Disturbo d'ansia
Caro Dottore,
le scrivo per chiederle come affrontare l'ansia di un mio amico. Ha 19 anni, come me, soffre di disturbi di ansia generalizzata da circa sei anni e l'inizio dell'università non ha sicuramente migliorato la situazione. Per circa un anno è stato seguito da uno psicologo, ma, dato che non erano presenti miglioramenti e il costo della terapia era molto elevato ha deciso di smettere.
Appena ho saputo di questo suo disturbo, mi sono informata anche per capire come comportarmi in caso si presentassero attacchi di ansia più potenti. Il problema è che lui è ormai certo di non poterne più uscire, che passerà il resto della sua vita con tensione costante, dunque non vuole collaborare o cercare di capire qual'è il problema. Quando il disturbo si manifesta tende a chiudersi in se stesso, si isola, allontana le persone, cammina avanti e indietro e non permette a nessuno di parlargli o toccarlo. Questo rende molto più complesso cercare di capire come aiutarlo, sapere di che cosa ha bisogno e, dunque, affrontare il problema insieme a lui.
Vorrei davvero poterlo aiutare perché, anche solo guardandolo, capisco che sta soffrendo, però non so come comportarmi e come affrontare la situazione.
La ringrazio in anticipo per il suo aiuto.
le scrivo per chiederle come affrontare l'ansia di un mio amico. Ha 19 anni, come me, soffre di disturbi di ansia generalizzata da circa sei anni e l'inizio dell'università non ha sicuramente migliorato la situazione. Per circa un anno è stato seguito da uno psicologo, ma, dato che non erano presenti miglioramenti e il costo della terapia era molto elevato ha deciso di smettere.
Appena ho saputo di questo suo disturbo, mi sono informata anche per capire come comportarmi in caso si presentassero attacchi di ansia più potenti. Il problema è che lui è ormai certo di non poterne più uscire, che passerà il resto della sua vita con tensione costante, dunque non vuole collaborare o cercare di capire qual'è il problema. Quando il disturbo si manifesta tende a chiudersi in se stesso, si isola, allontana le persone, cammina avanti e indietro e non permette a nessuno di parlargli o toccarlo. Questo rende molto più complesso cercare di capire come aiutarlo, sapere di che cosa ha bisogno e, dunque, affrontare il problema insieme a lui.
Vorrei davvero poterlo aiutare perché, anche solo guardandolo, capisco che sta soffrendo, però non so come comportarmi e come affrontare la situazione.
La ringrazio in anticipo per il suo aiuto.
[#1]
Gentile ragazza,
il consiglio più sensato che puoi dare a questo ragazzo è quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta ovviamente cambiando se in passato non si è trovato bene.
Che tipo di legame c'è con questa persona?
il consiglio più sensato che puoi dare a questo ragazzo è quello di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta ovviamente cambiando se in passato non si è trovato bene.
Che tipo di legame c'è con questa persona?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa,
purtroppo il ragazzo non studia nella città dove è cresciuto, dunque la ricerca di uno psicologo sarebbe complessa.
Conosco il ragazzo da circa due mesi, ma ci siamo legati davvero in pochissimo tempo. La nostra è una semplice relazione di amicizia con nessun interesse "amoroso", per così dire, da parte di nessuno dei due.
Grazie ancora
purtroppo il ragazzo non studia nella città dove è cresciuto, dunque la ricerca di uno psicologo sarebbe complessa.
Conosco il ragazzo da circa due mesi, ma ci siamo legati davvero in pochissimo tempo. La nostra è una semplice relazione di amicizia con nessun interesse "amoroso", per così dire, da parte di nessuno dei due.
Grazie ancora
[#3]
Gli psicologi sono disponibili anche presso i consultori, gli ospedali ecc... quindi non capisco perchè la ricerca dovrebbe essere difficile.
Spesso è il fatto di non volerci andare che fa proprio parte del problema e sulla motivazione al trattamento si lavora proprio con uno psicologo.
Hai provato a proporlo a questo ragazzo, dicendo ciò che vedi in lui?
Spesso è il fatto di non volerci andare che fa proprio parte del problema e sulla motivazione al trattamento si lavora proprio con uno psicologo.
Hai provato a proporlo a questo ragazzo, dicendo ciò che vedi in lui?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 27/10/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.