Il figlio del mio compagno non mi accetta.
Salve, da 5 anni ho una relazione con un uomo separato con un figlio attualmente di 10 anni.
Ci siamo conosciuti poco dopo la sua separazione dalla moglie e il bambino aveva appena 5 anni.
Abbiamo cominciato a frequentarci cercando di non intaccare la serenitá del bambino e andanci gradatamente. Premetto che non ho mai mostrato al bambino effusioni omorose nei riguardi del padre e mi sono sempre comportata da amica e compagna di giochi del bambino.
Abbiamo avuto una convivenza di un anno che poi a causa di un litigio sono tornata a casa dalla mia famiglia, perché la madre del mio compagno con una forma mentis molto antiquata e tradizionalista non ha mai visto la mia persona in maniera positiva e mette sotto scopa spesso il mio compagno per via dei suoi turni di lavoro alla quale la madre viene incontro tenendo il bambino, e spesso anche lamentandosi.
Abbiamo continuato la nostra storia, ma l ex moglie del mio compagno dalla separazione continua a non mostrare segno alcuno di collaborazione, ha sempre istigato me e il suo compagno, minacciando mi morte e per questo motivo avendolo fatto dinanzi ai carabinieri é anche stata condannata. Mette il figlio contro il padre inventandosi cose che non esistono, e pretendendo sotto ricatto che il bambino gli racconti tutto quello che facciamo o diciamo, altrimenti il cordone ombelicale si spezza e il bimbo potrebbe perdere la sua mamma...spesso delega suo figlio a dialogare con il padre, e il bambino da quando lo conosco ha sempre subito stati d animo devastanti, pianti e infinite tristezze.
Ha messo il bambino contro di me dicendo che se un giorno avró un figlio, questo diventerá il centro dei nostri pensieri e lui verrá messo di lato e la casa di suo padre non sará piú sua ma dovrá dividerla con un altro bambino. Tutto questo accanimento e questa violenza psicologica ha fatto si che abbiamo evitato in questo ultimo anno di vederci come prima e abbiamo detto al bambino che eravamo solamente amici.
Sta di fatto che il bambino tramite un mio parente ignaro di tutta questa situazione sia venuto a sapere che stiamo insieme e naturalmente da un mese a questa parte, minaccia il padre di tornare a vivere con la madre se lui ritorna con me, dice che non si trova bene in mia compagnia, che non vuole che noi litighiamo, che vuole vedere il padre felice, per cui il mio compagno ha contattato uno psicologo al quale ha descritto la situazione e questo gli consiglia di cercare di riconquistare la fiducia del figlio, di lasciare la nostra situazione in stand by e con molta pazienza,in maniera graduale interagire anche con me. Sta di fatto che mi ha mollato su due piedi ed é diventato piú freddo continua a dirmi che la salute di suo figlio viene piu di ogni altra cosa e dopo la sua vita. Non ho mai obiettato questo e forse non posso comprendere l amore di un padre verso un figlio, non avendo mai avuto figli, volevo che ritagliassimo del tempo per noi.Mi sento abbandonata e depressa ho paura di perdere tutto,che devo fare?
Ci siamo conosciuti poco dopo la sua separazione dalla moglie e il bambino aveva appena 5 anni.
Abbiamo cominciato a frequentarci cercando di non intaccare la serenitá del bambino e andanci gradatamente. Premetto che non ho mai mostrato al bambino effusioni omorose nei riguardi del padre e mi sono sempre comportata da amica e compagna di giochi del bambino.
Abbiamo avuto una convivenza di un anno che poi a causa di un litigio sono tornata a casa dalla mia famiglia, perché la madre del mio compagno con una forma mentis molto antiquata e tradizionalista non ha mai visto la mia persona in maniera positiva e mette sotto scopa spesso il mio compagno per via dei suoi turni di lavoro alla quale la madre viene incontro tenendo il bambino, e spesso anche lamentandosi.
Abbiamo continuato la nostra storia, ma l ex moglie del mio compagno dalla separazione continua a non mostrare segno alcuno di collaborazione, ha sempre istigato me e il suo compagno, minacciando mi morte e per questo motivo avendolo fatto dinanzi ai carabinieri é anche stata condannata. Mette il figlio contro il padre inventandosi cose che non esistono, e pretendendo sotto ricatto che il bambino gli racconti tutto quello che facciamo o diciamo, altrimenti il cordone ombelicale si spezza e il bimbo potrebbe perdere la sua mamma...spesso delega suo figlio a dialogare con il padre, e il bambino da quando lo conosco ha sempre subito stati d animo devastanti, pianti e infinite tristezze.
Ha messo il bambino contro di me dicendo che se un giorno avró un figlio, questo diventerá il centro dei nostri pensieri e lui verrá messo di lato e la casa di suo padre non sará piú sua ma dovrá dividerla con un altro bambino. Tutto questo accanimento e questa violenza psicologica ha fatto si che abbiamo evitato in questo ultimo anno di vederci come prima e abbiamo detto al bambino che eravamo solamente amici.
Sta di fatto che il bambino tramite un mio parente ignaro di tutta questa situazione sia venuto a sapere che stiamo insieme e naturalmente da un mese a questa parte, minaccia il padre di tornare a vivere con la madre se lui ritorna con me, dice che non si trova bene in mia compagnia, che non vuole che noi litighiamo, che vuole vedere il padre felice, per cui il mio compagno ha contattato uno psicologo al quale ha descritto la situazione e questo gli consiglia di cercare di riconquistare la fiducia del figlio, di lasciare la nostra situazione in stand by e con molta pazienza,in maniera graduale interagire anche con me. Sta di fatto che mi ha mollato su due piedi ed é diventato piú freddo continua a dirmi che la salute di suo figlio viene piu di ogni altra cosa e dopo la sua vita. Non ho mai obiettato questo e forse non posso comprendere l amore di un padre verso un figlio, non avendo mai avuto figli, volevo che ritagliassimo del tempo per noi.Mi sento abbandonata e depressa ho paura di perdere tutto,che devo fare?
[#1]
Gentile Utente,
la situazione del suo compagno è sicuramente molto delicata ed è comprensibile che non sappia come comportarsi e come gestire i rapporti con le persone coinvolte, perciò ha fatto bene a rivolgersi ad uno psicologo per farsi aiutare in questo momento così difficile.
Penso che la scelta di interrompere improvvisamente la vostra storia possa dipendere da questo stato di disagio e non dal fato che non la ama più, perché i sentimenti non cambiano da un giorno all'altro.
In questo momento penso che lei non possa fare molto se non prendere atto del fatto che la scelta di allontanarsi è la strategia che lui ha scelto per limitare i danni, ma è importante che ottenga da lui un chiarimento sul fatto che questo è il solo motivo per il quale l'ha lasciata e che non esclude quindi un futuro riavvicinamento, se lo stato di cose cambierà.
Se si è creata un situazione dannosa dal punto di vista psicologico per il bambino, che la madre manipola per i propri scopi, è importante che ne sia informato il Giudice perchè possa tutelarlo e intervenire a salvaguardia del suo benessere: questo è un altro passo che il suo compagno può compiere per il bene del bambino e anche per modificare una situazione che, stando al suo racconto, al momento è gestita e manipolata completamente dall'ex moglie.
Un caro saluto,
la situazione del suo compagno è sicuramente molto delicata ed è comprensibile che non sappia come comportarsi e come gestire i rapporti con le persone coinvolte, perciò ha fatto bene a rivolgersi ad uno psicologo per farsi aiutare in questo momento così difficile.
Penso che la scelta di interrompere improvvisamente la vostra storia possa dipendere da questo stato di disagio e non dal fato che non la ama più, perché i sentimenti non cambiano da un giorno all'altro.
In questo momento penso che lei non possa fare molto se non prendere atto del fatto che la scelta di allontanarsi è la strategia che lui ha scelto per limitare i danni, ma è importante che ottenga da lui un chiarimento sul fatto che questo è il solo motivo per il quale l'ha lasciata e che non esclude quindi un futuro riavvicinamento, se lo stato di cose cambierà.
Se si è creata un situazione dannosa dal punto di vista psicologico per il bambino, che la madre manipola per i propri scopi, è importante che ne sia informato il Giudice perchè possa tutelarlo e intervenire a salvaguardia del suo benessere: questo è un altro passo che il suo compagno può compiere per il bene del bambino e anche per modificare una situazione che, stando al suo racconto, al momento è gestita e manipolata completamente dall'ex moglie.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Grazie per il consulto, il bambino da agosto di questo anno ha la collocazione sotto il padre, quindi pernotta da lui, ad esclusione dei fine settimana alternati.
É stato lo stesso bambino a chiedere al padre di parlare con il giudice perché sua non voleva stare con la madre, non voleva essere minacciato e fu cosí che il giudice nominó un ctu per dialogare con il bambino. Da quando il mio compagno o ex non so, é riuscito ad avere l affidamento con pernotto, la madre ha avuto il bambino per 30 giorni consecutivi dopo dei quali il bambino ha cominciato a non volermi piú vedere.
Il problema é che lui sta festeggiando e mantenendo la serenitá e la gioia, e non mi chiama piú, qualche giono fa mi disse che sarebbe venuto da me e mi avrebbe raccontato per bene quello che lo psicologo gli aveva detto sulla strategia da portare avanti.
Io penso che quando si ama una persona e si tiene a lei, il tempo di un messaggio una telefonata lampo, o anche un punto fermo in questa situazione la si può mettere, la cosa che mi angoscia é non capire il motivo reale del distacco, se dovuto al figlio( che cmq con me ha sempre avuto un bel rapporto in passato) oppure il figlio sia una semplice scusa per allontanarmi, in quanto il mio ex dice che io sia morbosamente gelosa e possessiva. ( perché la mamma di una compagnetta di suo figlio é single e con la scusa di non poter tenere il cane lo ha portato a casa di lui e ha anche le chiavi del cancelletto della villa di modo che lei possa entrare e uscire quando vuole per portare da mangiare) ( abbiamo avuto parecchi litigi per le sue bugie su questa persona che gli gira intorno e che lui dice non c é nulla).
É stato lo stesso bambino a chiedere al padre di parlare con il giudice perché sua non voleva stare con la madre, non voleva essere minacciato e fu cosí che il giudice nominó un ctu per dialogare con il bambino. Da quando il mio compagno o ex non so, é riuscito ad avere l affidamento con pernotto, la madre ha avuto il bambino per 30 giorni consecutivi dopo dei quali il bambino ha cominciato a non volermi piú vedere.
Il problema é che lui sta festeggiando e mantenendo la serenitá e la gioia, e non mi chiama piú, qualche giono fa mi disse che sarebbe venuto da me e mi avrebbe raccontato per bene quello che lo psicologo gli aveva detto sulla strategia da portare avanti.
Io penso che quando si ama una persona e si tiene a lei, il tempo di un messaggio una telefonata lampo, o anche un punto fermo in questa situazione la si può mettere, la cosa che mi angoscia é non capire il motivo reale del distacco, se dovuto al figlio( che cmq con me ha sempre avuto un bel rapporto in passato) oppure il figlio sia una semplice scusa per allontanarmi, in quanto il mio ex dice che io sia morbosamente gelosa e possessiva. ( perché la mamma di una compagnetta di suo figlio é single e con la scusa di non poter tenere il cane lo ha portato a casa di lui e ha anche le chiavi del cancelletto della villa di modo che lei possa entrare e uscire quando vuole per portare da mangiare) ( abbiamo avuto parecchi litigi per le sue bugie su questa persona che gli gira intorno e che lui dice non c é nulla).
[#3]
Pensa quindi che la questione del figlio sia solo una scusa e che lui fosse già scontento del vostro rapporto per altri motivi? E' possibile che sia così, ma una risposta certa le può arrivare solo da lui.
Secondo lei è possibile che abbia un interesse concreto per questa altra donna?
Secondo lei è possibile che abbia un interesse concreto per questa altra donna?
[#4]
Utente
Proprio a causa di questo repentino silenzio post discussione, e ad oggi mancanza di chiarimenti, purtroppo penso qualsiasi cosa, sul fatto che il figlio abbia dei problemi da risolvere sono convinta che ci siano e che realmente lui voglia appurarli e aiutare il bambino, anche perché un amico molto vicino che abbiamo in comune mi ha detto la stessa cosa, ma questa presenza femminile che lui piú di una volta mi ha assicurato che non gli interessa, cmq é presente per via dell alibi del cane in casa sua. Per ora sto semplicemente evitando di forzare altre discussioni e sto rimanendo in silenzio, ma credo che sia giusto che lui mi dica una volta per tutte cosa vuole veramente dal nostro rapporto.
Di fatto avrebbe potuto lasciarmi e stare con quest'altra donna, invece mi ha sempre detto che se penso che il suo allontanamento sia una scusa per lasciarmi mi sbaglio, dice che io non ho capito la situazione di suo figlio o non la voglio capire, sta di fatto che la signora in questione qualche giorno fa era a casa sua insieme alla figlia amica di catechismo del figlio del mio compagno, insieme ad altri compagnetti, per festeggiare il compleanno e io invece mi logoravo dentro perché non sono stata invitata.
Quando ci siamo sentiti, la prima cosa che ho detto é stata:" c'é la signora in campagna con voi? E lui ha risposto: perché sei venuta a spiarci?
Naturalmente non ero andata a spiare nessuno non é nei miei modi, avevo semplicemente fatto una domanda, e lui si é subito adirato dandomi questa risposta che mi ha dato la conferma che la signora era li con loro a festeggiare! Non so se chiamarlo oppure aspettare che sia lui a farsi vivo, visto che ieri pomeriggio dopo qualche giorno di totale silenzio, mi ha semplicemente mandato un messaggio dove mi informava che non sarebbe venuto ad una riunione di un gruppo dive entrambi facciamo parte e che voleva lo tenessi aggiornato....quando l ho chiamato non mi ha risposto e non ho ad ora piú telefonate sue. Questo messaggio mi ha messo in confusione ho avuto come la sensazione che con la scusa del messaggio mi avesse voluto inviare un messaggio della serie: ci sono ancora non ti fare i mostri.
Di fatto avrebbe potuto lasciarmi e stare con quest'altra donna, invece mi ha sempre detto che se penso che il suo allontanamento sia una scusa per lasciarmi mi sbaglio, dice che io non ho capito la situazione di suo figlio o non la voglio capire, sta di fatto che la signora in questione qualche giorno fa era a casa sua insieme alla figlia amica di catechismo del figlio del mio compagno, insieme ad altri compagnetti, per festeggiare il compleanno e io invece mi logoravo dentro perché non sono stata invitata.
Quando ci siamo sentiti, la prima cosa che ho detto é stata:" c'é la signora in campagna con voi? E lui ha risposto: perché sei venuta a spiarci?
Naturalmente non ero andata a spiare nessuno non é nei miei modi, avevo semplicemente fatto una domanda, e lui si é subito adirato dandomi questa risposta che mi ha dato la conferma che la signora era li con loro a festeggiare! Non so se chiamarlo oppure aspettare che sia lui a farsi vivo, visto che ieri pomeriggio dopo qualche giorno di totale silenzio, mi ha semplicemente mandato un messaggio dove mi informava che non sarebbe venuto ad una riunione di un gruppo dive entrambi facciamo parte e che voleva lo tenessi aggiornato....quando l ho chiamato non mi ha risposto e non ho ad ora piú telefonate sue. Questo messaggio mi ha messo in confusione ho avuto come la sensazione che con la scusa del messaggio mi avesse voluto inviare un messaggio della serie: ci sono ancora non ti fare i mostri.
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"Non so se chiamarlo oppure aspettare che sia lui a farsi vivo"
Considerando tutta la situazione che ha riferito le suggerirei una via di mezzo e cioè di scrivergli un messaggio chiedendogli di incontrarvi per parlare di quello che sta succedendo, dicendogli che resterà in attesa che sia lui a dirle quando e dove vuole che vi vediate.
Considerando tutta la situazione che ha riferito le suggerirei una via di mezzo e cioè di scrivergli un messaggio chiedendogli di incontrarvi per parlare di quello che sta succedendo, dicendogli che resterà in attesa che sia lui a dirle quando e dove vuole che vi vediate.
[#6]
Utente
Salve dottoressa, sono riuscita a mettermi in contatto con lui, oggi e abbiamo parlato per un ora al telefono, anche se lui ha detto che avrebbe voluto che lo facessimo di persona. Ho ribadito che questo silenzio da parte sua mi ha creato mille problemi e mille pensieri sul perché di questo repentino distacco. Lui mi ha riconfermato che suo figlio pur avendo vissuto con noi per oltre 4 anni da qualche settimana a questa parte, é mutato ed é diventato particolarmente attento e geloso del padre, lo fa controllare persino dalla nonna, lo segue dice che si sente tradito a livello di fiducia perché suo padre non gli ha detto che noi stavamo insieme. Dice che vuole trasmettere serenitá e fare in modo che suo figlio riaquisti la fiducia che dichiara aver perso e questo maggiore controllo del figlio e la mia gelosia dovuta alla presenza di questa donna lo stanno facendo allontanare, mi ha detto che devo essere piu serena e avere pasienza perché se non riprende il figlio ora, le cose con il tempo potrebbero peggiorare. Dice che non Sa effettivamente quanto tempo ci vorrá, dipende dal bambino e dal suo modo di riuscire a relazione per bene il suo problema. Sulla miapresenza il suo collega psicologo gli ha consigliato solamente di dedicarsi al bambino e piani piano con il tempo inserire la mia presenza magari insieme a quella di amici di modo che il bambino possa percepire che la presenza del padre insieme agli altri non sia da limitazione al loro rapporto al loro affetto. Spero di aver compreso queste sue parole. Ho semplicemente ribadito il fatto che essendo di fatti ancora innamorata di lui, accetto queste sue richieste ma gli ho chiesto semplicemente di riuscir a trovare almeno dei piccoli mementi della giornata dove poterci anche messaggiare, anche per sapere come stiamo, o ritagliare dei momenti per noi quando magari il figlio sta con la ex moglie. Gli ho detto che a me basta semplicemente sapere che lui c é a accompagnarlo non fificamente in questo luno perorso con il bambino dandogli il mio appoggio. La telefonata si é chiusa in maniera propositiva e io gli ho detto che non lo avrei telefonato ma appunto mi sarei semplicemente permessa di mandargli qualche messaggino per interloquire con lui.
Anche se ho mille dubbi e mille paura su una sua probabile relazione, voglio continuare a fidarmi di lui, e vorrei chiederle come posso fare e come mi devo comportare se dovesse capitare di interfacciarmi ed interagire con il bambino. Ho notato di essere molto impacciata e spesso ho paura di quello che dico perché non vorrei turbare e infierire in questa situazione. So che non sará un periodo breve, e questa cosa mi fa anche preoccupare, spero che non si tratti di anni, perché sto veramente facendo enormi sacrifici che un giorno spero vengano ricompensati con un pó di serenitá ed amore per tutti. Salve e grazie ancoora.
Anche se ho mille dubbi e mille paura su una sua probabile relazione, voglio continuare a fidarmi di lui, e vorrei chiederle come posso fare e come mi devo comportare se dovesse capitare di interfacciarmi ed interagire con il bambino. Ho notato di essere molto impacciata e spesso ho paura di quello che dico perché non vorrei turbare e infierire in questa situazione. So che non sará un periodo breve, e questa cosa mi fa anche preoccupare, spero che non si tratti di anni, perché sto veramente facendo enormi sacrifici che un giorno spero vengano ricompensati con un pó di serenitá ed amore per tutti. Salve e grazie ancoora.
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Il discorso che le ha fatto mi sembra sensato: anche se non si può sapere quanto tempo richiederà il processo di riconquista della fiducia del figlio penso che l'importante sia che il suo compagno è seguito da uno psicologo ed è quindi assistito da un esperto in questo momento così complicato.
C'è la possibilità che Lei incontri il bambino per una casualità?
C'è la possibilità che Lei incontri il bambino per una casualità?
[#8]
Utente
Si solitamente capita quando ci incontriamo in luoghi in cui siamo sempre in compagnia di amici per cui l' interazione la si ha tutti insieme parlando del piú e del meno. Mi sono comportata come se niente fosse, facendo qualche sorriso. Cmq questo allontanamento, mi sta facendo male, perché non é un allantanamento, lo recepisco come un statti parcheggiata un giorno vedremo. Io ho bisogno come del resto tutti, di vivere la mia vita serenamente, di essere felice di provare liberamente i miei sentimenti, mentre di fatti é come se qualcuno mi volesse legare senza permettermi di vivere. Mi sento in colpa perché non ho mai fatto nulla di male, e questa situazione in un attimo ha distrutto tutti i miei progetti di amore e di un futuro insieme. Da un lato vorrei scappare via, eliminarlo dalla mia vita dall' altro vorrei che tutto questo cessi per sempre per ristabilire la quiete. Perché di fatto tutta questa situazione di disagio sta ricadendo su di me?? Penso che qualsiasi cosa faccio in questo momento sará sbagliata.
[#9]
Purtroppo quando in una separazione sono coinvolti anche dei bambini tutto diventa più complicato e non sempre gestibile al meglio per tutti i soggetti coinvolti.
Gli ha fatto presente che si sente "parcheggiata" e con la prospettiva di rimanere così per un tempo indefinito?
Gli ha fatto presente che si sente "parcheggiata" e con la prospettiva di rimanere così per un tempo indefinito?
[#10]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
leggendo tutta la sua storia, provo ad immaginare lo stato di "impotenza" che si vive... disorientamento e impossibilità ad agire.
Lei, in effetti, sembra realmente "esclusa" da questo rapporto.
Non sappiamo su quale "sentimento" (nei suoi confronti) questo uomo si sia confrontato con lo psicologo e mi interrogo sul fatto che lei non sia stata "ascoltata" nemmeno per un colloquio, per avere il quadro situazionale più chiaro e comprendere come "gestire", anche, il vostro disagio di coppia.
Nel frattempo non può insistere, ma lasciare che il tempo faccia il suo corso.
Tempo per comprendere ed elaborare da parte di entrambi.
Lei a sua volta potrebbe confrontarsi con un altro professionista eventualmente... per non perdersi di vista.
Cerchi di prendersi cura di sé e non perda di vista la sua vita.
Situazione complessa ed evidente disorientamento affettivo anche da parte di questo uomo.
Rimaniamo in ascolto.
Un caro saluto
leggendo tutta la sua storia, provo ad immaginare lo stato di "impotenza" che si vive... disorientamento e impossibilità ad agire.
Lei, in effetti, sembra realmente "esclusa" da questo rapporto.
Non sappiamo su quale "sentimento" (nei suoi confronti) questo uomo si sia confrontato con lo psicologo e mi interrogo sul fatto che lei non sia stata "ascoltata" nemmeno per un colloquio, per avere il quadro situazionale più chiaro e comprendere come "gestire", anche, il vostro disagio di coppia.
Nel frattempo non può insistere, ma lasciare che il tempo faccia il suo corso.
Tempo per comprendere ed elaborare da parte di entrambi.
Lei a sua volta potrebbe confrontarsi con un altro professionista eventualmente... per non perdersi di vista.
Cerchi di prendersi cura di sé e non perda di vista la sua vita.
Situazione complessa ed evidente disorientamento affettivo anche da parte di questo uomo.
Rimaniamo in ascolto.
Un caro saluto
[#11]
Utente
Salve grazie dottoresse, ho piú volte avuto modo di sfogarmi dicendo che mi sentivo parcheggiata ma legata con la catena in un rapporto che di fatti in questi termini e con queste condizioni mi fa male e mi logora fisicamente e psicologicamente. Ho continui sbalzi di umore e perdita di voglia di fare. Dopo due settimane di completo logoramento, ho deciso di non permettere al male di rimanere l' unica speranza che mi legasse al passato. Di fatti ogni volta che penso a questa situazione il male, l' irrascibilitá, lo sconforto prendono terreno. Sto provando a pensare a me, a tenermi impegnata le ore i giorni le settimane, dedicandole agli altri, agli amici al gruppo alle mie passioni, sto sperando che il tempo scorri e che mi dia le risposte che cerco. Le risposte di lui sono sempre le stesse. Ho un problema con mio figlio e devo risolverlo. Gli ho anche chiesto di ritagliare del tempo per noi quando non c é il figlio. A me basta questo per sapere che tutta questa situazione é una semplice parentesi che la vita ci mette davanti. Ma quando poi lui é solo....guarda caso accadono situazioni come il lavoro che chiama e lui scompare...e il risultato é che io divento scontrosa e non mi fido non riesco a credere che non riesca a ritagliare 5 minuti e penso che mi stia prendendo in giro. Gli ho anche detto che se non voleva stare più con me, non faceva nulla, preferisco vivere una situazione chiara bella o brutta che sia che vivere con il tormento che mi logora. Lui mi ha continuato a ribadire che deve aiutare suo figlio, inserendo anche nella nostra vita e nei nostri sentimenti sempre suo figlio, dice che per lui il figlio viene prima di ogni cosa. Mi dice di avere pazienza ma non si preoccupa che questo modus operandi mi sta dilaniando piano piano.
Anche io pensai il perché questo suo psicologo non avesse voluto sentire anche me...e questa cosa mi fa pensare di non valere veramente nulla. Dopo anni di sacrifici, di lotte contro tutto e tutti, di privazioni personali, ora mi sento come un giocattolo usato logorato e messo da parte...in attesa che qualcuno lo veda e decida di farlo tornare bello e nuovo come prima.
Anche io pensai il perché questo suo psicologo non avesse voluto sentire anche me...e questa cosa mi fa pensare di non valere veramente nulla. Dopo anni di sacrifici, di lotte contro tutto e tutti, di privazioni personali, ora mi sento come un giocattolo usato logorato e messo da parte...in attesa che qualcuno lo veda e decida di farlo tornare bello e nuovo come prima.
[#13]
In genere lo psicologo non interpella altri soggetti al di fuori di quello (o quelli, nel caso di coppie o famiglie) che sta seguendo perchè il lavoro è svolto con il cliente/paziente alla luce di ciò che questi percepisce e riferisce: non si tratta quindi in genere di sentire il parere o il punto di vista di altri, a meno che questo non sia estremamente necessario e il cliente/paziente acconsenta o lo richieda espressamente.
Se lei si sta sentendo sminuita perchè non è stata interpellata dallo psicologo posso quindi dirle che non ce n'è motivo e che il suo compagno può in ogni caso richiedere la sua presenza ai colloqui, soprattutto se non sta effettuando una psicoterapia, ma sta solo ricevendo una consulenza sulla gestione della situazione familiare e del rapporto con il figlio.
Se la sua sensazione è quella di essere stata in un certo senso usata - o che comunque la sua presenza non è più gradita come prima - è importante che esca con forza dalla passività e prenda una posizione, senza aspettare che siano gli altri a decidere per lei.
Se lei si sta sentendo sminuita perchè non è stata interpellata dallo psicologo posso quindi dirle che non ce n'è motivo e che il suo compagno può in ogni caso richiedere la sua presenza ai colloqui, soprattutto se non sta effettuando una psicoterapia, ma sta solo ricevendo una consulenza sulla gestione della situazione familiare e del rapporto con il figlio.
Se la sua sensazione è quella di essere stata in un certo senso usata - o che comunque la sua presenza non è più gradita come prima - è importante che esca con forza dalla passività e prenda una posizione, senza aspettare che siano gli altri a decidere per lei.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 17k visite dal 28/10/2014.
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