
Come mai sente il bisogno di far si che questa persona abbia un "buon ricordo di lei"?
Le capita anche con altre persone?
Forse il fatto di rimanere in buoni rapporti la fa sentire tranquillo e sereno, però bisogna dire che non si può piacere a tutti, soprattutto a persone che lei reputa essersi comportate in maniera scorretta.
Come mai sente il bisogno di far si che questa persona abbia un "buon ricordo di lei"?
Le capita anche con altre persone?
Forse il fatto di rimanere in buoni rapporti la fa sentire tranquillo e sereno, però bisogna dire che non si può piacere a tutti, soprattutto a persone che lei reputa essersi comportate in maniera scorretta.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Ex utente
Sì forse mi farebbe rimanere più tranquillo perché a me non è mai piaciuto che le persone abbiamo astio nei miei confronti, forse però sto maurando l'idea che con questa donna potrei fare un'eccezione. In fondo perché questa persona vorrebbe come mi ha detto più di una volta che rimanessimo in buoni rapporti (visto che tra l'altro prima o poi ci vedremo in un'Associazione in comune) quando sa benissimo di essersi comportata male pur evidentemente essendo una persona problematica e insicura? Ha un senso che io la perdoni? Grazie
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
dalle emozioni che traspaiono dal suo vissuto, appare che entrambi siete bisognosi di qualcosa... Lei di una figura femminile al suo fianco (donna e forse madre dei suoi figli?), la signora alla ricerca "disperata" di un figlio (?)....
Probabilmente manca quel "quid" di riflessione sulla propria fase esistenziale: vali sono realmente i miei bisogni e se è perché ho bisogno di qualcun altro per il loro concreto soddisfacimento.
Non mi "arriva" una relazione di coppia e per la coppia... ma comportamenti, particolarmente, disfunzionali che fanno perdere di vista il "dove siete" come persona?
Come se dovessimo prima partire da una riflessione (anche di bisogni) di noi in primis e poi focalizzarci sulla coppia, se e solo se ... ci fossero le fondamenta per un rapporto, che si basa sul desiderio, lo scambio e la condivisione...
Spero di aver sollecitato una riflessione utile!
Un caro saluto
dalle emozioni che traspaiono dal suo vissuto, appare che entrambi siete bisognosi di qualcosa... Lei di una figura femminile al suo fianco (donna e forse madre dei suoi figli?), la signora alla ricerca "disperata" di un figlio (?)....
Probabilmente manca quel "quid" di riflessione sulla propria fase esistenziale: vali sono realmente i miei bisogni e se è perché ho bisogno di qualcun altro per il loro concreto soddisfacimento.
Non mi "arriva" una relazione di coppia e per la coppia... ma comportamenti, particolarmente, disfunzionali che fanno perdere di vista il "dove siete" come persona?
Come se dovessimo prima partire da una riflessione (anche di bisogni) di noi in primis e poi focalizzarci sulla coppia, se e solo se ... ci fossero le fondamenta per un rapporto, che si basa sul desiderio, lo scambio e la condivisione...
Spero di aver sollecitato una riflessione utile!
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 04/11/2014.
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