Pianto improvviso e ansia
Buongiorno,
sono una ragazza di 20 anni. Nonostante la giovane età non ho avuto un'infanzia facile. Riassumo in poche righe, padre malato mentale praticamente assente (ancora oggi non ho rapporti con lui) e madre, che dopo anni di sofferenza ha avuto un esaurimento nervoso alla quale ora devo fare io da madre. Vivo da sola, ho mollato la scuola anni fa per andare a lavorare per mancanza di denaro e per uno sfratto in corso. Ora mi sono risollevata, pago l'affitto a mia madre e il mio lavorando 10 ore al giorno.
Ho un ragazzo da 3 anni, mi vuole bene e io pure. Ma non basta a risolvermi i problemi d'ansia che si scatenano in me. Vi spiego meglio:
Io ho paura di essere abbandonata, ho paura di stare sola. Purtroppo ci sto tanto tempo, e questo mi da tristezza. Pianifico molto la mia settimana, per avere sicurezze.. ma se disgraziatamente succede un contrattempo (del tipo che non posso stare col mio compagno un wee-end) io vado letteralmente in panico. Mi viene improvvisamente voglia di piangere, non capisco cosa mi succede e nemmeno riesco a controllarmi. Devo solo concentrarmi a trattenere il magone, (magari perchè sono in ufficio). Ma il mio mondo crolla. Mi sento vuota, inutile, e sopratuttto SOLA. come se quella giornata diventasse praticamente inutile.
Spero di aver descritto al meglio ciò che provo.
Non ho amici, io non sopporto praticamente nessuno. Il loro modo di vivere così superficiale, l'ignoranza. Io non la sopporto proprio. E questo mi ha portato a isolarmi.
Cosa mi sta succedendo, mi guardo e non mi riconosco piu.
Aiutatemi.. so che avrei bisogno di uno psicologo, ma lavorando 10 ore al giorno mi è impossibile andare.
Mi guardo intorno, e vedo solo il mio ragazzo pronto a sorreggermi se sto male. Ma lui ha sempre 27 anni.. non posso e non voglio dargli il peso di tutti i miei problemi..
Se solo avessi avuto due genitori diversi....
La mia è una croce e io non so piu come uscirne. Da sola non ce la faccio piu.
sono una ragazza di 20 anni. Nonostante la giovane età non ho avuto un'infanzia facile. Riassumo in poche righe, padre malato mentale praticamente assente (ancora oggi non ho rapporti con lui) e madre, che dopo anni di sofferenza ha avuto un esaurimento nervoso alla quale ora devo fare io da madre. Vivo da sola, ho mollato la scuola anni fa per andare a lavorare per mancanza di denaro e per uno sfratto in corso. Ora mi sono risollevata, pago l'affitto a mia madre e il mio lavorando 10 ore al giorno.
Ho un ragazzo da 3 anni, mi vuole bene e io pure. Ma non basta a risolvermi i problemi d'ansia che si scatenano in me. Vi spiego meglio:
Io ho paura di essere abbandonata, ho paura di stare sola. Purtroppo ci sto tanto tempo, e questo mi da tristezza. Pianifico molto la mia settimana, per avere sicurezze.. ma se disgraziatamente succede un contrattempo (del tipo che non posso stare col mio compagno un wee-end) io vado letteralmente in panico. Mi viene improvvisamente voglia di piangere, non capisco cosa mi succede e nemmeno riesco a controllarmi. Devo solo concentrarmi a trattenere il magone, (magari perchè sono in ufficio). Ma il mio mondo crolla. Mi sento vuota, inutile, e sopratuttto SOLA. come se quella giornata diventasse praticamente inutile.
Spero di aver descritto al meglio ciò che provo.
Non ho amici, io non sopporto praticamente nessuno. Il loro modo di vivere così superficiale, l'ignoranza. Io non la sopporto proprio. E questo mi ha portato a isolarmi.
Cosa mi sta succedendo, mi guardo e non mi riconosco piu.
Aiutatemi.. so che avrei bisogno di uno psicologo, ma lavorando 10 ore al giorno mi è impossibile andare.
Mi guardo intorno, e vedo solo il mio ragazzo pronto a sorreggermi se sto male. Ma lui ha sempre 27 anni.. non posso e non voglio dargli il peso di tutti i miei problemi..
Se solo avessi avuto due genitori diversi....
La mia è una croce e io non so piu come uscirne. Da sola non ce la faccio piu.
[#1]
Gentile Ragazza,.
la sua storia familiare così diffcile, il vuoto affettivo che ha sperimentato, il sentirsi sola e gravata da pesanti responsabilità renderebbero ragione del suo sentire. <ho paura di essere abbandonata, ho paura di stare sola. Purtroppo ci sto tanto tempo, e questo mi da tristezza.>
Si sta portando il mondo sulle spalle, ha assunto un ruolo pesante, quello di genitore di sua madre, quando dovrebbe essere il contrario, un carico davvero troppo pesante, troppo per gli altri e parrebbe poco o niente per sé, così attenta a risolvere situazioni e ad assumersi responsabilità.
Ha rinunciato per necessità agli studi,a spazi importanti per sé., si è chiusa alla vita sociale. Ha lasciato indietro se stessa.
Come potrebbe sentirsi diversamente in questa situazione?
Quali possibilità concrete ha per cambiarla?
Per alleggerire il carico che porta, le sue responsabilità e trovare un po' di tempo per se stessa?
Ora sua madre come sta? Ha la possibilità di contribuire al proprio mantenimento? Quanti anni ha?
Sarebbe comunque importante che riuscisse a trovare spazio per sé, almeno per andare da un nostro collega anche presso il servizio pubblico ad esempio al Consultorio Familiare ASL almeno per sentire un primo parere diretto.
Restiamo in ascolto
la sua storia familiare così diffcile, il vuoto affettivo che ha sperimentato, il sentirsi sola e gravata da pesanti responsabilità renderebbero ragione del suo sentire. <ho paura di essere abbandonata, ho paura di stare sola. Purtroppo ci sto tanto tempo, e questo mi da tristezza.>
Si sta portando il mondo sulle spalle, ha assunto un ruolo pesante, quello di genitore di sua madre, quando dovrebbe essere il contrario, un carico davvero troppo pesante, troppo per gli altri e parrebbe poco o niente per sé, così attenta a risolvere situazioni e ad assumersi responsabilità.
Ha rinunciato per necessità agli studi,a spazi importanti per sé., si è chiusa alla vita sociale. Ha lasciato indietro se stessa.
Come potrebbe sentirsi diversamente in questa situazione?
Quali possibilità concrete ha per cambiarla?
Per alleggerire il carico che porta, le sue responsabilità e trovare un po' di tempo per se stessa?
Ora sua madre come sta? Ha la possibilità di contribuire al proprio mantenimento? Quanti anni ha?
Sarebbe comunque importante che riuscisse a trovare spazio per sé, almeno per andare da un nostro collega anche presso il servizio pubblico ad esempio al Consultorio Familiare ASL almeno per sentire un primo parere diretto.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Mia madre ha 48 anni e lavora un'ora al giorno. Altro non trova, anzi non cerca. Io pago l'affitto lei si mantiene nel mangiare.. ma vivere con lei, no, proprio non ce la faccio. Secondo voi c'è una soluzione per stare meglio? per non dipendere da nessuno? Non voglio rovinare la mia relazione per colpa del mio passato.
Come faccio a non piangere improvvisamente e capire che stare soli non è una mancanza, o come faccio a non sentirmi di peso in ogni cosa che faccio..
Non è facile, credetemi.. ma a volte mi vien voglia di mollare tutto...
Come faccio a non piangere improvvisamente e capire che stare soli non è una mancanza, o come faccio a non sentirmi di peso in ogni cosa che faccio..
Non è facile, credetemi.. ma a volte mi vien voglia di mollare tutto...
[#3]
<Non è facile, credetemi.. ma a volte mi vien voglia di mollare tutto...>
Comprensibile, data la situazione.
Sua madre però è ancora giovane e se si è ristabilita potrebbe credo darsi più da fare per cercare altro.
Fino a che lei pagherà al posto suo non avrà forse molto bisogno di attivarsi un po' di più. Ora è seguita da qualche specialista? Lo è stata in passato?
Se lei riuscisse a ridurre il carico e a trovare tempo per se stessa, ne avrebbe per prendersi cura del suo benessere, continuare così non le giova e rischia di stare peggio.
Purtroppo la soluzione dei suoi problemi e ci dispiace davvero, non può avvenire con un semplice consulto on line, riduttivo rispetto alla complessità delle situazioni, possiamo solo fornirle spunti di riflessione e orientarla, spero possa comprendere.
Cominci col trovare il tempo per un primo consulto diretto, in presenza, è un primo passo doveroso verso se stessa.
Solo doveri per gli altri, niente per sé, le pare corretto trascurarsi in questo modo?
I miei più cari auguri e se crede ci potrà riaggiornare
Comprensibile, data la situazione.
Sua madre però è ancora giovane e se si è ristabilita potrebbe credo darsi più da fare per cercare altro.
Fino a che lei pagherà al posto suo non avrà forse molto bisogno di attivarsi un po' di più. Ora è seguita da qualche specialista? Lo è stata in passato?
Se lei riuscisse a ridurre il carico e a trovare tempo per se stessa, ne avrebbe per prendersi cura del suo benessere, continuare così non le giova e rischia di stare peggio.
Purtroppo la soluzione dei suoi problemi e ci dispiace davvero, non può avvenire con un semplice consulto on line, riduttivo rispetto alla complessità delle situazioni, possiamo solo fornirle spunti di riflessione e orientarla, spero possa comprendere.
Cominci col trovare il tempo per un primo consulto diretto, in presenza, è un primo passo doveroso verso se stessa.
Solo doveri per gli altri, niente per sé, le pare corretto trascurarsi in questo modo?
I miei più cari auguri e se crede ci potrà riaggiornare
[#4]
Cara ragazza, così coraggiosa e così intelligente, dopo aver fatto di tutto per tutti, si dia aiuto come le suggerisce la Collega, troverà un porto sicuro e accogliente ed anche consigli per sua madre a cui farebbe bene lavorare di più.. sempre lei che la protegge non va bene, potrebbe appunto lavorare di più.. coraggio provi a telefonare.. e ci dia , se crede, sue notizie..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 22/10/2014.
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