L'ho allontanata e lei sta malissimo..
Buongiorno,
Ho 38 anni e da circa 2 settimane ho chiesto un allontanamento alla mia compagna, lei 32 anni e da poco separata con un figlio di 13 anni.
L'inizio è stato burrascoso in quanto ci siamo conosciuti e lei era solo "Separata in casa", poi man mano è riuscita a risolvere le sue questioni ed abbiamo iniziato a vivere la nostra relazione. Ormai è un anno e mezzo che lei è separata, ma durante questo periodo per ben due volte è entrata in crisi e mi ha piantato dall'oggi al domani per dare un'opportunità al suo matrimonio perchè si sentiva in colpa anche nei confronti del figlio....ben due volte a distanza di 3 mesi l'una dall'altra stessa dinamica!! Per due volte mi sono fatto da parte e l'ho riaccettata senza riserve nel momento in cui lei ha deciso che voleva tornare con me perchè le mancavo.
A seguito di cio' abbiamo passato periodi fantastici durante il quale anche il figlio si è legato molto a me, ma ultimamente sono iniziate frequenti discussioni, io tollerante e disposto al dialogo, lei su questo punto di vista permalosa e musona.
Premetto che lei ha molti trascorsi negativi con il marito che la tradiva, non la considerava, veniva trascurata...e che quindi molte volte mi sono sentito anche di "pagare" le mancanze della sua storia precedente, le bastava un nulla per sentirsi in secondo piano, trascurata e magari anche li ne nascevano discussioni. Ho iniziato ad avere la sensazione che tutto il suo "stare bene" dipendesse solo da me, dai miei movimenti, dalle mie parole, dai miei gesti....e questo mi dava ancora piu' peso sulle spalle. A momenti si sente una donna felice e finalmente realizzata, subito dopo (se magari la sera prima abbiamo avuto un diverbio) si sente una donna delusa, dice che l'amore non esiste ecc..a me tutto questo destabilizza!
Da circa un mese e mezzo stavo vivendo la relazione con senso di soffocamento, di insoddisfazione, avvertivo mancanza di serenità e tendevo spesso a ritagliarmi momenti per restare solo a pensare....finchè nell'ultima discussione per futili motivi ho deciso di starmene un po da solo e gliel'ho comunicato....
Lei dapprima arrabbiatissima con me (crisi di pianto e vomito ogni volta che dopo una discussione voleva attirare l'attenzione)....poi ha ricominciato a "corteggiarmi", ci siamo anche rivisti ma io ho cercato di spiegarle che avevo bisogno di tempo in quanto mi rendevo conto che stavo vivendo il rapporto come fosse un peso.
In alcuni momenti finge di capirmi e mi dice che lei sarà li ad aspettarmi, mi augura buona fortuna, poi mi scrive che non ce la fa a sopportare un tale dolore e che le manco troppo, mi chiede di darle spiegazioni, mi chiede se c'è un'altra donna di mezzo. Io vorrei essere impassibile ma non posso vederla cosi' sola, che soffre e che si chiede perchè la vita è cosi' crudele con lei,.vorrei abbracciarla forte e proteggerla ma so che faccio solo peggio, forse non dovrei risponderle ai messaggi ma non ce la faccio...ma vorrei una persona più stabile nella mia vita!!
Ho 38 anni e da circa 2 settimane ho chiesto un allontanamento alla mia compagna, lei 32 anni e da poco separata con un figlio di 13 anni.
L'inizio è stato burrascoso in quanto ci siamo conosciuti e lei era solo "Separata in casa", poi man mano è riuscita a risolvere le sue questioni ed abbiamo iniziato a vivere la nostra relazione. Ormai è un anno e mezzo che lei è separata, ma durante questo periodo per ben due volte è entrata in crisi e mi ha piantato dall'oggi al domani per dare un'opportunità al suo matrimonio perchè si sentiva in colpa anche nei confronti del figlio....ben due volte a distanza di 3 mesi l'una dall'altra stessa dinamica!! Per due volte mi sono fatto da parte e l'ho riaccettata senza riserve nel momento in cui lei ha deciso che voleva tornare con me perchè le mancavo.
A seguito di cio' abbiamo passato periodi fantastici durante il quale anche il figlio si è legato molto a me, ma ultimamente sono iniziate frequenti discussioni, io tollerante e disposto al dialogo, lei su questo punto di vista permalosa e musona.
Premetto che lei ha molti trascorsi negativi con il marito che la tradiva, non la considerava, veniva trascurata...e che quindi molte volte mi sono sentito anche di "pagare" le mancanze della sua storia precedente, le bastava un nulla per sentirsi in secondo piano, trascurata e magari anche li ne nascevano discussioni. Ho iniziato ad avere la sensazione che tutto il suo "stare bene" dipendesse solo da me, dai miei movimenti, dalle mie parole, dai miei gesti....e questo mi dava ancora piu' peso sulle spalle. A momenti si sente una donna felice e finalmente realizzata, subito dopo (se magari la sera prima abbiamo avuto un diverbio) si sente una donna delusa, dice che l'amore non esiste ecc..a me tutto questo destabilizza!
Da circa un mese e mezzo stavo vivendo la relazione con senso di soffocamento, di insoddisfazione, avvertivo mancanza di serenità e tendevo spesso a ritagliarmi momenti per restare solo a pensare....finchè nell'ultima discussione per futili motivi ho deciso di starmene un po da solo e gliel'ho comunicato....
Lei dapprima arrabbiatissima con me (crisi di pianto e vomito ogni volta che dopo una discussione voleva attirare l'attenzione)....poi ha ricominciato a "corteggiarmi", ci siamo anche rivisti ma io ho cercato di spiegarle che avevo bisogno di tempo in quanto mi rendevo conto che stavo vivendo il rapporto come fosse un peso.
In alcuni momenti finge di capirmi e mi dice che lei sarà li ad aspettarmi, mi augura buona fortuna, poi mi scrive che non ce la fa a sopportare un tale dolore e che le manco troppo, mi chiede di darle spiegazioni, mi chiede se c'è un'altra donna di mezzo. Io vorrei essere impassibile ma non posso vederla cosi' sola, che soffre e che si chiede perchè la vita è cosi' crudele con lei,.vorrei abbracciarla forte e proteggerla ma so che faccio solo peggio, forse non dovrei risponderle ai messaggi ma non ce la faccio...ma vorrei una persona più stabile nella mia vita!!
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Gentile Utente,
la sua compagna sembra molto destabilizzata e provata da quanto accaduto nel suo matrimonio e dalla separazione effettiva probabilmente non ancora elaborata.
<.e che quindi molte volte mi sono sentito anche di "pagare" le mancanze della sua storia precedente, le bastava un nulla per sentirsi in secondo piano>
In effetti questo può accadere a chi arriva dopo una storia del partner dolorosa e sofferta, da qui però non possiamo sapere cosa altro eventualmente possa concorrere ai comportamenti della sua compagna (a livello personale, di coppia e della rete di rapporti che fa capo all'unione precedente).
E' comprensibile come le dinamiche intercorse tra voi le facciano percepire quel senso di peso e soffocamento che descrive che l'hanno condotta a cercare una pausa.
<finchè nell'ultima discussione per futili motivi ho deciso di starmene un po da solo e gliel'ho comunicato....>
Ma ha avuto modo di esplicitarle chiaramente il suo sentire e gli effettivi motivi della sua scelta?
Quali sono i motivi che vi portano a discutere?
E in che modo li affrontate, risolvete oppure no?
Secondo lei qual'è il suo contributo (di lei che scrive) a quanto accade nella coppia?
la sua compagna sembra molto destabilizzata e provata da quanto accaduto nel suo matrimonio e dalla separazione effettiva probabilmente non ancora elaborata.
<.e che quindi molte volte mi sono sentito anche di "pagare" le mancanze della sua storia precedente, le bastava un nulla per sentirsi in secondo piano>
In effetti questo può accadere a chi arriva dopo una storia del partner dolorosa e sofferta, da qui però non possiamo sapere cosa altro eventualmente possa concorrere ai comportamenti della sua compagna (a livello personale, di coppia e della rete di rapporti che fa capo all'unione precedente).
E' comprensibile come le dinamiche intercorse tra voi le facciano percepire quel senso di peso e soffocamento che descrive che l'hanno condotta a cercare una pausa.
<finchè nell'ultima discussione per futili motivi ho deciso di starmene un po da solo e gliel'ho comunicato....>
Ma ha avuto modo di esplicitarle chiaramente il suo sentire e gli effettivi motivi della sua scelta?
Quali sono i motivi che vi portano a discutere?
E in che modo li affrontate, risolvete oppure no?
Secondo lei qual'è il suo contributo (di lei che scrive) a quanto accade nella coppia?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Grazie dottoressa della sua risposta,
I motivi per cui discutiamo sono magari un semplice messaggio che lei in un determinato momento si aspetta ma nn arriva in tempo, oppure un'oretta che io mi prendo per andare in palestra a svagarmi senza magari passare da lei...
Sono veramente cavolate che lei percepisce come mancanza di interesse da parte mia nello stare con lei...io invece mi sento soffocare da questa sua morbosa esigenza di sentirsi completa solo se ci sono io. Credo sia anche una cosa bella...ma non quando poi devi discutere su queste cose e passare ore a tentare di giustificarti. Mi crea ansia sapere che se vado a fare un giro in moto lei magari è a casa che sta male perchè invece si aspettava che io stessi con lei...e che poi dovrò arrampicarmi sugli specchi per farle capire che in una relazione è anche normale curare i propri interessi non necessariamente comuni.
Ho esternato a lei che ultimamente la relazione mi dava ansia, insoddisfazione, mi sentivo spesso nel posto sbagliato e cercavo di ritagliarmi spazi per stare da solo a pensare. Io credo che lei abbia capito ma non lo accetta...mi chiede il perchè...e mi pone solo davanti il fatto che lei non ce la fa e sta troppo male!!
Io sento di aver bisogni di una persona stabile, pacata e tollerante....la coppia deve dare un valore aggiunto e non essere un problema...
Continua a mandarmi messaggi nella speranza che tutto si aggiusti...non so se sia giusto starle vicino oppure magari faccio peggio, certo è che mi si strappa il cuore a vederla cosi'...
Le ho anche esternato il fatto che lei mi manca ma, paradossalmente, da solo mi sento equilibrato e sereno...
Cosa faccio....sarà finito l'amore? Sarà tutto cio' che ho passato dopo i suoi due abbandoni che mi ha fatto perdere l'interesse e la fiducia?
I motivi per cui discutiamo sono magari un semplice messaggio che lei in un determinato momento si aspetta ma nn arriva in tempo, oppure un'oretta che io mi prendo per andare in palestra a svagarmi senza magari passare da lei...
Sono veramente cavolate che lei percepisce come mancanza di interesse da parte mia nello stare con lei...io invece mi sento soffocare da questa sua morbosa esigenza di sentirsi completa solo se ci sono io. Credo sia anche una cosa bella...ma non quando poi devi discutere su queste cose e passare ore a tentare di giustificarti. Mi crea ansia sapere che se vado a fare un giro in moto lei magari è a casa che sta male perchè invece si aspettava che io stessi con lei...e che poi dovrò arrampicarmi sugli specchi per farle capire che in una relazione è anche normale curare i propri interessi non necessariamente comuni.
Ho esternato a lei che ultimamente la relazione mi dava ansia, insoddisfazione, mi sentivo spesso nel posto sbagliato e cercavo di ritagliarmi spazi per stare da solo a pensare. Io credo che lei abbia capito ma non lo accetta...mi chiede il perchè...e mi pone solo davanti il fatto che lei non ce la fa e sta troppo male!!
Io sento di aver bisogni di una persona stabile, pacata e tollerante....la coppia deve dare un valore aggiunto e non essere un problema...
Continua a mandarmi messaggi nella speranza che tutto si aggiusti...non so se sia giusto starle vicino oppure magari faccio peggio, certo è che mi si strappa il cuore a vederla cosi'...
Le ho anche esternato il fatto che lei mi manca ma, paradossalmente, da solo mi sento equilibrato e sereno...
Cosa faccio....sarà finito l'amore? Sarà tutto cio' che ho passato dopo i suoi due abbandoni che mi ha fatto perdere l'interesse e la fiducia?
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Lei ritiene di sentirsi sereno e tranquillo senza questa donna... Ed e' questo che deve ricercare: tranquillità, serenità e desiderio di poter, un giorno, formarsi una coppia.
Le relazioni sono si complesse,ma nel momento in cui subentra un legame "patologico" si rischia di cadere nel baratro e nel disorientamento più assoluto.
Ascolti il suo cuore... I suoi bisogni e si lasci andare a ciò che sente sia benessere per lei.
Questo è importante per entrambi, perché la signora ha lo stesso medesimo bisogno: ricercare una sua dimensione ed un suo equilibrio interiore.
Provi a prendersi tutto il tempo di cui ha bisogno.... Non abbi timore.
Un caro saluto
Le relazioni sono si complesse,ma nel momento in cui subentra un legame "patologico" si rischia di cadere nel baratro e nel disorientamento più assoluto.
Ascolti il suo cuore... I suoi bisogni e si lasci andare a ciò che sente sia benessere per lei.
Questo è importante per entrambi, perché la signora ha lo stesso medesimo bisogno: ricercare una sua dimensione ed un suo equilibrio interiore.
Provi a prendersi tutto il tempo di cui ha bisogno.... Non abbi timore.
Un caro saluto
[#4]
Utente
Buongiorno e grazie dottoressa...
Ad oggi sono 3 giorni che non la sento, sto facendo i conti con il mio "io"...mi sento rilassato da un certo punto di vista ma sento la sua mancanza dall'altro lato....penso a quanto possa stare male e preferirei che fosse stata lei a lasciare me!!
in questi giorni mi succede una cosa stranissima...mi torna in mente una ragazza che stavo sentendo da poco prima che conoscessi la mia attuale, e mi capita di fare paragoni....questa amica è paziente, tollerante e riflessiva proprio come me, mi ha sempre trasmesso tranquillità e serenità, a differenza della mia attuale....che comunque ho scelto...mah!!
Comunque sto male e non so se magari dovrei mandarle un messaggio x sapere come sta...sento di abbandonarla al suo dolore, vorrei starle vicino ma se poi peggioro lo situazione???
Ad oggi sono 3 giorni che non la sento, sto facendo i conti con il mio "io"...mi sento rilassato da un certo punto di vista ma sento la sua mancanza dall'altro lato....penso a quanto possa stare male e preferirei che fosse stata lei a lasciare me!!
in questi giorni mi succede una cosa stranissima...mi torna in mente una ragazza che stavo sentendo da poco prima che conoscessi la mia attuale, e mi capita di fare paragoni....questa amica è paziente, tollerante e riflessiva proprio come me, mi ha sempre trasmesso tranquillità e serenità, a differenza della mia attuale....che comunque ho scelto...mah!!
Comunque sto male e non so se magari dovrei mandarle un messaggio x sapere come sta...sento di abbandonarla al suo dolore, vorrei starle vicino ma se poi peggioro lo situazione???
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Provare a non forzare i sentimenti...
Come ho già detto, seguire quello che viene dal cuore, perché solo lei ha vissuto e vive questa storia...
... nessuno può darle consigli adeguati, perché ognuno vive la vita, le storie secondo una sua personale esperienza e l'aiuto che offriamo noi Psicologi è quello di chiarificare e di orientare, non di "sostituirci" all'altro.
Se il pensiero persiste nel tempo e le distoglie attenzioni, allora provi a rivolgersi ad un professionista (non on line) per capire il perché di questi, ipotetici, sensi di colpa e lavorare, confrontarsi anche sull'autostima e tutte le emozioni, che sottendono.
Spero, comunque, di essere stata funzionale al suo momento di disorientamento!
Rimaniamo in ascolto.
Un caro saluto
Come ho già detto, seguire quello che viene dal cuore, perché solo lei ha vissuto e vive questa storia...
... nessuno può darle consigli adeguati, perché ognuno vive la vita, le storie secondo una sua personale esperienza e l'aiuto che offriamo noi Psicologi è quello di chiarificare e di orientare, non di "sostituirci" all'altro.
Se il pensiero persiste nel tempo e le distoglie attenzioni, allora provi a rivolgersi ad un professionista (non on line) per capire il perché di questi, ipotetici, sensi di colpa e lavorare, confrontarsi anche sull'autostima e tutte le emozioni, che sottendono.
Spero, comunque, di essere stata funzionale al suo momento di disorientamento!
Rimaniamo in ascolto.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 31/10/2014.
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