Blocco emotivo/sessuale conseguente a esperienze negative

Gentili dottori, chiedo un consulto per una situazione da cui non riesco a uscire e che mi sta asfissiando lentamente, come una stanza dalle pareti che si stringono.
Ho 24 anni, sono una ragazza spigliata, socievole, estroversa, caratteristiche per cui faccio amicizia facilmente ed entro in contatto con molte persone, inclusi i ragazzi. Talvolta qualcuno si interessa, ma io puntualmente scappo. Ho passato tutta la vita a fuggire dalla possibilità di farmi avvicinare da qualcuno, fisicamente ed emotivamente, possibilità che mi manda in stato d'allarme anche al minimo accenno. Ho avuto un solo ragazzo, a 19 anni, cosa resa possibile dal fatto che prima eravamo amici, ma siamo stati insieme neanche tre mesi. Ero troppo disgustata dall'idea di avere una relazione intima, la vivevo malissimo, ogni rapporto era un sacrificio, non riuscivo a farmi toccare né a provare alcun tipo di piacere. Aggiungo che non mi ero mai masturbata.
Ho avuto diverse esperienze traumatiche, nell'infanzia e nell'adolescenza. Il ricordo non mi fa più male, anzi, mi lascia piuttosto indifferente, ma le conseguenze hanno creato una specie di metastasi in tutto ciò che sono. La mia personalità, io stessa, sono un riflesso di quelle esperienze. Il mio carattere si è forgiato sulla diffidenza verso gli altri, il disgusto verso il contatto umano e la paura. Il fatto di essermi abituata a indossare una maschera di socievolezza non mi rende una persona che sta bene con gli altri, perché tutte le caratteristiche che indosso non arrivano a toccare il cuore di ciò che sono. Non riesco a sopportare il contatto fisico, legarmi emotivamente a qualcuno mi fa paura. Eppure vorrei riuscirci. Ma al contempo mi terrorizza perché so che un niente basterebbe a incrinare il mio equilibrio facendomi cadere e ho tentato il suicidio già troppe volte per volerci ripassare.
Penso di poter rovinare la vita della persona che potrebbe scegliermi.
In questi giorni ho conosciuto un ragazzo che mi sta mostrando interesse, ma se da un lato vorrei prendere le distanze, dall'altro sono troppo stanca per scappare ancora...
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
dal suo racconto si evince un dolore lacerante, che pervade l'anima e il corpo.... Una sensazione abbastanza distruttiva per una giovane ragazza.
Mi chiedo se si sia mai rivolta ad uno psichiatra, per i suoi tentativi di suicidio; ad uno psicoterapeuta, per confrontarsi innanzitutto su questo disagio esistenziale e in secondo luogo per questa "repulsione" sessuale.... Che rappresenta, comunque, una conseguenza di tutto il suo stato d'animo.
Prima bisogna stare bene con se stessi e, poi, con l'altro.. Questo ci dice il nostro corpo... Il nostro corpo che fatica ad essere alla pari con i nostri sentimenti e le nostre emozioni... Proprio perché c'è una difficoltà antica che necessita di essere elaborata!

Affidiamoci e fidiamoci!

Un caro saluto
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