Dipendenza affettiva e personalità abbandonica

Buonasera

Ho un passato consistente di depressione, disturbi d'ansia ed attacchi di panico curati per alcuni anni con psicofarmaci. Ho effettuato circa un anno di psicoterapia.
Periodicamente ed in maniera ciclica rivivo episodi lunghi di depressione ed attacchi d'ansia scatenati solitamente da pensieri ossessivi e da paura di quello che non riesco a controllare, episodi che ho sempre curato con SSRI i quali hanno portato sempre buoni risultati con molti effetti collaterali e mai risolto il problema di fondo.
Ho ricordi molto sfumati dell'infanzia. Sono sempre stato (da bambino) molto legato a mia madre e da bambino la sua assenza provocava in me un'angoscia fortissima che ancora ricordo chiaramente.
Ho avuto una storia di moltissimi anni con un partner che mi ha lasciato ed a cui ero molto legato. Nonostante mi abbia tradito più volte e ci fossero chiari segnali che le cose non andassero ho cercato di recuperare in tutti i modi.
Dopo un breve periodo di alcuni mesi ho poi trovato un nuovo partner. Di nuovo mi sono legato profondamente a questa persona.
Vivo nel terrore di perderlo ed ho perso la serenità che avevo ritrovato nell'ultimo anno. Sono geloso, attento a tutto quello che mi dice e sono molto angosciato spesso anche dal suo passato (soprattutto sessuale, più che affettivo).
In ogni piccolo avvenimento cerco di trovare "avvisaglie" dell'imminente fine della storia ed ho tremendamente paura di soffrire per questa cosa.
Mi turba il suo umore spesso altalenante ed ho paura di dire cose sbagliate, di turbarlo o di non essere attento.
Il mio rendimento lavorativo non è quello di una volta, sono spesso distratto e quasi tutti i giorni molto triste ed angosciato. Spaventato di non so cosa.
La mia personalità ha questi punti salienti:
- Ho una tremenda paura della solitudine
- Sono molto sensibile ed ho molte abilità artistiche
- I miei sentimenti, nel bene e nel male, sono molto intensi, quasi esasperati
- Sono accondiscendente, compiacente ed accomodante
- Anche nelle relazioni amicali sono spesso disposto ad accontentare gli altri
- Nelle relazioni sentimentali faccio prevalere nei suoi bisogni l'altra persona
- Non sopporto le responsabilità in campo lavorativo pur essendo molto bravo e, a detta di altri, molto intelligente
- Non faccio trasparire i miei malumori al partner

A differenza dell'altra relazione, non sono disposto questa volta ad accettare comportamenti gravi e spesso ho manifestato la mia disapprovazione (abbiamo spesso litigato), soprattutto nel tentativo di "chiarirsi" ed aggiustare le cose, pur consapevole che non è detto che ciò accada.
Non mi giudico negativamente e penso di essere una buona persona da tutti i punti di vista, una persona rara nella mia sensibilità e nei miei comportamenti, pur mostrandomi sempre umile nei confronti di tutti.
Nei limiti del consulto online a vostro avviso ci sono gli elementi per parlare di dipendenza affettiva e personalità abbandonica?
Grazie per il vostro tempo
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro utente,
a prescindere dal "nome" che cerca di individuare e conferire al suo stato di profondo disagio (è assolutamente inappropriato fare diagnosi on-line), credo sia importante soffermarsi in termini di riflessioni, sensazioni ed emozioni su quello che prova. Come sta? Come si sente? Se c'è una motivazione al cambiamento... Se è questo che si desidera...
La psicoterapia, associata all'approccio farmacologico (una buona alleanza tra terapeuta e psichiatra), dopo un'accurata diagnosi, può risultare davvero favorevole....
Forse bisognerebbe darsi tempo... Quel tempo giusto di percorso terapeutico, che ci aiuti a consapevolizzarci e a vivere con un discreto equilibrio!

Un caro saluto
[#2]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Come mi sento?
Triste, molto triste. Demotivato e privo di energie.
Stanco, tremendamente stanco. Ed ho molto freddo ...
Cosa desidero?
Essere amato, per quello che sono. Avere una buona realizzazione delle mie aspirazioni, ma soprattutto vivere una vita tranquilla, dove non c'è spazio per il nero della depressione e per il rosso dell'ansia e con qualcuno che mi voglia bene sul serio.
Che mi abbracci e basta

Grazie ancora
[#3]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Utente,
l'aspetto più significativo del suo disagio che andrebbe approfondito all'interno di un colloquio è lo stile di attaccamento nelle relazioni affettive.
Una consulenza on line non le consente di approfondire il suo vissuto e creare le condizioni favorevoli per avviare un processo di cambiamento, quindi la scelta migliore in questo caso è rivolgersi di persona ad uno psicologo-psicoterapeuta.
Le consiglio la lettura di questo articolo con una premessa: psicoterapia non significa necessariamente cura della patologia ma può essere un percorso di crescita personale
finalizzato al recupero del potere personale:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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