Depressione, obesità, problemi familiari, sicura di sé
Questo è uno sfogo sulle difficoltà della dieta e della mia vita ho perso 27 kg grazie a un percorso psicoterapeutico che mi ha giovato moltissimo e continua ad essermi di grande aiuto ,ed ad una dieta prescritta da un bravo medico, però è dura ca*** andare avanti nella dieta ci soffro sarà anche per la mia sensibilità, per un sistema familiare allo sfraccello in cui si litiga ogni giorno per ogni piccola scaramuccia . Consapevole di avere nella parentela una nonna con la quale non ho alcun rapporto ma che è malata credo schizofrenia, si nota che ha problemi psichiatrici che si sono tramandati anche ad un componente della famiglia mi chiedo quanto il dna abbia influito sulla mia vita ???? il fattore grasso proviene da mia madre di sicuro sono cresciuto con poca stima di me stesso per essere accettato per essere visto da mia madre e anche dagli altri io occupavo uno spazio ora che il grasso è venuto meno si sente tutto il vuoto e le emozioni come un fiume in piena mi devastano. sentirleda un 5 mesi a questa parte è stata una liberazione ma è duro contenerle viverle perchè ho sempre sostituito anzi coperto, schermato, tappato, rinchiuso(non c'è parola che possa delucidare) le mie emozioni perchè il cibo faceva da tappo.potrei raccontarvi di come abbia imparato questo meccanismo sia per dif che purtroppo è presente in mia madre una persona di mezza età e ne soffro, il nostro rapporto è fatto solo di urla o comunque è difficile gestire una conversazione senza sfociare in litigi loro sanno dialogare solo sul senso del dovere un padre prettamente spesso assente sempre preso dagli impegni di lavoro, cioe mi stava accanto ma non abbiamo mai saputo divertirci solo senso del dovere mi è mancata la sua figura che ho sempre identificato in quella di mio nonno con il quale sono cresciuto persona molto alla mano per il quale questa estate ho pianto molto dopo anni non avevo ancora elaborato il lutto e mangiavo mangiavo fino a scoppiare fino a non dormire più la notte o dormire male perchè mi mancava il respiro fino a nascondermi come un ladro in casa nel nascondere quel maledetto cibo che mi ha portato alla rovina , ho fatti grandi progressi e innumerevoli sfide mi attendono però successi in ambito universitario materie date eppure non do il giusto peso alle cose non riesco a godermele come vorrei so che devo essere il genitore di me stesso ma in questo momento di sconforto lasciatemi sfogare. qualcosa nel cervello è cambiato la rigidita muscolare l'ho avvertita tempo fa che è un sintomo della depressione . oppure quest inverno quando andavo a lezione e non seguivo ciò che diceva l'insegnante era tutto nebbioso.Ho preso delle buone abitudini questo si camminare ma continuare la dieta mho è dura ogni tanto mi viene da mangiare non è semplice controllarsi ma qualche kg lo ripreso e poi lo perdo. Altre volte avevo perso piu di 30 kg per ben due volte e lo ripresi non avete idea quante diete ho fatto, ma l'insoddi dei miei continua ma io Combatto!!
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro utente,
noi siamo qui ad "accogliere", i suoi sfoghi, i suoi timori, la sua rabbia e tutto questo turbinio di emozioni che, finalmente, (me lo lasci dire...) si sono date il permesso di venir fuori...
A volte è difficile riuscire a combattere da soli queste dure battaglie.. ecco lo "sfogo", che da qualche parte ci deve lasciare un senso di libertà ... il cibo!
La sensibilità che trapela dal suo racconto è tanta ed è per questo che la invito, con pazienza e dedizione alla sua psicoterapia, di dare spazio a questi "vuoti", a questo dolore e a questo senso di smarrimento .... affinché possa, gradualmente, riprendersi in mano la sua vita.
Occorre tempo, certo... Un tempo prezioso, che mi permetta di prendere "confidenza" con questo lacerante dolore di perdita, abbandono, inesistenza... e finalmente essere visto, in primis da me stesso ed in secondo luogo dagli altri!
Il cibo rappresenta la metafora del mettere dentro tutto ciò che posso... Tutto quello che ho sempre desiderato e che non ho mai avuto.
Mi è mancato tanto tutto e nono posso selezionare nulla, perché ogni cosa rappresenta "io esisto"!
Mangiare tanto e in fretta, ci da subito un senso di pienezza, ma poi il disorientamento... Perché è innaturale e, così, dobbiamo provare giorno per giorno a mettere insieme sempre un "pezzettino" in più... facendolo con consapevolezza e desiderio... un desiderio, anche, rispettoso del mio corpo e della mia "anima"!
Non sarà facile, ancora per molto, ma siamo sulla buona strada... Sulla strada del riconoscimento e della consapevolezza, che ci porterà verso una nuova vita...
Di cuore...
noi siamo qui ad "accogliere", i suoi sfoghi, i suoi timori, la sua rabbia e tutto questo turbinio di emozioni che, finalmente, (me lo lasci dire...) si sono date il permesso di venir fuori...
A volte è difficile riuscire a combattere da soli queste dure battaglie.. ecco lo "sfogo", che da qualche parte ci deve lasciare un senso di libertà ... il cibo!
La sensibilità che trapela dal suo racconto è tanta ed è per questo che la invito, con pazienza e dedizione alla sua psicoterapia, di dare spazio a questi "vuoti", a questo dolore e a questo senso di smarrimento .... affinché possa, gradualmente, riprendersi in mano la sua vita.
Occorre tempo, certo... Un tempo prezioso, che mi permetta di prendere "confidenza" con questo lacerante dolore di perdita, abbandono, inesistenza... e finalmente essere visto, in primis da me stesso ed in secondo luogo dagli altri!
Il cibo rappresenta la metafora del mettere dentro tutto ciò che posso... Tutto quello che ho sempre desiderato e che non ho mai avuto.
Mi è mancato tanto tutto e nono posso selezionare nulla, perché ogni cosa rappresenta "io esisto"!
Mangiare tanto e in fretta, ci da subito un senso di pienezza, ma poi il disorientamento... Perché è innaturale e, così, dobbiamo provare giorno per giorno a mettere insieme sempre un "pezzettino" in più... facendolo con consapevolezza e desiderio... un desiderio, anche, rispettoso del mio corpo e della mia "anima"!
Non sarà facile, ancora per molto, ma siamo sulla buona strada... Sulla strada del riconoscimento e della consapevolezza, che ci porterà verso una nuova vita...
Di cuore...
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Mi associo a quanto le dice la Collega, sia fiero di sè stesso, dei progressi notevoli che ha fatto, cerchi di avere altri interessi, cioè di spostare lo sguardo, il mondo è grande e colorato, avere dei sogni e intanto informarsi, leggere, pensare.. altro.. dà un colpo d'ala alla vita.. Continui la sua psicoterapia e vedrà che diventerà sempre più forte e ce la farà..
Cari auguri..
Cari auguri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Utente
grazie innanzitutto delle risposte e del tempo dedicatomi .
Credo di essere stato abbastanza forte quest ' estate ho deciso una pausa di riflessione di una storia durata quasi 5 anni e alla fine lo lasciata , ma questo mi ha causato degli straschichi emotivi è rimasto un profondo rispetto nei confronti di questa persona, in più aggiungiamoci lavori in casa ai quali ho partecipato la preparazione di esami tra cui il conservatorio l'università e si perchè sono un artista mi espongo un cantante lirico ed ho anche una bella voce(a detta di alcuni esperti del settore, un mio gusto ) ma mi vergogno certe volte anche valendo più di altri . in aggiunta i lavori ci hanno costretto al trasferimento sotto i problemi economici non mancano e la frittata è fatta inserendo anche i continui litigi. riferito anche alla 2 risposta io leggo molto pure troppo ho molta cultura generale per anni divoravo anche i libri nel leggerli mi perdevo e facevo solo quello, anche se mi manca una donna accanto è dura fa male ti lacera l'anima anche le abitudini di uscire stare insieme perchè no avere una vita sessuale soddisfacente chimera per me e per molti . vorrei una donna diversa più forte ma non farò l'errore di buttarmi subito in un altra storia vorrei un avventura quello si ma so per carettere per vissuto che poi ci soffrirei mi faccio mille problemi per ogni cosa quando invece vorrei essere libero come gli uccelli che fotografo spesso luminoso come i paesaggi delle mie foto rosa come la vita essere positivi migliora la vita in molte cose , ma la non completa anzi direi flebile gratificazione da parte dei genitori si fa sentire forse per quel legame viscerale sbagliato da quando ero bambino . sono forse un utopista non mi piace vedere le cose storte vorrei un mondo diverso mi emoziono per le piccolissime cose ho un empatia esagerata ma ora ho acquisito da poco la consapevolezza di dover pensare a me e non agli altri il periodo crocerossina è finito ma la sensibilità nel vedere un uomo seduto in un na panchina raggomitolato e i piedi all interno di un cartone per non sentire il freddo come si fa ad essere indifferenti avrei voluto far di più . sento certe volte su di me le colpe del mondo quando vedo le cose che non vanno la città sporca so ma è difficile per come son stato cresciuto che per aiutare gli altri ho bisogno di essere aiutato io è questa la triste verità questa felicità benedetta non deve arrivare dall esterno ma dall interno ed è piena di sacrifici
Credo di essere stato abbastanza forte quest ' estate ho deciso una pausa di riflessione di una storia durata quasi 5 anni e alla fine lo lasciata , ma questo mi ha causato degli straschichi emotivi è rimasto un profondo rispetto nei confronti di questa persona, in più aggiungiamoci lavori in casa ai quali ho partecipato la preparazione di esami tra cui il conservatorio l'università e si perchè sono un artista mi espongo un cantante lirico ed ho anche una bella voce(a detta di alcuni esperti del settore, un mio gusto ) ma mi vergogno certe volte anche valendo più di altri . in aggiunta i lavori ci hanno costretto al trasferimento sotto i problemi economici non mancano e la frittata è fatta inserendo anche i continui litigi. riferito anche alla 2 risposta io leggo molto pure troppo ho molta cultura generale per anni divoravo anche i libri nel leggerli mi perdevo e facevo solo quello, anche se mi manca una donna accanto è dura fa male ti lacera l'anima anche le abitudini di uscire stare insieme perchè no avere una vita sessuale soddisfacente chimera per me e per molti . vorrei una donna diversa più forte ma non farò l'errore di buttarmi subito in un altra storia vorrei un avventura quello si ma so per carettere per vissuto che poi ci soffrirei mi faccio mille problemi per ogni cosa quando invece vorrei essere libero come gli uccelli che fotografo spesso luminoso come i paesaggi delle mie foto rosa come la vita essere positivi migliora la vita in molte cose , ma la non completa anzi direi flebile gratificazione da parte dei genitori si fa sentire forse per quel legame viscerale sbagliato da quando ero bambino . sono forse un utopista non mi piace vedere le cose storte vorrei un mondo diverso mi emoziono per le piccolissime cose ho un empatia esagerata ma ora ho acquisito da poco la consapevolezza di dover pensare a me e non agli altri il periodo crocerossina è finito ma la sensibilità nel vedere un uomo seduto in un na panchina raggomitolato e i piedi all interno di un cartone per non sentire il freddo come si fa ad essere indifferenti avrei voluto far di più . sento certe volte su di me le colpe del mondo quando vedo le cose che non vanno la città sporca so ma è difficile per come son stato cresciuto che per aiutare gli altri ho bisogno di essere aiutato io è questa la triste verità questa felicità benedetta non deve arrivare dall esterno ma dall interno ed è piena di sacrifici
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 04/11/2014.
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