Fantasie su fidanzatina di mio nipote

Salve,
è da un po' di tempo che nutro delle fantasie sessuali nei confronti della fidanzatina di mio nipote, che ha 19 anni. La cosa mi mette terribilmente in imbarazzo con me stesso, quando ci penso provo a scacciare il pensiero ma poi mi ritrovo a masturbarmi pensando a lei. Ieri sono arrivato a stampare delle sue foto tratte da un album facebook in cui aveva uno smalto nero e a masturbarmi furiosamente parlando fra me e me (come se lei potesse sentirmi) e dicendo cose offensive nei suoi riguardi... "ti piace, ti piace p..." etc etc. Ho immaginato inoltre che mio nipote dovesse guardarci mentre facevamo sesso davanti a lui e che io lo umiliavo chiamandolo "cornuto".
Siccome sono spaventato da me stesso vorrei un consulto su come gestire questo genere di pulsioni. So che non farei mai una "mossa" verso di lei nella realtà e che non riuscirei mai a umiliare mio nipote in quel modo, ma mi dà fastidio anche il solo pensiero di potermi eccitare in questo modo. Ci sono soluzioni per eradicare questi pensieri dalla mia testa? Grazie.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Più che come gestire, dovrebbe capire di cosa si tratta.
I temi sono svariati:
Mortificazione di suo nipote, di cui non sappiamo nulla,
fantasie erotiche sulla ragazza,
autoerotismo
il piacere di essere visto, cioè esibizionismo.

Sono tutti elementi da analizzare con cura e competenza in sede di consulenza

Non ci dice nulla della sua vita sentimentale e sessuale

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente i pensieri e le fantasie, se tali rimangono, appartengono alla propria dimensione interiore e combatterle fa si che esse si incrementino di più.
Sono solo fantasie, le lasci lì dove sono, ma non cerchi reprimerle, pena la formazione di ossessioni.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Io convivo con una donna della mia età alla quale voglio bene e che amo (nel senso che senza di lei non immagino una vita) e sulla quale riverso altre fantasie.
Per esempio nei confronti di lei mi piace immaginare di vederla impegnata con un altro uomo, mentre la guardo, soddisfarlo anche in modi degradanti. Mi piacerebbe per esempio che lui le mettesse i suoi genitali in faccia, soprattutto i testicoli. Mi piace immaginare che lei si sottometta totalmente a quest'uomo molto più grande, magari sessantenne, con la pancia. Mi piace immaginare che lei pratichi a quest'uomo il rimming.
Quindi in questo senso sono "passivo", immagino di essere in una posizione da sottomesso. Invece nell'altra fantasia da dominatore. Come mai? Come mai questa ambiguità anche nel campo della fantasia?
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Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Ho letto tutto ma questo non mi aiuta a risolvere i miei problemi...continuo a fantasticare, soprattutto sui piedi smaltati di nero di lei...immagino di prenderli in bocca mentre...insomma sono malato completamente...mi sento un pervertito, un verme a desiderare di fare queste cose a una ragazza a cui passo più di 30 anni...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Le letture non si sostituiscono ad una consulenza de visu.

Sarebbe utile che lei consultasse un professionista
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Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
dottoressa ma mi vergogno...non posso andare da un uomo o peggio una donna della mia stessa età magari a dire "vorrei che mio nipote di 20 anni mi praticasse il rimming mentre mi faccio la sua ragazza di 19..." cerchi di capirmi...non so come fare
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Dr. Andrea Epifani Psicoterapeuta, Psicologo 123 2
Gentile Utente,
lei chiede se ci sono soluzioni a questa cosa che le crea disagio. On line di sicuro non è possibile trovare una soluzione al suo problema. Potrei dirle di tenere distinte le fantasie dalla realtà e di accettarle in quanto tale (come suggeritole dal collega) ma non sempre basta questo consiglio. Per cui se il disagio persiste l'unica strada è quella di contattare un collega di persone e provare a parlarne, anche per evitare che il disagio si acutizzi e sfoci in qualcos'altro. Posso capire la vergogna che prova, ma le assicuro che uno psicologo non si scandalizza certo per una cosa del genere, né giudica sulla base del problema presentato. Non avrebbe scelto altrimenti di praticare una professione così delicata.

Cordiali saluti,

Dr. Andrea Epifani - Bologna
http://BolognaPsicologo.net

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Nessun clinico la giudicherà mai.
Il problema non è il contenuto della fantasia,ma il significato

Si fidi ed affidi con fiducia