Difficoltà nel rapporto sessuale

salve, provo a sintetizzare efficacemente: ho un compagno da circa 3 mesi con il quale c'è una grande intesa mentale, caratteriale e fisica. Due volte abbiamo avuto un incontro intimo. Entrambe le volte, nonostante la grande eccitazione,l'erezione non è stata sufficiente per compiere un rapporto tradizionale. Tuttavia con la masturbazione (contemporanea) vi è stata eiaculazione ma io avvertivo una "debolezza".
Ora, il rapporto è sincero, l'innanoramento è totale ed io mi sento addirittura idolatrata. Nell'idealizzarmi ha affermato che la mia bellezza lo impressiona.
Io non so se possa dipendere da questo, oppure da qualche mio errore. Vorrei aiutarlo ma non so come affrontare questo delicato argomento. Lui dice che risolverà il problema, ma io vorrei che me ne parlasse di più ma temo di non avere parole giuste e non vorrei ferirlo inutilmente.
Potete essermi d'aiuto? grazie infinite
Stefania, una donna comunque soddisfattissima.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
state insieme da poco tempo, per cui si tratta di una relazione che si sta "creando" e consolidando pian piano... C'è molto desiderio ed attrazione, per cui anche diverse aspettative, che si "investono", quando crediamo in un rapporto e desideriamo sia soddisfacente.
Credo, in questo momento, sia opportuno cercare di viversi il momento con serenità e dolcezza, così da permettere al desiderio e all'eccitazione di procedere in modo parallelo.

Datevi tempo per una buona intesa: il tempo di fidarsi e di affidarsi all'altro!

Nel momento in cui questo disagio dovesse persistere nel tempo, allora sarebbe opportuno rivolgersi ad un andrologo che, in sinergia con uno psicosessuologo, escluda un disagio di tipo organico, così da procedere ad una diagnosi psicosessuologica ed intraprendere una terapia accurata, anche di coppia.
Questo sarà il passo successivo che, in équipe, si definirà in modo accurato.

Un caro saluto
[#3]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
quanti anni ha il suo compagno?
Come pensa (lui) di affrontare quello che, mi par di capire, entrambi considerate un problema?
La frequenza dei rapporti è ritenuta soddisfacente da entrambi?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
dunque, innanzitutto grazie per le cortesi e competenti risposte.
cerco di rispondere in un unico messaggio

Lui ha 51 anni io 49, ho omesso di dire, per timore di un giudizio, ma può essere rilevante forse, che il nostro è un rapporto clandestino.

L'empatia è la sensazione che proviamo, forse - data la breve frequentazione - potrebbe rivelarsi in seguito una valutazione esagerata, per il momento è così.

Naturalmente e certamente lo consideriamo entrambi, e separatamente, un problema. Tocca probabilmente le corde dell'autostima, immagino... sono laureata in economia e commercio non in psicologia :)

Infine, la frequenza dei rapporti non è soddisfacente, dati i tempi ristretti e le difficoltà, inoltre come lui intenda risolvere non lo so, perché - come ho fatto presente nel mio primo messaggio - probabilmente ignorantemente non ho il coraggio di affrontare il problema e per questo chiedevo - se possibile -un aiuto.

Ammesso che sia già da affrontare....

grazie


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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
p.s. nessun monitoraggio erettivo naturalmente, ero già riuscita a darmi questa direttiva non fosse altro che con il buon senso. E' più lui che ne parla
Io però non ho avuto il coraggio di chiedergli se il problema si verifica solo nel nostro contesto intimo

grazie ancora
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