Tensione e ansia sociale

Buonasera!!!
Scrivo perchè non riesco più ad uscire da questa situazione che mi porto avanti da anni e che credo stia peggiorando.
Tutto è cominciato da quando alle superiori ho subito per circa 3 anni atti di bullismo. Non c'è mai stata violenza fisica ma è stata piuttosto una violenza psicologica: venivo insultato, deriso, offeso. E questo mi capitava a scuola o in pullman. Al che, pur di evitarmi ciò, partivo molto presto da casa, non uscivo (se non per esigenza)dalla classe durante l'intervallo, aspettavo il pullman successivo per tornare a casa o cambiavo del tutto mezzo,ecc.
Da quel momento non sono più riuscito a rimanere rilassato quando sono in mezzo a gente che non conosco. Mi irrigidisco talmente tanto che i muscoli del collo diventano come pezzi di legno e oltre che farmi male, incominciano darmi dei piccoli spasmi al capo (brevi accenni, forse quasi impercettibili ma che a me sembrano visibili).Questo mi capita solo quando sono con persone che non conosco bene o in mezzo a una folla. Inoltre, un altro esempio è quando sono in macchina o sono al ristorante, non riesco a guardare la persona che mi è affianco. Mi paralizzo del tutto e guardo solo avanti. E' una lotta continua, tutti i giorni.
Avevo già affrontato tutto ciò con uno psicologo ma non è servito a niente. Per po' di anni sono stato seguito anche da uno psichiatra ma per altri problemi non proprio riconducibili a ciò.
Quello che volevo chiedervi: esistono delle tecniche, degli esercizi, delle linee guida che posso seguire per cercare di levarmi questo peso che porto e che non ce la faccio più a tenere?
Tutto ciò influisce anche nelle sfera sentimentale non riesco a farmi conoscere per come sono, perchè non appena succede mi chiudo a riccio, fuggo via (non nel senso letterale), do la sensazione che non sia interessato quando non è così.
Spero di essere stato abbastanza conciso in ciò, come spero vivamente di ottenere utili consigli da applicare nella vita quotidiana.
Nel frattempo ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
La violenza subita avrà lasciato una traccia indelebile nella sua psiche ed a quanto pare nel suo corpo con le somatizzazioni che riferisce.
Non credo che delle semplici tecniche di rilassamento possano aiutarla in autogestione, se un nostro collega - a suo dire- ha fallito nella cura.

Cerchi un altro psicologo, che le piaccia di più o di un altro sesso o formazione, che possa lavorare con e per lei al fine di restituirle qualità di cita e di relazioni

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, d'accordo con la Collega le consiglio di riprovare, cambiando.. il transfert e il controtransfert sono molto importanti, che tradotto in parole semplici vuol dire .. l'aria che si respira in seduta.. e poi che rapporto ha coi suoi genitori, ha avuto un'educazione rigida ?Provi intanto a ripartire dal narcisismo..un pò di palestra , qualche bella maglia,,un pò di lampada.. i capelli .. giusti.. che sembrano tutte scemenze, ma in questa frettolosa società dell'immagine, in attesa che gli altri apprezzino la nostra anima .. ti danno una mano..
Coraggio, non pensi sempre che gli altri sono fantastici e che lei invece..circa tutti gli altri sono pieni di paure , ma fanno finta..
Cosa ne pensa?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#3]
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Buongiorno.
Vi ringrazio per il Vostro contributo.
Effettivamente inizialmente non ebbi un buon rapporto con i miei genitori. Sia con mia madre che con mio padre, sopratutto con quest'ultimo non avevamo proprio dialogo...un unico saluto quando tornava a casa e poi non ci si parlava più.
Questo si è aggiunto ai problemi che ebbi successivamente alle superiori. Nonostante chiedessi aiuto, mi fu sempre stato detto che me la dovevo cavare da solo anche se capivano la gravità. In fondo, quello che chiedevo era che qualcuno mi venisse a prendere a scuola anche se questa effettivamente non era vicinissima a casa. Ma ormai, questo fa parte del mio passato...quando mia madre optò per farmi andare da una psicologa, la presi male ma poi capii ed ebbi dei benefici. Il rapporto con i miei genitori è molto migliorato da allora, con mio padre ho un ottimo rapporto e di complicità (cosa che prima non avevo perchè era molto rigido dato che arrivava da un ambiente militare). Forse ho cercato di emulare tutto ciò, voglio avere sempre il controllo su tutto anche se questo è impossibile e ciò mi si ripercuote nella vita. I vari attacchi di ansia e di panico che ho avuto, sono sempre riuscito a controllarli anche se quando mi capitavano (anche in pubblico) avrei voluto tanto scappare e allontanarmi da tutto e tutti. Odio farmi vedere debole e quando sto male. Per quanto riguarda l'aspetto relazionale, non riesco a reagire...mi sento male, mi sale la nausa e mi vien da vomitare tutte le volte che conosco una ragazza o sono in mezzo a una folla.
Sono un bel ragazzo, curato e quasi sempre ben vestito e so che quando mi guardano non è per giudicarmi ma perchè sono carino, ma fatto da una persona che non conosco, mi imbarazza, mi fa abbassare lo sguardo oppure fuggire (dal detto nell'amor vince chi fugge) il problema è che io fuggo sempre e non riesco a non farlo.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

Lei domanda "esistono delle tecniche, degli esercizi, delle linee guida che posso seguire per cercare di levarmi questo peso che porto e che non ce la faccio più a tenere?"

Sì, ci sono tecniche e modalità per modificare il Suo approccio quando è in mezzo alla gente, ma sia chiaro che tali tecniche servono per fare un lavoro più profondo nel modo in cui Lei vede se stesso.
In altri termini servono per spezzare quel circolo vizioso che adesso -davanti alle difficoltà e paure- La fa scappare via.
Inoltre non ci sono dritte che possiamo fornire da qui, perchè tali tecniche ed esercizi hanno senso all'interno di un trattamento personalizzato e se seguite dallo psicologo psicoterapeuta.

Nella precedente esperienza con lo psicologo non erano state utilizzate tali tecniche?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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